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fotoAGENDA DELLA MEMORIA

COMPENDIO ALLA STORIA DI TRIESTE

 

 

indice : LEGENDA :

Oberdank
oliveti
orologi
osmize
ospedali
palio
pancogole
panduro
PIAZZE
pescherie
il Piccolo
pittori/dipinti
ponti
posta
procureria
Rassimov
redenzione
Ressel
Revoltella
ricordi
rifiuti

ab. = abitazione, abita
B/M = banchus maleficiorum
B.V. = beata vergine
c. - contr. = contrada
Cap° o Capit° = Capitano
c/o = presso
com. = comune, comunale
D.ni - D.no = domini, domino
eccl. = chiesa
gg. = giorni
£ = lire
L/C = libri dei Camerari
m° = maestro d'arte
OT = ossservatore triestino
ord. = ordine
s. = san
ss = soldi
str. = strada
Terg. = Tergeste
V. = libri dei Vicedomini

 


O

OBERDANK

Giovanna Oberdank madre di Guglielmo, era slovena oriunda di un villaggio c/o Montesanto nel goriziano, sposata Ferencich, abitava in v. Belvedere 23, dove abitava anche il Guglielmo
Luigi Antonio, fratello di Guglielmo, dopo che venne giustiziato il Guglielmo, domandò all’autorità austriaca di cambiare nome, venne accontentato con quello di Pizzul [Tommasin - ½ D 31]
Guglielmo rifiuta la confessione del prete 3 volte, anche sul patibolo, si proclama ateo [il Piccolo - 21/12/1882]

dall'atto di sentenza : scopriamo che il Guglielmo era fante volontario del reggimento 22 del barone Weber, il 16/7/1878 aveva disertato ed era fuggito oltre il confine italo-austriaco, il 16/9/1882 torna verso Trieste per compiere un attentato contro l'imperatore mediante 2 bombe a mano, ma riconosciuto da un passante, viene arrestato, nella collutazione, l'Oberdan spara e ferisce un gendarme
- ennesimo personaggio su cui la propaganda si e' data molto da fare, tanto che per italianizzarlo hanno levato anche la "K" dal suo cognome, che poi sarebbe stato Ferencich, e che dire del fatto che dimenticano? fosse un volontario nell'esercito austro-ungarico, e che fosse un disertore ? provate a leggere (quando riuscite a trovarlo) cosa facevano ai disertori nell'esercito italiano.

OLIVETI

tutto il territorio tergestino era coltivato ed innumerevoli erano le coltivazioni delle olive, tanto che la città esportava il suo olio, ipotizzabile che fosse retaggio dei bizantini o forse ancora dalle prime colonie di antichi greci che giunsero in questi lidi. In alcuni anni di freddo più intenso, avveniva la morìa anche di tutte le piante giovani, e l'economia era messa in ginocchio, nonostante tutto, la coltivazione seguitò per secoli, ciò sfata la leggenda che al nord si condisse i cibi con il grasso animale e al sud con l'olio. Per certo, oggi passeggiate per compere o per altro, sui siti degli antichi oliveti senza neppure rendervelo conto, quando lo fate, fermatevi un attimo e provate ad immaginare come poteva essere.
Vi ricordo che, ad ogni assedio che la città subiva dalle armate veneto-istro-friulane, la devastazione del territorio attorno, comportava la perdita per molti anni di vigne, alberi da frutto e seminativi


la più antica notizia di olive a Trieste è datata 847 d.c. quando la monaca triestina Maru (è Maria in greco) dona 55 ceste d’olive all’Abate di Sexto (diocesi Concordia) probabilmente triestino anche lui [Codice diplomatico istr.]

NB :per l'individuazione delle contrade citate, visionare le pagine della voce: toponomastica
1224 - olivi nella contrada di s. Andrea [Marsich] - la voce continua sino al 1700 [L/C]

1298 - oliveti sulla riva del mare in c. Muxelle [V. 12]

1300 - coltivazioni di olivi sono presenti in : Aurisina, Basigodia, Berda, Calvula, Gatinara, Castiglono, Feletey, Figarole, Grignano, Garizol, Greta, Grundelera, Iselle, Marcesj, Olvula, Ponzano, Preserian, Quarti, Reprimari, Rivistorti, s. Anne, s. Peter, santa Sabata, sexfontanis, Silvola, Zanfanestris, Zaulis

1400 - oltre a quelli già citati sopra, troviamo altri anche in : Belastran, Boveto, Buret, Cadinsi, Contovello, Gromule, Molendinorum, dey Play, Ponderesi, Romagna, Ursinigis, Zugnani

16/1/1441 - una grande tempesta di neve e vento rompe gli uliveti del territorio, durerà 4 gg. [Ireneo della Croce]

giu. 1511 - gli istriani e i veneti prima dell'assedio a Trieste, distruggono tutte le coltivazioni di olivi del territorio tergestino [Scussa]

1600 - si aggiungono nelle notizie altre zone di piantagioni di oliveti : Campo Marzo, Chiarpison, Guardis, molin del scoglio, Mortesini, Rondela, Rozol, san Lazaro, Scorcola , Tigor

9/3/1694 - a causa del grande freddo e della morìa degli olivi, i giudici rettori della città decidono che i contadini non paghino le tasse [V. 98]

dic. 1704 - a causa del grande freddo, muoiono quasi tutti gli olivi

dic. 1709 - grande freddo con conseguente perdita di molti olivi [Scussa]

31/8/1771 - il Bottoni pianta 50 alberi di olivi nella sua possessione a Montebello, ugualmente Giorgio Boriglau nella contrada di Montecucco [Protocollo pubblico economico]


grazie alla perspicacia di un coltivatore, oggi l'olio tergestino, è tornato agli antichi fasti, che la fortuna lo assista, peccato pero' che .... abbia fatto un errore madornale, un triestino non l'avrebbe mai fatto, mettere il leone di s. Marco, sull'etichetta !

OROLOGI

l'antico orologio che dalla torre del comune segnava le ore, dalle poche note trovate, doveva assomigliare a quello oggi presente sulla torre di Udine

le note sono tratte dai libri delle note spese del comune (Procuratori generali)

1350- Statuti di Trieste (p.327-add. n°164) : la rubrica che parla di tenere una persona per l’orologio

1356- messo sulla torre del Comune (?)[Kandler - storia del Consiglio dei patrizi]

2/12/1387- ss 8 a m° Simoni che ripara relogio com

20/12/1387- libb. 4 a Martino de Agaçis per riparare ore com nov.

1395- salario relogi : Cristoforo de Lochio

15/2/1396- …. per 3 travi di rovere per orologio com.

12/4/1396-   4 duc. oro a m° Zufredo corazario per riparazione horarium per suo salario 4 mesi

1398- 1 duc. oro a çufredo corazario per relogio com. 

2/12/1398- …a m° Zufredo corazario per salario relogi

10/9/1401- ss. 10 Lodovico apotechario per 30 aguti pro schala relogi

16/6/1406 o 2?) .. a m° Musino che riparò orologio com.

giu. 1406 o 2?- 1 duc. oro a m° Zufredo corazario per salario relogi com.

18/6/1406 o 2?- . che lavorò al relogio com.

31/7/1406 o 2?- 31/7) .. a m° Floreto marangono che lavorò 2 gg. sopra la torre relogi com.

1414- 4 duc. oro a m° Janes fabro che governa le ore

30/9/1421- Trieste ha orologiaio salariato (£ 36 piccoli) prima veniva riparato da vari maestri [Hattinger]

1421- m° Janeso che ripara orologio

6/9/1424- soldi quatordici .. per una seretura posita ad portam orlogy com.

dic 1424- ..m° Tomasio aurifici per feri posti orlogy com

1424- m° Tomasio orefice orologio (salario)

31/3/1426-.. facendo adattare una sera(tura) ad relogio com.

6/4/1426- .. lavori janua justicie e rellogio com

1426- m° Tomassio che ripara orileggium com - m° Tomaxo oreis

1428- m° Martino che ripara ore com.

1428- a Bertono de Franculo (per aff casa dove ab il m° delle ore)  

1440- per pasa sete de corda mituda a lo relogio del Comun

1441- ...a m° Antonj seradurer lo qual tien lo relogio del Chomun

1500 - il comune restaura la lancetta dell'orologio

1504- per una corda fo posta alo orologio dele hore fo passa vinti .... £ 1

luglio 1507- ... aser Antonio Castilin per una corda per le ore ... £ 4

1518- ... fo tolto corda e un sego in la butega de rizinti per la tore de le ore .. ss 7

8/7/1519- dadi per 2 £ de ojo per lo arlojo ss 9

27/10/1519- ... per hoio £ 2 per lo relogio ss 9

1521- lavori all’orologio, pulito tutto giu.

1522- . per far conzar lo ventame (tondo dell’orologio) de leore

1522- a Nicolo de Roso per £ 4 olio ... per le ore ss 16

1523- ..maistro che conza le ore £ 12 ss 8

1524- ... al m° de le ore per suo salario £ 12 ss 8

1540- per lo relogio dele ore per lo chontrapesso £ 1 ss

1556- .. per corda per il contrapesso grande delle Hore ...

1557- paga a Justo della Spada che dipinse gli uomini delle ore

1562- am° Anzollo Oresse (orefice) per haver fatto la stella del relogio .... £ 48 - ... per suo rame messe de.... et alincontro li fo dat° lo vechio dilla stella vechia con li taij della nova £ 48 ss 12

1566- 3 febb) ... per tolle /6/ de chavallo per conzar li omini delle orre ss 12 - a m° Jacomo Mauser ... per haver fatto li brazi alli omini et conzarli .. £ 1 ss 16

1567- am° Fait .. per aver concado una pena del Reloglio ss 18

1577- .. per far portar la schalla delle ore ss 2

1580- -à, m° Andrea Slaser mistro della hore per haver acconciatte dette hore che errano rotte £ 12 [L/C]

1587- ... alli vilanj per il legno dellj hominj delle hore £ 32 ss 6 - à m° Zorzi ...isler? a bon conto per far li homini dell’hore £ 31 - al Tistar per resto et saldo per haver fatto li homenj dele ore £ 29 - .. al Tisler per ritornar a conzar li homini delle hore £ 5 ss 10 [L/C]

1589 Q - à Michiel Draga....ich (?) per haver depento li hominj delle horre ..... £ 12 ..Moscheniza ?

1607- .. al m° David per haver accomodato il reloio della (comunita?) ..... £ 22 ss 10 -..... per corda per il reloio ......

