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ma molto di quello che fù scritto, serve solo al nazionalismo più becero per alterare la verità

FAS EST PRÆTERITOS SEMPER AMARE VIROS

biografia degli storici che scrissero di Trieste

 

antichi

 

Erodoto: (Alicarnasso, odierna Bodrum 484 ca. a.C. - Atene 425 a.C.) = storico greco, considerato il padre della storiografia, ideatore di un opera di preziose notizie miste a leggende, divisa dai grammatici alessandrini in 9 libri, indicati più tardi col nome delle 9 muse, la sua opera abbraccia il tempo che và  dai: Lidi e dai Persiani fino alla morte di Ciro (528a.c.) alla conquista di Sesto da parte degli ateniesi (478a.c)


Polibio di Megalopoli: 205a.c.-120a.c. = storico greco, filo romano, dopo averli combattuti, fu intimo amico dei Scipioni, ed in particolare l'Emiliano, la sua opera STORIE in 40 vol.


Artemidoro: geografo greco, intorno al 100 a.c. nomina Trieste, fondata dai Carni, nomina pure il periplo (antiche rotte fenicie che toccavano anche Trieste, il 3°)


Caio Giulio Cesare : 100 a.c. - 44 a.c. - scrisse il famoso "de bello gallico" nome postumo, in cui descriveva le guerre condotte contro i galli, all'epoca in cui era governatore delle Gallie e dell'Illirio, 8 libri scritti tra il 58 e il 50 a.c., in alcuni passi viene citata Tergeste, da lui stesso liberata dall'all'attacco e occupazione dei Japidi (popolazione dell'est)


Pollione Asinio Caio: 76a.c.-5d.c. = politico e scrittore romano, amico di Virgilio e Orazio, fondatore della 1a bibl. pubblica romana


Strabone: greco, 60 a.c.-20 d.c.? = geografo e storico greco, era di fam. agiata, primi studi a Nisa (nel Ponto), nel 44 a.c. và  a Roma, discepolo di Senarco e del grammatico Tirannione, abbraccio la filosofia stoica, fra il 35 e il 10 a.c. lunghi viaggi e ritorni a Roma, fù in Armenia, Egeo, Sardegna e risalì il Nilo al seguito della spedizione di Elio Gallo nel 24 a.c., si fermò alcuni anni ad Alessandria. Verso il 7 a.c. abbandonò Roma per la Campania - chiama Trieste con il nome di Pagus Carnicus (città  dei Carni) -MEMORIE STORICHE (circa 40 vol.)-GEOGRAFIA (17 vol.)


Tito Livio: n. a PD, 59 a.c. - m. Roma 17 d.c. = storico latino che spesso nomina Tergeste e la zona, noto anche però per i suoi errori, autore di "Storia di Roma dalla sua fondazione" in 142 libri, ce ne restano solamente 1-10-21-45


Pomponio Mela : nato in Spagna, intorno al 44 d.c. scrisse la piu' antica geografia latina giunta sino a noi, cita Tergeste come citta' dell'Illiria (in De chorographia)


Plinio il Vecchio (Como 23 - Castellammare di Stabia 79 d.C.), = vero nome; Cecilio Secondo Gaio, scrittore e scienziato latino. Intrapresa la carriera equestre, fu inviato sul Reno dove trascorse circa dodici anni. Tornato a Roma nel 52, si dedicò alla carriera legale, che poi abbandonò per scrivere e studiare. Dal 70 al 72 fu procuratore in Spagna e nel 79 - l'anno dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei - si trovava a Miseno, vicino a Napoli, al comando della flotta romana di stanza in Occidente. Desideroso di esaminare da vicino il fenomeno, salpò alla volta di Stabia, dove morì soffocato dai vapori dell'eruzione. Fu autore di numerose opere storiche e scientifiche - tutte perdute, ma a noi note grazie a un inventario stilato dal nipote Plinio il Giovane - fra cui una storia sulle guerre germaniche in venti libri e un'altra in trentun libri sulla storia di Roma dal 41 al 71. L'unica sua opera pervenutaci è la Naturalis historia, in trentasette libri, dedicata all'imperatore Tito: si tratta di un'enciclopedia che contiene, come l'autore stesso afferma, ventimila fatti desunti da duemila volumi di cento autori diversi. I primi dieci libri furono pubblicati nel 77; i successivi uscirono postumi, probabilmente a cura di Plinio il Giovane. Gli argomenti trattati vanno dall'astronomia alla geografia e all'etnologia, dall'antropologia alla fisiologia umana e alla zoologia, dalla botanica alla medicina e alle piante medicinali, dalla mineralogia all'arte e alla storia dell'arte.Le sue citazioni di Tergeste sono visibili alla pagina "annales 1"


Columella Lucio Giunio Moderato: 1° s. d.c. = scrittore latino, autore del trattato sull'agricoltura DE RE RUSTICA


Pausania il Periegeta (II secolo), storico greco, viaggiatore e geografo, probabilmente originario della Lidia, in Asia Minore. Viaggiò in Grecia, Macedonia, Italia e in parte dell'Asia e dell'Africa, e scrisse un'opera importante, Periegesi della Grecia, che fornisce un resoconto dettagliato dei monumenti artistici e delle leggende a essi legate.


