logo

Creative Commons License
triestestoria.altervista is licensed under a
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.






consiglio preventivamente la lettura della pagina prefazione

 

 triestestoria

premere la lettera

 

 


NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero.

ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico

Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
Qui non leggerete mai il vocabolo "patriota" termine abusato in certe monografie italiche di dubbi personaggi vissuti tra la fine '800 e il fatidico ventennio
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti
. Molte famiglie giunte dopo il 1500 dal Friuli, in realtà sono di origini venete, là instauratesi dopo la presa  di Venezia (1420) di tutto il Friuli (tranne Pordenone e Gorizia)

con le italianizzazioni operate nel ventennio, si crea il caos nella ricostruzione familiare, le omonimie dilagano, se alcuni cognomi sono creati a fantasia dei legislatori, la gran parte sono gli stessi di altre famiglie già presenti o  di altre giunte dopo il 1919, così risulta facile confondere i vari rami,per aiutare nelle ricerche, a fine pagina ho inserito la gran parte delle modificazioni apportate


le immagini sono tratte da documenti originali dell'epoca

le lettere e cifre tra parentesi, si riferiscono alla catalogazione nell'archivio diplomatico bibl. Hortis

 

a - fino 1299 / a - 1300 / a - 1400/ a - 1500/ a - 1600 - A - famiglie nobiliari

 


LACH

 famiglie trieste
1648 - Gasparo Lach de Dottolian [perticazioni] 

sono gia' presenti nel 1600, giungono dai villaggi del Carso (Dornberk, Duttogliano, Auber), nel 1760 ne arrivano altri da Lubiana,nel 1864 muore Maria moglie del villico Antonio, Cristiano nel 1868, Luigi nel 1910 è impiegato del Lloyd,dal 1926 vengono italianizzati in Lachi e in Laghi, il cognome originale e' tutt'ora presente
NB : nel tardo '700 a causa delle trascrizioni sui documenti, alcuni subiscono una mutazione del cognome in Lah, che dà origine ad un altro filone ma della stessa famiglia (vd sotto)


LAGO

due versioni per questa famiglia, i primi sono presenti gia' nel 1300 fino alla fine del 400, tra Prosecco e Aurisina, dal 1780 e' presente un ramo greco. Il cognome esiste tutt’ora, ma non saprei di quale ramo si tratta

LEITNER - Laitner

Luca nel 1670 e' allievo del collegio dei Gesuiti, nel 1732 ha casa in c. Rena, originari dell’Austria, Edoardo e Carlo nel 1867 sono dipendenti pubblici. Nell'800 altri sono viventi a Gradisca e si sposano con triestine.
Secondo gli scritti dello Spreti, nel 1794 Michele (direttore zecca di MI) riceve il diploma di nobile dall'imp. Francesco II


de LALETO

 famiglie trieste
1359 - Jacobo de laleto [alfaDD2-6] 

già presenti nei primi anni del 1300, Jacobo nel 1356 viene multato per non essersi presentato al turno di guardia, ser Michael nel 1384 viene accusato di non aver partecipato al Consiglio cittadino, dopo il 1390 non sono più citati

de LALLO

nel 1202 un certo L. e' tra i firmatari nel 1202 dell'atto forzoso di sottomissione al doge Dandolo, poi il cognome scompare

de La LANA - de Lalana

lalana
1361 - donna Margarita moglie del q. ser jacobi de lalana [alfaDD2-7]

mercanti che sono presenti gia' nel 1300, giungono da varie parti, Venezia, Firenze, Padova, Mantova, Treviso, dopo il 1380 non sono piu' presenti


de LAMBERDINIS

famiglie Trieste
1391 - lamberdinis de Bononia cittadino e ab. Trieste [Cancelleria 10]

di Bologna - sono presenti dal 1370, Bitino figlio del fu Pietro, nel 1388 già cittadino di Trieste, riceve casa in affitto dal Capitolo, Johanne nel 1395 vanta un credito, Blasio figlio del fu Bitino, nel 1407 appare come testimone ad un atto notarile, dopo questa data non vengono più citati


