triestestoria.altervista is licensed under a
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License
QUESTA PAGINA E' IN FASE DI AGGIORNAMENTO
in alcuni casi, la grafica tergestina antica e' comparabile con la fonetica slava, per cui la lettera C leggesi Z, nella tarda slavizzazione (o germanizzazione)di certi cognomi, la lettera iniziale C, quando a suono duro, e' stata sostituita dalla K, mentre la C dolce ora viene scritta Č , forme usate nello sloveno o Ć (in uso nel serbo-croato). La scrittura tergestina medievale, usava come rafforzativo della lettera < c > aggiungere l' < h > (Catarina = Chatarina), era di uso comune la < ç > che veniva probabilmente letta come una zeta slava (zeta dentale : tz) almeno nella maggior parte dei casi, sussistono pero' nel 1300 rari esempi che inducono a optare per la forma dolce (ci), nello scorrere altri manoscritti medievali, di noti autori di altre citta' italiche, ho notato che cio' e' riscontrabile anche altrove, per la maggior parte, si intende la forma "z" e in qualche caso, come sopra indicato, lo scriba l'ha usata per indicare la "c" dolce, il che ha comportato spesso, a fraintendimenti, soprattutto se gli scriventi erano diversi.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico (1382-1919)
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti. Molte famiglie giunte dopo il 1500 dal Friuli, in realtà sono di origini venete, là instauratesi dopo la presa di Venezia (1420) di tutto il Friuli (tranne Pordenone e Gorizia)
le immagini sono tratte da documenti originali dell'epoca
sono in lavorazione le famiglie : Cocevar - Contestabile - Cramar
1298 - leonardo chacharino [V.1]
con varianti : Cacharini (1328) - Cacarin (1346) - Chacharino (1490)
sono ben presenti gia' nel 1200, un secolo dopo, sono numerosissimi di questa famiglia, quelli che pagano le decime al Capitolo della citta', abitano in Cavana, Lazaro nel 1388 e' membro del Consiglio, Cristoforo nel 1468, sarà anche ultimo citato, che nel 1504, ammalato detta il testamento, Silvestro nel 1499 viene condannato alla decapitazione per l'omicidio di Johanne de Cergna, poi non vengono piu' menzionati
1329 - matheo de cadolo [alfaDD2-1]
con varianti : Caduli (1278) - Cadullo (1328) - Cadolo (1329)
nel 1278 Persevallo e' gia' presente in citta', ultima Lucia figlia del fu' Matheo e sposata con Justo Chichio, nel 1368 intenta causa contro la matrigna, dopo questa data non sono piu' citati
i nobili de Cadolo sono sino al 1114 Sign.ri conti di Fucecchio in Toscana, vantano nobiltà longobarda
1330 - Nicolao chagaolio [V. 8]
1342 - nicolaj fili andree de loglo [alfaDD2 - 3]
con varianti : Cagaoglo (1300) - Chagalolio (1328) - Cagaollio (1332) - Chaguoli (1345) - Oleo (1352) - Loyo (1358) - Oglo (1358) - Oleo (1363)
presenti da prima del 1300, forse originari di Mantova, possiedono beni intorno a Prosecco, Pezine figlio del fu' Simone, nel 1352 subisce un processo per aver aggredito, assieme ad altri, il socio del Podesta', il veneziano Nicoleto Barbarigo, Andrea nel 1384 e' gia' membro del Consiglio, l’ultimo Matteo, viene citato nel 1420 ed e' cappellano della citta', nel 1800 ritroviamo dopo 4 secoli il cognome Ojo, ma non saprei se sono gli stessi (ojo = spagnolo, occhio)
1339 - brandino cagnoli notaio [alfaDD2-2]
Brandino nel 1338 professa il notariato in citta', abita in Riborgo con la moglie Sibeta Rubei, ultimo citato e' il loro figlio Bartolomeo che nel 1358 vende una vigna. Nel 1400 questa famiglia e' presente a Venezia come notai.
Leonardo de Cagnoli, dal 1348 al '53 e' vescovo di Pola, poi a Chioggia
1541 - Lazari de caidas de tergesto [V. 61]
con varianti : Chaidas (1498) - Caydas (1500)
il cognome tradirebbe un origine spagnola (caidas : cadute), nel 1475 vivono in contrada Gusion, Ultimo Francesco che nel 1546 viene processato per ferimento. Nel 1800 appare certa famiglia Caidasi oggi Caidassi ma non so se e' la stessa
1397 - ser homobono callacio [alfaDD2-10]
con varianti : Calaç (1316) - Calacio (1323) - Calacij (1327) - Calaçius (1328) - Callaçio (1330) - Calacio (1345) - Calaz (1450)
già presenti nel 1200, vivono tra Cavana e Mercato, Pietro nel 1384 viene accusato di assenze alle assemblee del Consiglio, Daniel nel 1401 accusa Francesco Carlobo di averlo ferito dietro al palazzo comunale, dopo il 1541 non sono più menzionati
NB : se leggiamo il cognome nella forma slava, potrebbe trattarsi degli stessi Calez citati sotto
1529 - ser Joahanne de Caladino [V. 57]
con varianti : Chaladino (1445) - Caladini (1498)
e' un soprannome che viene assunto a cognome, sono di Basovizza, gia' menzionati nel 1400 quando erano gia' abitanti in citta' nella contrada di Riborgo, sono spesso gestori di osterie, saranno imparentati con gli Jurco, nel 1608 vengono ancora citati
soprannome che viene assunto a cognome, presenti nel 1400, sono spesso barbieri, forse di Grado, Cristoforo nel 1468 viene aggregato al Consiglio, Mateo nel 1497 copre la carica di vicedomo, l’ultimo citato nel 1525, Johanne Justo vende un terreno. Oggi presente una famiglia con lo stesso cognome, ma non saprei se la stessa
- lo scudo araldico di questa famiglia (vd. lato), riportato dal de Jenner, si ritrova sopra l'arco di pietra presente sulle scale che conducono al sotterraneo del castello di san Giusto, al lapidario
NB : alcuni della fam. Grasso vennero chiamati "Calandra".
una famiglia con questo cognome e' presente dal 1700 a Napoli
* - calandra ; nome di un volatile simile all'allodola e pure di un coleottero grande divoratore di frumento, il soprannome era anche usato per intendere un personaggio sciocco e credulone
1335 - Zergne calzine e mariote sua moglie [V. 11]
già stabili nel 1300 ma dal secolo dopo scompaiono dalle carte per ricomparire poi con Mariano nel 1643 e Michele che nel 1661 fa' testamento, il cognome e' ancora presente
calcina ; probabilmente un origine dovuta ad un soprannome forse derivante dalla calce molto in uso per affrescare pareti e tetti delle case
Calcina - famiglia di Bologna [Crollalanza G.B.]
1364 - nicolao calez [alfaDD2 - 11]
con varianti : Chaleç (1336) - Caleç (1341) - Calec (1417) - Caliz (1775) - Calezz (1778)
Nicolo figlio di Francesco, nel 1316 paga le solite decime spettanti al Capitolo tergestino, Luca che era di Roditti, nel 1472 compra una vigna in c Quarti, nel '500 vivono tra Prosecco e Gabrovizza, nel '600 ancora a Prosecco, a Gropada e Corgnale, nel '700 anche a Vipacco, presenti anche in città, ultimo Tommaso di Prosecco, che nel 1792 viene accusato di furto di sorgo ai Dolenz. Il cognome nella forma Caliz, oggi è presente in Friuli
un certo P. (Piero?) calegar, è tra i firmatari nel 1202 dell'atto forzoso di dedizione al Doge, per secoli non si ritrovano più nelle documentazioni, sino al 1924 quando un Ermenegildo ha un officina di galvanizzazione, e nel 1940 con il meccanico Marcello, il macchinista Michele e l'impiegato delle ass. Generali Riccardo, il cognome è ancora oggi presente
1328 - nicolaus filius q. Andree Calacij (B/M) |
1332 - ser petri de callio [addizione Statuto 1318] |
giungono dal Friuli, ma forse sono originari di Mantova, gia' presenti alla fine del 1200, Condeo citato come medico e familiare del Patriarca di Aquileia, nel 1330 riceve da lui la pieve di Tricesimo - Diotefeci nel 1324 pratica gia' il notariato in citta', abitano nella c. di Riborgo, si imparentano con gli Agolanti, dopo il 1370 non sono più menzionati
- potrebbero essere gli stessi Chalaz (vd sopra)
originali di Bari, il commerciante Tullio che abitava in Cavana, nel 1560 e' gia' menzionato, era imparentato con i triestini Rubeis, nel 1603 riceve ben 45 mansi a Prem, nel 1630 vengono aggregati al patriziato cittadino, Annibale tra il 1632 e il '46 copre la carica di sostituto del Capitano ed ha anche la carica di Logotenente, nel 1638 vengono aggregati al patriziato del Cragno, Francesco Xaverio nel 1682 e' rettore nel collegio dei Gesuiti, nel 1710 prendono in affitto la contea di Pisino, Daniele nel 1741 torna in citta' dopo 18 anni d'arresto a Lubiana, morira' a Graz, Maddalena nel 1847 possiede casa in v. dei gelsi, gli eredi di Francesco in v Pozzacchera, Giuseppe in androna Marinella, sempre Giuseppe, Filippo, Guglielmo e Francesco possiedono altra casa in androna. sono imparentati con i Giuliani, i Gerro, i Burlo, i Blagusich, i del Bello, i Bonomo, gli Argento, i Piccardi, i Baiardi, i Manner, Neuman, de Vescovi, Spongia, Manzini, Galante, Martellani, Dari, avevano sepoltura nella chiesa di s. Silvestro, ora nel cimitero di s. Anna, la famiglia e' tutt’ora vivente
imm. a sin. : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s Giusto - lapide sepolcrale dei Calò, presente nella chiesa di s. Silvestro, sul pavimento a lato dell'altare
nel 1500 elevati a nobili
1588 - Andreas camnich [testamenti] | |
1775 - casa canonico Camnich - Bernardino Camnich-di Trieste-anni 48- cattolico- sacerdote della cattedrale-celibe [Tognana] |
imm. a ds. : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s Giusto
localita' nei pressi di Lubiana che da' il cognome a questi personaggi, gia' presenti nel 1300, il notaio e canonico Matteo nel 1584 e' Vicario del vescovo, abita nella contrada della prigione di re Carlo, sono spesso canonici della cattedrale, nel '700 membri del Consiglio cittadino, il consigliere Andrea nel 1808 abita nella contrada di Rena
