logo

Creative Commons License
triestestoria.altervista is licensed under a
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

 

de TOFFANI

con varianti :

THEOPHANI - TEPHANIO - TOFANIO - TEFANIO/S - THOFFANI

 

si ipotizza una origine greca, secondo la tradizione, nel 1246 questa famiglia viene aggregata alle note 13 casade nobili triestine

armasi ipotizza fossero greci, da noi giungono da Capodistria, nel 1202 appare un Thefani ma non sappiamo se è della stessa famiglia, sono spesso giudici rettori, notai, coprono le piu' alte cariche cittadine, si imparentano con le piu' rinomate casate triestine, nel 1313 Odorico è già giudice della città, nel 1441 brucia la loro casa in Riborgo, Nicolò nel 1468 è tra i firmatari della rinuncia del comune all’imperatore, verra' impiccato dalla fazione contraria, nel ‘500 possiedono terre e villaggi in Friuli e in Istria, nel 1644 i fratelli Nicolo e Ganorio sono ancora citati.

Tofani - di TS, estinti 1597 - arma : di nero, a 7 quadrelli accuminati d'argento ordinati in banda [G.B.Crollalanza]

NB : non sono riportati tutti i componenti di questa famiglia, ma solamente alcuni dei piu' rappresentativi, numerosi i casi di omonimia tra coevi, tra i quali gli Odorico, Augustin, i Cristoforo, gli Johanne, i Nicolo', i Pietro, con la conseguente possibilita' di errore di attribuzione,  le ramificazioni familiari dei triestini e degli abitanti di Capodistria si intrecciano

 

legenda

A/T = Archeografo Triestino

AR = Arenghi

B/M = banco del maleficio

CA = libri della Cancelleria

CAv = vacchette della Cancelleria

L/C = libri dei Camerari

M/S = Marin Sanudo, i diari

N/EXT = notai estimatori

V. = vicedomini

 

1202 - nella lista dei firmatari dell'atto di dedizione di Trieste al doge Dandolo appare un Thephani, forse della stessa famiglia

in questo lasso di tempo, nei rari documenti a disposizione, non si ritrovano citazioni, e' molto provabile che la famiglia si sia spostata a Capodistria e che poi tornasse a Trieste, ricordo che per legge statutaria chi emigrava in altra citta' e non manteneva almeno una casa a Trieste, perdeva la cittadinanza e veniva citato come forestiero

teffanio trieste
1329 - donna nicolota de tefanio [alfaDD2-1]

triestestoria.altervista
1397 - ser odorico de teffanio [alfaDD2-11]

Odorico
- nel 1313 citato come giudice di Trieste (C.D.I.), nel 1316 e 17 paga la sua quota di decime al Capitolo tergestino, nel 1328 e 42, si menziona la casa che fu sua in contrada Mercato (V. 4)(N/EXT 3)- nelle documentazioni che citano la sua vedova Nicolota, scopriamo che Odorico era originario di Capodistria (CA 2)

- Nicolota
vedova di Odorico, nel dicembre del 1324 possiede una vigna in Sterpety (V. 1), nel 1335 abita in Riborgo (V. 11), nel 1341 possiede vigna in Sex Fontanis (V. 15) e casa in Mercato (N/EXT 2)

Justo
- del quale non sappiamo nulla, nel 1320 paga le decime al Capitolo

altro Odorico
suppongo figlio del primo, 1371/1 vicedomo, nel 1372 viene menzionato come tutore dell'eredita' del fu Bartolomeo Honorado (V. 24), nel maggio del 1381 viene menzionato come Logotenente della citta' (B/M 8), ovvero durante i tumulti anti-veneziani che termineranno con la cacciata dell'esercito nemico, viene poi mandato come ambasciatore di Trieste sia a Capodistria che a Padova (L/C), 1383/3° fù a Justinopoli per il comune [L/C] - 1387/3° fù ambasciatore a PD [L/C] - febbr. 1390 Vicedomo [L/C] nel 1395 detta il suo testamento, cita la sorella Beatrice e il fratello Cristoforo, era sposato con Floriana ed ebbe figli Augustino, Johanne, Lene e Costanza (V. 26), lui muore nel settembre del 1398, Floriana in novembre (libro delle cere)

- Johanne
fili q. Odorico - 1415 viene multato dal comune [L/C]