LAMBERGAR

come direbbe wikipedia, nota disambigua, nel 1450 appere certo Machne di Crogole che paga affitto al comune, nel 1493 troviamo menzionata Chune vedova del Domino Sigismondo, nel 1508 Maria vedova di Johanne permuta un terreno, Apollinare nel 1514 subisce un ferimento nella chiesa di s. Silvestro ad opera di Simone de Metlica, dopo questa data non sono più citati
i Lambergar appartengono anche alla storia e mitologia della Slovenia, dei tempi in cui i Cilli (Sig.ri di Zelje) erano in guerra contro Lubiana
vd. anche sotto i : de Lamberg


de LANDO

antica famiglia che vuolsi sia di Jesolo, nobili a Venezia, dove Pietro nel 1538 assume la carica di Doge, nel 1300 un ramo presente a Capodistria, nel ‘400 anche a Muggia, nel 1500 anche a Trieste, Antonio nel 1824 lavora alla speditura di Governo, il cognome e' tutt’ora presente, ma non credo sia un ramo nobile

de LANFRANCHI

originari di Pisa, nel 1300 sono presenti a Cividale e a Trieste, nei primi anni del ‘400 non sono piu' citati

LANGUIDIS


1602 - Gioan Batista Languidis (firma originale) [testamenti]

origini di Castelfranco Treviso, il sopra menzionato Gio. Battista, abita a Capodistria, ma nel 1588 assieme ad altri rompe le carceri cittadine, uccide il vice-cavaliere che era accorso e libera due prigionieri, dopo si rifugia a Trieste, il Senato di Venezia ne chiede l'estradizione, ma Trieste rifiuta. Si imparentano con i Giuliani e frequentano il collegio dei gesuiti

LANTANDERS

Michele nel 1271 possiede una vigna in contrada Quarti, poi nessuna menzione

LANTIERI

- nobili

 

Secondo il Cusin sono di Bergamo e si trasferiscono a Lubiana, nei nostri documenti però, sono detti cittadini di Brixen (Brescia), precisamente di Paratico, gia' presenti a meta' del ‘400, quando Francesco nel 1478 e' gia' menzionato come cittadino di Trieste, mentre il commerciante Antonio, figlio del fu' Johanne, tra il 1485 e il 1500 abita qui ma sempre citato come forestiero, subito dopo si trasferisce a Lubiana e compra terreni nei pressi di Gorizia, dove nel 1600 copriranno le piu' alte cariche, Commissari regi, liberi baroni e Sign.ri di Vipacco, Reifemberg, Romans e Capitani a Pisino, Ciambellani di Corte, nel 1800 sono a Trieste ma di umili origini, il cognome oggi e' presente a Trieste, ma forse trattasi di omonima famiglia istriano-veneta
a Gorizia esiste il palazzo della famiglia Lantieri, visitabile nel periodo dei castelli aperti, solitamente la contessa vi fà da cicerone al suo interno, merita davvero una visita
pagina web dei nobili Lantieri di Paratico >>>


LANZA

già alla fine del '300 vivono nel villaggio di Crogole, l'irrequieto Hivan, già varie volte processato per ferimenti, nel 1423 viene bandito dal territorio per aver compiuto un omicidio a Bagnoli, nel 1452 la loro ultima ultima menzione, per tre secoli scompaiono dalle documentazioni, poi nel 1854 il settantenne Antonio muore in ospedale, nel 1866 tocca alla vedova Anna di ben ottanta anni, Angelo nel 1910 lavora come pubblicista, Alessandro e Nicolò come tipografi, Giacomo ha uno spaccio di tabacchi, Dorino nel 1945 è prigioniero di guerra in Gran Bretagna. Il cognome è ancora presente

de LAPIDE

nel 1276 viene menzionato Henrico, ed un suo mulino, una casa e un terreno in valle di Zaule, poi scompare


de LAQUA - ab Aqua


1531 - ser Johannis ab agua [Vicedomini]

pescatori veneti, presenti nel 1300, un ramo dei triestini tra cui Sergio, nel ‘400 si sposta a Venzone dove gia' si erano trasferite altre famiglie di Trieste, nel 1468 Andrea e' membro del Consiglio, dopo il 1569 non sono piu' citati, ma nei doc. veneti del 1500 i dell'Acqua sono citati come fuorusciti di Lodi
nel 1458 un certo Giacomo, non triestino, viene iscritto alla nobilta' di Chioggia
è possibile che siano l'origine del cognome dei Bevilacqua


de LASCA - anche detti Rogina


1357 - Gregorij lascha [alfaDD2-5]

qualcuno qui si potrebbe sbizzarrire, infatti i “Lascaris” furono una famiglia che diede ben 4 imperatori a Costantinopoli, e dato che e' sempre stato in voga dai triestini, tagliare nomi e cognomi, tutto si potrebbe pensare … a voi la sentenza. Famiglia numerosa, sono gia' presenti nel 1300, nel 1500 vivono a Contovello e nel 1713 a Prosecco, il cognome Lasca e' ancora presente.