Marciano (di Eraclea) - geografo greco vissuto tra il IV° e V° sec., fu' un raccoglitore degli scritti piu' antichi di altri geografi di cui oggi non ci rimane documentazione, cita Tergeste come territorio dell'Illirico


Prisciano - VI° s. - nato in Mauritania, fu' un grammatico latino, visse e insegno' a Costantinopoli, scrisse una periegesi in cui cita Tergeste circondata da alte mura.


Paolo Diacono : n. a Cividale (tra 720 e 30 d.c.) - m. a Montecassino forse 799 d.c. - era di origine <longobarda>, il suo nome era infatti Paul Warnefried, prolifico scrittore, tra quelli piu' antichi tedeschi, celebre per la sua <storia longobardorum>, dobbiamo infatti a lui le nostre conoscenze su usi e costumi di questo popolo, dal quale lui stesso discendeva, e che aveva personalmente vissuto, con l'invasione dei Franchi si fece monaco, forse ad evitare le prigionia, andra' alla corte di Carlo Magno a chiedere la liberazione del fratello, catturato in Friuli dopo una furibonda rivolta sedata dall'esercito occupatore, riuscira' a liberarlo ma in cambio rimane per molto tempo alla corte imperiale scrivendo varie opere. Numerose nei suoi scritti le citazioni degli avvenimenti in Friuli con accenni a Trieste.


Al Idrisi : geografo arabo che attorno al 1150 scrive "il libro di re Ruggero", nel quale trovasi una menzione per l'antica Tergeste che cosi' viene descritta ....citta' prospera, di grande diametro e divisa in rioni ....

 

 

moderni

 

Agapito Girolamo - nato a Pinguente ma di origini cretesi, il 13/3/1783 - m. a TS 28/2/1844 - aveva la carica nobiliare di conte, era imparentato con i Gravisi, tra il 1810 e il 12 fu' professore a Lubiana, poi sino al 1814 insegna nel ginnasio di Trieste. Diresse per 8 anni l'Osservatore triestino, pubblico' numerosi scritti, dalle descrizioni delle grotte del Carso alla famosissima < Descrizione della fedelissima città  e portofranco di Trieste unitamente alle sue vicinanze e passeggi >, elaboro' inoltre importanti traduzioni, dal tedesco, di opere teatrali. Fu' affiliato dell'Accademia degli Arcadi Romanosonziaci di Trieste col nome di Melisso Lusiano

Treccani, l'enciclopedia italiana Agapito, Girolamo Dizionario Biografico degli Italiani

AGAPITO, Girolamo. - Nato a Pinguente d'Istria il 13 marzo 1783, conte, e per parte di madre imparentato alla famiglia Gravisi dei marchesi di Pietrapelosa, ebbe uffici nella amministrazione francese ed austriaca, nel periodo tra il 18oo e il 1814. Dopo essere stato per breve tempo, dal 1810 al 1812, professore di eloquenza e storia e bibliotecario nel liceo di Lubiana, insegnò a Trieste fino alla soppressione del ginnasio da parte dell'Austria nel 1814

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Benussi Bernardo: nato a Rovigno nel 1846, studi a UD-Capodistria-PD-Vienna-Graz, dal 1869 insegna a Capodistria, dal 1874 insegna a Trieste, nel 1894 direttore Liceo femm., direttore Soc. istriana di archeologia e storia patria - presidente Università  popolare di Trieste - m. a TS 1929


Buttazzoni Carlo : 1833/75 -figlio dell'architetto Antonio (nato a Trieste ma di origine friulana), ricercatore storico pubblica numerose opere nell'Archeografo triestino (in costruzione)


Cancellieri, Pietro - vero nome de Monticulis (Montecchi) Pietro,figlio di Cristoforo, la sua famiglia giunta da Sassuolo nel 1417, ma originari di VR,si accredita di nuovo cognome a causa della carica che molti assumono presso il comune di Trieste. Veniva soprannominato <il pericoloso> a causa del suo carattere violento e manesco (anche suo frat.llo il canonico Baptista), nel ottobre del 1500 viene bandito dalla citta' e dal territorio, ma poco dopo lo ritroviamo presente, era sposato con Blanca a Mota vedova nel 1512 e che pochi mesi dopo il marito, vede morire anche il figlio Cristoforo di peste. E' noto per aver lasciato una cronica scritta degli avvenimenti accaduti in citta' dal 1441 al '98 e dei fatti di guerra - vd anche >>>>