* - vicedomini vol. 62 - pg. 379v
1397 - m° Antonium de Chandia [alfaDD2-11] |
1530 - Luca de Candia [V. 57] |
1326 - francisscus canigla q. Joannis canigle [vicedomini 1]
gia' presenti nel 1300, forse originari di Cividale, nei secoli a seguire non vengono piu' citati, oggi esiste il cognome Caniglia che potrebbe forse essere lo stesso
famiglia tergestina che nel 554 si trasferisce nelle lagune venete, nel 1310 sono aggregati al Consiglio di Venezia [Crollalanza]
1530 - ser Francesco Chiapitol [V. 57]
1540 - ser Francesco Capitol cittadino terg. [V. 61]
con varianti : Chapitulo (1500) - Capitola (1501) - Chiapitol (1503)
e' un soprannome, sono gli stessi Picol che si dividono in due cognomi distinti, gia' presenti alla fine del '400 quando abitano in Riborgo, il secolo dopo invece nella contrada detta del re Carlo, nel 1700 non piu' citati
1495 - Johannes de capnich cerdo ..[testamenti]
trovo che nell'800 era una località mineraria della Transilvania - Jurio figlio di Werse, nel 1348 vanta un credito, Mathia figlio del fu Janex nel 1401 compra una casa con forno e casale attiguo in c. Castelli, Bernardo nel 1462 è saltario a s. Vito, Valent nel 1476 di Moncolano, ultimo menzionato Marino che nel 1503 viene multato per aver tagliato legna nel farneto
1647 - Crismano Capon de Prossecho [perticazioni]
con variante : Capun (1609) - Caponi (1674) - Capum (1678)
alla fine del 1500 abitano a Prosecco, Giacomo che nel 1707 gestisce il dazio della misura del vino e dell'olio, nel 1717 ha casa nella contrada di Rena, Nicolo nel 1786 e' proprietario di naviglio mercantile austriaco, che porta merci da Duino, il cognome e' tutt’ora presente a Trieste, anche nella forma Kapun anche in Slovenia
- esiste anche una famiglia ebrea Cappon, ma non mi risulta vivente a Trieste
- Caponi : fam. di Firenze che nel '300 si sposta in Piemonte
secondo il Sanudo e il Crollalanza, sono di origini romane e presenti anche a Venezia nel 1272, non per il Dandolo che nel suo "Chronicon Venetorum" afferma arrivassero da Aquileia, qui giungono da Manfredonia all'inizio del 1500, Cristoforo nel 1506 copre la carica di Vicario civile della citta', carica che subentrera' anche a Marcello dopo di lui, Lorenzo nel 1745 e' militare in Transilvania e chiede aiuto economico al comune che glielo concede, nel 1865 muore la nobile Margarita, sono imparentati con i Tomice, i Vidali, i Dolcetti, i Costanzi, Margherita vedova di Ignazio, nata nobile de Costanzi, muore nel 1865, all’inizio del 1900 non sono piu' presenti, gia' dal 1867 esiste via a loro dedicata.
NB : nel 1300 sono viventi a Trieste, dei Capuano che pero' arrivano da Muggia e che dopo il 1390 non vengono piu' citati
imm a ds : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s. Giusto
1383 - donna deleta moglie Nicolai capuz [alfaDD2-9]
con varianti : Capucij (1325) - Capuç (1327) - Capuçio (1334) - Capuço (1364)
gia' presenti numerosi nel 1300, Jacobo nel 1388 era gia' nel Consiglio, ultima citata Beta vedova del fu Jacobo, che nel 1417 detta testamento.
martinus de carbonessa - 1332 Cancelleria
1364 - Francisco de carbonesa [alfaDD2-8]
con varianti : Carbonesa (1331) - Carbonexa (1355)
gli scrittori veneti li dicono di Altino, ma una fam. cosi' denominata venne praticamente sterminata a Bologna dalla fam. Galluzzi, il primo nei nostri documenti e' gia' menzionato nel 1202, nel 1300 abitano nel rione di Mercato, Simone che aveva una taverna in Cavana nel 1383 si trasferisce a Muggia, sua figlia Vera, cittadina triestina, sposa un marinaio veneziano e si trasferisce nella citta' lagunare in ca' Marcer, dopo il 1432 non sono piu' presenti.
con varianti : Cargnelli (1520) - Chiargnel (1602) - Chiargnelo (1650) - Chiarniel (1671) - Cargniel (1775) - Carnieli (1855) - Cargnelli (1897)
naturalmente sono tutte versioni della stessa origine, che nasce come indicazione del luogo d'origine, ovvero della Carnia (alto Friuli allora Carinzia), alcuni anche dal Tirolo e da Tolmino, sono presenti nel 1300 come tessitori o come negozianti, nel '600 esplodono demograficamente, vivono sia in citta' che nell'altopiano (zona Opicina), il cognome in alcune delle sue versioni e' tutt'ora presente
1335 - Johannes carionus [V. 11]
sono presenti gia' nel 1300 e vivono nella contrada di Riborgo, Nicolo nel 1347 compra una gondola al prezzo di 6 libbre, ultima Benvenuta che muore nel 1406, poi scompaiono
1331 - petro karistia [V. 1]
con varianti : Caristie (1292) - Karistia (1331) - Carestia (1341)
Johanne nel 1264 appare come testimone ad un atto notarile ad Aquileia, Pietro che nel 1301 possiede una casa in c. Mercato, e' anche propietario di vari terreni, copre molte volte la carica di giudice rettore del comune, ha figlio Baldraxio, Marco figlio di Filippo, nel 1330 si sposa con Moroxa Garzula, l'ultimo citato, Marino appare testimone ad un atto notarile nel 1444, poi non vengono piu' citati (e' possibile loro trasferimento)
nel 1202 tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge Dandolo, sono forse presenti sino al 1439
- Madius de Carobio nel 1216 è un cittadino di Treviso (Minotto)
1357 - d.no magistro Jacobo de cartura de padua fisico salariato tergeste [alfaDD2-5]
località nei pressi di Padova che fù dominio dei Carraresi - Jacobo nel 1357 è il fisico pagato dal comune a Trieste, due anni dopo, suo figlio prende il suo posto, Alberto nel 1363 già cittadino di Trieste, ha un debito con gli ebrei, Antonio invece era un caporale della cavalleria dell'esercito veneziano, già premiato dal Senato veneto nel 1361, nel 1371 è mandato a Trieste occupata, nel 1378 vende una vigna in c. s. Apollinare, il frate Nicolò nel 1403 è il guardiano del convento di s. Francesco, nel 1409 il Papa lo eleva a vescovo di Trieste (vd. pg vescovi), Bartolomeo nel 1440 ha la carica di Vicario del vescovo de Cernotis, dopo questa data non sono più menzionati
con varianti : Castilino (1367) - Castellini (1454) - Castelinj (1501) - Chastellinis (1540)
forse friulani, Johanne e' gia' citato nel 1367, Nicolo che faceva serrature, nel 1468 viene aggregato al Consiglio, Antonio senior e il figlio Antonio junior, Piero, Jacobo, nel 1509 sono Consiglieri, abitano in Riborgo nel pressi di piazza vecchia, l'ultima citata, Helena vedova del fu' Antonio nel 1525 detta il suo testamento e chiede la sepoltura dentro la cattedrale.
veneti - il frate Francesco Maria, tra 1604 e '8, è il guardiano del monastero di s. Francesco, Nicolo giunge nel 1760 da Rovigno, sarà un calafà allo squero cittadino, è sposato con la capodistriana Maddalena, Francesco nel 1865 riceve l'attestato di prima classe alla Scuola Reale, Ugo nel 1909 supera l'esame di maturità alla stessa scuola, Giacomo nel 1924 vende olio, aceto e sapone, Maria vende frutta, il cognome è ancora presente
– forse anche Costigna
ser filiphus castigna - 1332 Cancelleria
gia' presenti nel 1300 quando sono citati spesso per debiti, Filippo già procuratore del comune nel 1343, nel 1346 possiede una casa con torre in contrada Mercato, scompaiono all’incirca nel 1360
da non confondere con i Castagna giunti attorno al 1750 dall'Istria
1329 - Sercius de casulino [alfaDD2-1]
con varianti : Caxolino (1262) - Caxuli (1300) - Casulino (1306) - Caxulino (1345)
Domenico viene citato in un doc. del 1262, Johanne nell'anno 1300 paga le solite decime al Capitolo, Sergio sposato con una Chichio tra 1325 e '29 citato per debiti, sua figlia Salma nel 1345 ha casa in c Castello, dopo il 1350 non vengono piu' menzionati
- nel 1717 si ritrova un Casulino, Valentino figlio del fu Giovanni, che prende in affitto dei terreni in Zugnano dai Francol
con varianti : Chatelani (1541) - Katellan (1749) - Catellani (1917)
nel 1500 vivono nel villaggio di Slivia, il secolo dopo sono dimoranti in citta', il cognome e' tutt'ora presente
NB : nel 1498 Sebastiano Catellani figlio di Raimondo di Aversa, è il Logotenente e poi Vicario civile della città, nel giugno del 1500 quando detta il suo testamento, è citato come Vicario del vescovo
Esisteva fam. ebrea omonima a Venezia, originaria della Catalogna (Spagna)[Elvio Giuditta-araldica ebraica in Italia-stemmi cimitero ebraico di VE]
1775 - Giovanni Cauzig - di Vipacco - anni 42 - da 20 a Trieste-cattolico-facchino-sposato con 2 figli [Tognana]
con varianti : Caucig (1652) - Cauzich (1735) - Cauzig (1775) - Caucich (1846) - Kavčič (1912) - Kaucich (1924)
sarebbero originari di Tolmino e poi presenti anche a Gorizia, Vipacco e Senosecchia - gia' presenti nel 1600, il secolo dopo ne arrivano altri anche dal circondario e da Lubiana, il cognome e' tutt'ora presente - nel 1932 ad alcuni venne forzatamente italianizzato il cognome in : Calzi, Cauci, Caucci, Causi, Fanciulli
Kaucich Romano di Giovanni nel 1919 italianizzato in Chiuci
presenti anche in Slovenia nella forma Kauzich, Kauzig, Kavčič
1359 - chauxe piscatore [Camerari v 4]
Benvenuto che sarà anche il portinaio della porta di Riborgo, nel 1324 appare come teste ad atto notarile, Justo, che pare fosse di Prosecco, e la moglie Romperga nel 1335 hanno debito con Johanne de Alinari, ultimo Johanne che nel 1352 è nella lista del salariati del comune.