de LASTIGNA


1328 - crismano de lastigna [vicedomini 2]

originari di Gropada, nel 1300 vivono numerosi gia' in citta', abitano in Rena e in Riborgo, si imparentano con i Presinez, Sobez, de Judicibus, nel 1400 non sono piu' citati, e' ipotizzabile un eventuale cambio di cognome, ma non documentato


de Laude-vd. sotto de Lodi


LAURENCICH

con varianti : Laurencig (1611) - Laurenzich (1735) - Laurencic (1864) - Laurenčič (1868) - Lavrenčič (1912) - Lavrencich (1922)

Stefano nell'agosto del 1611 detta il suo testamento, Zacaria nel 1735 lavora come facchino, Giorgio e la moglie Orsola possiedono casa in v. Covaz, Giuseppe nel 1865 è membro del Consiglio cittadino,  molti vivono a Rozzol, Cattinara e s. Maria Maddalena, Antonia nel 1889 è la maestra della scuola popolare di Prosecco-Contovello, Augusto nel 1910 gestisce un osteria in strada di Fiume, Luigi nel 1922 è orefice, Anna nel 1929 vende fiori, Luigia tabacchi, Giovanni ha una ferramenta, tra il 1919 e il '29 alcuni vengono italianizzati in Laurenti, Giorgio nel 1938 è vigile urbano. Il cognome originale non sembra sia più presente

de LAUREZA

Cadol nel 1202 è tra i firmatari del famoso atto forzoso di dedizione al doge Dandolo, poi scompaiono dai doc.
NB : potrebbe trattarsi degli stessi Laurica citati sotto


de LAURICA


1329 - matheus de lauricha [alfaDD2-1]

tra le famiglie più antiche - gia' presenti nel 1300, Matteo nel 1329 viene multato dal comune, suo figlio Justo muore nel 1368, sono nei secoli, spesso guardiani delle contrade intorno alla citta', a cavallo tra '600 e '700 sono presenti anche a Trebiciano, il cognome esiste tutt’ora
NB : tra le tante assurdità che sconvolsero questo territorio, nel 1926 il cognome venne italianizzato in Lauri, mentre pare i Lavriha di s. Dorligo, diventarono Laurica !

de LAZARO - Lazario - de Laçera

de lazaro 
1648 - Bastian de Lazero della villa di Repen Grande [perticazioni]

sono gia' presenti nel 1200, tra il '400 e '600 sono presenti anche a Opicina e Repen grande, nel 1750 con lo stesso cognome, ne arrivano altri da Cividale, da Milano e da Trento.

LAZARICH-LAZZARICH

e' molto provabile che in origine si chiamassero Lazercich, gia' menzionati nel 1460 e che vivessero nei territori del Carso sottoposti al conte di Duino, nel 1525 appaiono come Lazarich e possiedono vigne a Contovello, nel 6/700 vivono stabilmente in citta', Francesco nel 1783 paga l'affitto per la famosa casa Monvisu', farà erigere la casa che porta il nome della famiglia, ancora presente in p.zza s. Antonio 4, Matteo nel 1833 comanda un brigantino austriaco che porta merci da Messina, Lodovico nel 1867 e' commissario per gli alloggi militari. Il cognome e' tutt'ora presente
personaggio degno di nota, fù il concittadino Giuseppe, già distintosi nel 1809 nella battaglia tra triestini contro i francesi a Prevald (Rasderta), nel 1813, agli ordini del Capitano austriaco Nugent, e lui a capo degli insorti istriani, caccia i francesi e conquista Fiume, sarà decorato con la croce di Maria Teresa, in piazza s. Pietro (Grande), ed elevato a barone di Lindaro (Lindar)
NB : da non confondere con i noti Lazzarovich, presenti solo attorno al 1800

LEBEN

presenti nel 1690 con Andrea, nel 1735 sono ancora citati

LEGISSA - Leghissa

leghissa
1648 - Mathia Legissa habitante in Catinara [perticazioni]