Caprin Giuseppe : n. 16/5/1843 - nel 1864 fonda il giornale "il Pulcinella" che dura 1 anno - nel 1865 l'Arlecchino che dura fino al 1866 - nel 1866 si arruola nei garibaldini, ferito a Bezzecca, nel 1867 torna a Trieste, ed entra nella redazione de "il cittadino" - il 12/10/1867 fonda periodico "liberta e lavoro" che dura fino al 1884 - ebbe tipografia - moglie Caterina Croatto (morta nel 1922), lui muore a Trieste il 15/10/1904 - abitava in v. Caprin n° 7
Nota dell'autore : scrisse un bellissimo libro : il trecento a Trieste, ma commise una serie di errori, tra posizionamenti di torri, porte cittadine e altro. Secondo le mie ricerche, in origine si chiamavano Caprini e giungevano da Senigallia.


triesteCavalli Jacopo : -n. a Campeglio (Cividale) 4/7/1839 - docente di lingua,religione e letteratura italiana, m. a Trieste 28/6/1919 - studio' in seminario a Udine e Gorizia, ebbe piccole cariche parrochiali in Istria, nel 1868 arriva a Trieste ad insegnare, abitava in v. s. Martiri 14 (v. Cavana, vd. lapide sul muro) - scrisse <Commercio e vita privata di Trieste nel 1400 > in cui trovasi dettagliate descrizioni sugli usi e costumi, sulle famiglie, sulla conformazione cittadina di Trieste nel XV sec.da lui estrappolate dagli antichi documenti dell'archivio di Trieste - venne considerato scrittore di secondo piano, data la sua origine,l'estrazione religiosa e la sua professione, ritrovasi una forma di anti-austriacante (nel 1919 l'Italia lo eleva a Cavaliere del regno) , fu' l'inventore dell'infelice frase : Trieste nel 1300 era solo un borgo di pescatori, che ci fa' supporre che se del 1400 fosse un grande conoscitore, del secolo prima non ne sapesse nulla ! eppure ebbe rapporti con il Kandler e con l'Ascoli

 

imm a lato - la tomba nel cimitero di s. Anna

 


Cesca Giovanni : n. Trieste 7/1/1858 - m. nel terremoto di Messina 28/12/1908 - studi Univ. Vienna-Graz-Padova - studia a Firenze e Zurigo - insegna a Treviso 1886/88 - ad Arezzo 1888/91 - docente Univ. Messina 1891, e nel 1899 nominato preside facoltà  di Lettere - pubblica ; 5 doc. inediti sui fiorentini dell'Istria 1880 -16 doc. inediti sulle trattative fra Trieste e Venezia prima dell'assedio del 1368 (1881) -Le relazioni fra Trieste e Venezia sino al 1382 (1881) -La sollevazione di Capodistria nel 1348 (1883) -Venezia e la rivolta triestina del 1468 (1888) - Trieste e il Patriarca Nicolo d'Aquileia (1888)
NB : l'enciclopedia Treccani, lo cita solo come filosofo, forse non sapendo che fu' anche un eminente storico !!


de Coletti, Giuseppe : n. Roma 1744 da fam toscana - attorno al 1778 si sposta a Gorizia - nel 1780 fonda l'accademia Arcadia Romano-Sonziaca - muore a Trieste nel genn. 1815


Covre, Pietro : in costruzione


Cumano Costantino : Trieste 15/4/1811 - Cormons 18/12/1873 (padre veneziano, fam. originaria di Candia -Creta, madre Antonia Perusini) fu' uno della piccola schiera dei cosidetti storici irridentisti, era nel circolo dell "Favilla", forse fu' anche promotore delle rare manifestazioni anti-Austria, nel 1861 fu propugnatore dell'esigenza che a Trieste si insegnasse solo in lingua italiana, nel 1865 si trasferisce in Portogallo presso suo fratello, nel '68 ammalato torna a Cormons, divagando su internet ho scoperto in vendita ad aste private, documenti antichi forniti a suo tempo dal Cumano quando fù curatore dell'archivio di Trieste, anche lui fece probabilmente man bassa di documentazioni


Cusin Fabio : vd. >> e anche >>


Dall'Ongaro : nato a Mansuè¨ (Oderzo) 19/6/1808 - nel 1836 a Trieste, partecipa poi ne diventa direttore e proprietario del giornale "la Favilla" - espulso 1847 va in Toscana e poi a Roma - fu' un anti-piemontese e si scaglio' contro tutti coloro appoggiavano i Savoia - m. a NA 10/1/1873


Dandolo Andrea : 1306-1354 patrizio veneziano appartenente ad una famiglia che cha diede molti Dogi alla citta' lagunare, fu' Podesta' nella libera Trieste che lo aveva scelto per questa carica nel 1333, dieci anni dopo sara' eletto Doge della Repubblica, scrive forse la piu' antica storia di Venezia <cronicon venetorum> e non mancano citazioni su Trieste, dal martirio dei santi, alle famiglie e alle guerre tra le due citta' - dopo la sua morte, la cronica viene continuata da Raphany Caresini cancelliere veneto fino al 1387


Hattinger Giov. Battista : paleografo, collezionista, mercante d'arte, attorno al 1830 il Rossetti gli affida lo studio del materiale archivistico dell'archivio diplomatico per una sua catalogazione, secondo la mia personale opinione, vide anche documentazioni ora scomparse, nei fascicoli manoscritti da lui compilati, elenchi e note storiche a cui molti hanno attinto (in costruzione)