- Augustin
figlio di Odorico (B/M 1), nel 1337 ha la carica di fontecaro del comune (V. 13), nel 1340 abita in Mercato ed affitta una sua casa in Riborgo (N/EXT 2), nel 1343 funge da Procuratore del comune (C.D.I.), nel primo quadrimestre del 1345 copre la carica di Giudice Rettore (N/EXT 4), nel 1351 paga il "quartesio" al Capitolo triestino (2D48), copre ancora la carica di giudice cittadino, nel 1415 ultima sua citazione per una multa (L/C)

- Mina
moglie di ser Augustin, nel 1342 viene citata dal comune, ma non si presenta, risulta cosi', contumace (CAv 3)

Cristoforo
fratello di Odorico, nel 1378 vende una casa con piccola corte in Mercato (V. 25), viene varie volte multato dal comune (L/C), nell'agosto del 1401 vende una casa nuova in Mercato a Jgnera de Pellegrini (V. 27), muore un mese dopo (libro delle cere)

- Zoia
anche detta Zoieti, moglie di Cristoforo, muore nel settembre del 1442 (Marsich)

Hector
- tra il 1384 e il 1407 copre la carica di Camerario, Procuratore generale e giudice rettore (L/C), nel 1387 viene inviato come ambasciatore al duca d'Austria (L/C 7), nel 1390 possiede 2 vigne in contrada Figarole (CA 9), nel 1395 viene menzionato come interprete per la lingua "sclabonica" (CAv 10), nel 1398 viene incaricato dal comune nella ricerca di un medico per la citta' (V. 26), nel 1402 si aggiudica il dazio della porta del porto (L/C), nel 1405 (L/C 8) e nel 1411 copre ancora la carica di giudice rettore del comune (CA 10), il Cavalli lo cita ancora nel 1413 come milite del Capitano

- Catarina
moglie di Hector, nel 1386 viene menzionata come testimone (CA 9)

- Johanne
figlio di Hector, nell'agosto del 1417, menzionato come testimone (CAv - 14)

16/1/1441 - brucia in un incendio la loro casa in c. Riborgo (5A 1/7)(Ireneo della +)

Nicolo
1455/3° paga a messer Nicolo de Tofanio ......perche el fo con la regalia a Vinexia per zorni 18 [L/C] - 1456/1° condanna a multa - 1459/3° condanna a multa [alfaEE 28/6] +1463/3°, va a Castelnuovo con Cristoforo de Bonomo [L/C]- (de Teffanys), 1468, firmatario dell’abdicazione de Comune all’Imp.re (vd fatti 1469)

Hector
(gli Hector sono 2 distinti) - 30/11/1464 contratto di matrimonio con Madalena de Baxilio [V. 50] - ag 1468 è membro del Consiglio com [CDI] - 1470 partecipa ai tumulti (Tribel 2F5) - 4/9/1493 ha casa in c. Cavana presso Eccl. s. Sebastiano [V. 44]- il 18/6/1494 permuta 2 suoi bareti in c. S. Maria Madd. con bareto in c. Sterpeti [V. 44] - Hectore-4/7/1544 ab in Cavana presso la scuola com. [alfaE1-Malef. 219]

- Francesco
fili Ector e Maddalena (de Baseggio) 14/3/1494 teste – sposa Bartolomea (figlia di Pietro de Bonomo) ed ebbe figlio Giacomo – muore 1507 [Jenner-Sghedoni] – 9/3/1495 Cancelliere com. (V. 44) - 23/9/1495 riceve Privilegio Imp.le di Tabellionato da Federico [V. 44]– 27/1/1506 il q. Francesco era stato sposato con Bartolomea de Bonomo dal 18/1/1496, hanno figlio Jacomo, diatribe in merito alla restituzione della dote alla moglie [V. 48]

Dionisio
19/9/1501 accusa i saltari di Guardis [aE1-Malef.16] - 1507/3°, Dyonisio de Thophani per el fito del molino - 1509, nel Consiglio Maggiore, [Libro d’Oro, betaA 1] - 18/1/1512 quietanza dei beni ricevuti per la dote alla moglie Benvenuta (de Peterlin) [V. 51] - 1513 paga affitto per la fraternità di s. Pietro, casa dove abita [8F 19] -31/1/1524 riceve donazione di 2 duc. da Bartolomea de Zovenzoni [V. 55] - 6/12/1539 Provveditore [3D11-dazi/aff] +1540/2° nodaro del proc.+ 14/1/154? dona una sua vigna in c. S. Pallagio a lla figlia Ançolla (in dialetto) [V. 62] + 1544/1° giudice + Theophanio, Dyonisi- 16/7/1544 teste [alfaE1-Malef. 21]

- Anna Liberata
moglie Dionisi- 26/6/1504 vende casa in c. Mercato presso loro casale [V. 48] - 16/2/1510 ab in c. Mercato, fà testamento; possiede manso in Patria Forun julii in villa detta Prestine, vigna c. Guardis, [V. 50]

Cristoforo
22/8/1523 cede al f.llo Daniele un manso in villa Sacorio nel distr. Castronovo [V. 57]

Daniel
(Theophanio) 13/5/1507 Capodistria : riceve in dono da Simone Tarsius fratello di Guariento (citt.di Capodistria) (?) ville Carpeliane, Slope, Bresoviçe, Rosiçe, con terre, prati ecc... [V. 50] - 30/8/1508, gli viene vietatato di allontanarsi da TS, occupata da VE, pena la forca (provvedimenti del veneziano Capello, CDI) -1511/1° procuratore.gen (alfaDD3) -1533 ha 7 mansi in villa Sacoria, 1 in villa Golez, 2 in villa Slopa ecc. (tratto da ; pace di Wormatia, poi di Gradisca, tra VE e Austria) [1E-Kandler] - 25/3/1538 dà in aff vigna olivata con bareto in c. S. Pietro [V. 61] -10/11/1538 citt. di Capodistria, dà in aff terreno in Sterpeti [V. 61] + ult°/2/1539 cede un bareto in c. Scorcule c/o fonte com. [V. 60] - 27/4/1539 era citt. di TS e di Capodistria, vende un bareto in c. Disielle per 98 pert. [V. 61] + 27/10/1541 era citt di TS ma abitava a Capodistria, ha un credito di 2 £ piccoli per un bareto a Scorcula, verso Pietro de Leo [V. 61]-era figlio di Ector, sposato già dal 1506 con Tarsia de Tarsia, si trasferisce poi a Capodistria [Jenner-Sghedoni]

Odorico
1533- ha 2 mansi in villa Slopa, 1 in Bolluni e 1 mulino in valle Mocho (tratto da ; pace di Wormatia, poi di Gradisca, tra VE e Austria) [1E-Kandler]

Pietro
- (Thophanio) 1578? - bandito dalla città di Capodistria, per ferimento [Arrenghi di Capodistria, 12B 1/11] non viene specificato se fosse di TS

NB : è credenza che con la morte di Tristano nel 1597, la famiglia si estingua, ma il 25 maggio 1644 vengono menzionati Nicolo e Ganorio fili de Theophani patrizio [V. 92]

 

trieste

nota dell'autore : come i miei precedenti esimi colleghi, anch'io posso aver sbagliato, nei frequentissimi casi di omonimie, l'attribuzione di qualche nota al personaggio sbagliato, purtroppo le note comunali spesso riportano solo il nome senza quello del padre, e quando non ci sono riferimenti di moglie o figli o fratelli/sorelle, l'errore e' sempre in agguato, l'uso diffuso di dare lo stesso nome a figli e/o nipoti crea non pochi problemi, il tutto complicato poi, dalla mancanza di una data certa di nascita e di morte, infatti la stesura di un testamento, anche in caso di malattia, non attesta la morte del testatore, tanto che spesso, ripresosi, lo ritroviamo ancora per altri anni a seguire. Come gia' ampliamente specificato, un altro problema in cui ci si imbatte nella ricerca, abbiamo molte vedove che si risposano, procreano altri figli, a cui danno talvolta gli stessi nomi dei figli del matrimonio precedente, un bel guazzabuglio quando vengono menzionati i nomi e solo quello della madre. Avrei potuto glissare, evitando approfondimenti, generalizzare, evitare certe omonimie ecc .., ma mi sembrava onesto che i lettori sapessero, che sono davvero rarissimi i casi in cui uno scrittore di epoche medievali e anche dopo, possa certificare come sicure le date di nascita e di morte di ogni personaggio citato, per cui ... cautela

 

 

 

BACK fam T
botton