Nel 1590 abitano a Ceroglie (altopiano), nel '600 anche a Cattinara, Augusto nel 1924 paga tasse per l'officina meccanica, Emilio per la tipografia, Giuseppe come sarto, il cognome e' tutt’ora presente
Non posso esimermi dal menzionare il noto triestino Adolfo Leghissa (1875-1957), autore di gran parte delle canzoni triestine che ancora qualcuno di noi fischietta.


de LEITER

Michele muore nel 1488, Marianna nel 1799 abita nella c. di Rena, Francesco nel 1829 è il maestro di Prosecco, altro Francesco nel 1924 paga le tasse per la macelleria mentre Paolo per la tripperia, il cognome è ancora presente

de LENA

antichissima famiglia presente a Trieste gia' nel 1170 quando Johanne appare come testimone ad un atto privato, nel 1202 sono citati altri, poi scompaiono dalle documentazioni, per apparire nel 1502 quando Antonio e' canonico cittadino. Nell'800 si trasformano in Delena e possiedono casa in c. Rena e v s. Maurizio, Antonio nel 1819 è cassiere alla dogana di Funfenberg, Giuseppe nel 1864 viene eletto deputato comunale a Sesana. Il cognome Lena e' tutt’ora presente (vd italianizzazioni)
NB : è possibile che un ramo della fam. si sia trapiantato nell'ex regno di Napoli
.


LENARDUZZI

Orazio giunto dalla zona di Senigallia, nel 1613 compare come testimonio in vescovado, Giacomo nel 1799 è il fante giustiziale delle tasse, il cognome è ancora presente


LENGO

famiglie trieste
1775 - Michel Lengo - di TS - anni 52- cattolico-marinaio di propria barca-sposato-ab in casa sua [Tognana]

il nobile Lodovico nel 1598 è il logotenente del Capitano di Duino, nel febb. del 1600 è menzionato come cittadino di Trieste che possiede oliveti nella c. di Disela, nel '700 sono tanti i Lengo, ma tutti di umili mestieri, un certo Giovanni invece, nel giugno del 1836 scappa da Trieste, lasciando 40mila fiorini di debito. Il cognome è ancora presente

de LEO - Lio - Leon - Leone

nobili appartenenti alle antiche 13 casade tergestine

de leo
1330 - justus de leo fili q. ser jacobi de leo [vicedomini 11]

de leo
1775 - casa n° 534 dei f.lli de Leo - abitanti :
Antonio de Leo - di Trieste- anni 69-cattolico-Giudice della citta' e ... primo del Tribunale Mercantile-sposato con 3 figli [Tognana]
sua moglie : Mad.(dalena?) de Leo-di Trieste-anni 51-cattolica-nobile educazione

  

attorno al 700 d.c. sono citati dai documenti veneti, forse romani, nel 1135 Martino figlio di Andrea presenzia ad un atto di donazione del vescovo di Trieste, nel 1202 sono tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge, nel 1300 sono presenti anche a Padova e per brevissimo tempo anche a Capodistria.Copriranno le piu' alte cariche comunali, si imparentano con i Ranfi (vd),i Rubeis, gli Argento, i Niblo, gli Hermani, i Burlo, i Belli, i Bonomo, i Corraduzzi, i Morosini, i Barbo, i Girardo, i Costanzi, i Zanchi ecc... nella famiglia sussistono due correnti di pensiero, i pro e i contro Venezia, i triestini saranno Signori di Castelnovo e Capitani a Segna nel periodo degli uscocchi, a meta' del ‘600 Governatori di Gradisca e Aquileia, elevati a baroni dall’imperatore, hanno possedimenti nella Carniola, possiedono saline sia in campo marzio che a Servola, nel 1829 muore Teresa l’ultima discendente.
Nb : Pietro senior vivente nel 1500 viene anche detto "hispano" o lo spagnolo - sono presenti anche a Camerino, nelle Marche

imm a ds. ; lapide funeraria che si trovava nella cattedrale di s. Giusto


de LEONARDIS - Leonardo

Antonio era giunto da Firenze, nel 1446 era gia' cittadino di Trieste, nel 1500 sono presenti anche a Venezia, Nicolo che era di Pesaro nel 1604 copre la carica di Vicario civile di Trieste, Antonio che era di Lucinico, nel 1821 e' vescovo di Trieste, il cognome e' tutt'ora presente in Friuli

NB : Johanne de Leonardo, nel 1202 è nella lista dei firmatari di Trieste, nella dedizione al doge Dandolo (Minotto)


LESTANS - Lestan

e' probabile si rifaccia al nome del paese oggi noto come Lestizza in Friuli, infatti il friulano Martino nel 1539 prende in affitto una vigna a Chiarbola, Luca nel 1604, ammalato detta suo testamento con lasciti al nipote Daniele che nel 1642 fa di mestiere il dolciario, Johann giunto da Merano, nel 1856 frequenta la scuola Reale di Trieste, Giacomo nel 1924 di mestiere bandaio. Il cognome Lestan e' tutt’ora presente.

