logo 

Creative Commons License
triestestoria is licensed under a
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

1001 - 1199

TOMO III


simbolismi usati nel testo
imperatore
concili
vescovo
Diete imperiali, provinciali
chiese, cimiteri
guerre
Trieste
cose di chiesa
ebrei
lettere, messaggi
statuti
forca
epidemie
ospedali
battaglie navali
patti, atti
di pace
ponte
levatoio
torre
Patriarca
di
Aquileia
pagamenti
campane
notizie particolari
turchi
incendi
10.e- decimefam.-famiglia/eimp. - imperatores. - santoss. - santissimo
le notizie con questo colore sono inerenti a Trieste 
le notizie con questo colore sono di interesse generale 

 

cattedrale san giusto

prologo : le notizie inerenti a Trieste sono, in questo periodo, molto scarse, la citta e' soggetta al vescovo-principe, i documenti che la interessano sono tutti gestiti dal Capitolo, ben pochi se ne sono salvati purtroppo, molte domande, rimarranno per ora senza risposta, mi auguro che altri pazienti ricercatori, possano un giorno compensare questi grandi spazi vuoti.

doc. capitolari sono visibili oltre che presso l'Archivio della Curia Diocesana anche in formato microfilm alla biblioteca civica A. Hortis, naturalmente altri sono stati pubblicati sull'Archeografo triestino ad opera del Marsich e del Parentin, un grande archivio di pergamene era anche in possesso delle monache della Cella di Trieste, ora presente nell'archivio della Fondazione Scaramangà (ma se non siete ben ammanigliati, il sign. Rossetti, non ve le lascia vedere!), questo archivio e' stato studiato dall'eminente R. Arcon, che mi auguro abbia tempo per pubblicarlo. Nell'archivio di stato invece, sono visibili le pergamene appartenute al monastero dei ss. Martiri (che non ho ancora visto)

 

 

1001 - ind. XIV

aprile- primo documento in cui si menziona località detta Gorica (Gorizia) 1


1006 - ind. IV

 per l’Ughellio, al Concilio di Francoforte, si trova il vescovo di Trieste, Ricolfo o Rodolfo, presente anche nel 1015 alla consacrazione della chiesa di s. Stefano di Aquileia

 

1012 - ind. X

- il re di Germania Enrico dona al Patriarca di Aquileia, Pedena e Pisino in Istria [Muratori]

- Marchese d'Istria Poppo I° del casato dei Weimar

1014

- Enrico II di Sassonia incoronato imperatore a Roma (già re di Germania nel 1002)


1015

 Sinodo ad Aquileia del Patriarca Giovanni IV vi partecipa il vescovo di Trieste Ridolfo


1018 - ind. I

 - il Doge Orseolo, caccia il re croato Crescimiro da Arbe, Ossero, Veglia e impone tributo annuale per se' e per i sucessori [A. Marsich-Archeografo triestino 1887]


1019

Patriarca di Aquileia : Poppone detto Wolfango, l’Imp. Corrado lo eleva a principe


1024

Il Patriarca Popone occupa Grado sede dell'altro Patriarcato, toglie i tesori, i libri e i corpi dei santi

- alla morte dell'imperatore, Pavia brucia il suo palazzo [P.J.Bianchi]


1026

- Corrado II incoronato imperatore a Roma (re di Germania nel 1024)


1027

20/5- l'imp.re Corrado 2 convoca Placito generale a Verona, vi partecipa anche il Patriarca Popone [de Manzano]

- imp. Corrado II sentenzia sulla disputa tra il duca di Carinzia e Istria Adalberto e il Patriarca di Aquileia, libera il Patriarcato dalla subordinazione feudale verso la Carinzia

– l’imp. Corrado II crea il principato vescovile di TN (nel 1803 aggregato a Bressanone e alla contea del Tirolo)

 

1029

– Corrado II dona la selva tra il Livenza e l’Isonzo, al Patriarca di Aquileia

 

1030

- eletto per sucessione re di Croazia, Stefano I°


1031 - ind. XV

 13/7- Adalgerio vescovo di Trieste partecipa alla consacrazione del duomo di Aquileia fatta dal patriarca Popone

