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COME PARLAVA MIA BISNONA

 

 

questa pagina è un appendice (b) della pagina dedicata al dialetto triestino moderno

 

dai miei ricordi, modi di dire di mia bisnonna (san giacomina ex sessolotta) :

lei parlava un dialetto che a molti dei miei concittadini odierni, sarebbe stato incomprensibile, gia' sua figlia, che poi era mia nonna, non usava piu' certi vocaboli, nell'arco di una sola generazione, il dialetto subi' una trasformazione sostanziale. A precisazione, mia bisnonna scriveva e leggeva correntemente l'italiano, tutti gia' nel '800 frequentavano la scuola, anche i poveri, l'analfabetismo a Trieste era sconosciuto (prima).

i vocaboli qui' sotto riportati, non sono piu' usati nel lessico comune dai nuovi triestini che spesso nemmeno ne conoscono il significato

te ga' el morbin : difficile da definire, il "morbin" e' forse una sana voglia di vivere, l'affrontare anche le dure situazioni della vita con l'ironia, e auto-ironia, che da sempre contraddistingue il triestino, la battuta spiritosa con il quale buttare dietro le spalle le avversita' e continuare a sperare in momenti migliori, senza mai lasciarsi abbattere

   sbrufador    skafa

 

A

andito

= corridoio

anguşigoli

= agoni (pesce)

apalto

= tabaccaio

apsiche

= mobile basso della camera con specchio

armenta

= vacca

armer

= armadio

arsenaloto

= operaio dei cantieri navali

aşia'

= spinarolo (pesce)

B

babar - babezi

= chiacchierare di cose futili

bacolo

= scarafaggio (venne usato anche per identificare i fascisti)

baciro= melone
bagolar

= andare a zonzo

balon

= pallone, ma anche poderosa ubriacatura

baliniera- cuscinetto a sfera (in uso a suo tempo per i careti)
başa banchi

= presa in giro agli assidui frequentatori delle chiese, dalla posizione genuflessa

no me bati

= i conti non tornano

bavariol

= bavaglietto per i bambini

bavişela- brezza, vento leggero
baziloto

= intrallazzatore

beker

= macellaio

beduin

= meridionale, del sud Italia

bevandela

= agg. persona amante del bere

biflon

= secchione di scuola

bişato

= anguilla

bişi - bixi

= piselli

blede

= barbabietole

braghe

= pantaloni

bojda= cottura (cibo) - anche : bojo (boio)
bomboni

= dolciumi

buganze

= geloni

bubez

= termine che in origine indicava l'apprendista, usato anche come presa in giro

brenta

= recipiente per bucato ma larga e bassa (antico vocabolo di misura)1

britola= coltello
bucal

- pitale, ma inteso anche come appellativo a donna lasciva

bartuele

= i cardini della porta o finestra

budel

- camera d'aria delle ruote - anche come appellativo a donna lasciva - (budei = budella, viscere)

buliga

- quando lo stomaco rumoreggia

becar spagheto

- aver paura (poco ma ancora usato)

C

condoto

- gabinetto

cabibo

- meridionale, emigrato dal sud (dall'arabo habib)

cadenazo

= grossa catena

cagnetto

= palombo (pesce)

kaliger

- (g dura) calzolaio

caligo

- 2 significati: la nebbia o una situazione difficile

camoma

- persona lenta

canixela

= viuzza stretta e angusta, androna

canton

= angolo

caregon= seggiolone alto per i bambini
cavra/cavron

= capra/caprone (usato anche ad indicare la persona maleducata)

cerini

- 2 significati : tipo di fiammiferi - poliziotti della celere

ceşoto

- persona che frequenta spesso la chiesa

cicar

- rodersi di invidia

cicariol- portacenere
cike- sigarette (forma più recente)
cifariel

= il meridionale - del sud

cimberle

- storto - anche : alticcio (dall'incedere dell'ubriaco)

cişbo

- colui che ha problemi di vista

ciuco

= alticcio, ubriaco

ciuciar

- succhiare - fu anche in uso ad indicare il petting di una coppia

kopin - kupin

- parte posteriore del collo

clabuk

- cappello

clanz

- viottolo, sentiero (dallo slavo)

clapa- gruppo di persone, amici
cloce

- quando un liquido fa' le bolle (anche la pioggia)2

la cluca

- la maniglia (oggi scomparso)

ciapado de strighe - diversi i significati, ...avere le traveggole, andare di matto .. ecc...