LEVI anche Vitta Levi / Levi-Minzi / Levi-Viola


1647 - Jacob Levi ebreo [perticazioni]

notissimo cognome ebreo, gia' presenti alla fine del 1500 (ma forse già da prima), hanno negozio nella contrada del Malcanton, nel 1720/30 ne giungono altri da Modena, pochi anni dopo, altri da Gorizia e da Mantova, alla meta' del 1800 sono gia' ricchi possidenti. Negli elenchi delle tassazioni del 1924, sono numerosissimi, Ettore ed Italo medici, Gualtiero avvocato, Gastone agente assicurazioni, Alessandro Abramo esporta caffè, ecc ecc ... Il cognome e' tutt'ora molto presente

de LEVO


1392 - Simone de levo [cancelleria 9]

Stefano nel 1386 viene condannato ad una multa, abitano in Riborgo, hanno terreni in Sterpeto e in Cereto, nel 1486 ultima loro citazione

LEVUR

Maxolo nel 1267 appare come testimone ad atto notarile, poi scompare dai doc.


de LIA

http://triestestoria.altervista.org/famiglie/Fhkl/lia1588test.JPG
1588 - ser Lazaro de Lia [testamenti]

famiglia gia' presente nel 1490 con Vidal, e sino al 1775 quando la vedova Maria abita con il figlio Michelut, sono imparentati con i Bajardi, mi risulta che il cognome sia adesso presente in Friuli.


 

de LIMOLIS - LISMOLIS vd M > de MOLIS



LINARI - Alinari

alinari
1335 - Johanni de linari de florentia abitante tergesti [V. 11]


1343 - stefano de linari [notai estimatori]

nota famiglia fiorentina, presenti anche con banche a Trieste nel periodo 1300/50
La raccolta fotografica della famiglia Alinari e' nota in tutto il mondo.


de LIPPA

paese nei pressi di Comeno (Komen), sono tutti non cognominati, e tutti nel '400, sono spesso saltari, dopo il 1488 non sono più menzionati


de LIPIZA

giungono dal paese omonimo e sono già presenti con Stepan nel 1300, abitano in Cavana e in c Castello, dopo il 1394 scompaiono, ma sappiamo che vengono poi citati con cognome (vd. pag. paesi del Carso)


LISICA - Lisiza - Lissica - LISIAK


1334 - ser pasquale lisiza [notai estimatori]

soprannome poi adottato a cognome, derivante forse dal vocabolo slavo indicante la "volpe", presenti gia' nel 1300, giungono dal circondario (Grozzana, Roditti, Bagnoli), abitano nella contrada di Mercato, già con varie cariche comunali, nel 1468 aggregati al Consiglio, nel 1650 sono ancora presenti, tra fine '700 e inizio '800 mutano in Lisiach/Lissiak, il cognome e' ancora presente anche nella forma Lisiak - come Lisjak anche in Slovenia e Croazia

nel 1544 nel libro del camerario, trovasi la dicitura di un pagamento effettuato alla moglie di : de Volpe, che aveva allattato un neonato, immagino abbandonato, non ci sono altre indicazioni, ma non esiste una famiglia Volpe, per cui dovrebbe essere la traduzione.

LITTEM

certo M. e' tra i firmatari nel 1202 dell'atto forzoso di sottomissione al doge Dandolo, poi il cognome scompare