1608- ......... per (palmitar?) di sopra il orologio ....... £ 12 ss 5 - .. a mistro David .... che ha conzado il orologio .... £ 130

1653- bombardiero et mestro delle horre : Jsepo de Piero

1654- bombardiero et mastro delle hore : Jseppo de Pieri

1698- m° delle ore, Antonio Scussa

dal 25 al 31/8 1747 - il Consiglio decide la posa di un orologio sulla torre del porto, già fatto il volto di pietra bianca - dal 24 al 27/11 - l’orologio è messo, batte i quarti d’ora [A. Scussa – i diari]

1810 - quello che si trovava sul castello, messo nell’atrio della Borsa [Jenner, storia cronografica]

- quello della Loggia, fu donato a Prosecco (era quello della torre del porto) [Tribel]

-16/6/1819, riparato orologio della torre (16A1)

- 1820 - posto orologio in teatro grande, opera di Antonio Sebastianutti [G. Agapito]

- 16/7/1838 il Governo accorda il trasporto dell’orologio della torre in p.zza grande [Protocollo Pubblico-1838- 7514/1710]

10/12/1874 – funziona perfettamente l’orologio messo sulla torre della chiesa di Prosecco [Verbali del Consiglio]

11/11/1875 - installato il nuovo orologio sul palazzo comunale [il Corriere di Trieste]

24/1/1923 – torna a funzionare dopo 8 anni l’orologio di piazza Goldoni, sulla facciata del palazzo Tonello in p.zza Goldoni

OSMIZE

(osmica)

toponomastica triesteennesima credenza che si perpetua, ma errata ! trattasi della vendita al minuto effettuata dai produttori (contadini) del vino e altri prodotti del suo terreno, prende il nome dalla parola slava “osem” che significa 8, come i gg permessi per l’apertura al pubblico, la presenza di queste rivendite occasionali, e’ segnalata da un gruppo di rami appesi (in origine furono edere). Nonostante si creda comunemente che sia stata istituita dall’imp.ce Maria Teresa nel 1784, non corrisponde al vero, fu’ forse solamente regolamentata (in 8 gg appunto), infatti abbiamo gia’ notizie documentate nel 1300, delle “frasche” nei documenti del comune, che pagava regolarmente varie persone che fungevano da guardiani, onde evitare le frequenti intemperanze dovute alle abbondanti libagioni, numerosi sono i processi per risse, ferimenti e pure omicidi, in una nota comunale del 1346, il comune paga i guardiani che furono a s. Giovanni e a Cologna per 36 giorni ! insomma in definitiva, le osmize hanno almeno ben 700 anni di vita.

- sino a pochi anni fa', alcuni piu' in eta' usano ancora, all'osteria, oggi trasformatesi tutti in bar, l'avventore chiedeva un "ottavo" di vino, dal tipico bicchiere dovuto alla misura (1/8 di litro), oggi modificato in "calice" (molto piu' fine!)

OSPEDALI

ospedali trieste

antica tabella esistente nel museo dell'ospedale di Cattinara

 

a causa delle frequenti epidemie, che decimarono la popolazione, in epoca medievale, ma perdurano fino al 1700, venivano eretti, a ridosso delle mura esterne di Trieste, appena fuori la porta detta di Riborgo, dei lazzaretti, ampie costruzioni in legno, che ospitavano gli ammalati, spesso terminali


per info sugli ospedali odierni di Trieste, quali Maggiore, Cattinara, Burlo ecc... consultare la pagina TuttoTrieste


 ospedali Trieste
1330 - in c. Riburgi ...... ab uno latere domu hospitalis infermi de tergesti [V. 6]

 

ospedale trieste

luglio 1353 - frate Guidonis ordine Cruciferi amministratore e procuratore ospedale puerpere  q. ser Domenico de Jcilino [alfaDD2-5]

 

23/6/1364 -  …a due bastasi che suonarono magna campana per il Maggior Consiglio per provvisione Ospitali puerpere …. [L/C]



san Giusto (del Capitolo)

antichissimo, era fuori della porta Cavana e oltre il fossato, era anche oltre il monastero di san Francesco, ed era sulla riva del mare, era gestito dal Capitolo della cattedrale, era aperto a tutti poveri e ricchi, negli atti testamentari medievali, vengono spessissimo citati lasciti in denaro o beni all'ospedale

ospedali trieste
1452 ..in ospitalis sanctis justo de tergestis [Arenghi]



ospedali trieste

11/11/1327 - Hospitalis Ecclesie Capitoli - [V. 2]

12/7/1328 - Jacobo fisico e Jacobo Baylia ospedalieri Hospitali Terg. [V. 3]

17/4/1331 - ser Bertosy çiuleti provveditore hospital infermi de Terg. [V. 7]

13/2/1625 - la città concede ai PP Bonfratelli l’Ospedale di s. Giusto [Codice A. A. Piccardi 1743]

16/8/1775 - abolito l'ospedale s. Giusto

 



in costruzione


16/12/1347 - in veteri palati com. il maggior Consiglio discute su restauro dell’Hospitale, accettato, si trova una casa in c. Riborgo (fù di Signollo Paulo) da adibire ad Ospedale [V. 16]


dell'Annunciata

si trovava fuori la porta di Cavana oltre il fossato che cingeva le mura, e faceva parte del comprensorio del monastero di s. Francesco era a pochi passi dalla riva del mare, era gestito dall'ordine dei Cruciferi di Venezia in quanto a loro donato quando era gia' in rovina

8/6/1222 - il vescovo di Trieste Corrado, firma nell'ospedale dei Crociferi (di Trieste o di Venezia?) i patti tra il Patriarca di Aquileia e Venezia[ Minotto - Acta et diplomata vol. I ] - è possibile sia già esistito a Trieste, in quanto si parla poi di riedificazione

23/10/1348 - Jcilini, Domenico fili q. Dni - ab in c. Cavana, fà testamento ; lascito: Hospitale novo da edificare esterno porta Cavana, presso la chiesa di s. Francesco (deve avere 20 letti e coperte e cuscini), lascia poi la casa con torre in c. Cavana alla moglie, che dopo la sua morte vada all’Ospedale [V. 18]

1355 - riedificato l'ospedale dell'Annunciata [Scussa]

4/4/1365 - frate Jacobo gestore domo sive Hospital s. Maria Cruciferos [2B-Cancelleria -7]

8/4/1464 - frate Bartolus de Venezia era il Rettore dell’Ospedale, probabilmente durante la gurra contro Venezia, sia l’Ospedale che la chiesa vennero distrutti, il frate lamenta la mancanza di fondi per la ricostruzione, vende un bareto [V. 38]

5/12/1465 - Bertulo de Venezia priore Hospitalis s. Maria Annunciate (est. porta Cavana) dell’Ordine dei Cruciferi di Venezia [V. 38]

7/?/1478 - monastero sive Hospitalis Annunciazione [V. 39]

26/12/1479 - ..Hospitali s. Maria de Trieste [V. 39]

22/7/1486 - in Hospitali ..s. M. Anunciate ord. Cruciferi de Venezia (lavori sul tetto) [V. 41]

7/8/1487 - lascito testamentario di Lucia Bonomo all’ Hospitali s. Maria Annunciate [V. 41]

 30/6/1491 - frate Bartolomeo dell' ord. Cruciferi, priore Ospitale s. Maria Annunciata - 3/6/1499 - frate Bertolomeo-ord. Cruciferi de VE- priore Hospitale s. Maria Anunciate de Trieste [V. 45]
ospedali trieste
1495 - frate Bertole priore hospitale annuntiate [4 A-D testamenti]

16/11/1536 - il vescovo Pietro de Bonomo avvisa il Re Ferdinando, della fondazione dll’ospedale dell’Annunziata, e ne chiede la custodia a Guglielmo Francol [Tamaro, archeografo triestino 1929/30]

8/4/1543 - Guielmo priore Hospitalis et Ecclesie s. Marie Annuntiate [V. 62]

28/3/1606 - estra porta Cavana in curia di Pascolo Faganello in loco ... Nunciata [V. 80]

1624 - introdotti i frati “buon fratelli della misericordia di s. Giovanni di Dio”, concessa loro la chiesa di s. Bernardino (fuori porta Cavana) e l’Ospedale s. Giusto e l’Annunziata [Tribel]

1665 - abolito l'odine dei Crociferi dell'ospedale dell' Annunziata [Kratey]

1769 - cessa la sua funzione [O. Ravasini]

1588 - lascito per ..pauperibus hospitali (civi?) Bernardini [testamenti]


Cattinara

24/2/1373 - vigna a Gatinara presso terreno Hospitale Gatinare.. [V. 24]

5/11/1398 - Hospitale Gatinare ha bareto in Melarsi [V. 24]

20/2/1401 - ... ab. in Hospitalis Gatinare [V. 27]

NB : secondo alcuni ricercatori si tratterebbe di un albergo (hospitio), ma la dicitura tipica "hospitalis" non lascerebbe dubbi, se cio' fosse vero, destino secolare di essere ancora oggi sede di un Ospedale. La voce veniva anche usata ad indicare il ricovero dei pellegrini diretti ai vari santuari.

oggi dopo un travagliato e lungo cammino, il paese ospita il piu' grande ospedale cittadino (vd. pag. paesi del Carso e tuttotrieste) - io come molti dei miei concittadini, ci domandiamo con quale intelligenza suprema, si e' deciso per quel sito, aperto alle potenti raffiche di bora e al gelo, non ci sono parole ......

- per info sull'ospedale e i suoi servizi, visita la pag. "tutto Trieste"


22/4/1401 - Xibete moglie q. Mathei q. Clareli q. Lei fabri- lascia casa in Cavana, che alla sua morte diventi Hospitale per infermi [V. 27]


san Lazzaro

vd anche la pagina < chiese >

19/12/1419 - Monte vedova di Simone de Niblo chiede, come da testamento del marito, di poter trasformare una loro casa con 4 letti, posta nella contrada Castelli presso la chiesa di s. Elena, in ospedale s. Lazzaro [V. 30]

1/5/1420 - la moglie di Simon Niblo chiede permesso per erezione di ospedale presso la chiesa s. Helena [Libro delle Reformazioni ...beta F1] - 1/5/1420 - provvisioni per l’Ospedale in città apud Eccl. s. Helena come da testamento Simone de Niblis (copia 14/12/1750) {1/2A 2/18}

- l'erezione viene negata poichè gli ospedali dovevavo trovarsi sempre fuori le mura (verrà eretto fuori)

18/3/1433 - est. porta Riborgo [2B-Cancelleria 11]-vd. Fornace

15/5/1464 - orto Ospedale s. Lazari [V. 36]

25/7/1466 - Hospitali s. Lazari est. porta Rigorgo Michele Sutta era il gestore [V. 37]

11/8/1487 - lascito vigna ad Hospitali s. Lazari [testamenti - 4A-D-n° 386]

4/2/1490 - Ecclesie et hospitalia s. Lazari situati estra porta Riborgo, Michele de Suta suo Proc. incipiendo de 1457 .. [V. 42]

24/2/1508 - casa c/o forno Hospitali s. Lazari [V. 50]


26/7/1433 - Saraceno, Domenica moglie q. Tolfi - fà testamento : lascia il letto all’Hospitale scola batutorum (1) [V. 42]

(1)scola batutorum : era la scuola della confraternita detta dei battuti, nota ambigua che ci farebbe supporre l'esistenza di un ospedale della stessa