questa famiglia, forse originaria della zona di Tolmin, potrebbe nel '400 mutare cognome in Cauz, presenti fino al 1600, poi trovasi nel goriziano
1328 - Marcus cavallar
il veneto Marco nel 1300 e' gia' qui', di mestiere fa' l'orefice, abita nella contrada di Castelli, nel 1324 dona alla moglie Costanza due laboratori di Saline a Zaule, per tre secoli il cognome scompare per riapparire nel 1700 quando il carinziano Valentin e' qui' dimorante, Leopoldo di anni 42, appare nel 1814 menzionato come negoziante e poi sensale patentato, Ferdinando nel 1924 è orologiaio. Il cognome e' ancora presente
Richard Cavallar von Grabensprung, nel 1913 frequenta la seconda classe della scuola reale sup. di Trieste
di questa fam. si ricorda una famosa gioielleria
Gio. Batta Cavazzeni Trieste [perticazioni]
a questa famiglia e' dedicata una via nel rione di Cavana dove abitavano, ma non saprei il perchè, non essendo per certo una importante, gia' presenti nel 1570, commercianti, uno di essi sara' implicato in una congiura cittadina, ma per paura confessera'
1359 - ser bello cavuçio [Camerari 4]
con varianti : Cavucy (1348) - Chavuco (1381) - Cavuc (1435)
Ricarda vedova di Artuico, nel 1348 abita nella casa di ser Otobono de Otobono, Bortolo nel 1406 compra due case con terreno nella c di Rena, Mongraile moglie di Gregorio, muore nel febb del 1411, dopo il 1435 non sono più menzionati
1603- autografo del notaio Michiel Cella [testamenti]
commercianti, già nel 1500 hanno negozio in citta', Francesco infatti, nel 1547 viene accusato di avere le stadere truccate, il canonico Galeaccio nel 1588 detta il suo testamento, saranno anche notai, Girolamo nel 1821 lavora come magazziniere dei sali a Udine - sono imparentati con i Mirez, gli Studena, i Sasilei, i Zurine, il cognome e' tutt’ora presente
1531 - Blasy Ceresgnar de Prosecho [vicedomini 57]
con varianti : Ceresgnar (1546) - Ceresgner (1637)
alla fine del 1400 vivono a Contovello, nel '500 anche a Prosecco, nel 1778 Jacobo che era Cancelliere del Cragno vive nella zona di Gretta (immagino sia nobile)
– nobili
1675 - Joseffo Cergna [testamenti]
con varianti : Çergna (1322) - Zergna (1384)
gia' presenti nel 1300, originari forse di Repnich (altopiano), sono pellicciai e tavernieri, nel 1380 siedono gia' in Consiglio, sono spesso canonici del Capitolo tergestino, Andrea nel 1511 e' canonico della pieve di Tomai facente parte della diocesi di Trieste, Annibale nel 1586 possiede un negozio in piazza piccola, Alessandro nel 1702 e' Governatore per i Petazzi, della Signoria di Swarzenegg, nel 1735 ancora viventi, nel 1400 un ramo della famiglia e' presente a Capodistria.
1499 - Paullo cergou (de Sesana) [V. 46] - la "u" finale al posto della "l" è dovuta al suono della lingua slava che legge la L finale come una U
1541- peter Cergol de distretto (s.ti Servuli) [V. 61]
con varianti : Zergol (1641) - Cergol (1867) - Čergolj (1912)
alla fine del 1400 vivono nel paese di Sesana, nel '500 sono dimoranti a Rizmagna, il cognome e' tutt'ora presente - vd fondo pag. italianizzazioni
1647 - q. Jurio Cermel de Prosecho [perticazioni]
nel 1600 gia' presenti, in verita' il cognome darebbe a pensare agli antichi e nobili Cernomell, ma non trovasi riscontro, il cognome esiste tutt’ora
con variante : Černe (1912)
dall'aggettivo slavo c(e)rn : nero, forse di .. capelli neri, o di pelle scura - gia' presenti nel 1300, nel ‘500 abitano a Contovello, Francesco nel 1867 e' parroco di Roiano, Giuseppe e Renato, nel 1913 frequentano la scuola reale di s. Giacomo. Il cognome e' tutt’ora presente - vd fondo pag. italianizzazioni
con varianti : Cerneka (1855) - Cernecca (1924) - Černeka
forse originari della Carniola, Giorgio nel 1646 fequenta come alunno di sintassi, il collegio dei gesuiti, il cognome e' ancora presente anche nelle varie forme: Cernecca e Cerneka, in Slovenia e in Croazia come Černeka
1532 - ser giorgio cerovec [V. 56]
1588 - ser Jurio cerovech [4 A-D testamenti]
e' indicato come un soprannome che diventa poi cognome, originari di Bagnoli dove avevano in affitto un mulino, nel 1400 vivono a Prosecco e in citta' nella contrada di Mercato, Maria moglie di Juri abita in c Rena, nel 1588 detta suo testamento, Orsola muore nel dic. del 1851 a 76 anni - il cognome nella forma Cerovaz e' ancora presente
Cerovač, Giuseppe- di Trieste - anni 42- nel 1917 soldato prigioniero in Russia
con varianti : Cirquenez (1525) - Cerquenez (1702) - Cerquenich (1857) - Zerquenik (1858) - Cerkvenik (1912) - Cerqueni (1940)
dallo slavo, traducibile in <figlio della chiesa>, gia' presenti nel 1500 ma originari del villaggio di Verpoian, avevano terreni a Zaule, Franc nel 1912 frequenta il terzo anno della scuola slovena di s. Giacomo, Josipina il secondo di quella in Acquedotto, Giovanni nel 1924 commercia in cavalli, Carlo ha una trattoria, negli anni '20 sono presenti anche a Corgnale, Roditi, Nacla, il cognome e' tutt'ora presente in varie forme, anche in Slovenia
notizie storiche sulla famiglia Cerkvenik-Fonda (slo) >>>
1775 - Ignazio Cesare- di Trieste-anni 52-cattolico-marangone e custode del teatro-sposato con 3 figli maschi [Tognana]
e' possibile siano presenti gia' dal 1300, nel 6 e '700 in massa, Giulio nel 1847 possiede case in Corso e in v s.ta Caterina, Cesare (de Cesare) nel 1867 è ufficiale di posta, Alessandro nel 1886 ha la carica di Consigliere comunale, oggi il cognome e' ancora presente, ma non saprei se e' lo stesso antico ramo, molti vivono nell'altopiano triestino
da lastra tombale cimitero s. Anna >>>
1395 -marino zesnech procurator fraternitatis s.ti Martini de prosecho[alfaDD2 - 10]
con variante : Cesnic (1867)
cognome che si rifarebbe forse all'uso dell'aglio (slov : česna), Marino nel 1380 gestisce una taverna in citta', forse originario di Prosecco, dopo il 1397 non si ritrovano piu' ma, dal 1758 in poi tornano ad essere citati e sono cittadini di Trieste. Il cognome modificato in Cesnik e' ancora presente
1775 - Giuseppe Chersich -di Trieste-anni 18-garzone (calzolaio)[Tognana]
nel 1701 gia' presenti, quando il fabbro Giovanni, viene citato per una multa non pagata, nel 1764 giunge dall'Istria Gio. Giorgio che sposa Maria originaria di Cossana, Gregorio nel 1786 proprietario tartanone austriaco, porta olio da Venezia, Edoardo nel 1865 riceve attestato di prima classe dalla scuola reale di Trieste, Giusto nel 1911 frequenta il ginnasio superiore, il cognome ora chiaramente italianizzato esiste ancora
noto fu Livio, nel 1935 assistente diritto internazionale, che scrisse una bella Storia di Trieste, in dialetto, che venne pubblicata sul giornale "il Mercatino", ricca di immagini
Leonardo figlio di Martino, nel 1524 è abitante a Trieste, Domenico nel 1539 era stato bandito da città e distretto, ultimo Antonio nel 1675 detta il suo testamento
Stefano di Draga già menzionato nel 1515, Juan che era di Jezero nel 1647 possiede terreni, un altro (credo) Juan che era di Dolina, nel 1709 paga l'affitto per ograda a Basovizza , Bartolomeo di professione taglia-pietra, muore a 40 anni nel luglio del 1864
NB : Stefano in altro doc. è cognominato Diaz (probabile errore dello scrivente)
– nobili
baudus de çichio - 1329 Cancelleria
con varianti : çichi (1300) - Chichos (1326) - Cichio (1329) - Zichi (1334) - Chicox (1349) - Chychyo (1367) -
il cognome deriva dal nome di una popolazione, i Cicci, popolo di origine romena che si insedio' in tempi remotissimi nelle zone intorno alla citta', questa prolifica famiglia per meriti vari diventa nobile, gia' citata nel 1300 come stipendiati del comune, sono poi anche membri del Consiglio, copriranno tutte le cariche, si imparentano con tutte le piu' nobili famiglie della citta', nel 1808 sono ancora membri del Consiglio della citta'
grande difficolta' nelle ricerche su questa famiglia, e' possibile confondere persone appellate con la voce <chichio> ma che non appartenevano alla famiglia, ma bensi' popolani di origini bulgaro-romene (vd. pag. Agenda > C> cicci)
nobili appartenenti alle 13 casade
1413 - ser Johanne de cigottis [Arenghi]
con varianti : çigotto (1300) - Cigotis (1322) - Zigoto (1358) - çigoti (1358)