LOCATELLI

locatelli
1775 - Mattia Locatelli - veneto - anni 42-da 9 a Trieste- cattolico-orologiaio pubblico-sposato con 3 figli [Tognana]

secondo lo Schroder sono 2 rami, uno di Bergamo che nel 1460 viene aggregato al Consiglio di Rovigo, altro ramo di Bassano, per lo Jenner, sono due rami, uno di Gorizia che e' nobile, altro di Trieste, il primo presente, Jacomino e' menzionato come foresto nel novembre del 1519, Fabrizio nato a Castelbolognese, nella Romagna, nel 1537 vive a Trieste dove copre anche la carica di giudice del maleficio, nel 1600 vivono prima in piazza piccola in una casa comprata ai de Fin, poi nella contrada di muda vecchia, Francesco nobile della Carinzia qui vivente, muore là nel 1656, Josepho citato anche come carinziano, nel 1682 e' rettore degli scolari del collegio dei Gesuiti, nel 1766 l'orologiaio veneto Matia giunge a Trieste, lui e la moglie Chiara vivranno nell'osteria grande in piazza, Francesco nel 1867 commercia in carta, Antonio nel 1940 abita in v Manzoni. il cognome e' ancora presente, anche in Slovenia come Lokatelj

de LODI - Laude - Lauda

erano detti de Fava-Favalibus -nobili


1497 - toma de lodi [L/C]

1512 - ser Thoma de laude [V.]

lombardi, assumono dal loro paese d’origine il cognome a Trieste, sono presenti dal 1400, molti entrano a far parte del Consiglio di Trieste, nel 1550 non sono piu' citati

LOMBARDO

- nobili


1399 - d.ni almerico lombardo [alfaDD2-11]

traggono origine dal luogo di provenienza, il cognome e' sparso per tutta l'Italia, gia' presenti nel 1300 con Marco che paga le decime al Capitolo, così la vedova del fù Nasi nel 1308, dopo il 1550 non sono piu' citati
nell'800 presenti in Istria con cariche dell'impero, e sono conti, nel 900 presenti nuovamente a Trieste, ma non nobili

LONGO

- nobili

 famiglie trieste
1330 leonardo nipote q. Jurij longi [V. 6]



famiglia riminese, presenti a Venezia gia' nel 960 (Rialto) dove avranno alte carica per la Repubblica, gia' presenti a Trieste nel 1236 con Rantulfo figlio di Leone, nel 1468 elevati a nobili cittadini, vivono nel rione di Cavana, Fioreto e suo fratello Baldassar, nel 1525, vendono un paese chiamato Viani (c/o Opicina e Prosecco) a Jurio de Brischia. Floriano con predicato de Liebenstein, cavaliere del S.R.I., nel 1795 viene eletto protocollista del comune, 4 anni dopo lo ritroviamo Consigliere e Pretore civico, abitante in c. del pozzo bianco, nel 1824 i baroni Giovanni e Floriano sono patrizi triestini, il barone Felice Antonio nel 1848 è Signore e membro degli stati di Carinzia e membro Tribunale di Appello di Austria interiore - il cognome è ancora oggi presente, ma non credo siano gli stessi


LONÇAR - LONZAR

famiglie trieste
1775 - Luca Lonzar-di Cossana-anni 59-da 5 a TS-cattolico-pignataro-sposato-ab in casa sua [tognana]

Janzelo nel 1446 abita a Bagnoli e prende in affitto una vigna con baredo in c. Quarti, poi scompaiono, probabilmente si spostano in territori vicini ma sotto il controllo di Gorizia (Planina), ma nel 1770 dal paese di Cossana arriva Luca con la moglie Catarina, Giovanni nel 1924 fà il barbiere, Carolina vende cappucci acidi, Antonio nel 1925 è membro del Consiglio cittadino, Antonia nel 1940 prestaservizi, il cognome è ancora presente, anche in Slovenia e Croazia nelle versioni Loncar e Lončar

de LORENZO

1397 - nicolao de laurentio [alfaDD2 v.11]1530 - ser Silvester de lorenzo [V. 57]


de Laurentio, Domenico nel 1202 è tra i firmatari della dedizione forzosa al Doge Dandolo, lo ritroviamo poi nel 1216.

in costruzione


LORENZUTTI

gia' citati nel 1600 quando possiedono terreni in Campo Marzio, il prete Andrea che abitava in Crosada, verra' sepolto nel 1728 nella cattedrale di s. Giusto, Antonio nel 1846 viene nominato direttore dell'ospedale triestino, sara' poi anche membro del Consiglio, possiedono case nella zona di Cavana, Donota e s. Vito, il cognome e' tutt'ora presente
imm. a ds : lapide sepolcrale che si trovava nella cattedrale di s. Giusto

LOVAS - LOVASIO -anche Lonasio

 famiglie trieste
1363 - ser thome lovasio [alfaDD2-8] 