- siglata la pace tra il Patriarca di Aquileia e Parenzo [G.R.Carli -delle antichita’ italiane]


triestestoria

NB : il vescovo di Trieste non è sottoposto al Patriarca di Aquileia, ma dipende direttamente dall'imperatore. Gestisce un ampio territorio oltre la stessa città, possiede un esercito e vari castelli disseminati nel circondario sino a varie località nell'Istria e dentro la Carniola, ma come vedremo, nel 1081, con la scusa di cattive condizioni del suo vescovado, ma in realtà per ricompensa ad averlo sostenuto politicamente, verrà tutto ceduto dall'imp. al Patriarca di Aquileia

 

1035

- Dieta di Bamberga : deposto per tradimento il duca di Carinzia e marchese d'Istria Adalberóne di Eppenstein

1036

- l'Istria viene infeudata al nuovo duca di Carinzia Corrado il giovane


1037

- l'imperatore Corrado II° scende in Italia con l'esercito per sedare la rivolta a Milano fomentata dall'arcivescovo e dai nobili feudali [F.J. Bianchi-doc. Historia Forojuliensis]

1038

- muore Stefano I d’Ungheria, gli succede Pietro detto il germanico [Casimiro Freschot – 1686 – ristretto della storia d’Ungheria]


1039

 - muore Corrado II, eletto Enrico III di Franconia (re di Germania nel 1028) 3


1040 - ind. VIII

3/1- Ratisbona ; il Re (Arrigo od Enrico) conferma al vescovo di Trieste Adalgero le giurisdizioni fatte dagli Imp.i precedenti

Arrigo o Enrico (Re d’Italia) con diploma del 30/12, concede al vescovo di Trieste Aldogero, tutto per la chiesa di s. Maria e s. Giusto e pure Umago (Fontana Georgia)

– la Marca di Carniola viene staccata dalla Carinzia e concessa al conte Eberardo (gli succederà Ulrico I)

- la c.ssa Azzica,figlia dei conti d'Istria, dona al vescovo di Trieste, il castello di Calisedo (c/o Leme)

- margravio d'Istria ; Odorlico Weimar (ancora nel 1062)

1044

- l'imp. Enrico 3° annette all'impero la Boemia (1041) e riceve sudditanza dall’Ungheria


1045

- Ulrico I° Weimar, Marchese di Carniola, era figlio di Poppo


1047

– sale al trono d’Ungheria Andrea I, che nomina suo fr.llo Bela, Duca e gli assegna un terzo del regno [op.cit - Freschot]


1050 - ind. III

10/2- vescovo di Trieste Ereberto, nello stesso documento nominata la chiesa di s. Pietro a Rojano


1051

 vescovo di Trieste Luca de Rinaldis fino 1052

1053

Concilio a Roma tenuto da papa Leone IX


1054

  Scisma tra la chiesa romana e la bizantina - nasce la chiesa ortodossa 


1056

- muore Enrico III gli succede Enrico IV


1059

- eletto re di Croazia Petar Krešimir IV

- Zara si ribella a Venezia che manda armata di terra e di mare a riprenderla [Cronaca di Venezia- G. Tiepolo Patriarca]

- l’ungherese Bela, scopre la trama del f.llo per trucidarlo, lo affronta e lo uccide, viene poi incoronato lui re d’Ungheria [op.cit - Freschot]


1060

- Ulrico I° Weimar, figlio di Poppo, gia' marchese della Carniola, assume titolo di marchese d'Istria

 

1062

– il Patriarca di Aquileja Gotebold che aveva assistito nel letto di morte Enrico III, riceve dal figlio la conferma della pieve di Grado e pertinenze ampie in Istria e nelle Marche

- Enrico IV dona al mn. S. Andrea apostolo di Frisinga, tutte le proprietà che il fisco deteneva a Pirano e Cittanova [C.D.I]

1063

– spedizione armata contro Bela I d’Ungheria, vi partecipano il Margravio d’Austria, il vescovo di Bressanone e Ulrico I

1064

Concilio a Mantova, di papa Alessandro II, nonostante le resistenze tedesche e del Patriarca di Aquileja, rinnova l'investitura patriarcale a Domenico Patriarca di Grado


1072 - ind. X

- il Patriarca di Aquileia cede Muggia al vescovo di Trieste, che a sua volta gli cede l'isola Paciana

- nasce il vescovado di Gurk che sara' sede dei principi vescovi di Clagenfurt (cessa nel 1787)