Henriquez de, Enrico - vd. voce >>>>


Hortis Attilio: n. 13/5/1850 -23/2/1926 - figlio di Arrigo ed Elisa Romano - nel 1866 segui' il padre benestante espulso da Trieste, in Italia a Milano, dove incontro' il gruppo di istriani notoriamente anti-impero, fece studi a Padova e Graz - 1872  direttore Bibl. Civica - 1875 direttore Archeografo Triestino nel 1919, per le sue evidenti manifestazioni di simpatia per il regno d'Italia, venne eletto senatore

12/3/1925 - A. Hortis riceve lla tesera onoraria di fascista, e per l'occasione legge un inno all'opera di Mussolini (anche Alfonso Valerio)

 

immagine : schizzo in archivio


Incontrera de, Oscar - n TS 23/6/1903 - m T 20/4/1970 - figlio di Massimiliano (di origini spagnole) e Irene Crusiz, suo nonno Giovanni fece parte della Corte dell'arciduca Massimiliano e lo segui' n Messico. Dopo gli studi, lavora in banca dove incontra il C. Leone Curiel (autore di; Trieste settecentesca), intanto l'Oscar pubblicava i suoi studi sulla cattedrale di s. Giusto, cambio' lavoro e fini' alle Assicurazioni Generali, venne poi nominato ispettor onorario ai monumenti, e fu' accanito oppositore allo spostamento delle statue dedicate a Leopoldo I e a Carlo VI, fece rimettere la statua di Massimiliano a Miramare, fece mettere una lapide in memoria del soggiorno di Napoleone sulla casa dei Brigido, nel 1937 pubblica "l'ultimo soggiorno dell'imperatrice Carlotta a Miramar", nel 1942 collabora con Pagnini per il centenario di Domenico Rossetti, nel dopoguerra collabora alla ricostruzione della Societa' Minerva, le sue poderose conferenze sugli emigranti francesi a Trieste, vengono pubblicate sull'Archeografo triestino.


Ireneo della croce (Manarutta Giov. Maria): figlio di Bernardino Petreuli - n. TS 25/5/1625, studia ai Gesuiti, nel 1649 diventa Carmelitano scalzo e si trasferisce a Venezia, nel 1651 a Padova nel convento san Gerolamo, nel 1698 scrive Historia antica e moderna, sacra e profana della città di Trieste (la prima Storia ufficiale di Trieste di cui siamo a conoscenza)1 sono numerosi gli errori da lui riportati, ma i suoi testi furono la base da cui molti rinomati storici partirono - la 2a parte viene pubblicata postuma nel 1881 a cura di P. Tommasin - morto a Venezia 4/3/1713
NB: l’ultima parte della Storia viene copiata dal Mainati che poi la spaccia per sua Vd. anche ; Vita di Gio. Maria Manarutta - in {Kandler-l'Istria, vol 1°-p.15}
1 - NB : forse non e' la prima, nei suoi scritti lo stesso Ireneo ci parla di un manoscritto sulla storia di Trieste opera di un certo Paolo Gradense, ma di cui non ho altre notizie


de Jenner Luigi : 17/3/1803 nasce in Cavana al n° 13, ebbe una vita di stenti, ma un grande amore per la città  lo fece diventare tra i massimi esponenti della storia cittadina, raccolse memorie tutta la vita, ma non pubblicò mai nulla, nell'archivio esistono interi volumi da lui scritti, con una grafia che fa impazzire gli studiosi, inerenti a tutte le notizie che riguardano Trieste, tra i primi a fare uno studio sulle famiglie nobili, non venne mai preso troppo in considerazione purtroppo, tanto che il 13/4/1868 morì (di pneumo-tifo) e venne sepolto in una fossa comune del cimitero, dopo qualche anno, la famiglia Conti, gli eresse un semplice lapide [archeografo triestino - 2003]
- i suoi manoscritti, sono ancora presenti nell'archivio diplomatico, su carta blu e con una scrittura che fà  impazzire i paleografi, la gran parte delle notizie da lui riportate, purtroppo non citano la fonte

jenner trieste   jenner trieste


triesteJoppi, Vincenzo : UD 1824-1900- medico chirurgo, bibliotecario, storiografo
Joppi, Antonio : UD 1821-1906 - ingegnere e storiografo, f.llo di Vincenzo

 

documentazioni inerenti Trieste da essi trovate, furono pubblicate sull'Archeografo triestino a Vincenzo e' intitolata la biblioteca civica di Udine

 