si ipotizza fossero friulani, ma solo tesi, forse suffragata da un certo Lodovico di Udine, che nel 1356 ha la carica di Podesta' di Muggia. Un Cigot tergestino appare gia' nel 1200, ricchi proprietari terrieri, spesso notai, Nicolo nel 1381 in qualita' di oratore di Trieste, ratifica la pace di Torino, Lazzaro nel 1401 possiede manso in Magna Grozzana (?), e fondamento di saline a Zaule, Natale nel 1486 possiede ampio terreno a Bagnoli nei pressi del torrente Rosanda, suo figlio Antonio, dopo aver coperto le piu' alte cariche, nel 1531 accetta la carica di Vicario civile a Ferrara, Hoctavian nel 1540 possiede boschi, prati, vigne, campi a s. Anna, si imparentano con i Burlo, gli Adami, Zurine, Petazzi, de Giraldo, Bonomo, Francol, Giuliani, Trauner, Torondolo, si estinguono alla fine 1600
con varianti : Cil (1487) - Zil (1493) - Cilo (1509) - Cillo (1510)
localita' oggi piu' nota come Celje (Zelie) in Slovenia, antica Signoria dei potenti conti tedeschi Cilli (vd. p. annales), la provenienza viene addottata a cognome, Luca nel 1486 elevato a nobile , Jacoma abita nel 1589 in piazza vecchia, Antonio nel 1696 citato per non aver pagato una multa, il cognome nella forma Zilli e' ancora presente, ma attenzione alle italianizzazioni
(vd stemma dei conti Cilly)
esiste una famiglia ghibellina a Firenze nel 1200 con lo stesso cognome,poi presenti anche a Verona e Vicenza, ma i triestini non sappiamo da dove ebbero origine, gia' presenti nell'anno 1300, quando Domenico e Vanzolo pagano le decime dovute al Capitolo di s Giusto, scompaiono nei primi anni del 1400, erano imparentati con i Mesalti, i Leo, gli Adami e i Malaspina. Nel 1751 giunge Antonio da Cormons, sarto d'uomo, Gio. Battista nel 1786 riceve 138 orne vino da Duino, nel 1824 Francesco con figli che insegna il ballo muore in contrada Pozachera, il caffettiere Giovanni muore nel 1851 a soli 40 anni. NB : il cognome si scambia spesso con quello sotto dei Civrani, ma pare siano 2 famiglie distinte
Nel 1328 certo fiorentino Albizo (Cipriani) abita con la famiglia in piazza a Muggia,era sposato con Giovanna Malaspina, nella casa del triestino Vitale de Argento
1348 - donna Fumia sorella Simonis Zisilini [alfaDD2- 4]
Cisilini - nel 1485 aggregati al Consiglio di Rovigo [F. Schroeder]- nel '400 presenti anche a Udine
in costruzione
- nobili
1328 -D.no andrea civrani de Venetia abitante Tergesti [vicedomini 4]
imm : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s. Giusto
con varianti : çivrano (1331) - Civram (1344) - Zivrano (1650)
nel 1300 sono gia' qui giunti da Venezia ma originari di Cervia, Andrea ricco commerciante di Trieste, ha il padre Antonio condannato in contumacia a morte a Venezia, per aver commerciato con la nemica Trieste. Nel 1700 entrano nel Consiglio dove coprono varie cariche, il ricco Andrea, che aveva donato 5000 ducati per la costruzione del nuovo palazzo comunale (quello poi teatro), nel 1708 viene sepolto nella cattedrale, la lapide è ancora visibile, alla fine del 1800 sono ancora presenti
ai primi dell'800, per matrimonio accomunano il cognome Rusconi, diventando così Civrani-Rusconi
nel 1202 tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge Dandolo, forse mutano in Clabuza,viventi ancora nel 1487
con variante : Klarič (1912)
presenti nei doc.ti alla fine del '500, vivono nel paese di Ceroglie, Maria nel 1610 è sposata con Bolco Sedmach, nel 1855 muore la sarta Maddalena, Marij nel 1912 frequenta la terza classe della scuola slovena di s. Giacomo, il cognome è ancora presente
Andrea figlio di Gregorio, nel 1473 riceve in dono una vigna in c Cedasi, Margeta vedova di Crisman, nel 1498 abita in c. Castello e ammalata detta il suo testamento con lasciti ai figli Helena e Thomas, Tomez vedovo e ammalato di peste, nel 1512 detta a letto il suo testamento, possiede varie vigne e anche case, lascia anche il denaro per una cassa per poterlo seppellire, suo figlio Martino, ultimo citato, nel 1518 possiede una vigna in c Cologna
1395 - Antonio claudo [alfaDD2 - 10]
il primo a Trieste, Leone, viene citato in un documento del 847 d.c., nel 1300 presenti a Capodistria, nel '400 anche a Lubiana, nel 1540 sono ancora citati, forse esiste tutt’ora una famiglia con questo cognome, ma non credo sia la stessa
1647 - Steffano Cligna della villa di Contovello [perticazioni]
forse dal vocabolo slavo ; klin - cuneo, in forma diminutiva, piccolo cuneo
il figlio di Tomaso, di cui non sappiamo il nome, nel 1413 subisce processo per ferimento e furto, ma era contumace, Francesca nel 1456 era la badessa del monastero della Cella di Trieste, alla fine '400 si spostano a vivevere tra Prosecco e Contovello, Jacomo, che era venuto ad abitare in Cavana, ma aveva anche casa nuova a Contovello, nel 1613 detta il suo testamento, ultimi menzionati, Michele, Nicolo, Stefano che nel 1647 possiedono terreni in altopiano
con varianti : Climento (1346) - Clemen (1561) - Clemente (1696)
nel 1325 sono già cittadini di Trieste, Violeta moglie di Jacobo, nel 1348 abita nella c Castello, nel '400 non sono presenti, ma Bernardina riappare nel 1561, Maria, moglie di Giorgio, nel 1699 abita nella c Fontanella, Lucia nel 1924 vende erbaggi. Il cognome Clemente è ancora presente
- nel 1755 giungono da Gradisca i Clementini, ma altra famiglia
Jacomo, nel 1448 paga l'affitto per saline a santa Sabeda (s. Sabba), abitano in Cavana, Andrea nel 1468 è membro del Consiglio cittadino, Francesca figlia del fu Jacomo, nel 1503 è vedova di Jacomo de Mirissa.
1335 - gregorio de cloza [vicedomini 11]
con varianti : Cloça (1300) - Clugia (1329) - Clucia (1363)
di Chioggia - lampante il caso in cui la provenienza fa' da cognome, quello vero, non ci e' dato sapere, gia' presenti nel 1300 quando abitano in contrada Riborgo nella zona detta Rena, Francesco ammalato nel 1550 chiede nel testamento la sepoltura in una cassa di legno, Nicolo nel 1463 viene condannato a 15 gg. di carcere per aver detto ; fotemo la madona. Dopo il 1500 non sono piu' citati
1530 - Jury Cluzary de Opchiena [vicedomini 57]
con varianti : Clusar (1524) - Cluzary (1530) - Cluzzar (1563)
dal 1490 viventi nel paese di Opicina, Giovanni nel 1519 e' il Suppano del paese, stessa carica che occupa Stefano nel 1546, nel 1700 ancora presenti
Stanco nel 1258 dona al figlio Gradine una vigna in contrada Cadinç (Iona) - unica nota
1647 - Gioseffo Cocianzich della villa di Prossecho [perticazioni]
con varianti : Cocianzich (1647) - Coziancig (1778) - Kocijančič (1912)
- Kociancich (1928)
forse dallo slavo Kocjan (Canziano), nel 1660 vivono in via Donota, Martino nel 1795 ha la carica di Suppano di Scorcola, Giuseppe nel 1847 possiede casa a Malcanton, altra in piazza della legna, in v del salice, in v del boschetto, il macellaio Antonio, che abita in v. della sorgente, muore a 30 anni colpito dal colera, nel sett. del 1867, il muratore Bartolomeo, nel luglio del 1875 mentre lavora su un impalcatura di una casa in p.zza Scorcola, improvvisamente cade, portato in ospedale non ce la fara', il cognome e' tutt’ora presente
NB : un certo Jacobo nel luglio del 1700 e' citato come : alias Janesich !
1324 - ser manolus cocho [vicedomini 1]
con varianti : Coches (1300) - Chocho (1324) - Cochus (1345) - Cocol (1348)
secondo gli scrittori veneti, sarebbero originari di Costantinopoli, spostatisi a Durazzo, poi a Mantova e nel X secolo a Venezia, i nostri sono gia' presenti nel 1276 quando Alviano è presente ad un atto notarile in palazzo vescovile, anche nel 1287 quando Ranchelli possiede un terreno in Gretta, dopo il 1400 non sono piu' citati
1647 - Mathia Cochoravez de Trebichian [perticazioni]
con varianti : Cochoravez (1647) - Kokoravetz (1917)
oggi modificati anche in Cocorovez, Jurio che era del paese di Doll, nel 1647 possiede terreni presso santa Croce, paese dove nel 1700 saranno dimoranti. Cocoravetz Teresa (ved. Citter) in aprile del 1840 fa istanza al tribunale civico di Trieste di richiamo a suo fratello Giusto Tommaso già mancante da 3 anni o sia dichiarato morto .
1395 - Jacobi codop [alfaDD2 - 10]
con varianti : Codopo (1446) - Codoppi (1590) - Codoppo (1600) - Codopi (1608) - Codoppas (1641)
forse originari di Isola (d'Istria), presenti alla fine del 1300, Bertone che nel 1500 abita in contrada della Pozachera, e' menbro del Consiglio, Pietro nel 1651 e' ammiraglio del porto, Antonello nel 1675 abita nella corte Trauner, nel 1700 non sono piu' citati
NB : il cognome mutato in Cadoppi e' presente in Emilia, e' possibile il trasferimento della famiglia
6/12/162 - il tergestino Nicolo Codoppo si laurea a Bologna, lo stemma appare nell'archiginnasio (per la foto si ringrazia il prof. Alberto Cadoppi)
1647 - q. Matheus Colman de Maichenasella [perticazioni]
gia citati nel 1202 tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge Dandolo, nel 1500 vivono nel paese di Malchigna, dove si ritrovano ancora nel '600.