1075

- il Legato pontificio di Roma Gebisono, recò a Zvonìmiro la corona reale di Re dei croati incoronandolo a Salona, presso Spalato [Documenta historiae Croatiae periodum antiquam illustrantia. Ed. F. Racki Zagr., 1877]- eletto Re di Croazia e Dalmazia Demetrio Zvomiro, sara' legato alla chiesa romana anche da patto di alleanza, tanto che Venezia, quando attacca i territori croati, viene scomunicata dal Papa di Roma


1076

 Enrico IV° di Franconia indice sinodo a Worms, con l'appoggio dei vescovi tedeschi, depone il Papa Gregorio VII°, che lo scomunica. I nobili tedeschi impongono ad Enrico di chiedere perdono entro il febb. 1077 pena la perdita del regno (vd. Matilde di Canossa)

 

1077 - ind. XV

3 apr - la contea del Friuli viene infeudata al Patriarca di Aquileia Sighardo, diventa duca del Friuli e principe di un feudo del Sacro Romano Impero (nasce il Patriarcato di Aquileia)

11/6- l’Imp. Arrigo 4°, dona il Marchesato d’Istria al Patriarca di Aquileia Sighardo

12/8/1077 – muore improvvisamente a Ratisbona il Patriarca di Aquileia Sichardo (vi si era recato con esercito del Friuli per aiutare Enrico IV contro i principi ribelli)

- il Marchesato d’Istria fatto ereditario

- Marchese d’Istria Enrico de Eppenstein [Kandler-l’Istria]

- re d’Ungheria Ladislao I, sotto il suo regno viene conglobata la Dalmazia e la Croazia [op.cit - Freschot]

patriarcato aquileia

in verita' anche Trieste verra' assoggettata al Patriarcato, ma per brevi periodi alternati a vere e proprie guerre tra la citta' e il Patriarca di Aquileia e a strettissimi rapporti, tanto che l'esercito patriarcale interverra' a difenderla delle truppe veneziane che l'assediano, ma Tergeste mal sopporta il troppo vicino principe, la citta' liberatasi dalle ingerenze del proprio vescovo si autoregge e si nomina libera ! Nel 1382 dopo la liberazione dal giogo veneziano, per breve periodo il Patriarca e' nuovamente Signore della citta', ma i triestini, stretti ormai dalle grandi potenze attorno a lei, si offre al duca d'Austria che accetta, il Patriarca offeso indira' un Consiglio in Friuli a causa del " tradimento " di Trieste, ma non ci saranno rivalse, troppo potente ormai il duca.

1078

– Svinimiro (Zvomiro) re di Croazia e Dalmazia(1) – nel 1087 conferma la liberta’ regia al convento s. Maria di Zara [Archeografo triestino-v. XIII-G. Yassiligh]

1- la Croazia e Dalmazia non è ancora in potere ungherese

1080

10/2- il Vescovo di Trieste Eriberto dona un terreno presso la chiesa di s. Pietro (circa Roiano) 

V- Sinodo di Bressanone : vi partecipa anche il Patriarca di Aquileia Enrico, si decide per la deposizione di Gregorio VII, da Roma seconda scomunica a Enrico IV° che nomina antiPapa Clemente III gia' arcivescovo di Ravenna 1

1 - nel 1083 Enrico IV scende con l'esercito a Roma e caccia il Papa Gregorio - nel 1084 giungono i normanni che a loro volta cacciano Enrico

1081

maggio- Enrico IV assedia Roma

20/7 - Lucca; l'imp.e Enrico IV, dona al Patriarca di Aquileia, il vescovado di Trieste1

- la flotta veneziana viene sconfitta in Puglia dai greci (bizantini)

- Roberto il Guiscardo, a capo dei normanni, attacca e conquista la citta' di Durazzo, bene dell'impero bizantino
(2)


triestestoria

1 - il Patriarca di Aquileia, che aveva abbracciato la linea di Enrico IV, viene anch'esso scomunicato dal Papa romano, ma l'imp.re, gia' in lotta con i principi tedeschi, aveva bisogno di alleati fedeli, per cui in riconoscenza, gli cede i vescovadi di Trieste e Parenzo. Ciò segna la fine della egemonia e indipendenza del potente vescovo tergestino, che sarà comunque il braccio destro del Patriarca, sia chiaro pero' che la chiesa tergestina viene indicata dallo stesso imp. come figlia, e non serva di quella di Aquileia.