1704 - si incendia e brucia l'ospedale della città (?), verrà ricostruito [Scussa]


1769- decreto di M. Teresa fonda il Conservatorio dei poveri, per ammalati, donne, trovatelli e lo dota del dazio del vino, nel 1772 inizia la sua costruzione su terreno dei Bonomo, su un solo piano - nel 1784 passa a questo ospedale anche quello dei misericorditi (trasferiti a Lubiana) - nel 1785 per la venuta di Giuseppe II°, viene adibito a quartiere per i soldati [Kandler] - l'ospedale viene traslocato nell'antico vescovado [Tribel]ospedali trieste

per lebbrosi : eretto 1774 (v. Milano ang. v. xxx ottobre) - nel 1785 trasferita in Caserma grande - dem. 1927 [O. de Incontera - 21D3]

ospedale civile in ex vescovado
: dal 1786, era nel comprensorio del antico vescovado, in v. del castello a s. Giusto (casa n° 356) - dopo la dismissione dell'ospedale di v. del torrente, tutte le attrezzature vengono portate a s. Giusto, nel 1841 viene adibito a manicomio fino al 1908 - vd anche : M » manicomio

ospedale greco : eretto nel 1797 tra le odierne via Pellico (allora non esistente) e p.zza Goldoni

MAGGIORE: 1/8/1833 il comune delibera la sua costruzione - inizio 1833 (Generini) - aperto 23/8/1841 [Kandler - Kert ] +1840 [Tribel] - eretto tra il 1837/40 [Trampus]
1844 - l'ospedale viene visitato dall'imp.re [Kandler-l'Istria 1]
civico 1870 : Chiadino 21 - direttore : Crussich, dr. Goffredo (era anche direttore del manicomio, nell’ex vescovado) - mappe e documentazioni sono presenti nell'archivio diplomatico, anni fa', alcuni studenti compilarono una ricca tesi sull'edificio e la sua storia

- Escher, dr Teodoro- 26/6/1915 direttore civico ospedale [OT]- il 25/7 vicedirettore
- Gattorno, dr Sebastiano- 25/7/1915 nominato direttore dell'osp. Civico [OT]


- per info sull'ospedale e i suoi servizi, visita la pag. "tutto Trieste"

immagine : l'ospedale maggiore di Trieste prima del restauro

 

Militare : 1856 , il comune compra il fondo a triestestoria.altervistaScorcola per quello militare,riceve in cambio la caserma Dobler [Tribel - 2F2] - sarà inaugurato il 1862 - chiuso nel 1988 - al momento viene trasformato in casa dello studente a beneficio dell'universita'
- prima l'ospedale si trovava dietro la casarma di v. del torrente e dava sulla via del Coroneo - vd. foto a lato
ospedale militare
fine '800 - il nuovo ospedale militare (v. F. Severo) oggi trasformato in casa dello studente (2015)

ospedale militare

4 febb. 1915 - articolo sull'Osservatore triestino

18/11/1856 - inaugurato Ospizio dei Mechitaristi (v. Giustinelli) primo Ospedale infantile, per iniziativa della baronessa Maria Alessandrina de Langenau-Mertens {F. Zubini-s. Giacomo-2000}

Infantile : in v. del Bosco 4 -(2.a sede nel 1869) , aveva 60 posti letto e dal 1879, 1 ambulatorio - dura sino al 1938 quando ospedali triesteviene trasferito al posto attuale [Trampus] - al 1° p. della casa n° 304, (casa Franchovich), dal 23/9/1884 [A.Tribel]

prima in Rena vecchia (vd doc. 1879/80 - 7E 9/7) - 31/10/1855 aperto Asilo per l’Infanzia al n° 1929 di Rena vecchia [G. Sindici - 21D1] -infantile Burlo-Garofolo, (vd. 22D9 n°91)

in via Concordia (s. Giacomo) esisteva “giardino infantile Gisella”, inaugurato il 1/10/1876 intitolato all’arciduchessa Gisella figlia dell’imp. Leopoldo I di Baviera [E. Generini]

per il colera :
1832 - e' attivo ospedale per il colera in p.zza della barriera vecchia (oggi Garibaldi)
17/8/1884 - aperto ospedale sussidiario per il colera in casa n° 236, str. postale d’Istria [Tribel A.]

Israelitico : eretto nel 1781 [O. Ravasini]
- 1824 : in v .del monte 648 - tra i fondatori : Nadanel Levi, Martino Heymann, Isach Piazza, Jacob Russo - vi operano ; Benedetto Frizzi e Joel Kohen dottori e Leon Collmann chirurgo - le stanze d'inverno sono riscaldate da stufe, sopra i letti sono affisse tavolette nere con i nomi dei benefattori (tra i quali i viennesi Natan Majer e f.lli), nella stanza adibita a consulto medico, troneggia immagine dell'imperatore [G. Agapito]
israelitico 1867 : v. del Monte 7
- direttore : Morpurgo dr. Elia [almanacco e guida schematica di Trieste ... 3 vol]
1870 - direttore : Formiggini, Saule [c.s. 4° vol]

Sanatorio Triestino : nel 1896 si insediò nella villa del farmacista Carlo Zanetti, e dopo la guerra viene ampliato [F. Zubini]

manicomio - vd. M

Santorio : iniziato 1948, finito 1958 [Trampus] possiede un ampio parco attorno al comprensorio - 2010 diventa sede della SISSA  >>

Maddalena ; inaug. 1/2/1897 (Trampus) -sui fondi ex Simeoni, Lin, Fonda, Urabitz [F.Zubini]- divenne reparto specializzato in malattie infettive, nel marzo del 2000 il reparto venne spostato all'ospedale maggiore, ora centro di igiene mentale - vd. foto anni '30 >>
- era stato eretto nel comprensorio di un ex fortino militare, sono ancora visibili esternamente alle mura perimetrali del giardino che arrivano sino alla riva a lato, la bordatura rotonda che lo circondava

Salus - inaugurato il 5 nov. 1961
viene inaugurato il nuovo ospedale denominato Salus, in v Bonaparte, su progetto dell’arch. Romano Boico
colera trieste
1832 - ospedale del colera (p.zza Garibaldi) - 4L1/191 2011 - stessa situazione oggi

 

1915 - ospedali adibiti a ricovero per i militari feriti dell'esercito austro-ungarico : da Osservatore triestino

in v. F. Severo

dell’Unione austriaca di navigazione

della soc. ginnastica Eintracht

della soc. triestina Austria

della Notre Dame de Sion

della Maddalena



 

P

 

PALIO

Il palio, o per meglio dire, i palii, erano diversi, di diverso tipo, e in diversi periodi dell'anno, in concomitanza delle feste dei santi patroni cittadini o delle feste religiose più importanti. Erano anche detti "bagordi", voce che rimarrà anche nel lessico dialettale, ad indicare una festa sfrenata, era infatti un avvenimento che richiamava tutti i cittadini, anche quelli dei villaggi del Carso, ma su invito del comune vi partecipavano anche i rappresentanti delle cittadine istriane (tranne Capodistria) accompagnati dai loro Podestà, che si confrontavano poi nella gara delle regate. Naturalmente nella ressa che si creava nelle vie cittadine, c'era sempre chi aprofittava per qualche regolamento di conti, per frenare il fenomeno, furono inserite nelle leggi dello Statuto cittadino (XIV sec.), alcune regole, tra cui il divieto di circolare armati per il periodo della festa . Le notizie in merito allo svolgimento, sono scarne, i premi erano diversi, come noterete, c'erano delle balestre, arma molto in uso a Trieste, c'erano delle grandi misure di tessuti, ma sopratutto c'era il palio, che probabilmente doveva essere come quelli che conosciamo ancora oggi, ma non ne abbiamo la certezza, altra cosa incredibile, è che non conosciamo nessun vincitore, nei documenti ufficiali del comune, non se ne trova traccia, alquanto strano, che secoli di giochi e tenzoni, e dei vincitori nessuna menzione, un altro mistero cittadino.