1348 - marini de comino [alfaDD2-4]
non semplice l'origine di questo cognome, secondo gli scritti veneti, sono albanesi che nel 1400 si imparentano con i Castriota poi detti de Scandemberg, per il Crollalanza, sarebbe il nome dato ai Fagagna, ma un atto del Patriarca di Aquileia riporta Cumino come una pieve patriarcale data ad un triestino, cio' indicherebbe che si tratta di localita' nei dintorni (Komen). Il primo Luca e gia' citato nel 1322, sono presenti per tutto il '300, l'ultimo Crismano nel 1398 compra una vigna a santa Croce, il cognome oggi e' presente
1589 - Mathio confetto [4AD-testamenti]
nel 1291 un certo Nicolo, vive a Venzone, il primo a Trieste, Marino, era originario di Novo Mesto, nel 1388 e' gia' presente, dopo il 1401 non vengono citati, ma nel 1506, certo Pietro di Capodistria, pescatore, vive qui con la famiglia, vivono in Sporcavilla, dopo il 1591 non vengono piu' citati
nel 1614 Juri Confet paga affitti a Prosecco
nobili
si crede siano di origini ungheresi e poi prima del 900 d.c. spostatisi a Venezia, daranno vari Dogi alla Serenissima, nel 1300 sono anche Podesta' a Trieste, dove hanno anche negozio, alla fine del ‘300 si trasferiscono e riappaiono nel 1800 quando il veneto Lucio frequenta il Collegio dei gesuiti a Trieste, la nobile Michela (nata Balbi), nel 1820 muore a 63 anni in contrada Riborgo, nel 1870 sono ancora presenti
notizie varie sui Contarini >>>
probabilmente emiliani trasferitisi in Lombardia, gia' presenti nel 1470 quando giungono da Pavia, numerosi i casi di omonimia tra i parenti, nel 1650 ricevono il Predicato di Cedassamare, Pietro che abita a Milano, nel 1723 compra tutti gli affitti degli abitanti di Padriciano, che li pagavano a Catarina Francol, Giusto cav di Cedassamare il 13/4/1866 l’imp.re lo eleva a Consigliere aulico, Enrico nel 1870 vive in contrada del pozzo bianco ed e' capitano mercantile, Stefano Podesta' della citta', muore nel 1872. Nel 1808 arcivescovo di Vienna e magnate d'Ungheria e' un certo Sigismondo Conti de Hohenwart in Gerlachstein, ma non so' se sia della stessa famiglia, lo riporto per dovere di cronaca.
nel 1750 ne giungono altri dalla Baviera, ma non sono la stessa famiglia sopra.
imm. sopra. : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s Giusto
nobili
1525 - ser julius coppa [V. 55]
con varianti : Coppo (1295) - Copa (1327) - Coppe (1350) - Chopa (1435)
NB : mentre i veneti sono sempre Coppo, a Trieste le versioni si alternano
famiglia veneta, per alcuni di Caorle, per altri di Verona, forse di Padova, il ramo veneziano avra' importanti cariche per la Repubblica. Gia' presenti nel 1200 a Trieste, Guielmo nel 1320 e' banchiere in citta', abiteranno nel rione di Cavana in cui esistono 2 vie a loro dedicate e dove vissero alcuni della famiglia, il ramo nobile si estingue nel 1670, il cognome a tutt’oggi esiste ancora
curiosità : la via che oggi si chiama Cavazzeni nel rione di Cavana, in tempi medievali era dedicata ai Coppa che erano propietari di diverse case
1343 - Martinus Corat [alfaDD2-3]
Martino nel 1324 testimonio ad atto notarile (lui e suo figlio Matheo, vengono anche menzionati come Longo), Jvano figlio di Gerdosa, nel 1352 salariato dal comune come saltario di s. Vito, Mathia tra 1415 e 1440 paga al comune l'affitto per la "fovea" comunale, poi non sono più menzionati
nel 1775 nella lista degli abitanti, appare il triestino Corant Antonio e sua moglie Anna, il cognome è presente anche nell'800
con varianti : Corena (1436) - Coren (1448) - Corren (1530)
Mathio che era di Berza (tra Moccò e s. Dorligo) nel 1336 citato in comune per un debito, Francesco e Granata muoiono nel 1436, Giusto nel 1448 paga l'affitto per un orto, Pietro nel 1530 è un testimone ad atto notarile, nel 6/700 non sono menzionati, ma Rosa nel 1829 è una levatrice, Carlo nel 1924 un calzolaio e Giuseppe un sarto, il cognome Coren è ancora presente
1459 - Andream Chorosez brigente [Arenghi]
1521- Johannis corosich [V.54]
con varianti : Coroseç (1427) - Corossiz (1518) - Corosich (1521)
trattasi di un soprannome, secondo alcuni deriverebbe da : abitatore della Carinzia, o meglio di quella zona oggi a cavallo tra essa e la Slovenia, chiamata Koroška. Cosi' vengono chiamati anche alcuni Snello e qualche Bogatez, nel 1420 vivono nel paese di s. Servolo, nel 1900 si trovano a Muggia, il cognome e' presente tutt’ora, anche in Slovenia e in Croazia
il 10/12/1327 il banco del maleficio avvia processo per il ferimento al volto di Domenico de Baronçio detto coroxeç
1587 - sig.ra Juditha vedova de Corraduci [testamenti]
giungono nel '500 dalla Marca di Ancona, nel 1608 scoppia una furibonda contesa tra loro e gli Argento, per questioni di eredita', l'arciduca Ferdinando manda suo fratello Ernesto a Trieste per sedare gli animi, Rodolfo gia' accusato dell'omicidio di Cristoforo Traunar, ha la carica di Cancelliere arciducaledella Carniola, Isabella che aveva sposato un Marenzi a Vienna muore nel 1704 a Trieste, suo fratello muore celibe nel 1728 a Vienna.
1687 - Gio.Pietro Corsi notaio pubblico imperiale
provabilmente veneto-istriani - Hieronimo presenzia ad un atto notarile nel 1628, Francesca vedova del ricco Francesco, muore a 74 anni nel maggio del 1857, Anna vedova del commerciante Bortolo, muore a 80 anni nel 1866, Nicolo nel 1867 possiede fabbrica di candele di cera, in via Riborgo, Johan nel 1914 ha la carica di ufficiale dell'esercito austriaco mentre Guido muore sul fronte opposto nel 1917, la famiglia e' ancora presente
Bonifacio di Trieste, gia' citati in doc. del 1192, si spostano poi a Venezia, nel '300 tornano a Trieste come mercanti, nel 1500 non sono piu' menzionati, ma sembra si spostino in Friuli, nel '600 sono anche notai a Capodistria
della Corte - nel 1410 entrano nel Consiglio di Padova [G.B. Crollalanza]
1502 - francissco cortessio [V. 46]
forse di Pavia, ma originari di Cremona, Bartolomeo nel 1405 viene pagato dal comune per essere stato a Pisino, Luca oltre che essere notaio, nel 1476 possiede un albergo in contrada Mercato, suo fratello Paulo e' il professore di grammatica della citta', sua figlia Ginevra nel 1509 abita in Cavana, Francesco gia' da vari anni canonico triestino, nel 1506 ha la carica di Vicario del vescovo, ultimo Jacobo che nel 1512 fa' testamento
- nel 1700 sarebbero presenti a Cherso (da VE - Senato Mare - cose dell'Istria)
1328 - Jacobi coxeç [vicedomini 2] |
1530 - Stephano Cosich de s.to Odorico [vicedomini 57] |
con varianti : Coxiça (1312) - Coseçi (1322) - Cossiça (1322) - Cosseç (1364) - Cosec (1407) - Cozich (1431) - Cossich (1525) - Cosich (1530) - Kosič (1912)
gia' numerosi nel 1300, vivono nella contrada di Mercato, Acarisio che gia' aveva subito vari processi per violenze, nel 1388 e' membro del Consiglio, seguono altri processi, alla fine del '400 vivono sia a Borst che a Contovello, nel 1500 anche a s. Dorligo, il cognome mutato in Kosic e' ancora presente
1501 - ser Antonio coserep [V. 46]
con varianti : Coxirep (1407) - Cossirep (1416) - Cosarep (1462) - Cosarez (1486)
soprannome acquisito a cognome, giungono da vari paesi dell'altopiano, Pietro nel 1388 viene accusato di non essersi presentato al suo turno di guardia, Antonio nel 1492 paga l'affito per il magazzino sotto il palazzo comunale, dopo il 1512 non vengono più menzionati
1520 - Vale Cosmaz de Bolunez [V. 54]
1337 - ser petrus chosta [alfaDD2-2]
spagnoli di Cadice, ma originari di Costanza in Germania, presenti nel 1700 si estinguono alla fine del 1800, coprono le alte cariche comunali,avevano terreno dove eressero la chiesetta ancora presente detta s. Maria della neve (c/o inceneritore), noto anche il loro palazzo, ma che ormai di originale mantiene solo le mura esterne, dietro al palazzo del comune, venne costruito sul sito che fu' dell'antichissima vicedomineria. Furono imparentati con i Giuliani, i Rigoni, i Rubessa nobili de Mastenwald, i Mazzaroli, i Pagliaruzzi.