2 - i normanni tenteranno la conquista della Dalmazia e Croazia, ma interviene il re ungherese che li batte e li caccia

 

1082

3/8- Pavia : Enrico 4° Re di Germania, con diploma dichiara le chiese di s. Maria e san Ermacora di Trieste, figlie di Aquileia 4

agosto- la chiesa (s. Justo) dedicata a s. Ermagora 5

3/12- il vescovo di Trieste Ereberto amministra anche il vescovato di Justinopoli (Capodistria)

1084

– muore Enrico Patriarca di Aquileia, gli succede Federico (nipote del re di Boemia) ma viene ucciso l’anno dopo


1086

Patriarca d' Aquileia Ulderico de Eppenstein  (f.llo di Luitoldo di Carinzia e del margravio d'Istria Errico)

- il Patriarca edifica la chiesa di s. Giovanni in Tuba (Duino) sui resti di un tempio dedicato a Diomede (vd. 1112)

1088

- nasce la prima università, a Bologna (sarà frequentata dai triestini, un Bonomo ne sarà anche rettore)

 

1089

30/12- Ratisbona; imp.re Enrico III conferma tutti i diritti acquisiti dal vescovo di Trieste


1091

- il re ungherese Ladislao entra ed occupa la Croazia, deve pero’ far ritorno in Ungheria in quanto attaccato dai popoli cumani [Archeografo triestino-v. XIII-G. Yassiligh]- il re fonda il vescovado di Zagabria


1093 - ind. I

- concesso al Patriarca di Aquileja di eleggere i vescovi di Pola [Kandler - l’Istria V]


1094

- Pietro Baduario di Venezia è Patriarca di Grado


1096

- Marchese d'Istria e Carniola : Engelberto II° de Sponheim

 

1098

 – Margravio d’Istria Popone III de Weimar


1102 - ind. X

- il re d'Ungheria Colomanno figlio di Vladislav conquista la Dalmazia (già bene della Croazia e dei bizantini prima) [Archeografo triestino-v. XIII-G. Yassiligh]- dalla Drava alla costa dalmata

- Pacta conventa : patto di unione pacifica tra croati e ungheresi (durera' sino al 1918) 

 

1105

- Malamocco sprofonda in mare per un terremoto (isoletta di Venezia che fù tra le prime in cui si insediarono i nuovi arrivati) 1

- l'imperatore Enrico IV viene catturato dal figlio Enrico V e costretto ad abdicare

- il re ungherese assedia Zara che alla fine gli apre le porte - fara’ erigere una fortezza - riceve atto di fedelta' anche da Trau e Spalato [Storia della Dalmazia- Giov. Cattalinich- 1834]

1106 - ind. XIV

 8/3- l’ Imp. Enrico V° conferma le possessioni a Trieste, del monastero di s. Giorgio di Venezia

1108

25/5 – Colomano re d’Ungheria (Croazia, Dalmazia) concede Privilegi a Spalato e Trau [Giov. Lucio-1674- Historia di Dalmatia …]

1112

ricostruita su resti antichi la chiesa di s. Giovanni in Tuba (c/o Duino, vedi anche tavola puetingeriana)

- si forma la Contea d’Istria ereditaria, con poteri di baronia maggiore, mediante investiture di singole baronie del Patriarca di Aquileia, dei vescovi di Parenzo, di Pola,che si riconosce vassalla, la famiglia investita è del ramo di Gorizia [Kandler - fasti profani ...]

- il Marchesato ridotto a semplice carica con appannaggio di 12 ville c/o Pietrapelosa e con l’alto Governo delle città [Kandler - fasti profani ...]

- i Baroni si fanno difensori delle libertà municipali nel Marchesato

 

1113

- … villam que vocatur Malchinasella[A] [Liruti – Rubeis – Kandler CDI in 1085]

A = è il paese di Malchina sul Carso triestino, per il Kandler,il documento è più antico

1114

4/7- vescovo di Trieste: Erinicio - vicedomo: Almerico 6

la chiesa ss. Martiri e le sue pertinenze, concesse dal vescovo di Trieste al monastero s. Giorgio di Venezia

1115

genn- documento di lascito di vigna in contrada Olula

ag. – l’armata veneziana assedia Zara, la conquista, ma non la fortezza [op.cit - Cattalinich]

12/10- il nuovo vescovo di Trieste Artuico concede terreno spettante alla chiesa di s. Justo in dote ai ss. Martiri, al monastero s. Giorgio di Venezia …. terra verso sentiero che conduce alla chiesa s. Andrea