tutte le note riportate, sono tratte dai libri dei Camerari del comune

9/4/1396-  … a Roba de Leo per 2 balistris …de VE per palio
(“) …a Tristano per una borsa de velluto per detto palio
19/10/1398-  libb. 24 ss 5 per 2 balistre per palio s. Justo
1421- ....per 2 baliste poste al palio alla festa di s. Servolo
1440- a m° Valentin balistraro per balestre doy chel fo metu al Palio el di de s.to Lazero
1441- ...a Stefano Rosso per doy tavalaci che fo trato dentro el pallio luno de s. Servol laltro del corpo de Xpo (Cristo)- ..a m° Valentin balestrier per doy balestre che fo messe al pallio per lo di de san Servol - ..al dito m° Valentin per doy balestre che fo messe al pallio el di del corpo de Xpo
1447-  ...al balestrier per quatro balestj che fo meso al palio
1452- XXX dadi al balestrier per 4 balestre .... mese al palio per li zitadini... (28/6)
1461- ....... al pallio .... (4/6) - .... Valintin balestrier per doj balestre messe al pallio .......
1463- ..a m° Valentin balestrie equesto per do balestrj che fo messi al palio lo dj del corpo de Xpo ali sciavj     £ x   
18/6/1495-  per braza(1) /14/ de pano che fo meso al pallio ... el di del Corpo de Cristo  £ 14
1496- .. per pano braza tredise a Bataia lo qual pano fo messo al palio el zorno del Corpo de Cristo      £ 11 ss 1 - ..li piffari che sonano el dito zorno  
1497- ..a ser Justo de Zulian per .... braza de pano che fo meso el palio el zorno de Corpo de Xpo £ 10 ss 16 –
1504- .. a messer Justo de Zulian per braza 14 de pano baso per li palij ali vjlanj lo zorno del corpo de X°  £ 14 - ali pifarj per pivar co la procesion intorno la tera et ali vjlanj che  ... balano jn piaza  £ 2
1519- 8/7- .. per pano baso... 3 a ... 24 el brazo per el paljo  £ 8 - una lanza per pjcar col paljo  ss 2
1521- 28/5) ... pano rosso b (brazi) 10 a ss 22 al brazo per el palio ............ £ 11 - .... una balestra per el dit° zorno  £ 5 ss 10 - ..... una lanza per el palio ss 10
1524- - per una balestra fo mesa per lo palio  £ 6 ss 2 p 6
1525- ...... una balestra ..... per lo palio    £ 6- per fare 3 arme per lo palio   ss 8
1526- a Baldj (de Mirez) per far depenzer le doj arme per lj doj palij et per carta .... ss 15
1528-  ... per braza XV de panno rosso per doj palij in la festa del Corpus Dominj  £ 14 ss 5
1529- a ser Nicolo de Rosso per braza *10* de panno rosso per el palio per el di del Corpus D.ni ....£ 10 ss 10 - ..per una balestra in ditto zorno per usanza    £ 3 ss 10 - a ser Baldi de Mirez per aver fatto le arme sul palio  £ 1 ss 4 p 6
1530- ..a Baldi de Mirez per 6 ....... per li palij     £ 1 ss 1 - ..per 2 laste per lj palij       £ 1 - ...m° Odoricho sartor per braza *17* de pano basso per lj palij .... £ 15 ss 17 p 6
1531- ..per depenzer larma sopra el palio a fra Osterainar (?)  ss 7 -  .. per braza 10 de pano roso per el palio a ser Nicolo Rosso - °...per una balestra messa al palio....
1539- agli palij posti a correr et el sciopo si come ha determinato el Conseglio  £ 42 ss 5
1547- ......per una peza mochaiero fu per el palio del corer li homenj.....    ...la regata de le gondole    (vd.231/4°) £ 12 - a Salamon hebreo per uno anello doro fu posto acorer a lanello a cavallo    £ 7
1549- a messer Arzentin di Larzento per panno rosso .... per lo palio del schioppo  £ 9 ss 10 - al ditt° .... per lo palio della regatta     £ 16 - per armisir verde ........ per lo palio al chorce (?)  £ 13 ss 1 - per panno turchino ......per lo palio dila balestra     £ 7 ss 18 - per panno turchino ......per lo palio dil Archo     £ 5 ss 15 -a Moscho ebreo per chanzan...? di color doro ...... per lo palio dil bagordo    £ 12 ss 12-per dui stuore (stuoie) poste drio il  bresaglio (bersaglio) (di)l archo  £ 1 ss 6 - a P° Zuliano per pianchoni n°10 : fu fatto le aste dil bagordo  £ 3 ss 10
1550- ........... per la balestra       (palio) -..... per tela biana (bianca?) ....... per corer le done   (palio)
1551- a messer Batista de Mirez per raso negro .... fu posto al palio del bagordo....... (vd. 4°e 5°)  £ 18
1559- ... per lo palio del bagordo (palii vd.)
1560 – palii - per piar picol tori(2)
1562- ...... palio dela regata
1563 – palii
1567- vd. palio : corer del lanel - correr delli homini - della regatta - del schioppo - corer dele done - 2 palli delli putti : uno del corer - regatta delli aibolli(3) ( madie, casse) - del balar dele donne   - ondixi(4) palii -  per una ocha per chorer coi chavalli    £ 4 ss 10
1570- a messer Pre Mathio ... per aver depento lo palio avanti laltar de S.to Piettro  £ 5
1580- ..à, messer Ciprian Gavazeni per li pallj della festa del corpo de Cristo  £ 102 ss 12
1581 Q- 193b) trovo ancora : per il palio OCHA
1583- ........... per dito anello per corer al pallio  ss 10  - vd. tela per il palio
1584- (palii)...  12°- ..... per jl gallo (?)   £ 3- ...... allj homjnj andorno a conzar la regatta  £ 4 ss 10- vd. elenco tela per i palii
1585- vd. spese per i palii (stoffe ecc....)
1586- ........... per le arme di sette pallj  £ 24 - - .... per sette lanze per attaccar li pallj - .... per haver conzado il matto del bagordo(5)..... (palio)... 
1587- .......... per l’arme dei palij n° 10 .... £ 10- ............... per far conzar il matto (bagordo) -  alli homenj che andorno col S.r Provisor a conzar la regata  £ 1 ss 4- ... per l’anello di piombo  ss 12- .... vd. tele per i palii
1588- vd. spese per i palii
1591- ........ per, 4 , arme ..... per lj pallj  £ 4 -  ..... per 2 aste per lj pallj   £ 1 ss 16 -  ....per 2 travj per il archo et il schiopo .....
1592 Q - ..palio vd. –
1594 Q- ... vd. armi per i palii
1597- ... per stange .6. per gli palij    £ 3 ss 12 - .....fatte le arme allj palij
1598- -.. per 6 aste poste alli pallij .... - .. per tela e spago da far il sachetto alla quintana     - : 8 (ss) (coperto per la pioggia)-.... quando si messe il palio al gallo  - : 6- ....per prezo de gallo fu posto in piaza     £ 2- ... per piombo e fattura dell’annello     - : 8
1604- ..per .... .5. di pano per un palio per il balar delle done    £ 5 - .... per accomodar le lanze per li paglij    £ 1 : 12-.. per cusir et comprar seda per li palij  : 10 - .. per far un anello nel giorno del corpo dne   : 16 - ..per una lanza per il palio dele done .....
1605- ....... al pittore per dipinger 8 arme per li palii ......- .. per 5 aste per li pallj del Corpus Dnj - .. per lanello per il Corpus Domine
1606- ... per l’anello che si corre al palio - .... dui gavette, et una cattena per la quintana
1609- ... a messer Josepho Peregrino per haver fatte le arme sopra li palii ......    £ 14 - .allj Eredi del q. messer Matteo Cergna per doj pallj per la festa del Corpus Domj all valore dj £ 108 -... a Gersele ebreo per un altro palio - a quello che segnava le botte dell’arcobuso ......
1610- .... al S.r Anzolo Porta per il palio d’amasco negro qual fu di brazza otto ......  £ 88 -  .. al S.le Giusto Morelli per li altri palij ......- . per cinque lanze per li palij .....- .. per cordisella per il matto (palio)
1611- vd. per palii: damasco verde, tavola,aste del bagordo,5 lance grezze,8 arme e palio dell’archibugio (note 1,2,3,4) - ..am° Jacomo Covaz che fece lanello di corer al palio    : 12
1615- -..... palio dell’archibugio
1616- ...per li pallij per la festa del Corpus Domini  £ 53 : 4 - ...... tavolazi per il palio dell’archibugio ......
1630- per li palij per la festa del corpus D.ni ......
1631- per li palij per la festa del corpus Domini .....
1632- - per li palij .....
1647- ....per li palij per la festa del corpus D.ni...... £ 235
1649- ....per li palij per la festa del Corpus D.ni ......£ 478 : 11
1650- ... per li palij per la festa del Corpus Dominj ....£ 344 : 14
1652- ... per li palij per la festa del Corpus Dnj   £ 287
1653- ... per li palij per la festa del Corpus Dominj   £ 258:16   

 

1 - braza = braccia, misura lineare triestina per le stoffe

2 - tori = trattasi delle famose corride, probabilmente usanza che entrò in uso con il Capitano Hoyos, e che continueranno sino al XIX sec.

3 - il Caprin dice che si trattava di una gara dove i concorrenti, in casse di legno ad uso barchetta, tentavano di arrivare primi senza affondare prima, lungo un percorso sulle rive

4 - ondixi = 11

5 - matto del bagordo = dovrebbe trattarsi di quello più conosciuto come "il saraceno"

 

PANCOGOLE - panetterie

già menzionate nel 1300 erano anche dette fornare o fornadighe - vd. anche la voce "forni"
venditrici di pane, dovevano essere autorizzate dal comune, il peso del pane era controllato e bollato, e infatti sono varie le multe per la vendita di pane sottopeso, va' precisato che comunemente si creda, anche i maschi venivano citati come pancogoli
- le pancogole sono sempre o slave o tedesche, lo si desume dai nomi, provenivano da Lubiana o da Cilli (Zelie)
mentre a Venezia era in uso dare il biscotto ai militari in guerra, a Trieste si dava il pane, varie le note di fornitura alle truppe triestine impegnate sui fronti di Grado, Marano, Lignano e Gradisca, il pane veniva anche distribuito dal comune ai poveri e ai carcerati gia' nel medioevo

triestestoria.altervista
immagine della pancogola dagli Statuti di Trieste del 1350

- nel 1308 vengono citati esclusivamente uomini che di mestiere fanno i pancogoli [2D3 redditi del Capitolo]
-menzionate già nello Statuto di Trieste del 1318
26/8/1330 - ..in c. Mercato apud panetaria com .. {V. 6}
25/6/1334 - in c. Mercati in Foro in strata pubbl. ante panataria com. {V. 9}
1352 - tra le multe appare : Mariota panchocola [L/C]
7/10/1383 - …che riparò bolla com. con cui si bolla il pane [L/C]
22/8/1384 - lavori al banco pancogolarie [L/C]
24/10/1388 – processo contro : Chatarina, concubina di Almerico Babich, che vendeva in mercato in piazza, 6 pani sotto peso [B/M – 9]
24/10/1388 - processo contro : Pascha de Silvola (madre di Pascolo Bellaschena), che vende 3 pani sotto peso [B/M – 9] 26/10/1388 - processo contro : Margreta de Lubiana panicocula, per vendita di pane sotto peso - processo contro : Sufia moglie di Gregorio de Cormons, accusata di vendere pane, in Foro com., sotto peso [B/M – 9]
24/3/1398- in c. Mercato presso banco pangogularie {V. 26}
6/10/1405-  … che lavorarono super tetto pancogolerie [L/C]
19/1/1413 - in c. Mercato presso luogo della vendita del pane {Cancelleria 14 -alfaDD2}
14/12/1413 - vendita del pane presso la Vicedomineria in Foro com. {B/M-10C2}
25/4/1425 - in c. Mercato ante panicocularia com. {V. 31}
6/3/1426 - in c. Mercato ante paniteria {V. 31} - ..panetaria (p.101)
12/5/1426 - in panicochularia com. {V. 31}
20/8/1426- pagato il m° che lavoro al banco della panchogoleria [L/C]
9/8/1435 - in confine della piazza sub panitaria com. {V. 33}
1461 - il comune paga delle pancogole per il pane mandato ai contadini alla fiera di s. Marco [L/C]
3/6/1462 - percosse in c. Mercato .. ante panetariam com. [B/M – 11]
1463- ...a Formia de Cil (Cilli-Zelje) per pan mandado a Moncholan- .. per pan a Lucia de Paulot mandado a Moncholan -.. a Marcheta de Vides per pan mandado a Moncholan - ..a Smrcghoviça per pan mandado a Moncholan -.. a Dorsula pangochula per pan mandado a Moncholan - .. a Daniça per pan mandado a Moncholan [L/C] NB : infuriava la guerra tra Trieste e Venezia, erano viveri per le truppe tergestine
1492 - conzadi i banchi per il pane sotto la Vicedomineria [L/C]
1538 - serie di condanne alle pancogole [L/C]
25/3/1539 - in platea Mercato ante panataria … [V. 61]
17/2/1542 - il comune paga delle pancogole per il pane mandato a quelli che andarono a Marano [L/C] i triestini sono in battaglia contro i veneziani
1550 - STATUTI betaEE5 - panicoculis (p29)
1580- ... per far le Bolle de piombo per le panchogole ss 15 - - .a Cassandra panietiera per pan datto per la mordidio per bolle scose da lei in piu volte .... - per pani che li Sp.li Judicj mandato per le case, et pan qual à datto alli prigionieri .... £ 60 [L/C]
1602 - condanne ( otto pancogole per haver fatto il pan scarso ciascuna in £ 3 ......) [L/C]
1606- .... per far conciar li banchi sotto la logia et dove si vende il pan £ 2 [L/C]
1707 - ordine reggimentale, le pancogole (breschizze) di Servola possono vendere il loro pane in p.zza Piccola (Jenner, St. Cron.)
16/1/1768 - relazione sui casotti del pane e venderigole in p.zza Piccola {14F 6 -Prot. Pubbl.}
30/7/1768 - n° 49-nota 2 = ..sul peso del pane e le breschizze [Protocollo Pubblico Economico]
19/2/1769 - 4 botteghini per la rivendita pane dietro all’Osteria grande {16A5- affittanze e alinazioni de casotti ….}
1770 genn - affitto botteghe per la vendita del pane sotto la chiesa s. Giacomo {3D1 - Proc. Generali} (al lato della porta di Riborgo)
19/7/1823 - vendita del pane in p.zza del Rosario e c. della Loggia (stampato) [Sindici-21D1-3°scat.- p. 247]