Jurio Cozman di S. Croce [perticazioni]- in altra nota appare proveniente dal villaggio di san Pelagio
con varianti : Cotzman (1525) - Kotzmann (1861) - Kozmann (1940)
nel 1500 vivono nel paese di san Pelagio, nel secolo dopo anche a santa Croce, Carlo nel 1924 commercia in ferramenta, il cognome oggi e' anche presente nelle forme Kozman e Kozmann
1335 - nedelche (Domenica) moglie del fu' martini cragnez [V.12]
1647 - Andrea Cragnez de Contovello [perticazioni]
il cognome si riferisce alla zona di provenienza detta anticamente il Cragno oggi Slovenia, gia' presenti nel 1300, vivono tra Prosecco, Contovello e s. Croce, Marin nel 1459 ha la carica di Suppano di Presniza (zona Dolina), Lazaro nel 1670 gestisce un negozio in piazza piccola ed abita nella contrada di ponta del forno, Andrea-di Volosca- nel 1866 riceve autorizzazione dal ministero di comandare navi austriache a lungo corso, il cognome esiste tutt’ora
gia' citati nel 1600, il cognome e' ancora presente nella forma Krapez, e' molto probabile che i Crapaz siano la stessa famiglia
Krapina- fiume affluente della Sava nei pressi di Zagabria, dalle parentele citate nei loro testamenti, giungono tutti da queste parti
Michele detto Vralez, nel 1410 viene accusato di ferimento, abitano in Cavana, ultima loro menzione del 1559
NB - è possibile che i Crapez sopra citati, siano la stessa famiglia
1521 - Thomas Crasavez de nova mesta cittadino e ab Ts [V.54]
con varianti : Crasiç (1406) - Crassez (1419) - Crassaveç (1444) - Crasavez (1467) - Carrovez (1603) - Cressevaz (1660) - Crassovitz (1855) - Krasovich (1858) - Krašovec (1912)
già presenti alla fine del '300, nel 1413 nella casa di Stefano, in c Guxion, avviene un ferimento, Marino nel 1450 paga al comune l'affitto per il suo orto, Tomaso originario di Novo Mesto, nel 1521 è già cittadino di Trieste (vd foto sopra), Jacobo nel 1603 è notaio in vescovado, nel 1770 arriva Giorgio del Cragno, sposa Geltrude del villaggio di Comeno, Michele muore nel 1855 e Giuseppe nel '58, Marija e Josipina fequentano nel 1912 la scuola slovena di s. Giacomo, Sofia nel 1924 ha una trattoria e Alberto un elettricista. I Krasevec sono ora presenti in Slovenia
con varianti : Cremenec (1405) - Cremeneç (1435)
Kremenez località in Ucraina - sono presenti per tutto il 1400 e vivono nel paese di Crogole, nel '500 non sono più menzionati
con varianti : Cressinger (1696) - Crasinger (1708) - Cresigher (1735) - Crizinger (1775)
Antonio nel 1695 testimone di un atto notarile, Gasparo nel 1708 è il tamburino della città, Gioseffo, giunge da Vienna nel 1764, ultima Leonarda, nel 1775 vedova con figlio
1647 - Juan Crisman del q. Michel de Basuiza [perticazioni]
con varianti : Crismano (1384) - Crismann (1799) - Križman (1912)
gia' presenti nel 1400, sono di Corgnale e di Repen, ma vivono nel villaggio di Basovizza, nel 1700 sono in massa presenti in citta', Giuseppe studente Ginnasio, nel 1866 riceve stipendio civico dal comune, Pietro-pizzicagnolo- nel giugno del 1875 sposa Maria Ciuk domestica, il cognome esiste tutt’ora ed e' presente anche in Slovenia e Croazia (vd. sotto - italianizzazioni)
1530 - Mathie Crismanciz de rebnico distretualis duinj [V. 57]
con varianti : Crismanciz (1530) - Crismanzich (1602) - Crismanzig (1682) - Crismancigh (1709) - Crismancich (1866) - Krizmancic (1909) - Krismancich (1924)
e' probabilmente una versione dello stesso sopra (a parte quello citato sopra), numerosissimi nel '500 vivono a Repnich, nel '600 in massa a Basovizza dove alla fine del '700 sono anche Suppani, questa forma sussiste tutt’ora - vd fondo pag. italianizzazioni
–vero nome Valvasone - nobili
notizie varie sui Cucagna >>>
1503 - ser francisi cudavaga [V. 46]
presenti alla fine del '400, Francesco e Johanne, nel 1509 sono membri del Consiglio, ultimo Johanne figlio del fu Johanne, nel 1541 paga al comune il dazio
dal lemma slavo kupec : il compratore, l'acquirente - Mochoro, era di Corgnale, nel 1401 assiste al processo di colui che gli rubò uva nella sua vigna in c Quarti, nel '600 sono presenti anche a Duino, Andrea nel 1775 è guardiano alla Sanità, Sebastiano nel 1824 è guardiano dello stabile ispezione Casino degli Arrivi, Ettore nel 1893 frequenta la terza classe del ginnasio superiore. Il cognome è ancora presente
1648 - Berton Curet de Rizmagna [perticazioni]
provengono dal villaggio di Rizmagne, gia' presenti nel 1580, Marianna figlia di Giovanni, legatore di libri, di anni 3, muore di morbillo, in ottobre del 1864, Giovanni che fà il carradore, di anni 42, muore il novembre del 1864, il cognome e' ancora presente anche nella forma Kuret
NB : Curet Guglielmo di Giovanni nel 1920 viene italianizzato in Curetti
NB : e' possibile che siano gli stessi Curez che nel 1300 vivono in Rizmagna, che poi abbiano modificato il cognome
1361 - Jurj cureç de riçmagna [alfaDD2-6]
1332 - Johannes curmani [alfaDD2 - 1]
con varianti : de Curmanello (1328) - Curmani (1332) - Chiurman (1648)
nel 1300 vivono nel paese di Bagnoli in valle dove nel 1464 possiedono anche un mulino, non citati nel '500 ma nel 1650 sono ancora li' presenti, il cognome Curman e' ancora presente
nel 1682 Johanne frequenta il collegio dei gesuiti, Lorenzo Domenico dal 1730 paga l'affitto al comune per la casa con bottega vicina alla chiesa di s. Pietro in piazza Grande, Osvaldo nel 1772 supplica il comune per aprire osteria a Zaule, Giuseppa figlia di Domenico, nel novembre del 1791 fà da madrina ad una suora del convento di s. Cipriano, il sensale Giuseppe, muore a 71 anni nell'aprile del 1857, il cognome esiste tutt’ora
CURTI - di MI ma origini di Gravedona (Como) si stabilirono anche a Roma e a VE come commercianti, ottennero giurisdizioni in Croazia, nel 1688 (x 100mila ducati) elevati a nobili del Senato e nel Consiglio veneziano [G.B. Crollalanza]
con varianti : Cusin (1405) - Cuxini (1525) - Cussin (1609)
nel 1390 vivono in paese a Prosecco, poi a san Dorligo, Gregorio nel 1663 detta il suo testamento.
nel 1700 esiste un ramo ebreo, Cajn viene menzionato in un documento nel 1758, Simon giunge nel 1772 dalla Francia, Rachele moglie del trafficante Isacco, muore a 50 anni nel 1857, Fortunata moglie del ricco Beniamino, muore a 73 anni nel 1868, il cognome esiste tutt’ora.
- famiglia marrana originaria del Portogallo, dal sedicesimo sec. presenti a Venezia, Trieste e Livorno, erano anche detti : Cusim, Cusi, Cuzzi, portano come arma araldica, stella di otto punte sormontata da corona - [Elvio Giuditta-araldica ebraica in Italia-stemmi cimitero ebraico di VE]
Per la biografia del proff. e eminente storico Fabio Cusin vd. il link biografia degli storici
1775 - Gioanni Cuzolin - triestino-anni 46-cattolico-muratore-sposato [Tognana]
sua moglie : Antonia-triestina- anni 46- cattolica-casalinga
con varianti : Cuzzolin (1648) - Cuzolino (1775)
Juan nel 1602 fa la guardia alla torre Trauner, Giovanni e Mattio, nel 1775 fanno i muratori, il cognome nella forma Cuzzulin è ancora presente.
da non confondere con i Cozzolino, di origini meridionali e di recente acquisizione
famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)
Caco (1300) - Caisafat (1396) - Calamin (1685) - Calalao (1492) - Calara (1474) - Calej (1538/88) - Caligaroli (1602) - Callamita (1320) - Caluxa (1377/8) - Camperis (1356) - Canaia (1609) - dej Cancj (1474-1532) - Candoni (1602) - de Canpetio (1500) - Canine (1494) - Canpanelo (1497) - de Canseo (1332) -de Cantando (1405) - Cantoni (1300 e 1656) - Canussa (1300) - Capaz (1525) - Capieni (1610) - Capoletti (1659) - Cappumo (1507) - Capua (1610) - de Caratano (1383) - Charavelo (1442) - Carcarello (1334) - Carcavez (1330) - de Carentano (1335/59) - de Carlosa (1334) - Carlovich (1532) - Carluz (1463) - de Carmano (1604) - Carni (1562) - de Caroba (1439) - Carpeç (1395) - Casarnello (1426) - Caseler (1513) - Caspercik (1623) - de Cassino (1390/1454) - de Cassola (1541) - Cassov (1647) - de Casta (1345) - Castaldi (1330) - Castelliz (1665-1847) - de Castello (1332/1428) - Casterlin (1395) - Castolich (1621) - de Catinelli (1438) - Catoni (1612) - Caucus (1454) - Cechigna (1300/10) - de Centa (1568) - Cergnala (1647) - Cernelin (1448) - Ceroncj (1539) - Ceronel (1675) - Cervato (1358) - Cesel (1640) - Ceslan (1604) - de Chaffa (1381) - Chalobich (1359) - de Chanila (1319) - de Chanobello (1358) - de Chasco (1407) - Chastelancic (1518) - Chatelo (1620) - Chaurat (1340) - Chegel (1518/30) - Chermenez (1371/81) - Cherner (1558) - Cherscho (1526/36) - de Chevez (1428) - Chiandus (1401) - de Chiandela (1553) -de Chiavala (1411) - Chibar (1330) - de Chiello (1540/89) - de Chilanec (1452) - Chilmarius (1406) - Chiletz (1539) - Chionze (1620) - Chiorban (1372) - Chirch (1476) - Chirchmayer (1486) - Chner (1671) - Chnexacha (1348) - de Cholmo (1325) - de Chontessa (1407) - Chopaç (1448/64) - Choren (1336/1448) - Chos (1451) - Chria (1647) - Ciai (1493) - Cibez (1647) - Cich (1545) - Cindino (1601/2) - de Cinelli (1472/92) - Cipolt (1310/68) - Cirogna (1604) - Cirus (1368) - Cisterna (1608/72) - Cithara (1498) - Clafuder (1486) - Clapziz (1523) - Claretano (1356) - Claveis (1623) - Clazza (1678) - Clenciz (1682) - Clesnich (1440) - Clugelman (1653) - Cocha (1602/6) - de Cocula (1439/45) - Codram (1525) - Colefa (1527) - de Cogolo (1493) - de Cogozara (1454) - de Colobich (1348/63) - Colombina (1582) - de Colona (1308) - de Colto (1352) - Comarelli (1337) - Comiçi (1361) - Compost (1621) - Conavich (1363) - Concini (1603/27) - Coneti (1359) - Conventa (1490) - de Corana (1326) - Corcoz (1622) - Corda (1543) - Coria (1523) - de Coris (1515) - Coronello (1531-1697) - de Corotan (1503) - Corren (1530) - Coser (1525) - Coslovetz (1580) - Cossolich (1580) - Couxa (1348/53) - Covel (1602) - de Cragler (1327) - Crampel (1672) - Crapulin (1690) - Creffi (1358) - Creisec (1519) - Crepadaz (1502) - Crepan (1648/60) - Cressani (1602) - de Crielis (1499) - Criello (1529) - de Crisa (1515) - de Crixe (1364) - Crismich (1602) - Cronber (1331) - Cruletz (1525) - de Cruza (1480) - de Cuchel (1326) - de Cuchi (1510) - Cudaveira (1466) - Cuderle (1538/41) - de Cuna (1492/1543) - Cure (1300) - de Curgiane (1497) - de Curia (1522/64) - Curtiza (1663) - Cuxich (1398/1406) - Cusmario (1327) - de Cussa (1553) - de Custa (1326) - Custel/r (1407/17) - Custoa (1621)
in costruzione
cognome che con ogni provabilita' si rifa' ad un antenato calzolaio, Francesco che faceva il sarto giunge da Cormons attorno al 1750, il cognome e' ancora presente anche nella forma Caligaris ( NB; non e' assolutamente il piu' antico cognome cittadino, come qualcuno ha scritto!)