1117

   furibonda lite tra i canonici di Trieste e quelli di Capodistria, per questioni di confini (possesione di Sizoli (Siciole) e Albuzana di Isola) - il 10/9 il Patriarca Ulderico sentenzia

- i veneziani con l’aiuto dell’imp.re Enrico V e l’imp.re bizantino di Costantinopoli, affrontano l’esercito ungherese, la Lega vince e Venezia conquista sia la fortezza di Zara che la rocca di Sebenico che distrussero - gli ungheresi (alcuni anni dopo) recuperano Sebenico e Belgrado [op.cit - Cattalinich]

- la conquista di Zara non fù facile per Venezia, i zaratini si difesero bene, vari furono gli assalti alle mura e grandi le perdite [G. Tiepolo-Cronaca di Venezia- XVI sec]


1121

Dieta di Wurzburg : pace tra Enrico V° e i principi tedeschi


1122 - ind. XV

23/9- Concordato di Worms; tra Enrico V° e il Papa Callisto 2°, si mette fine alla lotta per le investiture


1123

 I° Concilio lateranense

– i saraceni attaccano e distruggono Trau in Dalmazia [op.cit. - G. Lucio]


1124

 Giov. Comneno, Imperatore di Costantinopoli (1118-1143), cede i suoi diritti sulle città istriane ai veneziani 7

- marchese d'Istria e duca di Carinzia ; Engelberto III° de Sponheim figlio di Engelberto II°

luglio – Stefano fili del re  d’Ungheria Colomano rinnova i Privilegi a Spalato e Trau [op.cit. - G. Lucio]

– Stefano re d’ Ungheria recupera Sebenico e Trau – possiede tutta la Dalmazia tranne Zara ancora sotto dominio VE [op.cit - Cattalinich]


1125

- Patriarca di Aquileia Gerardo (verra' poi destituito dal Papa)

- i conti di Gorizia (conti palatini della Carinzia) ricevono dal Patriarca il castello di Gorizia (Gorica)

– Venezia conquista e rade al suolo Trau  in Dalmazia [op.cit - Cattalinich]

- muore l'imperatore Enrico V


1130

- Patriarca di Aquileia : Pellegrino I° duca di Carinzia (figlio di Enrico II° marchese d’Istria e Verona) della fam degli Ortenbourg


1133

- imperatore Lotario II di Supplimburgo


1135

 1/11- il vescovo di Trieste Detemaro dona una vigna


1139 - ind. II

 - è imperatore Corrado III di Svevia 8

20/6- regolazione dei confini Trieste-Duino in loco detto Licusel - presenti : Dietalmo de Duino e il vesc. Detemaro, appare anche il Gastaldo di Trieste Ripaldo- 10/6 {5E 2/1}

NB: la chiesa di s. Johanne in Tuba è sulle terre di spettanza della chiesa tergestina

- i conti di Gorizia sono già avvocati della chiesa aquileiese 9

 II° Concilio lateranense


1142

 6/8- il vescovo Detemaro conferma la donazione dei ss. Martiri di Trieste data al monastero di s. Giorgio di Venezia


1143

- Spalato si da’ al re d’Ungheria [op.cit - Cattalinich]


1145

ott- patti Doge di Venezia (Pietro Polano) e Capodistria, per le cose di mare

dic.- Isola d'Istria si dà a Venezia A

- Venezia assedia e conquista Pola [Kandler -l’Istria V]

– Re d’Ungheria Geisa II, primogenito di Bela II [op.cit - Freschot]


1146

- il Patriarca di Aquileia Pellegrino interviene a Brescia davanti al Papa Eugenio III


1149

Isola, Pirano, Umago e i Capodistriani in lotta col vescovo di Trieste per non pagargli i censi dovuti B

- la Serbia è sottoposta al regno bizantino

1150

- Pola, che si era ribellata, presa e saccheggiata da 50 galee veneziane con Capitani Domenico Morosini e Marco Gradenigo [M. Sanudo]

- si ribellano a Venezia; Cittanova- Parenzo- Pola- Rovigno- Umago ma vengono riprese con la forza [M. Sanudo]

- cessa la carica di Gastaldo vescovile (in campagna detto Volpat) C [Kandler]

- il conte di Gorizia cattura e incarcera a Gorizia il Patriarca di Aquileia, ma i vassalli (tedeschi) del Patriarca gli intimano di rilasciarlo e venir giudicato da 4 personaggi eminenti, tra questi anche il vescovo di Trieste, viene condannato a consegnare numerose terre al Patriarcato, rigiurare la fedeltà ecc ..... [de Manzano]


 

attorno al 1150 un geografo arabo, Al Idrisi >>, scrive un libro : il libro di re Ruggero, nel quale trovasi una menzione per l'antica Tergeste che cosi' viene descritta ....citta' prospera, di grande diametro e divisa in rioni ....