1700 - Secondo gli Statuti di Trieste se una donna voleva fare e vendere il pane, entro gli 8 gg., dopo che i nuovi giudici erano entrati in magistrato, doveva presentarsi davanti a loro, presentare domanda, farla annotare da uno dei cancellieri del palazzo e giurare davanti ad uno dei giudici, di esercitare senza frode e diligentemente. Diventava cosi’ “pancogola” per 4 mesi e non poteva piu’ rifiutarsi di esercitare, pena £ 10. Tutte dovevano assicurare i giudici, di pagare sia il grano, che prendevano dal fondaco del comune, ma anche le eventuali multe. Il pane venduto, doveva essere fatto del peso deciso dai provveditori, chi contraffaceva veniva condannata a £ 3 piccoli di multa e la perdita di tutto il pane, non di peso, che poi veniva distribuito fra i carcerati e ai poveri dell’ospedale s. Giusto. La vendita doveva essere fatta nel luogo chiamato “panatteria” e sempre durante il giorno, almeno una delle venditrici doveva sempre averne, pena £ 5 di piccoli per ogni pancogola. Se il pane era mal cotto, veniva levato e dato a carcerati e poveri. Potevano esercitare anche senza consenso del marito o dei parenti, il marito era comunque suo garante. Solo le pancogole potevano fare e vendere pane, nessun altro poteva, pena 10 soldi per ogni pane trovato.

PANDOLO :

gioco in uso sino agli anni ’60, con una mazza di legno si doveva colpire al volo un altro pezzo anche di legno ma con le estremità a punta, e chi lo mandava più lontano vinceva
era anche conosciuto come "lippa", dal vocabolo slavo.

 

PANDURO :

triestestoria.altervistateste in pietra usate come decorazione soprastante il portone delle case, molto in uso nel 1800 a Trieste, e ancora visibili, secondo alcuni si trattava della rappresentazione della guardia della casa stessa, spesso ex militari croato-ungheresi. In taluni casi, certe rappresentavano il proprietario della casa, in altre volti femminili riportanti alla mitologia, per certo i primi sono in netta maggioranza. Una nota del 1744 ci precisa che cosi' venissero chiamati i croati (vd. sotto).

dal 15 al 19/3 1744 - giunge un tenente e 2 croati detti panduri, per arruolare gente [A. Scussa- i diari]

 

panduro

alcuni panduri salvati nelle demolizioni di citta' vecchia oggi all'orto lapidario

 


PIAZZE - FORI

 

 

 


PESCHERIE

nonostante ciò che comunemente si crede, i triestini non hanno mai avuto la vocazione di pescatori, infatti sin dall'antichità, ma ancora oggi, chi pratica questa professione è sempre originario di altre parti, furono gradesi, chiozzotti, veneti, qualche raro carsolino, nel 1700 anche pugliesi
- nel medioevo era divieto vendere il pesce al di fuori della pescheria, chi lo faceva veniva multato
10/3/1328- in c. Mercato ante porta della pescheria dietro il palazzo com.  V. 4
2/10/1328 - post palati com. in pischeria com. V. 4
1335 - lavori alla serratura L/C
1346 - muratori vi lavorano L/C
12/9/1358 - era dietro il palazzo del Com. Cancelleria 6 - 2B

i banchi della pescheria, vengono spostati esternamente alle mura

19/9/1487 - esterno porta porto presso banchi pescheria (fuori alle mura)

B/M 13 - alfa E1
18/11/1498 - esterno porta porto prope banchos pischarie  V. 45
9/12/1501 - i banchi di vendita erano fuori della porta del porto, tra le mura e il mare B/M 16 - alfa E1
13/6/1505 - esterno porta porto .. prope Pescaria  V. 48
7/8/1732 - viene demolita la Pescheria (del 1730), spostata vicino ai magazzini del sale a Cavana, ed ora dietro le mura, nello stesso posto ma esterne  [A. Scussa – i diari]
1770 - spese per coprire il canale alla Pescheria  Procuratori Generali 3D1
 in via delle ... ,era sino al 1806 (Generini)- poi trasferite in P.zza Unità (oggi palazzo Lloyd) Generini
nel 1878 , in v. Stazione
nel 1881, eretta nuova in p.za Duca degli Abruzzi (Capitaneria), e durerà   30 anni - demolita nel 1912
1913 - eretta nuova a forma di chiesa sulle rive - oggi convertita in salone espositivo dopo un restauro totale interno
pescheria 
pescheria 


 

il PICCOLO

e' il  quotidiano di Trieste, fondato nel 1881 dall'ebreo massone, di origine ungherese, Teodoro Mayer, sin dall'inizio prese posizione schierandosi con il gruppetto di irredentisti italiani, che pure lo sovvenzionarono, prendendone le difese e denigrando impero e quella parte dell'opinione cittadina che si riconosceva, anche se di lingua italiana, in leale suddita dell'Austria. Nel 1915 venne dato alle fiamme da un gruppo di triestini che la propaganda (ed ancora eminenti storici pagati dal governo italiano) poi dipingera' come facinorosi anti-italiani, filo-austriaci, filo-slavi ecc.. ecc ...
Riapre nel 1919, proprio dopo l'occupazione italiana, e servi' da megafono per il forte nazionalismo importato tendente a soffocare le altre nazionalita' presenti da secoli in loco, per questo il Mayer, che gia' nel 1929 esibisce la tessera del partito fascista, verra' premiato l'anno dopo con la carica di senatore del regno con l'approvazione dei gerarchi fascisti, ma ...... con il crescente anti-semitismo, pochi anni dopo gli viene imposto di svendere il giornale a persona fidata del regime, così venne praticamente regalato a Rino Alessi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, in pratica la linea editoriale non cambia, vicino alle posizioni della destra nazionalista italiana ben ammanigliata a Trieste, continua l'opera di proselitismo, infatti anche dopo la fine della guerra, la gran parte degli articolisti che tanto si erano dati da fare durante il regime, erano ancora seduti al loro posto, lancia campagne denigratorie verso la vicina repubblica e contro tutti coloro che vedrebbero di buon occhio il riavvicinamento dei due popoli, nonostante le forti sovvenzioni romane, perde man mano lettori e torna in auge un suo vecchio sprannome "il Bugiardello", tra il 1973 e il '98 cambia diverse volte editore, qualche assestamento nella linea di condotta, ma al suo interno la forte resistenza dei "vecchi" fa' si che in definitiva, ogni tanto, anche troppo spesso, tra gli articoli, le particolari lettere al giornale, la destra gestisca ancora l'informazione cittadina ma fortunatamente i triestini moderni, non gli danno piu' peso e il gionale non riesce piu' a indirizzare come vorrebbe l'opinione generale, nonostante alcuni articolisti di parte (indovinate quale), si diano molto da fare e solo rari giornalisti vogano contro-corrente (Dorigo). Con l'avvento di internet, anche il giornale ha creato il suo sito web, la possibilita' di commentare certi ... articoli, (e credetemi, ci vuole davvero del coraggio per chiamarli cosi') e' relegata oggi all'iscrizione su Facebook, non mancano mai i soliti esaltati "istro-nazionalisti" che continuano subdolamente ma neanche tanto velatamente, a rimpiangere il ventennio mussoliniano con la bandiera dell'italianita', o semplicemente disprezzando il nuovo corso politico comunale, che li vede relegati improvvisamente a minoranza, ma anche in questo caso, i triestini stufi, non glie le mandano a dire. Ora 2016, gioiscono nuovamente, la destra ha di nuovo il suo sindaco e possono blaterare a più non posso.

La parvenza di democrazia del giornale, si esalta nella rubrica delle Segnalazioni, ma ..... le lettere scomode, vengono censurate nelle parti che danno fastidio, spesso snaturando il senso della missiva, tranne che quelle dei politici nostrani, a loro riservata anche mezza pagina

Ah, non per ultima, il correttore di bozze del giornale, o è morto o è in ferie perenne, non c'è giorno che nelle pagine si riscontrino decine di errori di stampa (o orrori)

 Trieste
l'incendio del giornale del 1915

 

PITTORI - DIPINTI

elenco delle notizie riguardanti a personaggi che vengono citati nei documenti come " pittori ", in verità ciò poteva significare che fossero sia degli artisti, che dei semplici artigiani che dipingevano porte e mura, inoltre il pittore era anche quello che miniava gli Statuti cittadini, insomma .. una bella confusione
per non crearne di più e agevolare il ricercatore, in fondo ho inserito l'elenco delle notizie inerenti a quadri, dipinti, pitturazioni, affreschi ecc....
altre notizie in merito a quadri si trovano nell'elenco dei " beni testamentari " - vd. voce "B"
quando trovasi citazione di pittura delle < armi >, si intende il o i blasoni gentilizi dei vari Podesta', Capitani della citta', dell'Austria ecc....

e' possibile che pittori oggi famosissimi con i loro soprannomi, avessero esercitato anche a Trieste, e' infatti vivente per secoli una famiglia Vecellio (Vezeglo) in citta', ci sono dei Merisi, due Capitani saranno dei Dürer, e di molti altri ci rimane solo il nome di battesimo, sappiamo per certo che tutte le chiese, la gran parte ormai scomparse, erano riccamente affrescate, l'antico palazzo comunale perduto in un incendio, oltre agli affreschi, conteneva una collezione di quadri di cui poco nulla si conosce,nelle varie occupazioni veneziane, sappiamo che i nobili della Repubblica facevano man bassa di tutto quello che trovavano, di epoche ancor piu' remote, tutto e' andato perduto nei innumerevoli assedi e distruzioni patite dalla povera Tergeste, ogni tanto riappare qualche traccia dal sottosuolo in qualche lavoro di sbancamento, e di molti non ne sapremo mai perche' coperti in fretta e nascosti per non fermare i lavori.
non ho trattato i pittori ben conosciuti e documentati del 1800 (dell'Acqua, Bisson, Tominz ecc...)