bon ...cicie

= 2 significati, in questo caso <fa' niente>; far cicie = sedersi

cocon

- pettinatura femminile, capelli raccolti dietro

còfe

= dal ted. - pazzo

cogolo

- sasso, pietra

coltrina

- tendina della finestra

comio

- gomito - tirar in comio = dare una fregatura

combinè

- sottoveste

corame- cuoio
cotole

- gonne

cotoler

- donnaiolo

crazola

- in origine, strumento in legno usato per fare rumore (in italiano: raganella), oggi usato per indicare un mezzo di locomozione malandato

crodiga

- due significati, cotenna di maiale ma anche usato come appellativo verso una persona antipatica

daghe un cuk

- dai un occhiata

cugno

- elemento atto a bloccare un altro in movimento (vd. ruota) - anche ad indicare persona pesante da sopportare, piagnucolosa, lamentevole

cuna

- culla

D

daúr

- il postreriore, il sedere (dal friulano)

deca-2 significati : misura di 10 grammi (molto usata un tempo)- caffè decaffeinato
dedo- dito
deponer- quando nelle case si faceva il caffè alla greca (o turca), quando bolliva, bisognava aspettare che i fondi scendessero
dindio

- tacchino, ma usato anche come presa in giro

dişbratar

- mettere in ordine

dişbudelà

- vestito male, solitamente con la camicia fuori dai pantaloni

discalzo

- senza scarpe (nonostante il lemma calze, viene sempre inteso per le scarpe)

dişdoto

= diciotto

disfrito= soffritto (cucina)
dispicar

= levare dall'appendino, dal gancio o da altro dove era appeso

disposente

- persona senza remore morali

dişmisiarse

= svegliarsi

distudà= spento
dişvodar

= svuotare

me diol

- mi fa male

dorada= nuotata in apnea
drek

= escremento

F

falar

- verbo : sbagliare

falado

- ( figurato) 2 usi : di oggetto mal fatto - persona non in sè

falische

- scintille (anche in senso figurato)

falopa

- persona buona a nulla

faşoi= fagioli
fertig

o fortic-tacco il secondo è la forma corrotta del primo, dal tedesco " fermata", lo usavamo nei giochi per congelare la situazione

fersora

- padella

fiepe- semi di zucca
figher

- albero di fico

filada- ciapar la ... - prendersi un severo rimprovero
finoto= agg. - fine, raffinato
fiseta- usualmente indicava una carta che arrotolata a forma di freccia, che sparavamo dalle cerbottane
fişime- gaver .... - avere manie, fissazioni
flit- insetticida
flocie - flocier

- bugie - uno che racconta balle

flosca

- sculaccione

fogo- fuoco
fogoler- stufa che una volta fungeva anche da cucina
fondàci= fondi del caffè
forfe= forbici
formenton- granturco
far fraja

- fare festa

 

te son come un te bon dau -

frambua

- sciroppo al lampone

fregola- periodo in cui i pesci si accoppiano - briciola
fregole

- briciole

freschin- cattivo odore pungente
fritaia= frittata - far una fritaia = aver combinato un guasto
frugado= consumato, liso
furminanti

- fiammiferi

fulighezi

- affari poco leciti

ciapa el futer

= scatto d'ira

futizar- imbrogliare - usato anche ad indicare l'elaborazione del motorino, moto, auto (futizado)