 

immagine : Joppi Vincenzo


Kandler Pietro : n. a Trieste 23/5/1804 - m 18/1/1872 = era di origine scozzese ( casato dei busto in memoia del Kandler Chandler) - Pietro a 5 anni leggeva correttamente da ds. a sin. e rovescio, fece le prime scuole sotto dominio francese, il Ginnasio a Capodistria, Università  di PD - Università  di Vienna, ultimo anno a Pavia, dove si laurea - pubblica poemetto del Rapicio "Histria", trovato in Bibl. a Vienna, viaggia molto per il nord Italia - ritorna il 1826, e insieme all'avv. Rossetti iniziano il famoso Archeografo Triestino, che uscì nel 1826 - diventa assessore ed avvocato - alla morte del Rossetti (1842) gli morte del Kandler subentrò nella carica di Procuratore Civico - nel 1846 inizia pubblicare il giornale l'Istria che durò 7 anni - in 40 anni di studi sulla Storia di Trieste formò una collezione di 26 vol., scrisse il Cod. Dipl. Istr., dai tempi di Roma al 1520 -venne onorato con la medaglia, dall'Imp. Francesco Giuseppe che lo creò Cavaliere della Corona ferrea e l'Imp. Massimiliano di quello della Guadalupa, parlava correttamente francese e tedesco- alcune - adotterà  anche lo pseudonimo di Bandelli Giovanni, e Traiber Giusto - OPERE : Storia del Consiglio dei patrizi, Le iscrizioni romane dell'Istria, I carmi latini del Zovenzoni, Austriade, Le memorie di Andrea Rapicio,.....di Rinaldo Scarlicchio, Notizie storiche di Trieste e guida per la città , Memorie e notizie su Ant. Turrini, .... su Giov. Maria Petreuli detto Mannarutta, l'iscrizione romana del 4° s. dell'era cristiana, Aquileia romana, raccolta delle leggi ordinanze e regolamenti speciali per Trieste, L'Istria, Conservatori ..... ecc.... sarebbe un elenco lunghissimo, è credenza tra gli storici che fosse anche un grafomane

Treccani, l'enciclopedia italiana Kandler, Pietro Paolo Dizionario Biografico degli Italiani (?)
KANDLER, Pietro Paolo. - Nacque a Trieste il 23 maggio 1804 da Paolo, insegnante di disegno, e da Giovanna Ceruti.Iscritto al ginnasio di Capodistria, fu da uno dei suoi professori, don L. Bencich, incoraggiato agli studi umanistici che lasciò temporaneamente per frequentare i corsi di legge all'Università  di Padova; passato poi all'Università  di Vienna per perfezionarsi negli studi, scoprì nella Biblioteca Palatina il poemetto Histria di A. Rapicio (Vienna 1556), su cui si laureò a Pavia nel 1826 e di cui curò l'edizione (Pavia 1826, con traduzione del nonno materno M. Ceruti)

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vd. anche fam. - K

kandler trieste   kandler trieste

imm sopra :morte del Kandler

imm a lato ridimensionata (tasto ds. vedi imm.): tomba di Pietro Kandler nel nostro cimitero

 


Kratey/Cratey, Antonio- 2/9/1760-16/12/1840 - famiglia giunta a Trieste da Vienna nel 1754 e imparentatisi con i nobili de Giuliani, Antonio nel 1806 elevato a patrizio di Trieste, 1808 segretario del giudizio civico prov. , direttore della speditura e membro del Consiglio cittadino, lo stesso anno pubblica : Perigrafia dell'origine dei nomi imposti alle androne contrade e piazze di Trieste che servir può d'aggiunta alla Cronica del p. Ireneo della Croce

vd. anche fam. - K


Leicht, Pier Silverio - n. VE 25/6/1874 - m. Roma 3/2/1956 - figlio di un irredentista, si laurea a Padova su diritto romano e germanico, fu' a Lipsia (D) e a Roma, lavora a Udine e si dedica allo studio storiografico del Friuli, fu' professore di diritto in varie universita' italiane, si iscrisse al partito fascista e ne divenne deputato in parlamento, nel '34 eletto senatore del regno. Dopo la liberazione, le truppe alleate lo privarono delle cariche, considerando la sua vita fervente nella vita politica fascista


Liruti, Gian Giuseppe- n. Villafredda (Tarcento) 1689-UD 1780- avvocato, scrittore, storiografo, filologo, studi a Venezia presso i Gesuiti e Padova dove si laurea, si applica allo studio di epigrafi romane di Aquileja, numerose le sue pubblicazioni sulle storia del Friuli, nelle sue ricerche, trova molti documenti inerenti alla storia triestina che vengono pubblicati


Mainati Giuseppe Maria(Trieste 1760-1830) - origini greche, Nicolò Mainati prese gli ordini monastici con il nome di Giuseppe Maria e fu ordinato sacerdote e vicario corale della cattedrale di San Giusto. Scrisse dei martiri e dei santi protettori di Trieste (1806) e tra il 1817 e il 1819 pubblicò in sette volumi le Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste, opera interamente copiata, con aggiunte dagli scritti dell'Ireneo della Croce, ma non pubblicati. Notissimo per una bufala presa per vera ancora oggi, la pubblicazione dei dialoghi in un dialetto ladino spacciate per vere lettere triestine


di Manzano,conte Francesco ; nato a San Giovanni al Natisone nel 1801 e morto a 94 anni a Udine, è considerato uno dei più importanti storici del Friuli. I suoi Annali del Friuli registrano cronologicamente i principali avvenimenti della storia del Friuli dal 6114 a.C., moltissime le citazioni storiche su Trieste

 

 

imm a lato ridimensionata (tasto ds. vedi imm.)