NB : Gerzabek Oscar q. Giovanni- nel 1919 italianizzato in Calligaris
Maria, figlia di Michele e Nicolosa, nel 1771 viene battezzata nella chiesa di s. Antonio, il dott Luigi, nel 1909 è il direttore provvisorio del liceo femminile, Mario nel 1924 è bandaio, mentre Tiziano è barbiere, Candido nel 1940 è un capitano mercantile, Luigi un procuratore delle asscurazioni RAS, il cognome è ancora presente
famiglia di origini levantine, di religione greca-ortodossa, giungono nel 1770 e sono mercanti, Duca nel 1807 è il presidente comunità greco-orientale a Trieste, il cognome e' tutt'ora presente
Domenico arriva da Senigallia nel 1745, nei primi dell'800 possiedono casa in c. del Volto e in c. Riborgo, Antonio nel 1867 lavora come cancellista in ufficio del porto, nel 1866 Giuseppe figlio di Giuseppe, noto come Caprin (con lui la i finale sparisce), si arruola con i garibaldini ma viene ferito a Bezzecca e nal 1867 torna a Trieste, tipografo e scrittore di storia, dà alle stampe numerose pubblicazioni sulla città, muore nel 1904 e la via dove abitava prende il suo nome, la tipografia continua il lavoro ancora nel 1924, negli anni '40 saranno tutti impiegati, tranne Roberto che sarà vigile urbano, e che viene trascritto con tutte e due le forme del cognome
greci - il commerciante Demetrio giunge da Smirne (oggi Turchia) nel 1776, tre anni dopo si inizia la costruzione dell'imponente suo palazzo presente ancora oggi sulle rive, nel 1809 è tra i triestini imprigionati a Palmanova dai francesi, che pretendono grossa taglia alla città per non metterla al sacco, Giorgio nel 1797 copre la carica di presidente della comunità greco-orientale triestina, Procopio già direttore della scuola greca, nel 1831 è anch'esso presidente, il cognome è ancora presente
giunge nel 1785 il ricchissimo Antonio, un vero paperone all'epoca, si vocifera fosse stato il daziario del Cairo e fosse fuggito con un immensa fortuna dalla città, l'impero lo eleva alle più alte cariche dello stato, nel 1809 anche lui viene incarcerato a Palmanova dai francesi in ostaggio, per la taglia a Trieste intimata per non subire il sacco dell'esercito, sarà proprietario di numerose case, ma sopratutto sarà proprietario del teatro (oggi Verdi) che affitterà annualmente al comune, sulla facciata era presente lo stemma della famiglia, il conte Pompeo, figlio di Antonio e di Tecla Gibara, nel 1821 è direttore soc. filarmonica di Trieste, Cesare nel 1824 è il direttore della soc. orientale d'assicurazione, il conte Francesco Leopoldo il 9/3/1857 riceve dall'imp.re l’Ordine Corona ferrea di terza classe, la famiglia avrà possedimenti e beni anche nel goriziano, dove le varie contesse Teresina, Tecla, Anna, e il conte Michele, a metà dell'800 solleveranno questioni ereditarie.
Il 5/1/2019 a Terzo d'Aquileja si svolgono i funerali di Margherita Paola contessa di Cassis Faraone, morta all'età di 87 anni
greci ma originari della Romania, Paresco giunge da Venezia nel 1782 dove si era sposato, prima viveva a Smirne (odierna Turchia), Ciriaco negoziante di Borsa, nel 1793 è il presidente della comunità greco-orientale e nel 1799 abita nella c. del ponte rosso, nel 1809 anche lui viene incarcerato a Palmanova dai francesi in ostaggio, per la taglia a Trieste intimata per non subire il sacco dell'esercito, Giorgio nel 1825 si suicida sparandosi, Demetrio nel 1841 è direttore di Assicurazione, Pietro nel 1870 lavora come scritturale alla tesoreria civica - a Ciriaco è dedicata una via cittadina (vd. ritratto >>> )
1775- Andrea Zigoi- di GO-anni 56-da 30 a Trieste-cattolico-orefice-sposato [Tognana]
molto probabilmente sono gli stessi Cogoi riportati sotto, anche questi giungono dal goriziano slavo (Reyfenberg), oggi presenti nelle forme Cigui e Ciguj
forse dal friulano "cogol" : rete in canapa per la pesca - nel 1762 Filippo giunge da Gorizia e lavora come sarto da uomo, il calzolaio Antonio, muore a 60 anni nel ottobre del 1864, il cognome modificato in Cogoy e' ancora presente
il greco Demetrio giunge nel 1745 ed e' un barbiere, sposato con una triestina abitano in citta' vecchia, il cognome e' ancora presente
Luigi nel 1794 è tra i firmatari della protesta al comune fatta dai bottegai, contro i banchi nelle piazze, Gianbattista nel 1799 è il capo-contrada della città nuova, sarà poi anche Consigliere comunale, Pietro nel 1809 è tra i mercanti triestini, incarcerati dai francesi a Palmanova, come ostaggi per il pagamento di grossa taglia alla città, per non esser depredata, la vedova Nicolina, nel 1847 possiede case in v. Capitelli, in pozzo di Crosada, in androna dei Coppa, androna Gusion, Ferdinando nel 1848 è Capitano della guardia nazionale di Trieste, nel 1857 è Consigliere comunale e membro della direzione del monte civico di pietà, nel 1896 muore Alessandro, figlio di Pietro e Caterina, era nato a Travesio, Franz nel 1914 è ufficiale dell'esercito austro-ungarico, l'alpinista e pittore Napoleone invece scappa e si arruola nell'esercito italiano. Il cognome è ancora presente
La vedova Maria, originaria di Tolmino, era arrivata già nel 1734, la vedova Elisa nel 1924 ha un buffet, Giuseppe vende carbone e legna, Luigi ripara le botti
greci - giungono tutti nel 1775, Attanasio e Costantino nel 1847 possiedono casa in c. Sporcavilla, il secondo anche case in Chiadino, Guardiella, s.ta Maria Maddalena inferiore
pare che nel 1670 fossero aggregati al Consiglio di Padova (Schroder) - i nostri sono veneziani, ma originari dell'isola di Candia, Costantino nasce a Trieste nel 1811, sarà aggregato al Consiglio comunale e curatore dell'archivio cittadino(1) e ricercatore storico, a lui è dedicata una via cittadina, Giovan Paolo nel 1829 è il chirurgo di città e territorio, Elisabetta nel 1847 possiede casa in c. del pesce-Coppa, poi anche in c. del lazzaretto vecchio.
1) una mia personale piccola polemica, ancora oggi si trovano su internet, documentazioni all'asta, vendute a suo tempo dal Cumano, e non mi risulta fosse un collezionista
giungono attorno al 1755 dalle zone tra Gorizia e Kanal (oggi Slovenia), di umili condizioni ma, Francesco nel 1867 lavora all'ufficio contabile della finanza, Anita nel luglio del 1916 è matura a maggioranza all'esame del liceo femm. comunale, il cognome e' ancora presente
alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero tutte quelle che non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia, Veneto e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi.