 

23/6/1322- 4 soldi grossi al pittore Francesco che dipinse s. Maria in sala nova del palazzo com. [Hattinger- alfa CC8 memorie tratte da 300 quaderni dell’archivio civico]

19/7/1326 - m° Francesco pictor de Venezia (ab. a Trieste in c. Mercato) [V. 1]

14/10/1351- paga a Nicolo pintor per un gonfalone [L/C]

25/3/1352 - parte salario a m° Donato pintore [L/C]

12/9/1352 - Catarina moglie Iusto pitor … [L/C]

genn. 1357 - Daniel pintor condannato ad una multa per mancata guardia [L/C]

18/9/1359 - paga a m° Nicolo pintor che maltò i muri dov’era dipinta una croce c/o macello [L/C]

26/11/1359 - libb. 8 a m° Nicolo pintore che deve riparare lancia di s. Sergio (alabarda) alla torre Cavana [L/C]

28/12/1359 - libb. 17 a m° Nicolo pintor il quale dipinse in palazzo com. e in camera del D.no Podestà [L/C]

ag. 1362 - pagato il pittore Nicolo de Pirinçino che dipinse in palazzo comunale [L/C]

21/6/1367 - Leonardo pictore, citato [Cancelleria 8]

pittori

23/3/1368 - magistro Nicolao de Pirinçino pictori - [alfaDD2- 8]- vd. Pirincino (fam. tergestine)

dic. 1387 - paga a Gubertino pittore che dipinse i santi e le armi in parva Logia - ss 25 per oro posto alla pintura fatta sub Logia com. [L/C]

1391 - m° Cristoforo caleffano dipinge i merli sulla porta Riborgo, ovvero l’arma del Duca e s. Justo e s. Sergio [L/C]

5/9/1393- libb. 8 a m° Nicolo pintore che deve riparare lancia di s. Sergio(alabarda) alla torre

ap. 1394 - concesso al m° pintor Nicolo de Aquileia, di poter portare letto e coperte a Trieste [Cancelleria 9]

8/10/1398 - il comune paga Voscha, Johanne, Jurio, Pietro pictori che lavorarono sub palazzo com. [L/C]

18/12/1398- paga al m° Pietro pintor che dipinse l’arma del duca sotto il palazzo comunale - paga a m° Pietro pictor per ….chantinelis dipinti …posti alla gronda palazzo [L/C]

2/12/1401- … a Voscha che lavorò arma s. Sergii (alabarda) [L/C]

23/1/1405- ..a m° Pietro impentore dipinse sopra i barili dela dona [L/C]

10/11/1405- ..a Mattheo percham che dipinse arma Duca sui barili [L/C]

ott. 1420 - paga a m° Jacobo pictore de Justinopoli per reparatione cerei Capitoli [2D8 - beni del Capitolo]

21/4/1446 - m° Jacobo q. m° Leonardo de Tarvisio (TV) pittore de Capodistria, per la Pala, fatta aurare e posta sopra il grande altare in chiesa a s. Justo {V. 34]

28/12/1493 - a messer Andrea dej Pari per cholor el qual depense in la doana una figura dela nostra dona [L/C]

14/7/1495 - m° Jerolimo pictore, testimonio [atti testamentari]

1497 - a Zuan delle Stadiere che depense le arme su li dacj del Re ...[L/C]

1499 - ... el depentor del Capitano [L/C]

15/11/1501- il comune paga il pittore che dipinse le armi in casa del Prefetto [L/C]

1509 - ... a Baldasar de Mirez che depense le arme £ 6/4 - .. a Baldasar de Mirez che depense le arme sopra el Palazo £ 2 - ... che smalto dove depense le armi .... £ 4 [L/C]

11/4/1510- a Baldi de Mire (Mirez) per haver fato larma/de (austria ?) jn sula schala del Palazo ss 5 [L/C]

2/11/1517-.. al fiol de Zuan Stella per conzar larma apre(sso) del palazo sopra la colona £ 1 [L/C]

28/5/1521 - m° Pietro pictore, teste [V. 53]

23/2/1531- Marino pitor, teste [V. 57]

1531 - pagata la barcha meno el depentor de Cavodistria che dovea depenzer lo Palazo ss 7 [L/C]

1537 - a Zuan Cudavaga per aver fato uno retrato de la strada de Lubiana a Trieste [L/C]

1539 - a Zuan Cudavaga dipinge l’arma sulle mura c/o Donota [L/C]

1540 - m° Giona Bapt. Poro dipinge i bastoni del Consiglio [L/C]

1545 -Batista Basan fece uno modelo de Sistian...soto monte £ 6 [L/C]

1545 - al depentor vjnjtjan per far arme d...stja et sul Comun et per colori [L/C]

1551 - Zulian depentor de Tolmezo [L/C]

1557 - a Justo della Spada che dipinse gli uomini delle ore [L/C]

1557 - depentori, m° Titio e m° Batista- pagati per aver fatto cappella [L/C]

1559 - pagato il m° Francesco Gratiani vicentino per aver fatto l’arma della citta’ sulla facciata del palazzo £ 72 [L/C]

1560 - m° Zorzi Vincenti, di Capodistria, indora l'aquila della colonna, l'arma della citta' sulla facciata del palazzo, indora san Justo che era sopra la "stanga" dell'arrengo in palazzo [L/C]

1562- a messer Iust° dilla Spada per desegnar le littere littagliat.e sopra la piera ss 14 [L/C]

26 feb 1566- per comision del Cl.mo S.or Cap° pagatti a m° Ticio .. per haver fatto lo desegno della deferencia de Zaule ... £ 12 (confini tra TS e Muggia) [L/C]

1566- am° Ticio ..per haver fatto larma del Ser.mo principe ..per metterlo sulla fazada del palazo £ 31 [L/C]

1567- a m° Vincenzo Borgo per la piera de larma del Re.mo principe posta al palazo £ 3 [L/C]

1576 - a ser Justo Spadon per haver fatto lo dissegno dell’insegna de Trieste ... 12 genaro [L/C]

1576- à ser Justo della Spada ..... delle bandirolle et arme dipinte nel’intrata del Ill. S.or Capit°   £ 20 [L/C]

1577 - m° Pietro Gushic dipinge le figure sotto la Loggia e sotto il palazzo e indora l’aquila [L/C]
1591 - Pietro Gusich pittore dipinge porton Riborgo, il palazzo, la vicedomineria £ 393 [L/C]

1597- ..a messer Mattheo pittore per haver depento la capella di s. Pietro £ 80 ss 12 [L/C]

- la pala della chiesa di s. Pietro in piazza (dipinta dopo il 1620) fu’ opera di Santo Peranda, discepolo del Palma e del Corona [da; notizie storiche di Trieste e guida - Giovannina Bandelli 1851 ]

1706 - Giuseppe Quaglia di Laino? (Luino) nel comasco, affresca la cappella a s. Giuseppe nel duomo, a spese della fam. Civrani [Scussa]

1728 - restaurato il dipinto sopra la porta della Cancelleria (un aquila con l’arma del Re - altra con arma della casa d’Austria - altra con arma di Trieste) pittore Giuseppe Visconti [8F 13 - atti … fabbriche pubbliche .. ]

18/7/1735 - Saubuè pittore - ab Trieste [2D 32- due anagrafi]

1765 - ab a Trieste il pittore Francesco Arniano di Ferrara [2D 32]

17/9/1768 - levato antico quadro sotto la Loggia (rappresenta la B. Vergine, s. Giusto e s. Sergio) e dato che è rovinato, si decide per il restauro. Il pittore Picini, chiede 40 ducati, viene ricusato, dato al pittore Albertini (per 6 ongari) [Protocollo Pubbl. Economico] - 29/11, finito il restauro - il pittore Albertini espone (?) per riparare la pala di s. Pietro (quella del Palma)(nota 10)

1820 - il teatro grande (del Cassis poi comunale poi Verdi), viene ridipinto da Alessandro Sanquirico, pittore del teatro la Scala di MI [G. Agapito]

1821 - il pittore Bevilacqua dipinge il soffitto con il trionfo di Nettuno e Galatea (nel palazzo della Borsa) [2F8 Tribel]

1836 - dipinto l’abside dell’altare maggiore della chiesa di s. Antonio nuovo : “ ingresso in Gerusalemme” ad opera del veneto Santi, posto di contorno una cornice dorata - 6 dipinti ornano gli altari ; s. Anna del Grigoletti, la Presentazione opera dello Schiavoni figlio, s. Antonio del Politi, le martiri Eufemia e Tecla e le aquilejesi Erasma e Dorotea ad opera del Lipparini, il Crocefisso del Tunner, s. Giuseppe dello Schonemann [da; notizie storiche di Trieste e guida - Giovannina Bandelli 1851 ]

6/7/1838- lettere del pittore Giuseppe Tunner di Roma annuncia il prossimo compimento della scala per la chiesa di s. Antonio nuovo [PP]

13/7/1838 - Ordinariato vescovile.. circa il trasporto del quadro della B.V. sotto la Torre dell’orologio ed erezione nicchia per collocarlo al Mandracchio - 7394 ancora sul quadro [Protocollo pubblico - 7384-1664T]

6/11/1858 - il pittore Haase, noto per le sue vedute di Roma, Napoli ecc..., apre scuola per signore e signorine [il Diavoletto]

pittori e ritrattisti a Trieste nel 1862 (da: almanacco e guida schematica ......]

Castro Andrea- v s Nicolo 725
Crevatin Giov – v Commerciale 1732
Favreto A. – v Nuova 787
Fiedler B. – Scorcola 93
Haase Carlo – C. Stadion 1159
Pizzolato E. – andr. Galleria 1851
Poiret Luigi – p. Zonta 998
Rieger Albert – Barriera vecchia 1234
Tominz A. – v s. Lazzaro 826

pittori e ritrattisti a Trieste nel 1867 (da: almanacco e guida schematica ......]