Natale nel 1278 possiede una vigna nella contrada di s. Andrea, Jacomina tra il 1308 e il 10 paga le decime al Capitolo, nel 1346 rimasta da tempo vedova di Almerico, possiede una casa in contrada di Mercato, sua figlia Clara si sposa con Pietro de Judicibus, Toma nel 1363 testimone notarile, ultimo suo padre Almerico nel 1364
nonostante la somiglianza al cognome sotto <Lovatis> non trovo connessioni


de LOVATIS - Lovato

forse originari di Padova, il veneziano ser Alessandro, nel 1367 possiede casa nella contrada di Mercato, Enselisio ma di Ferrara, nel 1371 viene citato come testimone, Benedetto da Padova, nel 1407 e' Vicario civile di Trieste, poi scompaiono, riappaiono nel 1753 da Treviso e sono marangoni, Carlo nel 1924 commercia saponi, il cognome e' tutt'ora presente


LOVRENCICH

presenti nel 1400, Michiel nel 1685 menzionato come presente ad un atto testamentario, il cognome verrà italianizzato (vd. sotto), ma è ancora presente


LOZEJ-Y

lozej
1787 - josephus Lozej [libro battesini di Lippa]

Marino nel 1493 abita nei pressi di Brestovizza e vende una casa nel borgo di Duino, vivendo nei territori occupati dai conti di Duino prima e dal conte di Gorizia poi (Lippa), non appaiono nei nostri documenti, riappaiono nel 1912 quando Ivan e Marija frequentano la scuola slovena, Antonio nel 1924 vende carbone, Giovanni nel 1928 è usciere della Pretura cittadina, il cognome è ancora presente


LUBIC - Lubich

Stefano viene menzionato nel 1561 in merito ad una multa, presenti stabilmente in citta' ancora nel 1700, Francesco nel 1910 ha una latteria in piazza Vico, Giuseppe ha un deposito di vini in v. s Marco, Eugenia nel 1924 fà la sarta, il cognome nella seconda versione e' tutt'ora presente, anche in Slovenia e Croazia.
NB : nel 1202 e' presente certo Ludic Canciano, unica citazione, poi scompaiono.


per i cognomi

de Luca (1300) - Lucaz (1600) - de Luches (1400) sono in lavorazione


LUDONIS - Ludono

 famiglie trieste
1339 - ....andree q. petri D.ni ludonis ..... [alfaDD2 - 2] 

il D.no Pietro e sua moglie Dorabella, nel 1329 sono in causa con il marito della loro figlia Francesca, gia' morta, per una casa in contrada Mercato che fu' di Marco Ranfo, la causa perdura anche dopo la loro morte e il figlio Andrea la risolve, ultima citazione Martino e Sergio figlio del fu' Justo nel 1345, poi non sono piu' citati


LUIS

presenti alla fine del '500, Giusto e Antonio nel 1602, sono i militi di guardia l'uno alla torre Donota, l'altro a quella della Bianca, Francesco nel 1917 frequenta il secondo anno del Nautico, Edoardo nel '24 ha uno spaccio di vini, la vedova Maria una latteria, il cognome è ancora presente

LUOGAR - LUEGG - FORAMINE - de la JAMA

- nobili

erano Burgravi in Lienz e Lueg, con vasti possedimenti in Carinzia e nella Carniola, erano imparentati con i Savorgnani del Friuli, per matrimoni vari anche con gli Steiner, i Raubar, gli Herberstein, gli Aufeltar, i della Torre, gli Oberburg, i Moyss. Corrado gia' Capitano di Pisino, nel 1412 e' Capitano di Trieste, e' sposato con la triestina Francesca de Baseio, a sua figlia Lucia a causa di un debito, nel 1451 gli viene pignorato un orto fuori dalla porta di Riborgo, Gaspare tra il 1413 e il 1414 ha la carica di milite del Capitano di Trieste. Personaggio fu' certo Herasmo, Capitano del castello di Predijama, sposato anch’esso con una triestina, Contessa de Baseio, accusato di un assedio alla citta', per darla in mano al pretendente del trono, l’ungherese Mattia Corvino, rimarra' ucciso dal bombardamento del suo castello a cui partecipano i triestini col loro Capitano Raubar, sua moglie muore nella sua casa in Riborgo nel 1471 lasciando la villa di Vercoian con tutti i suoi abitanti ai Baseio. Ben piu' noto alle cronache triestine fu' Niklas (o Nicolò), nel 1467 e' Capitano di Trieste, l’anno dopo assieme ad un partito interno alla citta' tenta la sottomissione totale della stessa all’imperatore(1), nasce una sommossa popolare che provoca la prima ondata di omicidi tra opposte fazioni, lui viene arrestato dai tumultuanti ed espulso assieme ai suoi sostenitori rimasti, ripareranno a Duino (vd. Annales). Lui morira' nel castello di Trieste ospite. Antonio (dela Giama) nel 1499 fa da procuratore a Lucia figlia del fu' Corrado contro i Basili (Basei) triestini in merito a eredita'.