Marchesetti, Carlo : n. Trieste 1850 - m. 1926 - nel 1903 diventa direttore dell'Orto botanico fu' un valente archeologo, inizio' le prime esplorazioni nel Carso dei castellieri, pubblico' la gran parte dei suoi studi - da citare : I castellieri preistorici di Trieste e della regione Giulia, Museo civico di Storia naturale, Trieste 1903


Marsich Angelo ; 1820-1895 canonico della cattedrale di s. Giusto, riordino' l'archivio del Capitolo tergestino e trascrisse le pergamene che vennero pubblicate sull'Archeografo Triestino - presnte anche in archivio una raccolta manoscritta di nomi e cognomi di defunti nelle varie epoche medievali


muratoriMuratori L. A.: nato a Vignola 1672 - m. Modena 1750 - diventa sacerdote e viene assunto come dott. all'Ambrosiana - nel 1700 dirige la bibl. di Modena, tra le sue opere: Annali della Storia d'Italia (12 vol.) - Antiquitates Italicae Medii Aevi (una da 6 vol. e una da 17) - Rerum Italicarum Scriptores (raccolta di cronologie delle città  italiane e altri documenti, incredibile fonte di notizie antiche)

 

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Palladio, degli Olivi, Enrico : UD 1580-1659 - medico, filosofo, storico
Palladio degli Olivi, Gian Francesco : UD 1601 - 1669 nipote di Enrico, laurea a Padova, abate e storico, scrive 2 libri Historie della provincia del Friuli


paschiniPaschini, pio- Tolmezzo 1878-Roma 1962 - storico della chiesa, docente a Roma, scrisse un importante storia su Galileo Galilei, numerosissimi i suoi libri sulla storia del Friuli e naturalmente con accenni alle vicende triestine - a lui e' dedicato un istituto per la Storia della chiesa friulana a Udine - vedi QUI

 

imm a lato ridimensionata (tasto ds. vedi imm.)


Petronio Prospero : nato o a Capodistria o Pirano nei primi del 17° s. - medico, aveva lavorato a Capodistria e Trieste, scrisse Memorie Sacre e profane dell'Istria, nel 1681, ma inedito fino al 1968, muore forse nel 1688


Puschi Alberto- archeologo (n. Trieste 13/2/1853- m . 9/11/1922)studia geografia e storia a Graz, torna a Trieste e le insegna al liceo. Dal 1884 al 1919 era il direttore del Museo civico d'antichità  a Trieste. Fu' Consigliere della Soc. Minerva e redattore dell'Archografo Triestino in cui sono raccolti molti dei suoi studi pubblicati dal Benussi, fece ricerche sulla villa romana di Barcola e sulla follonica a s. Sabba, poi si allargo' sino a vari siti dell'Istria


rossetti triesteRossetti Domenico : patrizio triestino (de Scander), n. 19/3/1774, studia a Prato, studia filosofia a Graz - nel 1880 si laurea in giurisprudenza - nel 1802 assunto al Comune - dal 1804 avvocato - nel 1818 Procuratore civico - fonda il Gabinetto di Minerva nel 1810 - l'Archeografo Triestino nel 1829 - m. 29/11/1842 - la citta' gli eresse un monumento nella via ora Giulia, davanti l'ingresso del giardino pubblico, ancora esistente e gli ititolo' una importante via che passava proprio sul suo terreno.

NB : l'enciclopedia Treccani, lo cita come anti-austriaco ! niente di piu' falso, tanto che fu' uno dei promotori e firmatari della richiesta di rinnovo a Vienna dei Privilegi e della citazione di : Trieste, citta' fedelissima, ma ...la carta italica si lascia scrivere

imm a lato ridimensionata (tasto ds. vedi imm.)


Sanudo, Marin il giovane (Venezia 1466-1536), diplomatico e cronista, membro della famiglia veneziana dei Sanudo. Ricoprì cariche pubbliche nel governo della Repubblica di Venezia, prima nel Senato poi nel Maggior Consiglio, e svolse importanti incarichi diplomatici. Nei 58 voluminosi tomi dei suoi "i Diarii" che partono dal 1496 al 1533 sono numerosissimi i riferimenti alla città  di Trieste in merito ai fatti di guerra con Venezia dove furono trascritte le missive tra Senato e i vari generali durante gli assedi di Trieste.