Acqueroli, Domenico- v. Chiozza 6 - nel 1870 : v. Farneto 14
Crevatin, Giovanni - Chiadino 17
Favreto, A. - v. Nuova 14
Fiedler, C. - p. Scorcola 95
Guerini, Francesco - v. Posta 10
Hasse, Carlo - c. Stadon 25 - nel 1870 : v. Casino di Sanita 4
Malacrea, Francesco - recapito v. ponte rosso 780 (c/o altro)
Marconetti, Domenico - v. Farneto 16
Rieger, Albert - v. Artisti 8 - non presente nel 1870
Rota, Giovanni - v. madonna del mare 6
Thume, Edoard - v. s. Sergio 1
Tominz, A. - p. Borsa 10 - nel 1870 : p. della Valle 4

pitture - affreschi - dipinti - quadri ecc

NB : con il lemma "armi", si intende l'emblema araldico del personaggio in questione o quello della citta' di Trieste, ogni qualvolta si insediava il nuovo capitano, veniva dipinto il suo stemma sul palazzo del comune, in taluni casi era di pietra e non affrescato, cio' induce a pensare che la facciata ne avesse parecchi appesi e che come sempre in questa citta', siano andati perduti o fatti sparire
una nota personale ; da anni ormai, qualcuno sta' depredando le tombe delle famiglie nobili nel cimitero di s. Anna dei loro stemmi araldici in pietra o metallo, ma pare che chi dovrebbe sorvegliare.... se ne disinteressi, mi auguro che un giorno questo LADRO collezionista, venga colto con le mani nel sacco e paghi per le sue malefatte !

magg 1330- 12 grossi al pittore che dipinse l’arma del Podesta in palazzo [L/C]

14/12/1348 - …immagine magna s. Maria in magno altare in eccl. s. Maria de Mari [V. 18]

10/6/1359 - paga al pittore che dipinse le figure poste in palazzo com. in sala del vecchio palazzo [L/C]

15/10/1359 - il comune paga la malta usata dove venne dipinto in palazzo del comune [L/C]

10/6/1364 - paga a pittore che dipinse le figure in palazzo com. in sala del vecchio palazzo [L/C]

12/12/1382 - …che dipinse armatura (?) D.no Duca janua Riborgo [L/C]

1387 - pagati ss 25 per oro posto alla pintura fatta sub Logia com [L/C]

5/9/1393- pagata la pece per i merli sulla porta di Riborgo, dove sono dipinti s. Giusto, s. Sergio e l’arma del duca [L/C]

8/12/1398- … a m° Pietro pictore che dipinse corgnolos e calamerios e arma sotto gronda del palazzo [L/C]

3/12/1426 - pagati 3 uomini che ruppero la piazza quando fu’ dipinta l’arma [L/C]

1435 - dipinta l'alabarda sulla porta di Riborgo [alfaEE 28]

13/11/1485 - Janse tavernario lascia nel suo testamento denaro per dipingere la Madonna sulla porta della Frat.tà s. Maria Brigenti [V. 41]

19/6/1494 - pagato Andrea dej Parj che dipinse l’anchona fuori della Procureria [L/C]

19/8/1498 - pagati gli uomini che fecero l’impalcatura per il frate che dipinse in palazzo e le colonne in piazza [L/C]

15/11/1501 – paga ad un depentor che depense le arme [L/C]

1509 - pagato lo smalto per dipingere le armi sopra il palazzo [L/C]

1517 - dipinta l’arma sopra la colonna presso il palazzo [L/C]

1531- ala barcha meno el depentor de Cavodistria che dovea depenzer lo Palazo [L/C]

1531 - ...... al depentor per conzar la dita (?) bandiera    £ 4 ss 4 [L/C]
 
1534 - dipinti i santi sotto la loza e intagliate le armi sui banchi sotto la loggia[L/C]

14/10/1534 - conzade le arme sora i confini [L/C]

27/6/1519 - ante porta porto, ante immagine Maria verg. [V. 53]

1534 - dipinti i santi sotto la Loggia [L/C]

1542 - ...ad uno conzo san Marco di fora ala tor de Tiepolo acio potesseno pasar le persone.....e laqua grande [L/C]

1546 - spese per colori al veneziano che dipinse le armi sul comune [L/C]

1547 - spese per dipingere il moro (la quintana) [L/C]

1549 - spese per fare l’arma di s. Sergio alla colonna al porto [L/C]

1566 e 1567- spese per l’arma del Principe messa al posto di un'altra sulla facciata del palazzo [L/C]

1605 - ..al pittore per dipinger 8 arme per li palii ...[L/C]

23/1/1615-.. a 4 homini mandati dalli S.ri la 2 ª volta che fu desegnato il forte (s. VITO)[L/C]

1698 - Dolcetti, Alessandro canonico fà testamento : lascia al f.llo Francesco il quadro del crocefisso che ebbe dal decano Daniel Tiepol (Tiepolo)[4AD- testamenti]

19/12/1705 - nella celebrazione dell'insediamento del Capitano nella chiesa di s. Pietro viene esposto quadro con l'arma d'Austria, altro con l'arma dei Strassoldo, e altro con il ritratto dell'imperatore [Codice Piccardi]

magg. 1708 - pagato un pittore per dipingere altare Eccl. S. M. Maddalena [quietanze - 17A 8/4]

la chiesa di s. Antonio nuovo eretta nel 1767 aveva il soffitto tutto affrescato [1851 - notizie storiche di Trieste e guida - Giovannina Bandelli]

17/3/1770 - Deretti Rodolfo, fabbrica casa in c. Cavana c/o l’immagine di s. Antonio [ 14F 6 -Protocollo Pubblico]

1824 - nella stanza di consulto, dell'ospedale israelitico, trovasi ritratto dell'imperatore [G. Agapito]

22 e 23/11/1855 - avviso di asta ad incanto di collezione dipinti ad olio di pittori rinomati fiamminghi [il Diavoletto]

24/10/1858 - il Comune ringrazia il Cav. Antonio Enrico Mortara di Casalmaggiore, per aver donato un quadro sacro, opera di Gian Francesco Barbieri detto il Guercino, per la chiesa in costruzione dei Cappuccini [il Diavoletto]

Portata de' bastimenti arrivati nel Porto-Franco di Trieste nel 1833
- 1 cassa di quadri da VE per G. Collioud (13)
-  1 cassa da VE x F. Parisi (52)
– 1 collo quadri da VE x f.lli Sandrini (148) + 2 quadri (149)
– 1 cassa da VE x A. Tichy (155)
- 1 cassa da AN x C. d’O. Fontana (171)
– 1 cassa da VE x G. Plancher (172)
- 1 cassa da Goro x Plancher  (217)
– 20 quadri da VE x Rocchi e C. (227)
- quadri da Marsiglia x A. Gadina (266)
-  1 cassa da Goro x L. Fabrizio (295)
– 1 cassa da VE x Buchler e C. (394)
– 1 collo quadri x P. Preinitsch (445)
– 1 pacco quadri da VE x A. Samengo (450)

Lonza Antonio -di Trieste – 31/3/1915 - espone quadro Cristo e il centurione – 4m x 5m – per il duomo di Lussingrande (Osservatore triestino)

PONTI

 

 

 


 

PORTO - vd. M > mandracchio

 

POSTA

in epoca medievale, oltre quella di atti ufficiali affidata ai messi chiamati allora preconi o a cittadini pagati per lo scopo, quella privata non sappiamo come viaggiasse, e' immaginabile che venisse pagato qualcuno, forse i mercanti, o gli stessi preconi, affinchè la recapitassero, alcuni usavano servirsi dei < nunzi >, persone che venivano incaricate da qualche nobile alla consegna di missive o altro, pagando una cifra pattuita, purtroppo di lettere private di quel tempo, non ne ho mai trovate in archivio della biblioteca.

pagamenti del comune :

1611 - Al s.r Francesco Tirino per donar al Mistro della Posta in Lubiana  £ 20 [L/C]

1612 - ........ Sig. Toler post de Lubiana....[L/C]

1631 - al postilione che porta le letere di Gorizia ..... £ 6 [L/C]

1646 - al postiero di Goritia ....... Domenico Cleri 6 [L/C]

1651- pagato il postino di Gorizia Zuane Paier [L/C]

1679 - £ 54 al postiero che porta le lettere da Gorizia [Archeografo Ts]

posta trieste


ai tempi di M. Teresa, la posta arrivava a Prevald e poi a piedi per GO e Trieste - con rescritto 29/11/1749, si ordina prosegua per Trieste e Corgnale a cavallo [Tribel]

9/6/1769 - nota 3 = .. si pensa ad una casa leggera (?) entro le mura dello Squero vecchio che conduce alla Pescheria, dov’era la baracca per la carrozza della Posta [PP]

Giuseppe 2° con rescritto 29/4/1784 ordina che ogni giorno parta la posta da Trieste

29/1/1688– Lubiana : convenzione tra Trieste e il m° della posta Strobehoff in 4 punti, 1° obbligo per il m° di consegnare la posta dalla Germania e Italia al fante di Trieste – 2° che la città pagherà ogni anno al m° ongari 12 oro, cioè ongari 4 al reggimento, libb. 50 olio all’anno 3° il fante sia eletto dalla città ……..[C/P]- 3/2– Vienna : Leopoldo ordina che le lettere di Trieste siano messe nel pacchetto di Lubiana come da Risoluzione 11/9/1687 [C/P]

1691 - pagato il maestro della posta di Lubiana [L/C]

1694 - paga al maestro della posta di Lubiana [L/C]

22/4/1796 - in un botteghino sotto il vecchio palazzo del comune (poi teatro), si apre una filiale dell'ufficio postale per la raccolta delle lettere [Generini]- al tempo del Generini ne venne aperto anche uno nell'edificio della Borsa

i postini non erano stipendiati, ricevevano 1 soldo per ogni lettera

la posta era gestita dai Thurn-Taxis (Torre e Tasso)

dal 1750/1810 c’era una sola carrozza postale che una volta per settimana andava a Lubiana - nel 1815, una corsa al giorno per GO - nel 1824, 2 volte la settimana con coincidenza Graz-Vienna

l’ufficio della Posta era una casetta in testa al Canale

nel 1806 l'edificio della Posta era già sulle rive (tra v Macchiavelli-v Torrebianca) (vd. pag. mappe)

nel 1828 si trovava già in andr. s. Severio casa n° 364 [vd. pag. mappa]

nel 1890 si trovava già in v. Caserma (xxx ottobre)

1/1/1852 – anche nel territorio di Thurn Taxis viene introdotto il sistema di affrancazione delle lettere mediante marche [il Diavoletto]

posta trieste 1754


 

POSTRIBULO - vd. voce : bordello

 

POZZI  -vd. voce : fontane

 

PROCURERIA

residenza e ufficio del Procuratore generale (vd. "antiche cariche"), era in un edificio all'incirca dov'e' oggi l'odierno comune, dava sulla piazza e aveva sotto un porticato ed un ampio balcone
procureria medievale trieste
5/1/1328 - {V. 4}
19/8/1328 - {V. 2}
8/11/1330 - ante Procureria com. {V. 8}
1/5/1331 - in foro com. ante General Procuraria com. {V. 8}
ott. 1332 - riparata la serratura [L/C]
6/2/1337 - in Generali Procureria {V. 13}
30/9/1352- spese per una chiave [L/C]
6/1/1353 - ancora spese per una chiave [L/C]
27/9/1359 - Procureria = avviene un ferimento {B/M 8}
9/2/1396 - lavori alla porta [L/C]
5/7/1401 - sotto la Loggia presso la Procureria [V. 27]
14/9/1405- poste 2 serrature [L/C]
6/12/1406 - ante Procureria com. {V. 28}
29/4/1408 - sub Logia com. posita super platea c/o Procureria com. [V. 28]
9/3/1427 - al confine della piazza in Procureria [V. 31]
12/10/1440 - infra confine platea ante balcone Procureria com. [2B-Cancell. 11]
19/11/1445 - sul balcone della Procureria com. {V. 34}
2/10/1458 - al confine della piazza in Procureria com. {V. 35}
19/6/1494 - pagato Andrea dej Parj che dipinse l’anchona fuori della Procureria [L/C]
1/6/1526 - sub Logia com. ante Procureria {V. 55}


PROSCIUTTO

1550 - ..per spalla cotta per merenda [L/C] - tra le spese del comune vd. anche ; C > cibi

 


 

R

 

RASSIMOV

TRIESTESTORIA DI G.L.

pseudonimo dei fr.lli Ivan e Rada, nati a Trieste nel 1938 da una famiglia di origine serba, ebbero una grande notorieta' nel cinema negli anni 70/80, Ivan fu' anche attore di fotoromanzi, lui muore a Roma nel 2003, imponenti funerali vennero svolti anche a Trieste nella chiesa serbo-ortodossa.