 

1152 - ind. XV

 il vescovo di Trieste Wernardo dona alla chiesa ed ai canonici le 10.e delle case dei Capitolari

 - eletto imp.re Federico Barbarossa


1153

2/4- Pola costretta alla pace da Venezia che l’aveva attaccata con 50 galere

- patto di Costanza; tra il Barbarossa e Papa Eugenio 3°


sacro romano impero

1156

  l’Imp. Federico 1° (Barbarossa) innalza a Ducato, il marchesato d’Austria

- i bizantini occupano Ancona

- Bari viene spianata (tranne basilica di s Nicola) da Guglielmo d’Altavilla dopo che aveva sconfitto l’esercito bizantino

1158

 II.a Dieta di Roncaglia (Piacenza): vi partecipa Federico 1° Barbarossa - vi partecipa anche il Patriarca di Aquileia Pellegrino

- il duca Ladislao assume il titolo di Re di Boemia che poi diverrà ereditario


1160

- l’Istria si ribella a Venezia che la riprende [de Manzano]


1161

Patriarca di Aquileia : Wolrico II° figlio di Wolfredo conte di Treven

- re d’Ungheria Stefano III, sarà alleato al Patriarca di Aquileia, contro VE che sostenava il Patriarca di Grado, lunghe guerre in Dalmazia

1162

- Milano sotto assedio del Barbarossa si arrende


1166 - ind. XIV

Dieta di Lodi- i comuni lombardi e veneti formano 2 leghe contro l’imp. Federico D

– il conte di GO Enghelberto, rinuncia alle decime di Isola, donate lui dal vescovo di Trieste Wernardo

- il vescovo Bernardo consegna le decime di Isola (Istria) al mn s Maria d’Aquileia [de Manzano]

1167

– Stefano d’Ungheria concede a Sebenico (come a Spalato) il Privilegio di libertà, ma i bizantini poco dopo conquistano Dalmazia, Bosnia e Croazia [op.cit. - G. Lucio]

1168

- Parenzo rifiuta di versare il tributo a Venezia


1171

 6/3- (nel Coro di s.ta Maria di Tergeste) il vescovo Wernardo dona ai canonici le 10.e delle future case di s. Maria

- Zara si ribella a Venezia e si dà al re d'Ungheria, e caccia il Domenico Morosini, nomina come suo Capitano, il suo arcivescovo - Venezia reagisce, la assedia con 30 galee e la riconquista, poi fà una strage [M. Sanudo]

– il Doge Vital Michiel manda 30 galere a Trau, ora sottoposta all’impero bizantino, viene saccheggiata e semidistrutta [op.cit. - G. Lucio]

- spedizione veneziana di 150 navi contro Bisanzio, ma fallisce e torna indietro portando la peste a Venezia

documento 1171

1172

- nasce a Venezia il Consiglio maggiore e il minore


1173

 17/2- il vescovo di Trieste e Capodistria Wernardo, dona il quartesio di Castelvenere, al plebano e ai canonici di Pirano

- il Marchesato d’Istria passa a Bertoldo III della fam. Andechs [Kandler]

– re d’Ungheria Bela III f.llo di Stefano III, riprenderà la Dalmazia ai veneti e fortifica Zara

1176

29/5 - la lega lombarda sconfigge l’Imp. Federico Barbarossa a Legnano


norditalia 1171 

situazione nord Italia

la zona costiera dell'Istria è segnata come possedimento veneziano, ma in verità, le città adiacenti alla costa, tranne qualcuna, sono città libere o facenti parte del Patriarcato di Aquileia o del vescovo di Trieste, ma subiscono ripetutamente gli assedi e occupazioni della Repubblica

e sia chiaro, tutto quello che vedete nella mappa (anche Venezia) era soggetto al Sacro Romano impero e per cui all'imperatore

 

1177

26/5- scontro tra le flotte veneziana e quella dell'imp.le presso Pirano, Venezia vince [M. Sanudo] E

- il Papa Alessandro III si reca a Zara [op. cit. Ed. F. Racki Zagr.] - Zara e' croata, il Papa viene accolto con canti slavi

24/7 - Venezia; firmata la Pace tra Papa Alessandro III e l'imp.e Federico accompagnato dal Patriarca di Aquileia, vi partecipano anche Wernardo, vescovo di Trieste con 30 uomini, il vescovo di Pola con 17, quello di Parenzo con 8 - non vi partecipano i rappresentanti dei comuni lombardi

 10/9 - Grado : il Patriarca di Aquileia Ulderico, delegato dal Papa, sentenzia che la plebe di Siziole, le sue decime e le persone, che furono presi dai canonici di Capodistria, siano tornati ai canonici di Trieste [Ireneo]

  - il vescovado di Capodistria viene tolto a quello di Trieste per volere di Alessandro 3°  (e’ provabile che il vescovado fosse riunito in quello di Siparo al tempo della donazione) [Memorie storiche forogiuliesi - Pio Paschini- antichi episcopati istriani]

sett- l’Imp. Federico 1° conferma patti con Venezia - sono presenti a Venezia : il Patriarca Ulderico assieme al conte di Gorizia Mainardo e 300 uomini, il vescovo di Trieste Warnardus con 30 uomini, il duca d'Austria Leopoldo con 160 uomini, l'arcidiacono di Aquileia Matias con 40 uomini [M. Sanudo]- e Giovanni vescovo di Parenzo, con 8 uomini [F. Mutinelli]

1178

– muore nel convento di Baumburg (Baviera), Enghelberto III de Sponheim margravio d’ Istria, l’imp. Federico nomina al suo posto Bertoldo de Andechs (vd. 1173)

1179

 III° Concilio lateranense


1180

24/7- accordo tra i Patriarchi di Aquileia e di Grado, la Venezia terrestre, e Istria ad Aquileia, Istria insulare a Grado

- la fam dei Sergi, per investiture del vescovo e dei conti d’Istria diventa potente a Pola

- il Patriarca di Grado Enrico Dandolo, rinuncia in favore di quello di Aquileia, di tutti i suoi diritti su Trieste, Capodistria, Parenzo, Pola, Pedena e Cittanova [F. Ughelli-Italia sacra]

- l'imp,e Enrico IV cede al Patriarca di Aquileia, tutti i diritti imperiali sulle chiese di Trieste, Capodistria, Pola, Parenzo, Cittanova, ora dipendenti direttamente dal Patriarca stesso

– muore l’imp. Emanuele di Costantinopoli, Spalato torna ungherese e riceve conferma dei suoi Privilegi da re Bela d’Ungheria [op.cit. - G. Lucio]

- la Carniola, passa dal Patriarca di Aquileia alla fam de Andechs

1181

- il Patriarca di Aquileia indice un sinodo assieme al vescovo di Trieste e a quello di Concordia [de Manzano]


1183

il 25/6 pace tra Federico 1° e la Lega Lombarda

6/7 - pace di Costanza (Imp.re e Comuni) - interviene il marchese d’Istria Bertoldo
(che era anche Patriarca di Aquileia)

– Zara si era data al re d’Ungheria, Venezia manda un armata che occupa le isole [op.cit. - G. Lucio]

- ampliati i diritti baronali

1184

9/3- Aquileia ; testimone all’atto notarile : Vitale di Trieste Gastaldione F

- muore Beatrice (di Borgogna) moglie di Federico Barbarossa

1186

- il Patriarca di Aquileia, il tedesco Gotfredo, incorona Enrico VI (figlio del Barbarossa) Re d'Italia

- Zara nuovamente si ribella a Venezia e si dà al re d'Ungheria, Venezia tenta di riprenderla ma non ci riesce [Navagiero]

1187

- vescovo di Trieste Enrico 1° - muore nel 1190

- il castello di Calisedo dato ai vescovi di Trieste [Kandler - l’Istria V] G

1191

6/1- con la bolla "Quotiens postulatur", la confraternita dei "cavalieri teutonici" viene ufficialmente legalizzata dal Papa Clemente III, come "fratrum Theutonicorum ecclesiae S. Mariae Hiersolymitanae" H


1192

23/6 - Aquileia : il Patriarca di Aquileia Goffredo, riconosce legittima l’elezione di Wolcango a vescovo di Trieste - NB : il vescovado della città era già da 2 anni vacante