Scussa Vincenzo : n. a Trieste giu. 1620 - si sposa, ma vedovo prende i voti nel 1666 - docente di filosofia c/o le monache Benedettine - 1668/72 segretario del vescovo Vaccano - dal 1674, canonico e vicario gen. - scrive nel 1695 il Cronografico di Trieste, pubblicato nel 1863 - m. 13/9/1702, era amico di fra Ireneo della Croce.
Scussa Antonio : nipote di Vincenzo, tenne un diario che copre il periodo dal 1732 al 49 in cui annoto' i vari fatti successi nella citta' con ampie descrizioni, venne pubblicato ad opera del Braun (Giacomo), nell'Archeografo Triestino 1929/30


sigonioSigonio Carlo: Modena 1520-1584 - storico e filosofo - scrisse DE REGNO ITALIAE in 20 libri, dal 570 al 1200

Treccani, l'enciclopedia italiana - Dizionario Biografico degli Italiani

Sigònio, Carlo Sigònio, Carlo. - Storico (Modena 1520 circa - Ponte Basso, Modena, 1584). Dapprima al servizio del card. Marino Grimani, succedette (1546) a Modena, quale maestro di greco, a Francesco Porto, che era stato molti anni prima suo maestro; quindi fu insegnante di umanità  a Venezia (1552), a Padova (1560) e a Bologna (1563). Erudito appassionato, fornito di acuto spirito critico, avvertì in special modo l'importanza dell'elemento giuridico nello sviluppo delle istituzioni

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imm a lato ridimensionata (tasto ds. vedi imm.)


Sindici Giovanni : trascrisse gli annali di Trieste, fino al tempo in cui visse, il manoscritto composto da diversi faldoni, è completo di immagini, note, foto, ecc... (che il sottoscritto ha catalogato), purtroppo gli ultimi anni sono quasi illeggibili a causa di un tremore alla mano che deve averlo colpito

in costruzione


Sticotti Piero: n. 4/4/1870 a Dignano (Istria), padre goriziano , a pochi mesi vengono a vivere a Trieste - Università  di Vienna - laureato in filosofia nel 1894 - nel 1898 torna a Trieste - fino al 1905 insegna al ginnasio - 1920/40 direttore del museo di Storia e arte - 1926/7 direttore Minerva - fino al 1952 direttore dell' Archeografo Triestino - m. a Trieste 30/7/1953


Szombately, Marino - n 19/7/1890 a Trieste ( ma direi di chiare origini ungheresi) - studi a Trieste, nel 1912 si laurea in lettere a Roma, nel 1928 in giurisprudenza a Bologna, dal 1912 al '60 insegna al liceo Dante Alighieri di Trieste, dal 1930 al '60 professa l'avvocatura, dal 1943 al '60 insegna letteratura latina medievale, all'Università  di Trieste, sarà  presidente della Soc. Minerva, dal 1947 al '50 direttore dell'Archeografo triestino - ricercatore storico, noto per i suoi studi sugli Statuti cittadini - m 8/1/1972


Tommasini Giacomo Filippo (vescovo di Cittanova)- nato a PD nel 1595, da famiglia di origini toscane, figlio di Giacomo e di Ippolita Panizzola, studia e si laurea in filosofia e teologia, scrive diversi libri che presentò al papa Urbano VIII, che lo destina al vescovado di Candia, lui cortesemente rifiuta e allora viene destinato a Cittanova d'Istria, muore nel 1654 - descrizione di Trieste e sua storia ecclesiastica in : de commentarj storici-geografici della provincia dell'Istria


Tribel Antonio : n. 13/6/1833 - m. 7/10/1891 - autodidatta - nel 1870 fonda il giornale <il canocchiale> - articoli su l'Alba 1882- numerosi i suoi scritti sulla città . Personaggio estremamente curioso, nella sua vita esploro' case e cantine della citta' vecchia e di cui ci rimane tutta una serie di annotazioni in cui descrisse tutto cio' che vi aveva trovato (ora scomparse), abbiamo inoltre una serie di mappe da lui disegnate in cui appaiono, sopratutto nella zona di Cavana, una serie di passaggi sotterranei che congiungevano le varie case, tutto questo materiale non venne mai pubblicato
NB : altri della sua famiglia scriveranno sulla storia cittadina


maniaccoTito Maniacco : nato a UD 1932 - m. UD 22/1/2010 - insegnante, poeta, storico delle vicende del Friuli, scrisse anche poesie in lingua friulana - molte le note storiche sui fatti medievali che coinvolgono Trieste

 

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Ughelli Ferdinando : n. a FI nel 1595 - m. Roma 1670 - scrisse l'imponente opera <Italia sacra> in cui vengono riportati i vescovi che da epoche remote ressero le sorti di gran parte del territorio italiano, nonostante contenga molti errori tra datazioni e nomi, dovuto ai suoi collaboratori sparsi ovunque sul territorio, rimane comunque un opera omnia a cui tutti hanno attinto, vennero poi rifatte due edizioni aggiornate nel 1713 e nel 1763. Il libro contiene la serie dei vescovi di Trieste e alcune note sui Patriarchi nativi di questa citta'

 

 