Per maggiori info - vd. Ivan >>>>>    per maggiori info - vd Rada >>>>>

 



REDENZIONE

vocabolo ancora molto usato dai media per occultare l'annessione forzosa di Trieste del 1918 (ma anche quella di Trento e Bolzano, l'antico Tyrol). L'italica propaganda del ventennio coniò tutta una serie di epiteti molto pomposi e d'effetto a quei tempi, la cosa riusci' talmente bene che come avrete notato, vengono ancora largamente usati. Se avete letto i miei "annali", avrete capito certamente che Trieste rimase volontariamente legata all'Austria per 560 anni, le condizioni fino all'ultimo giorno della reggenza austriaca non furono mai di oppressione per la popolazione che fu' sinceramente fedele all'impero, nonostante cio' che alcuni scribacchini pubblicarono con enfasi, a comprova ne fu' la delusione dei cosiddetti "patrioti" nei moti del 1848 che a Trieste, furono un vero fallimento (vd. G. Pinguentini - il tradimento di Trieste). Il disfacimento dell'antico impero, riferimento secolare di Trieste, provoco' sgomento nei triestini, molti emigrarono verso la vecchia Austria o parti dell'ex impero dove avevano interessi, altri verso l'America e l'Australia, ma di questi nessuno ne parla.

RESSEL

RESSEL ressel triesteJoseph (Ludvik Frantisek) nato a Chrudim (Boemia) 29/6/1793 da padre sassone e madre ceca, si laurea a Vienna, poi si laurea in scienze forestali all'accademia di Mariabrunn, nel 1861 noJoseph (Ludvik Frantisek) nato a Chrudim (Boemia) 29/6/1793 da padre sassone e madre ceca, si laurea a Vienna, poi si laurea in scienze forestali all'accademia di Mariabrunn, nel 1861 nominato agente forestale di Plettriach nella Carniola inf., e dopo 4 anni capo forestale del demanio di Lubiana. Nel 1821 trasferito a Trieste come conservatore dei beni forestali della marina da guerra austriaca, viene promosso intendente generale di tutte le foreste della regione Giulia, Carniola e Dalmazia e capo degli uffici di Trieste, Lubiana, Spalato. Visse a Trieste per piu' di 30 anni in una casa non piu' esistente in v. Barriera vecchia 1436 all'angolo con la fu' via del sapone. Fu' il suggeritore dell'uso del pino nero nel rimboschimento del Carso. Era talmente eclettico che invento' le cose piu' disparate, dal ormai onnipresente cuscinetto a sfera, presse per l'olio, un tipo di aratro e molto altro. Era un poliglotta, parlava il tedesco, il ceco, inglese, francese, sloveno, croato e italiano. Nel 1825 sperimenta l'nvenzione per cui rimase celebre, fece costruire dal meccanico triestino Francesco Hermann la prima elica e l'applico' ad una barca costruita nello squero Panfili, l'11/2/1827 ottiene il brevetto, nel 1829 la nave "civetta" costruita con l'elica, fece la sua prova in mare, ma dopo sei miglie ruppe un tubo di caldaia. Muore a Lubiana mentre era in servizio il 9/10/1857 dove venne sepolto. Un comitato cittadino di Trieste, dopo la sua morte fece una raccolta per erigere monumento in suo onore, ma il comune nel 1862, gia' allora in mano ai massoni italici, nego' il permesso, allora il barone von Bruck, con i soldi raccolti lo eresse a Vienna con una statua in bronzo davanti al Politecnico che fu' anche la sua scuola. A questo personaggio eminente, la citta' ha intitolato una via, nel 2020 si riparla di una possibile statua a ricordo, ma ...no se pol

REVOLTELLA

revoltella trieste

 

bar. Pasquale - nato a Venezia nel 1795, quando ha 2 anni la sua famiglia si trasferisce a Trieste, a 13 anni inizia a lavorare in una ditta commerciale cittadina,  nel 1835 apre una ditta propria ed entra anche nel Consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali, due anni dopo ne diventa uno dei direttori. Sara' propietario dell'hotel de la ville, il lussuoso albergo sulle rive (ex Metternik), Entra nel Consiglio del LLoyd Austriaco, rappresenta Trieste nella partecipazione allo scavo del canale di Suez. Nel 1860 viene imprigionato con accuse di malversazione ma ne esce completamente pulito, a comprova nel 1867 ottiene il titolo di barone dell'Austria a cui sara' sempre legato d'amore, cio' gli costera' l'oscurantismo degli storici italiani dopo il 1918. Muore nel settembre del 1869 lasciando alla citta' un patrimonio considerevole, dal palazzo (oggi museo) in piazza Venezia (ex Giuseppina) che ebbe come ospite l'arciduca Massimiliano d'Austria, sia la villa al Cacciatore che nel parco (aperto al pubblico) conserva una cappella in cui lui e sua madre sono sepolti (vd. pg. chiese >Baylon). A questo personaggio eminente, la citta' ha intitolato una via. - s. Pasquale in Baylon

Fù uno dei più grandi benefattori cittadini, numerosissime le sue opere per i poveri di Trieste, donazioni ecc... Quando inaugurò la villa sopra il farnedo, invitò i villici a cui oltre alle libagioni, fece dei doni.

 

RICORDI

IO RICORDO :

il rumore del ferro del tram 6 che mi portava al mare a Barcola, del 9 che mi portava a Campo Marzio, il bigliettaio che col suo pollice di gomma, sfogliava i biglietti, mentre con la pinza bucava quello che gli davo, e girandosi gridava ... un passo avanti per favor, o quando ogni tanto doveva scendere e tirando i lunghi cavi delle bacchette sopra la filovia, le imboccava correttamente sui fili della tensione, il "verde" che la mattina andando a scuola, mi dava la possibilità di tornare gratis;
io ricordo .... il pacco dono che un imponente san Nicolò, mi consegnava nel dopolavoro dell'Arsenale Triestino, le feste di Natale e capodanno, quando fuori dai grandi negozi, un babbo Natale ti regalava i dolcetti, quando tutte le vie erano illuminate a giorno e la grande via Carducci, che allora aveva ancora al centro delle isole pedonali, con i festoni da una parte all'altra della via, le casette della periferia sempre con un abete immancabilmente con le luci accese; il 6 gennaio, quando portavamo un regalo al vigile urbano della piazza Foraggi, che al centro sulla sua pedana, al freddo, sotto la pioggia, rimaneva a fare il suo lavoro;
io ricordo ... le barche sulle rive, colme di sabbia da scaricare, il fotografo con il suo treppiede di legno e la grande cappa nera, che fotografava i turisti, la barchetta che dal molo ci portava al bagno sulla diga, la vecchina che in piazza Unità, vendeva il "formenton" per i colombi, il pinguino Marco, e il suo incedere traballante;
io ricordo ... quando gli ultimi carri tirati dai cavalli, circolavano per le strade, quando i prati vicino a casa mia accoglievano i luna park, prima che ci costruissero le case per gli esuli, le sirene che chiamavano al lavoro i cantierini,
io ricordo ... appoggiato alla rete di quell'osteria di via Costalunga, vedevo passare quel trenino che andava verso la val Rosandra
io ricordo ...quando andavo dal carbonaio, a comperare il "cok" per lo "sparghert", quando accompagnavo mia bis-nonna a lavare i panni nel lavatoio di san Giacomo, quando le serate in casa, si stava davanti la pesante radio, che col suo occhio illuminato, trametteva commedie e opere, e la gioia quando l'osteria vicino casa, comprò il televisore, così il sabato sera correvamo a vedere "il musichiere";
io ricordo ... i grandi freddi d'inverno, le ruvide coperte e le borse d'acqua calda e i vecchi ferri da stiro scaldati, per sopportare  lo shock quando spogliato, entravo nel letto
io ricordo ....quando le biciclette, avevano tutte la bandierina di Trieste, le auto, l'adesivo, e il palazzo del comune sulla sua torre, la bandiera rossa con l'alabarda
io ricordo ...una Trieste che non esiste più
io ricordo ....persone care, amici, che ora non ci sono più, e che sino all'ultimo dei miei giorni, non dimenticherò
(G. L.)

 


RIFIUTI (immondizia-scovaze)

Già dai doc. del 1300 sappiamo che coloro che gettavano acqua immonda nella strada erano multati, alcuni lo facevano dalle finestre, altri sotto i volti delle mura cittadine altri di notte, ma le multe nel Banco del Maleficio non mancano, purtroppo non sappiamo dove fossero accatastate le immondizie e chi se ne preocupasse, ma probabilmente andavano gettate a mare, una nota del comune ci dice che nei pressi della portiza di Riborgo, esternamente alle mura (oggi circa galleria Protti), venissero accatastate carcasse di animali morti e altro, si decide la pulizia per poter poi affittare il terreno

rifiuti trieste
STATUTI 1318 - addizione 1324 - immondizie

- addizioni 1324 e altra 1328 -122 - immondizie

Statuti 1350 - ai becari : vietato gettare immondizia e sangue in via s. Anestasi [rub. 66]

agosto 1504 - ..... scovaze ... [L/C]

1537- ..una femena che spazo' le schovaze ss 4 [L/C]

1558- ..... per chiodi mantuani ... per la portiza di Cavana onde si buta le sporchitie £ 1 ss 2 [L/C]

23/11/1753- lettera di imposizione del conte Hamilton, per pagamento 2 rate per la tassa di asporto rifiuti [nettezza delle strade ....8E18] - avevamo gia' la TARSU !!

1761 - arrestati dei scovatori [8F1-prot pubbl. di polizia-p.90-93]

29/10/1783 - nella c. di Pondares esisteva un terreno per i letami delle scopature delle strade [22B7 - Urbario Gen.]

rifiuti

22 febb. 1915 - celebrazione del gg 21 per inaugurazione dell'inceneritore di rifiuti di Trieste (nella odierna v. Pola, ex v. dell'Istria)[Osservatore triestino]


tra il 1950 e il '70 - venne aperta una dicarica a cielo aperto di rifiuti cittadini nel villaggio di Trebiciano, ancora oggi continuano le conseguenze

giu 1971 – stanno finendo i lavori del nuovo inceneritore rifiuti sul monte s Pantaleone

 



 

 

 

 

 

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