Altino- il Papa manda i vescovi Marco di Castello e Araldo di Chiozza come giudici, che bloccano la lite tra il Patriarca di Aquileia e i canonici di Trieste per l’elezione del vescovo, in quanto il Patriarca ora lo riconosce

28/12- l’Imp. Enrico 4°, avvisa il Re di Francia Filippo, la cattura di Riccardo Cuordileone, da parte del Duca Leopoldo V°(su indicazioni del conte di Gorizia, Mainardo), che aveva fatto naufragio tra Aquileia e Venezia (NB: liberato il 17/1/1194, per riscatto di 100.000 marche d’argento)(doc. in cui si dice catturato c/o Vienna in un osteria) J - il duca lo consegna ad Enrico VI° Imp. del Sacro romano Impero che lo vende agli inglesi con la clausola di vassallaggio

Doge a Venezia ; Enrico Dandolo (1192-1205)

1193

- la flotta pisana prende Pola, ma Venezia li scaccia e demolisce le mura cittadine sul lato mare

13/10 – controversia tra TV e Patriarca di Aquileia in merito al territorio del vescovado di Ceneda, il podesta di VR, giudice arbitro, sentenzia contro TV [Acta et diplomata - Minotto - tabulario veneto- Consultores in jure eccl. Cenetensis- I et V]

- MN : pres : il proc. del Patriarca di Aquileia, Gothofredi – viene assolta TV dalla multa di 1100 marche per i danni fatti in Friuli [Acta et diplomata - Minotto - tabulario veneto- Consultores in jure eccl. Cenetensis- VI et VIa 5r]


1197

– Spalato e Sebenico ricevono conferma dei Privilegi da re d’Ungheria Emerico [op.cit. - G. Lucio]

 

1199

maggio (?)- TV assieme a Vicenza e Verona, assedia e brucia Ceneda [Acta et diplomata - Minotto - tabulario veneto- Consultores in jure eccl. Cenetensis- V]

 


triestestoriaalcune chiarificazioni : la potente flotta veneziana, non nasce dal nulla, ma da un sistema operato dalla Serenissima, che oggi verrebbe definito come "mafia", infatti è lo stesso modello noto a tutti oramai. Venezia offriva "protezione" alle cittadine della costa adriatica, tutte in pratica furono costrette ad accettare o subivano ritorsioni, sia militari che mercantili, dovevano inoltre versare un contributo in denaro ciascuna, per l'allestimento delle navi che avrebbero dovuto proteggerle, chi non versava regolarmente ogni qualvolta scadeva il termine, subiva se gli andava bene un aggravio, una onerosa multa oltre la cifra da pagare, se gli andava male, il Senato considerava la cittadina come ribelle e subiva l'attacco delle truppe venete e pure il saccheggio (la gran parte dei tesori presenti nelle case dei nobili di Venezia, furono preda di furti perpetrati in queste guerre). Oltre a tutto questo, l'essere "protetta" da Venezia, voleva dire, che tutto il traffico del sale,vino, olio ecc.. era gestito dalla Repubblica, così i commerci e la stessa navigazione, il Podestà veniva eletto da Venezia, che importava anche i suoi cittadini nelle enclave costiere, per meglio controllare popolazione e commerci (così come fece l'Italia dopo il 1918), erigeva fortificazioni, castelli e torri, per mantenere le guarnigioni, tasse, gabelle, dazi, venivano incamerati dalla città lagunare. Naturalmente le ribellioni, e ce ne furono molte, vennero represse col sangue, ne fecero le spese sia Pola che Capodistria che Muggia e tutte le cittadine dalmate. Anche Trieste ne fù vittima, ma alla prima occasione favorevole, i tergestini cacciavano senza timore referenziale gli occupatori, anche per questo fu sempre considerata la spina nel fianco, e sempre tenuta sotto il blocco navale. L'Austria non si curò mai dell'egemonia operata dal Doge sul mare, nonostante le pressanti rimostranze dei triestini, interessata più alla libertà di movimento via terra, le cose cambiarono solo nel XVII° sec. con l'imperatore Carlo VI, e la nascita di una modesta flotta austriaca, e con il progressivo decadimento della Serenissima.

 

 

 




logo

 

 

 

       

premere il cerchio corrispondente od i quadrati             FINE TOMO III