1) - spesso denigrato negli scritti degli storici ma in realtà, era un tentativo di rompere un egemonia del potere, tenuto dai soliti nobili cittadini


de LUNA

- vd. sotto Luxa


Matheus de luna [notai estimatori]

luna
1647 - mathia luna della villa de Prossecho [perticazioni]

LUXA

 famiglie trieste
1647 - Mathia Luxa di Prossecho [perticazioni]

altra singolarita' di un cognome ora molto diffuso in altopiano, il vero cognome e' de Luna, gia' presenti nel 1300 a Trieste, abitavano in Cavana, Pietro nel 1388 e' gia' membro del Consiglio, nel 1400 non sono citati, ma riappaiono anche come Luxa e Luxic a Prosecco, Francesco nel 1849 e' membro del Consiglio, potrebbero sembrare 2 famiglie distinte se non fosse che, Mathia Luxa nel 1647 appare anche come Mathia Luna di Prosecco nelle perticazioni del territorio, inoltre a supporto, Andrea Luxa nel 1773 e' Suppano di Prosecco e Andrea Luna lo e' nel 1795, Francesco nel 1849 e' gia' membro del Consiglio cittadino. La famiglia e' ancora presente.
- oltre la singolarita' menzionata sopra, da citare certo "de Spinello Pietro" citato nel 1384 con un : fu' de Luna (banco del maleficio v. 9-p. 36), unico della fam. Spinello/i, coevo al Pietro sopra menzionato e che lascia adito ad altre interpretazioni.
- nei doc. di Venezia, i <de Luna> nel 1503, sono riconosciuti di origine spagnola (M. Sanudo-i diari)
NB : secondo taluni ricercatori della comunita' slovena di Trieste, non si tratterebbe della stessa famiglia, per dovere lo scrivo ma, non concordo, gli scritti non mentono. Piccola nota suppletiva, gli alfabeti sloveno-croato, non contemplano la "X"


LUPINEZ - Lupino

 famiglie trieste

1647 - Gregorio Lupinez de s. Pellagio [perticazioni]

forse croati, Thomas menzionato nel 1522 per una vigna avuta in affitto nell'altopiano triestino, vivono nel paese di s. Pelagio, territorio occupato dai conti di Duino, per cui potrebbero essere piu' antichi, sono probabilmente gli stessi Lupinc odierni


de LUSNA

 famiglie trieste
1362 - Anthonio q. Domenico de Lusna [Cancelleria 7]

Domenico nel 1345 possiede vigna nella contrada di Muselle, la moglie di suo figlio Antonio, Mariota, nel 1348 abita in contrada di Castello e detta il testamento, nel 1371 ultima loro menzione
NB : nonostante la somiglianza con i <Luna-Luxa> non sembra si tratti della stessa famiglia


 


famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)

Labem (1657) - de Labich (1432) - de Lacat (1464) - Lachaj (1538) - de Lacourt (1457) - Lado (1436/1509) - de Lafiladis (1492/1500) - Lagagni (1398 e 1545) - de Lager (1357) - de Lagrega (1342) - Lai (1625) - Laicho (1538) - de Laleto (1334/87) - de Lamauta (1353) - Lamelino (1604) - Lampsa (1626) - de Landon (1336) - Lançabore (1326) - de Laon (1326) - de Lappatta (1433) - de Larçar (1407) - de de Lasegna (1346/68) - Lasei (1473) - Laserig (1604) - de Lasta (1411/39) - de Lastalla ( 1325/31) - de Lastrimagla (1348) - Lastoviza (1495/1525) - de Latras (1546/7) - de Lavigna (1331) - de Leçe (1361) - Ledinsek (1626) - de Leine (1340/81) - Lelio (1650) - de Lendulo (1372) - de Lepana (1328) - Leporis (1324/7) - de Lesegna (1347) - de Lestis (1346) - Liani (1683) - de Liburfali (1353) - de Licaffi (1337) - Ligama (1448) - Ligan (1663) - