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WIKIPEDIA

il dialetto tergestino

il ladino

 

Una precisazione : sono stato tirato in ballo su Wikipedia, in merito al dialetto, qualcuno ha copiato dal mio sito parte dei miei scritti, che argomentavano quanto fosse infondata la voce, diffusa anche senza remore dalla stessa enciclopedia fai-da-te online, di una supposta parlata ladina in tempi remoti a Trieste, e l'ha inserita nella loro pagina. Sia ben chiaro, il sottoscritto, dopo aver letto cose innominabili, improprie, assurde, improponibili, per quelle concernenti Trieste, non ha voluto mai niente a che fare, con la sopraindicata pseudo-enciclopedia, e diffido chiunque a citarmi come autore di alcun intervento all'interno della stessa, cosa che non faro' mai.

Ma veniamo alle cose serie ; il sottoscritto in anni e anni, di giornaliera frequentazione dell'archivio diplomatico della biblioteca civica A. Hortis, ha scartabellato tutta quella serie di documentazioni elencate alla pagina "elenco delle fonti", a testimonianza oltre al direttore dell'archivio del tempo, l'esimio Renzo Arcon, ora pensionato, ma ancora molto attivo, gli impiegati elencati nella pagina dei ringraziamenti, una lunga lista di ricercatori storici con cui ho condiviso estenuanti ore, coloro che non contenti volessero ulteriore conferma, possono visionare il libro delle firme con le richieste1, in qualche volume potrebbe ancora trovare dei miei segnalibri bianchi con nome e cognome, ebbene .... tranne singole e rarissime frasi, che potrebbero dare adito ad un ladino improvabile, visti altri esempi di ladino friulano coevo, e usati da personaggi che chiaramente non erano originari della citta', per il resto, ovvero tutti i documenti che non sono trascritti nella forma latina-cancelleresca, lo sono in un dialetto che potremmo forse etichettare come di ceppo veneto, se non fosse che Trieste e' di gran lunga piu' antica di gran parte delle citta' venete, Venezia in primis.

Invece di avvalorare stampati di fole inventate nel 1800, vorrei che coloro sostengono il tergestino-ladino, mi mostrassero le documentazioni originali da cui traggono le loro conclusioni, ma guarda caso, non troverete mai pubblicata una pergamena, un manoscritto medievale o altro, perche' non possono farlo, non esistono !! e a me il semplice .. l'ha detto lui ... nonostante la grande rinomanza del personaggio, non basta a convincermi di certo, potrei pubblicare pagine e pagine di documenti del 1300 in dialetto originali, che nulla hanno a che vedere con fantomatici lingue ladine, mentre l'esimia? Wikipedia ora riporta scritti datati 1600/700, di ladini muggesi o di presunti ridicoli testi triestini d'epoca, il che non fa' che rafforzare la mia tesi, secondo cui la cosidetta enciclopedia-online, a cui tutti possono metter mano, nonostante la gran nomea di un tempo, ora abbastanza offuscata, non vale un gran che, una parte di coloro che inseriscono notizie al suo interno, o non sono all'altezza o sono dei dilettanti, per cui .... prendete sempre con le molle cio' che leggerete su quelle pagine

Ai neofiti che incuriositi, vogliono saperne di piu', ed essere finalmente certi, che io stesso non sia un venditore di fumo, suggerisco la lettura di : alfa EE28 vacchetta, fronte n° 299 in archivio diplomatico (vi avviso pero' che gli scritti sono correlati di abbreviazioni di tipo notarile) - di cui piccoli  stralci :

exitus mej Almerize de Merisa (Almerico de Merissa-triestino e Camarario del comune)

p. 6v

riga 2 - ....xiiij boze de vin dade a color che foreno la malta de licentia de meser Francesco Stella adi V del dito mese (maggio)

riga 4 - ..a m° Antonj Magna (Magagna) per una chiave la qual fe al campanar de san Justo adi dito

riga 5 - ... per trenta zinque lavaronj li quaj foreno mesi ala riva de Riborgo

riga 8 - ..per sie boze de vin le qual bevj coloro che lavoro ala riva de Riborgo de licentia de meser Andrea de Basilio adi vij del dito mese

p. 7 r

riga 7 - ..dadi a una femena la qual porto piera doj di ala dita riva

riga 8 - ..a doj femene li qual portorno piera ...

p. 9v

riga 4- ..xx dadi a quatro zovini li qual portorno e acompagnareno li confaloni a san Justo el di de san Servol

p. 10v

riga 3- ..a ser Toma Chichio che fo de ser Zuan e Zustol Raviza li quaj menareno ichantonj per la porta de Riborgo

ecc.. ecc...

oppure : Libro dei Camerari, vol. XI - 1426 secondo quadrimestre

p. 44r - riga 3- ...a Cristian ostier per spese per ser Peter de Chastel Nuovo quando li Signor zudis mando per luy

riga4 - ..per pan e per vin e per charne quando lo zudis ando a Prusecho ala festa

riga5- .. adoy cavay che portareno la dita mexa ala dita festa

p. 44v - riga 9- ...ali piferi quay pivareno in palazo lo di del corpo de cristo

ecc... ecc...

vi sembra ladino ? potrei scrivervi pagine intere di tergestino medievale, e mi sa' che un giorno lo faro', tanto per sbugiardare i sapientoni della rete, e sopratutto quelli che si rifanno a scritti di altri senza mai aver aperto un documento originale, ma ..... lo so', leggere scritti medievali, non e' per tutti, troppo difficile, meglio copiare anche se sbagliato, tanto ... quanti andranno a cercare gli originali ?

Alcuni eminenti (?) glottologi, si sono rifatti allora ad una serie di vocaboli tratti dalla toponomastica locale, molto spesso sbagliando la trascrizione o semplicemente pronunciandoli nella maniera sbagliata, per non dire di quelli scambiati per ladino-friulano con spiegazioni tirate all'inverosimile, mentre derivavano dallo slavo di quel tempo, parlato dai nostri concittadini e dai villici del circondario, e del quale purtroppo non ci rimane prova scritta, ma dall'orale riportato nei documenti da notai che traducevano alla meno peggio, non erano certo pratici di "glagolitico" e, tanto meno dello sloveno di cui dovremo aspettare alcuni secoli il buon Trubar, per averne esempio. A conferma, dovremmo allora trovare dei comparativi toponomastici, e parliamo di periodo che va' dal 1300 fino almeno al 1450, anche nelle zone del Friuli in cui si presume la parlata fosse ladina, ma tranne Praprot-Prepotto o Gradisca (dallo slavo grad-citta'), toponomi gia' presenti qui e in Friuli, non mi risulta ci siano molte altre forme simili, mentre altre sono ritrovabili anche in varie parti d'Italia (Ponzano, campo marzio ecc...), l'errore si evice pure in alcune traduzioni che si rifanno ad uno slavo odierno, per non parlare del fatto che la parlata dialettale dei villici era di gran lunga diversa da quella moderna, tanto che alcuni soprannomi chiaramente slavi, citati nei documenti medievali, ancora oggi sono intraducibili. La popolazione di origine carnico-furlana, in definitiva non era preponderante (molto di piu' i lombardi), e di sicuro non  da modificare la parlata cittadina, esempio particolare la lettera qui pubblicata, del toscano vivente a Trieste che scrive ad un suo amico, dove e' ben riscontrabile la contaminazione del dialetto cittadino, alla parlata di Dante, e poi signori ..... carta canta, e io di carta ve l'ho pubblicata

 

Chiedo scusa agli estimatori della filologia romanza, classica ecc... per la semplicita' della mia esposizione, ma e' mia prassi rendermi comprensibile anche a coloro che potrebbero avere qualche difficolta' nella disquisizione tecnica su forme verbali, sillabazioni, accentazioni ecc...

 

1  - chiunque abbia compiuto ricerche storiche, studi, tesi, sulla Storia di Trieste, ed abbia frequentato l'archivio, o abbia presenziato a presentazioni di libri seri sull'argomento, a qualche convegno della Minerva, conosce il sign. Arcon, i suoi scritti e le sue pubblicazioni, a lui puo' chidere la vericidita' delle mie affermazioni

 

Da tempo ormai, "uno scrittore", che ha raggiunto una certa nomea nell'ambito cittadino con vari testi rinomati, tradotti in dialetto triestino (o circa), puntualmente si presenta sulle pagine delle Segnalazioni del quotidiano locale, dove oltre a farsi pubblicità gratuita per il suo sito web, e deduco anche ai suoi divertenti libretti presenti nelle librerie, dispensa "sapere" sui vari toponimi locali, e fin qui, tranne qualche svarione, non sarebbe neppure un male, ma da un po' si erge anche a difensore dell'Ascoli e di Wikipedia, e del presunto ladino-tergestino, tirando in ballo anche il Tommasini, ahhhhhhhhh ....... praticamente dando dell'imbecille al sign. Pietro Kandler, e ai vari altri scrittori dei tempi passati, che scoperto l'inganno, lo denunciarono come un falso clamoroso.

Non entrerò nella polemica col suddetto, nè sulle pagine del Piccolo, nè sul mio sito, il personaggio di certo non ha la caratura di un grande storico cittadino come lo fù il Kandler, di cui conserviamo in Archivio innumerevoli opere di grande valore. Io non sò se il signore, prima di scrivere a ruota libera, si sia documentato leggendo centinaia di volumi manoscritti originali del 1300 tergestino, come ha invece fatto il sottoscritto, ma devo dedurre dalle sue affermazioni, che ... no, non l'ha fatto, e allora come dicevano i nostri vecchi, anche per lui vale il detto : la carta se lasa scriver ! e poi, stiamo parlando di scritti sul notissimo "bugiardello", che è tutto un dire.

Avere amici che lo sponsorizzano sul giornale, non lo fà diventare per questo un esperto, anche perchè di esperti, ne è piena anche la televisione, buoni imbonitori per allocchi, e diventano tutti famosi

tratto dal forum sul sito de Bora.La, il dialogo in merito al dialetto con le precisazioni impeccabili di Sandi Strark, sperando non aver fatto cosa sgradita all'interessato e ai gestori del sito

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il dialetto triestino il ladino del Friuli e di Muggia