G

gnampolo

- credulone

garbo

- dal gusto acido

gardel= cardellino
el gargato

- la gola (non piu' usato)

gheto= 2 significati: far gheto = far confusione - o ghetto (degli ebrei)
giareta= ghiaia fine
glava- testa (dallo slavo)
gnagnera

- persona lamentosa

gnoco

-3 versioni: tedesco-germanico, bitorzolo, noto cibo di patate

goloşez

- dolcetto o cibo preferito

gnora

= nuora

graja= zona ricca di cespugli
gramparela- gruppo di ami raccolti insieme, usata per la pesca del granchio
granfo

- crampo

gries

- semolino (brodino o minestrina) dal tedesco

grişo- grigio - usato anche ad indicare persone anziane
gropo

- nodo

guà

= fregato, buggerato

gùa - guador

= l'arrotino, ma usato anche ad indicare il playboy

guanta

= (verbo) prendi, agguanta

guato

= ghiozzo (pesce)

i - J

jazo

- ghiaccio (NB : si pronuncia "iazo" )

imberlado

- storto

imbrocar

- incontrarsi casualmente o azione di rivettaggio

imbunido

- ostruito

impinir

- riempire

impizar- accendere - anche figurato : impizar la gente
incoconarse

- riempirsi di cibo

incocalido

- instupidito

ingosado

= impedito nello scorrere

ingropar

- annodare

impirada

- erta salita - forchettata - fregatura

imbriago

- imbriagarse- ubriaco-ubriacarsi

incandido

- ubriaco

 

cori che jopi - era la risposta a delle richieste esagerate

intimela

- federa

involtizado

- avvolto

inzinganà

- ammaliato, convinto

jota

= minestrone tipico di Trieste (J si legge i)

joz

bevo un joz - bevo solo un pochino (J si legge i)- anche joza : goccia

K

kren

- rafano

krena

- crena, materiale con cui era fatto il materasso

kuguluf

- tipo di dolce a forma di panettone

kuraz

- organo genitale maschile (dallo slavo Kurac)

kurbacina

- donna di malaffare

L

lanfur

= furlano, friulano

laverno

- alloro (ancora usato)

levro

- lepre

libo

- di merce rubata (in uso in porto)

lissia

- far la ... fare il bucato (dal friulano)

lofio

- non affidabile

che lojca

- lunga menata, lamento, romanzina

ludame

- escremento animale usato per ingrassare la terra

ludro

- (agg) sporco, anche di persona senza remore morali

lulech

- nel gioco della tombola per indicare il n° 1 (ad indicare l'apparato genitale maschile)

luxi

- (agg) i miei vecchi usavano questo vocabolo per indicare il luccichio di un oggetto

M

macaco

- stupidino

magagna

= problemi, fastidi, dolori ecc....

mandriol

= maggiolino (insetto)

magnadora

- solitamente in riferimento ai politici, quelli che mangiano

mauco

- moroso, spasimante

manera

- scure, accetta

maravea

- (con sinonimo : marantiga) veniva solitamente detto ai bambini che si lagnavano

maşineta

= agg : vari significati - sost : tipo di granchio

mastela

- recipiente per fare il bucato a mano

mastruzado

- (agg.) sgualcito

matavilz

- tipo di valeriana usata come insalata

memele- escremento/merda
mezalana

- bicchiere di vino a metà rosso e metà bianco - usato anche per indicare personaggio poco raccomandabile

minudaja

- insieme di piccoli pesci - raccolta di piccoli oggetti

mocarsela

- scappare, eclissarsi

molena

= parte morbida del pane

momolo- stupidotto
monighela

- tipo di gioco delle carte di briscola ma, in uso anche come aggettivo di bimbi che fanno i graziosi

muf

- bottino da furto

mus

- asino

musato

- zanzara

muşada

- cadere battendo il viso - rischiare

N

napa- cappa del camino - anche ironico ad intendere un grande naso
naranza- arancia
naridola

= chiocciola di mare

naşar

- annusare

negarse

- annegare

le nene

- il petto femminile

neşa- la nipote femmina
un ninin- un poco
noghera

= albero di noci

nonzolo

= sacrestano

O

ombolo= filetto (carne)
ordegno

= attrezzo da lavoro

orencin

= orecchino

orna

= recipiente per fare il bucato ma alta e solitamente in metallo zincato (non piu' usato)

onzer

= 2 significati : ungere o picchiare (te dago un onta!)

P

pagnerol

= passero

pajon

- materasso

pajola

= forfora

pantigana

= grosso ratto, ma anche rimbrotto verso donna tediosa

pampel

= sempiotto

paruzola

= organo genitale femminile

panuze

= pannolino

pastrociar

= eseguire male un lavoro

patoko

- originario del posto

patok

= dallo slavo, torrentello-rio

paver

= stoppino, allora del lume ad olio

pek

= panettiere (dal tedesco)

petes

= vino o liquore (dal francese)

pedocio

= cozza, ma usato anche ad indicare un avaro

pegola

= due usi - sfortuna (agg) - catrame (sost.)

penariol- astuccio per la scuola dove si mettevano le matite, gomme, stilografiche, pennini, poi le penne
pergolo= poggiolo, balcone
persighi- pesche
pignata

= 2 significati : pentola (sost.) - appellattivo per indicare il meridionale (agg.)

pizigar

= pizzicare - anche figurato : te gò pizigado - ti ho preso o visto

pezeta

meter la ...pezeta = riferito a colui che deve sempre dire la sua

pianele

= pantofole

picarin

= appendino, ma anche per indicare l'uomo sottomesso dalla propria donna

pindolon

- (agg.) a penzoloni

pindolarse

= perdere tempo

piria

= imbuto

pirola

= pillola

el pişdrúl

- indicava il bambino

pisador

- luogo atto ad orinare

pitima

= persona lamentosa

piziga-morti

- becchino

ploch

= (ch=c dolce) pozzanghera

plafon

= soffitto (dal francese)

plucia= polmone
puina= (sost) ricotta - (agg) man de ... = delicato, debole
pupolo

- la figura, il disegno ( anche : pupoloto)

pus'cia- amo nascosto da un finto pesce, usato per catturare calamari e seppie
puta

= donna non maritata

R

ranzido

= (agg) andato a male, dal sapore acido

ribalta vapori

= pesci, latterini

rebekin

= far un .... - piccola merenda

refar

= recuperare, correggere uno sbaglio

remitur

- caos, baraonda

rente

= vicino

rèpete

= di nuovo, ancora, nuovamente

rìboni

= pagelli (pesce)

ritai= ciò che rimane alla fine dei salumi, mia nonna li metteva nei gnocchi di pane
ròkej

= rochette di filo per cucire

rocheta

= razzo o veloce (agg)

rotoboro

- (agg) ad indicare un furbetto

rusak

= zaino

S

el safèr

= l'autista

sancheta

= mancino

santola

- madrina

sariandola

- lucertola

satùl

= portagioie

şavajon= zabaglione
şbaşuciarse

= baciarsi

şbicia

- miscela di orzo, miscela Frank e caffè ecc.. bollito alla greca, levando poi i fondi saliti, molto in uso nei tempi magri (io ci sono cresciuto)

şbraitar

= lagnarsi, brontolare ad alta voce

şbatociar

- agitare o vincere facilmente

şbrazolar

= coccolare tra le braccia i bambini

şbrisar

= scivolare

şbrodigarse

= impiastricciarsi ( variante : şbrodolarse)

şbrovado

= scottato

şbrufador

= innaffiatoio

şbrişo= vestito male
scafa

= lavandino della cucina (dal greco antico)

scafeto

= il mobiletto dove l'operaio conserva il vestito buono quando si cambiava per lavoro

scajo

= ascella

scalmanado

= irrequieto, accaldato

scapolar

= evitare

scartozi= recipiente di carta per vari usi, era fatto a mano, ora industriale
scavezado

= attorcigliato, storto, non in asse - peggiorativo : scavezado in colomba

sćenza

= scheggia

sćeto

= schietto - usato anche con : brodo sc'eto = brodo magro

schila

= (agg) persona magra - (sost.) piccolo granchio

sćincar

= colpire di striscio

sćinche

= biglie, gioco molto in voga quand'ero bambino

sćiopado

= 2 usi: rotto, segnato, screpolato - persona non in se'

sćiopar

= scoppiare

sćiopo

= fucile

skoi= pietre, anche quelle in uso per frangi-flutti
scrok

= serratura della porta

skrova

= donna di malaffare (dallo slavo)

scuri

= le persiane

scurtar

= accorciare (ancora in uso)

sepa

= seppia

sessolotta

= era la donna adibita alla pulitura del caffe', mandorle, pepe ecc... in porto

in sfeşa

= piccolo spazio, di solito della porta o delle finestre aperte

sfoia

= sogliola (pesce)

sfondron

= donna di facili costumi

şgajo

= persona che sà destreggiarsi

şgnacar

= gettare con violenza

şgneşa-sgneşola = indica persona piccolina, mingherlina

le sine

= le rotaie (dal tedesco)

sinter

= accalappiacani (dal tedesco)

siora

= signora

şlaiff

= il freno (dal tedesco)

şlavazon

= temporale, forte pioggia - şlavazado = agg. bagnato fradicio (anche :şlavazà)

şlepa

= schiaffo,ceffone o sculaccione

şlonz

= agg. - brodo o minestra allungata, senza sapore, usato spesso per certi caffè

un sluk

= un sorso - slukar = bere

şmacar

= lanciare con forza, sbattere violentemente

smaffero

= persona losca

smarido= sbiadito
şmetana

= panna (dallo slavo)

şmir

= catrame

şmojo

= meter in .... : lasciare in ammollo

smonarse

= perdere tempo, bighellonare

sonza

= grasso del maiale con cui si fà lo strutto

sopa/e

= far ... : inzuppare il pane nel sugo (una volta si faceva anche nel vino)

sorzo

= topo

sponta

= puntura

spuza= puzza
spagnoleto

= sigaretta

spargher

= la vecchia cucina in ghisa (dal tedesco)

spaceto

= la vecchia osteria

spetime un poco - erano fiammiferi detti anche "familiari", quelli in legno (in uso sino agli anni '60)

stagnaco

- secchio (antico lemma)

strazón

= vestito male

strafanic

vesti' come un... strafanic - vestito male, il vocabolo era anche usato per indicare una donna di facili costumi e un oggetto inutile

stramuşon

= vd. slepa

stravacarse

= distendersi, lasciarsi andare

stravirar

= torcere

strauss

te son un strauss - sei un disordinato

strazariol

= colui che raccoglie cose usate per rivenderle

stremirse

= avere paura, spavento

sturlo

- sempiotto

subiotar

- raggiungere lo scopo dopo molta fatica

sugar - asciugare
sveiabauchi sveglia-tonti, usato come rimbrotto a coloro che si facevano male eseguendo un azione

T

tabacar

- annusare tabacco - in tempi più recenti, anche : andare veloci

tandul

= sempiotto

tampagno

= bullone

tartaifel

= aggettivo, persona che crea sempre problemi

tecia

= tipo di pentola bassa (patate in tecia)

tegoline

= (verdura) fagiolini

tirache

= bretelle

taneco

= duro di comprendonio

la tola

= tavola (vale sia per quella della cucina che la semplice tavola di legno)

tacar boton

= (figurato) socializzare

tacomaco

- toppa o adesivo

tassametro

= taxi

titola

= tipico dolce pasquale a forma di treccia e con inserito un uovo colorato

togna

= lenza (pesca)

tovajol= tovagliolo
tunchiar

- bastonare, fare a botte

tutintun

= improvvisamente

torziolon

= girare a vuoto, passeggiare

tracagnoto

= persona robusta

traiber

= vd. anche trapoler

trapoler

= persona che vive di espedienti

tululu'