Johan Wichard Valvasor [Janez Vajkard Valvasor] - barone, di origini bergamasche (Valvassori), famiglia spostatasi nella Carniola (oggi Slovenia) nel '500. Nato a Lubiana nel 1641 (sua madre era una Rauber), scrisse l'imponente enciclopedia < Die Ehre dess Hertzogthums Crain - la gloria del ducato di Carniola> nel quale sono descritte minuziosamente oltre la stessa Carniola, l'Istria imperiale e naturalmente Trieste, il tutto arricchito con numerose illustrazioni dell'epoca. Fu' un grande viaggiatore e stimato ricercatore scentifico, ma si sveno' nelle spese, tanto da dover vendere tutto cio' che aveva, mori' povero a 52 anni nel 1693 in una piccola casetta a Krsko (oggi Slovenia), ultimo suo avere. Oggi e' considerato uno dei piu' grandi personaggi della Slovenia 

 

 

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NOTA : ho tralasciato volutamente diversi storici, studiosi, autori di libri, che il sottoscritto dopo averli letti, li ho eliminati come filo-nazionalisti e simpatizzanti poi della destra fascista (vd. Tamaro ecc.. poi sarebbe un lungo elenco), ovvero tutta la storia è¨ incentrata a mettere in cattiva luce l'Austria e innalzare dubbi personaggi, che però furono filo-italiani, a mio avviso, uno storico che si rispetti, deve obbiettivamente prendere in esame i documenti che legge, se non lo fa è di parte, e tutto il suo sapere non conta più niente. Sappiamo che il Kandler e il Rossetti, erano filo-austriaci (o meglio, difensori del patriziato), ma nella loro ricerca storica, ciò non sempre incise, in quanto varie sono le contestazioni all'apparato austriaco nei momenti critici della nostra storia, e mai non travisarono le notizie, per esaltare la corona imperiale, ma li riportarono con la dovuta onestà  che compete ad un divulgatore.
Che molti storici istriani, infangassero l'impero, è anche comprensibile, per secoli legati a Venezia sua diretta antagonista, e che alla sua caduta si ritrovarono sudditi austriaci, ma il triestino non può dimenticare che quando parliamo degli scempi compiuti a Trieste dai veneziani, intendiamo anche tra di loro fossero presenti sia istriani che muggesani, per secoli nemici atavici di Trieste. Non sono mancati poi gli storici ruffiani!! col potere, e non solo nei primi del '900, la cosa sussiste tutt'oggi, tanto che, ci sono degli ... diciamo storici, che scrivono e pubblicano libri, con l'osanna delle autorità  e della critica, senza mai essere stati presenti nell'archivio della biblioteca, strano no? infatti esistono in circolazione nelle librerie, tonnellate di libri su Trieste che sono solo carta da macero, di alcuni poi, le sciocchezze trascritte sono ... no comment! per cui, meditate quando leggete e dubitate sempre .... anche di me.

 

nell'elenco non sono inclusi tutti gli scrittori di Venezia o veneti che scrissero sui fatti di guerra tra Trieste e la Serenissima, Navagero, Bembo, Sardagna, Sabellico, Tiepolo, Verdizzotti, Cappelletti, Romanin, Piero Coppo ecc .... senza contare poi che molte storie di Venezia mancano di frontespizio per cui non conosciamo l'autore, altre note sulla citta' si ritrovano nelle opere del Nicolo Maria Strassoldo, conte Michele della Torre e Valvassina, ecc ... mancano inoltre, molti degli scrittori che lasciarono anche corpose documentazioni nell'Archeografo triestino nei vari decenni

vi sono poi anche scrittori tedeschi e slavi, prossimamente li inserirò nella lista, altri li trovate alla pagina <libri consultati>

2011 - nello spulciare tra gli archivi segreti, a Roma, che comprendono l'arco di tempo in cui Trieste e' <territorio libero>, scopriamo che Roma sovvenzionava <bene> alcuni storici cittadini, di cui sappiamo i nomi, affinche' spingessero con scritti e argomentazioni, l'orientamento cittadino verso il congiungimento all'Italia, e dalle opere pubblicate, diremmo che hanno guadagnato bene i 30 denari !!


ai neofiti : ho già spiegato come si riconosce un libro serio, ma mi ripeto, la notizia riportata deve sempre!! citare la fonte, quando prendete in mano un libro (o un sito)che parla di Trieste, e trovate la scritta : ...Trieste nel 1300 era un villaggio di pescatori ... potete già  gettarlo, spazzatura!! .. altra prova, andate al periodo del 1470, se trovate scritto : ....l'imperatore fece erigere un castello per controllare la popolazione .... potete buttare anche questo! .. eguale sorte a quelli che ogni tre righe ..... il ritorno alla madre patria, liberazione dal giogo austriaco...., ecc... ecc... vedrete che avrete sicuramente eliminato il 70% dei libri, ..mmmmm.... forse di più .... ahhh, lasciate perdere anche impensabili accenni storici, su libri che trattano argomenti particolari, per esempio quelli sui sotterranei, non e' vero che l'Austria distrusse il castello di Amarina, pura invenzione anacronistica, successe ben 3 anni prima della dedizione ! non e' mai esistita una famiglia Bandena a Trieste, e potrei continuare ... peccato