presenti alla metà dell'800, Carlo nel 1909 frequenta la scuola reale superiore, Matteo nel 1924 ha un osteria, Mario nel 1940 lavora come usciere, il cognome è ancora presente
francesi - Gianbattista nel 1829 lavora al tribunale criminale, Gino nel 1880 frequenta il quinto anno del ginnasio superiore, il dr. Luigi nel 1886 è membro del Consiglio cittadino, il commendator Mario, nel 1940 lavora all'ufficio tecnico comunale, non mi risulta siano più presenti
a metà dell'800 vivono a Rozzol, Alfredo e Paolo nel 1909 frequentano la scuola reale superiore, Eugenio nel 1940 è un funzionario del Lloyd triestino, il cognome è ancora presente
ebrei ? - Raffaele Giuseppe nel 1857 sposa Giulietta Levi, Argia e Rodolfo nel 1940 abitano in Gretta, non mi risulta siano più presenti
pare giungano da Lubiana e, nei primi del '900 sono presenti anche a Pisino - Gioseffa nel 1856 possiede case in Cologna, Alberto, Bruno, Carlo, nel 1909 frequentano la scuola reale superiore, Ernesto che abita a Trieste e Giuseppe e Luigi che invece abitano a Pisino, sono elettori alla Dieta d'Istria, Umberto nel 1940 è avvocato, Gastone un capitano mercantile, il cognome è ancora presente
in costruzione
Antonio nel 1865 già menzionato come triestino, riceve l'attestato di prima classe della scuola reale, Giuseppe nel 1867 è il liquidatore della Contabilità civica, Luigi nel 1893 è maturo all'esame orale del ginnasio superiore, il commendator rag. Ettore, nel 1940 amministra stabili, il cognome è ancora presente
famiglia milanese, presenti già alla fine del '700, Jeronimo nel 1804 frequenta il collegio dei gesuiti, il dott. Gasparo nel 1809 è tra gli ostaggi triestini incarcerati a Palmanova dai francesi, per ottenere la taglia dalla città e non esser messa al sacco dalle truppe, i suoi eredi nel 1847 avranno casa in v. della Madonnina, Mario già operante nel 1924, nel 1940 abiterà in v. Rismondo, non mi risulta siano più presenti
credo pugliesi, nel 1817 il capitano mercantile Giovanni, con nave battente bandiera austriaca, porta merci da Bari, mentre è già qui Pietro che nel 1824 è un sensale delle merci, Donato nel 1924 è barbiere, mentre Michele è sarto, il cognome è ancora presente
il cognome molto probabilmente si rifà al villaggio da cui derivano : Kostanjica (it Castagna) Istria-Croazia, infatti già nel 1775 la giovane Apolonia, che dichiara di provenire da Parenzo, lavora a Trieste come serva in casa della famiglia Majoli. Nel 1847 Giovan Matteo possiede casa in v. s. Nicolo, Maria invece in Bauderiu, Gian Giacomo nel 1940 è un generale dell'esercito, Giuseppe un brigadiere dei vigili urbani, Yole una professoressa, il cognome è ancora presente
ebrei - già presenti nei primissimi anni dell'800, faranno parte di quella grossa fetta di ebrei giunti dall'Italia e anti-austriaci, Gentile già da decenni dimorante a Trieste, nel 1856 possiede casa in v s. Filippo, nel ghetto ebraico, Renato nel 1893 frequenta il primo anno del ginnasio superiore, Nidia nel 1911 si laurea a Padova, nel 1915 abbandona Trieste per Roma, ritorna nel 1919 e si sposa con Frigessy, negli anni '40 troviamo la vedova Emilia e Carla, il cognome è ancora presente
Giovanni nel 1865 riceve l'attestato di prima classe della scuola reale, studia poi a Vienna, Graz, Padova, Firenze e Zurigo, insegnerà a Treviso, Arezzo e Messina dove nel 1908 a causa del terremoto perirà sotto le macerie, Virgilio nel 1909 frequenta il terzo anno della scuola reale superiore, Emil nel 1913, Carlo e Giovanni nel 1924 vendono utensili di cucina, Umberto una ferramenta e Luigi vende tabacchi, anche Romeo nel 1929 vende utensili di cucina, il cognome è ancora presente e alquanto noto il negozio
Cravos
Giacomo nel 1867 è il perito bottaio del tribunale, Bruno nel 1924 è un costruttore edile, Maria ha un caffè e vende liquori, il cognome è ancora presente
ebrei - David d'Abram nel 1824 è il capo della comuntà israelitica di Trieste, Jacob direttore della Comp. Illirica di Assicurazione, Regina nel 1847 possiede case in c. del Corso e c. delle beccherie, Guido nel 1911 frequenta il ginnasio superiore, nel 1912 nasce Eugenio, a cui è dedicata una via cittadina, fisico e docente, viene arrestato nel '39, anche per le sue idee di sinistra, e messo a confino sull'isola di Ventotene, verrà ucciso a Milano nel 1945 da una squadraccia delle brigate nere
curiosità :
Cannarella - presenti dopo il 1918, Carmelo nel 1928 è un funzionario del tribunale a Trieste
ITALIANIZZAZIONI dei COGNOMI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
alcuni cognomi di Trieste italianizzati nel 1919 [per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929]
Cocever in Cocevio - Corsich in Corsi - Covacich in Covacci - Cuder in Cuderi
alcuni cognomi di Trieste italianizzati nel 1920 - 34 in epoca fascista : da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato riportano loro altra origine di provenienza del/la capofamiglia
NB : oltre ai cognomi, vennero italianizzati anche i nomi !
vd anche : K
n = nato/a a
in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina
già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
Cabol in Cobolli | Coceancig in Coceani - n Brazzano |
Cacnata in Ciacchi | Cociancic in Canziani |
Calcich in Calici | Cociancich in Cosciani - n Visinada-altro n Klosterneuburg |
Camillovich in Camillo- n Zara | Cogai in Cogari |
Cancig in Causi - nato a Gorizia | Cok in Ciocchi |
Carstulovich inCastullo- n s. Pietro di Brazza | Collarich in Collarini - altro n Muggia ab Albaro |
Caucich in Caucci | Collarig in Collarini - n Valvasone |
Cauzer in Causi - n Fogliano | Collaucig in Colaussi |
Cec in Cecchi | Collich in Colli |
Ceh in Cecchi - nata a Brestovizza | Collorig in Colori - n Cormons |
Ceglar in Celio | Cosciancich in Cosciani |
Cehovin in Cecchini - n. e vive a Gaberce- vari | Coslovich in Cosulli - n Portole |
Cek in Cecchi | Cossancich in Costanzi |
Cekovin in Cecchini | Covach in Fabri |
Cencic in Cenci | Covacich in Cova |
Cencig in Cenci - origini da Remanzacco | Covacich in Fabbro |
Cercego in Cerchi - n Capodistria | Covacich in Covacci |
Cergnar in Cenari | Covacig in Covelli |
Cergol in Cergoli | Crampar in Campari - n Monsalice (Parenzo) |
Cerkvenik in Cerqueni - n e ab a Corgnale | Crapiz in Carpi |
Cerkvenik in Cerqueni | Cravetz in Cravetti |
Cermelj in Cermelli - n Vertovino | Cresovitz in Cresi - n Pola |
Cernaz in Neri- n Pinguente | Crisman in Grimani |
Cerne in Negrelli- n Zara | Crismancic in Crismani |
Cernigoi in Neri | Crismancich in Crocetti - n Montona |
Cernivec in Negri | Crivicich in Crivellari - n Fiume |
Cernogorevich in Monteneri | Crusiz in Crusizio |
Cerovaz in Cervani | Cucek in Suzzi - nato e vive a Cossana -altri a Nacla |
Cesnik in Cosini | Cuk in Zuccoli |
Ceunja in Cenni | Cunja in Conelli |
Chlupacek in Pace - n Fiume | Cusan in Cusani |
Ciach in Ciani | Cuschlan in Cusciani |
Circovich in Circoli | Cvetnik in Fiori - ab a Roma |
Ciuk in Ciocchi | Cvetreznik in Cetrini |
Ciuk in Zucchi | de Czermack d'Eichenfeld (nobile) - in Cerma nob. della Quercia - n Capodistria |
Clarich in Clari - n Tuttisanti (Pinguente) | Czerny in Cerni - nati a Trieste, Pola, Otternitz (Austria tedesca) |
Clemencich in Clementi | Czerwinschy in Cervini |
Clnovar in Canovari - n Lindaro (Istria) | |
Cobu in Cavalli | |
Cobe in Cobelli | |
AGGIUNTE | |
Camisig in Camisi | Cah in Ciacchi |
Calaucig in Colussi | Caharia in Zaccaria |
Camillovich in Camillo | Cancula in Zanzulla |
Candisch in Candussi | Cahln in Calmi |
Carboncich in Carboni | Cappel in Cappello |
Carlovich in Carli | Castelliz in Castelli |
Catter in Cattaro | Cattet in Cattaro |
Cavalich in Cavalli | Cech in Cecchi |
Cej in Zei | Ceglar in Celio |
Celhar in Cellari | Cemperlar in Zamperlo |
Ciubellich in Ciubelli | Cendak-ik in Cenda |
Cermelj in Carmeli | Cernic-z in Cerni |
Cercego in Cerchi- n Capodistria | Cesarek in Cesare |
Cerovaz in Cerri | Cherbavaz in Cherbi |
Ceugna-Ceunja-Cevnja in Zugna | |
Cherincich in Cherini | Cherlosich in Cherbossi |
Chersich in Chersi | Chimenz in Chimenti |
Chiuchich in Chiucchi | Ciak-Cjak in Ciacchi |
Ciakic in Ciacchi | Cinik in Cini |
Cink in Zini | Ciznik in Zirni |
Ciuk in Zucchi | Ckalvien in Calvieni |
Clarich in Clari | Cocich in Cocci |
Cociancich in Cocianni - Cosciani | Cotic in Zotti |
Cociancich in Coceani- n Cittanova | Cok in Zocchi |
Colaucich in Colussi | Coslevaz in Cosoli |
Colia-Colja in Zollia | Cotar in Zotti |
Corsig in Corsi | Crech in Cresi |
Coslovich in Pellegrini | Crapez in Carpe |
Curk in Zucchi | Cumicich in Comici |
Curtovich in Curti | |
ecc ... l'elenco completo nei doc. originali ai link in fondo pg. | |
elenco dei cognomi ridotti in italiano : da Guida Gentile. di Trieste e della Giulia (1932) | |
Cabal in = Cobolli | Cebul in = Cevioli |
Cacovich in = Laconi | Cehovin in = Cecovini, Ceccovini |
Caffau in = Caffari, Caffieri | Cergnul in = Negrini |
Calcic-ch in = Calici | Cerkvenich-k in = Cerqueni, Cerveni |
Celebich in = Calbiani | Cernigoi-j in = Neri, Montenero, Negrini |
Carlovich in = Carli, Carmeli | Cherbancich in = Carboni |
Caucic-ch in = Calzi, Cauci, Fanciulli, Caucci, Causi | Cherpan in = Carpani |
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
Grazie ad una cortese persona, è visibile, ma anche scaricabile dal web, l'elenco dei cognomi triestini modificati dal fascismo sino al 1929, tratto dal libro : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929 >>>
NB: sono elencate solamente le piu' rappresentative o quelle che hanno un un maggior riscontro nei documenti comunali antichi, va' ricordato che prima del 1300 la documentazione e' scarna ed e' in possesso del Capitolo, prima del 1200 non ci risulta esista documentazione.
- alcuni scudi gentilizi sono scaricati da Google, qualora i legittimi proprietari ne rivendicassero il copywriter e me ne dessero avviso, saranno immediatamente levati
- gli emblemi dei : Canale, Cipriani,Civrani,Contarini, Coppa, Costantini, sono tratti da libri di genealogie veneziane, non e' certo che a Trieste avessero le stesse armi, cosi' neppure per i Cipriani, il simbolo della fam. ebraica Cusin e' tratta dalle lapidi di cimitero a Venezia. I simboli araldici delle fam. Calo', Capuano, Chichio, Contarini, hanno diverse varianti.
- piu' sono semplici gli emblemi araldici, piu' sono antichi
famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina fam. varie | |
alcuni cognomi dell'Istria e Dalmazia, italianizzati durante il fascismo | |
pagina aggiornata settembre 2023