- sempiotto

terlis

= vestiario da lavoro, solitamente blu (quello dei cantierini)

V

vèrzer- aprire
visćiar

andar a visćiar - il vischio era una resina che si usava per catturare gli uccellini

la vaneşa

- cespo, baro della salata

vişavì

= di fronte, dirimpetto

verul

= sempiotto

voliga= tipo di rete per la cattura di peschi latterini

Z

żaflaucich

= forma ironica di appellativo

zata= zampa
żauca

= ceffone,colpo

zievoli

= cefali (pesce)

zigar

= gridare

zinzolar

= dondolare

zimişi

= cimici

żogatolo= giocattolo
zurlo

= trottola, ma usato anche come : girar come un zurlo = girare da tutte le parti, spesso a vuoto

 

 

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alcuni modi di dire

ailo !

= (con variante : arilo) esclamazione nel rivedere un amico

andar al bagno

= solitamente usato per ... andare al mare

andar in caroza

= vincere facile, tutto liscio

far un desìo= fare confusione
andar per fodere- andare per le vie nascoste
far una tociada

= fare una nuotata

far un gaşio= dare una cucita
andar in batuda

= chiedere prestiti

andar de Poppel

= figurato : era un negoziante dell'800 che faceva credito a tutti i poveri

andar in vacca

= quando il tempo si mette al brutto ma in uso anche ad indicare il declino psico-fisico di una persona

andada şbusa= andata buca, andata male
ciapar una piconada

= prendere una fregatura

xè ciaro de luna= figurato : è un momento difficile
la bati canton

= prostituta che si soffermava all'angolo di certe strade per attirare i clienti

bater broche= figurato : avere freddo da tremare
beati i oci

- usato sia per salutare chi non si vedeva da molto tempo, ma anche chi si era appena svegliato

ancora un bòjo= presa in giro, essere quasi alla fine
el xè impizado

= di persona sù di giri, eccitata, pronta all'azione

el va' baul, el torna casson = modo di dire, lo scemo va' e ritorna ancora piu' scemo

te son una bona lana

= sei un furbetto (anche: te son macia)

brodo de bechi

= figurato - brodo di dado

daghe el kez

= caccialo, allontanalo

far 4 ciacole

= fare una chiacchierata

femo fraja= facciamo festa
fraca e, salta macaco

= premi e vedi cosa succede

cavar i passerini

= farsi dire i segreti degli altri

ciapar una rata- prenderle di santa ragione
ciccio no xè per barca

= rivolto ad un incapace - dalla popolazione dei Cicci, poco avezzi al mare

cior pel fioco

- prendere in giro (con variante : cior pel cul)

cossa te pica?

= che ti prende ? cosa ti cruccia ?

delicato come le tette de le monighe = (delicato come i seni delle suore) - a persona delicata e lamentosa

el xe' barcin

= slavo dell'altipiano zona c/o Roditi

eser in dok

= essere sfinito, stanco

eser tapado

= essere vestito elegante

esser fuč

= essere fuori da una competizione, (scherzoso) essere in cattive condizioni di salute, ecc ...

eser ganzo= essere furbone
eser franco

= persona sincera

el xe' un toco de pan

= è una persona buona di cuore

i xè compagni

= sono uguali (usato nel confrontare 2 o più soggetti)

farghe la tira

= puntare, mirare (nel senso di ottenere) ad una cosa, spesso usato dai maschi verso le donne

farghe le bele

= fare la corte ad una ragazza (oggi anche agli uomini?)

gambe a kiffel

= gambe storte - dalla forma del dolce kipfel

gamba faşul

= una gamba piegata e trattenuta dalle mani, si usa anche per un tuffo che faccia alti schizzi

gaver alterazion

= avere la febbre

gaver la cika

= avere la guancia gonfia dovuta al mal di denti

jebenti boga

- esclamazione di disappunto (derivazione dallo slavo)

lugagniga de Viena- wurstel
maledeta barca

- esclamazione, in riferimento alla nave Audace che portò i militari italiani nel 1918 a Trieste

me casca i oci

= ho sonno (variante : me casca l'ocio = dare un occhiata)

me ciamo toio e fazo quel che voio = ad indicare sicurezza in cio' che si fa'

mola el slaiff

- lascia andare la presa, molla i freni

meter la pezeta- intrufolarsi in un discorso
seco per Venesia

= in uso ad indicare una morte improvvisa, spesso da infarto - deriva dal gioco del lotto, a Trieste si giocava sulla ruota di Venezia, e nel caso di una grossa vincita ......

parlar per zacaj- parlare in lingua slava
el bevi come una piria

= beve tantissimo

el pica

= persona assonnata che tenta di restare sveglia

come la magnemo ?= figurato, come risolviamo la questione ?
che te vignisi la pivida

= imprecazione : mi pare sia un prollasso dello sfintere della gallina con bruciore

pianzer el morto

= lamentarsi esagerando per esser compatiti e possibilmente aiutati

restar in braghe de tela

= rimanere senza nulla

xè botega= (figurato) riferito a cose poco chiare, accordi sotto banco
xè ciodi

= è una situazione difficile

me la gà ficada

= mi ha buggerato, fregato

me urta

= mi dà fastidio

nato in barca= colui che non chiude mai le porte
un fraco de biava= un mucchio di legnate
no frizerme

= non tediarmi

no gò brazi- figurato : ho tanto lavoro - ho le braccia stanche
no se cuka oca= figurato : non si prende, non si vede, ecc ... niente
no far ciacole

- non polemizzare

i te magna la camixa

- figurato: di un posto molto caro, dove oltre a tutto il denaro, rischi di lasciare anche i tuoi indumenti

tirar i cracchi

- morire

te gà ombre ?

= hai le traveggole ?

missiar merda

= figurato: insistere su argomento o situazione scabrosi

far notolada- passare la notte svegli, per dolori ma anche per divertirsi
fame de moto

= fammi un cenno

movi el cul

- datti da fare, muoviti

te son scagneto

= sei un dilettante

esser selvadigo

= persona introversa che non lega con gli altri

sol che spaca le piere

= assolato, sereno

testa de baciro

= dalla forma allungata di un tipo di melone, presa in giro

costa una sćinca e un boton

= costa pochissimo

el te gà scartazado

= figurato- ti ha battuto con ampio margine

xè tempo mufo= il tempo (meteo) è uggioso
xè vignù zò un scason= figurato: un improvviso acquazzone
ara che schizza= comincia a piovere
de scondon= di nascosto
ciapar una scopola= ricevere un brutto colpo, può essere fisico o morale
strazar el magnar

= piluccare il cibo, lasciare rimasugli nel piatto

svodo come una canocia

= (figurato) vuoto come una canocchia dopo mangiata - persona vuota, inconsistente

tachite al tram

- forma di negazione

te se pìmpini

- stai perdendo tempo

te son carigado

= persona che si atteggia

te son trdo= duro di comprendonio (dallo slavo)
che togne !

= esclamazione di disappunto, di noia

vieme drio= seguimi
el xe piu' del la' che de qua'

= moribondo

xè un toco de omo

= uomo grosso, robusto - variante : un toco de mato

se verzi el cuor

= per esprimere gioia, contentezza, gratitudine

venezian caga in acqua= presa in giro
la gò in zima= figurato : devo orinare o andar di corpo
zonta quà

= aggiungi qui

vestì come un zingano- vestito male, come uno zingaro
xè de subiotar= è una cosa difficile, sarà da sudare
meto in şmojo= lasciare indumenti o stoviglie in ammollo

1 : minaccia, (te fazo el cul come una brenta) ti do' tante pedate da cambiare forma al tuo sedere
2 : gli istriani le chiamano : brombole

 

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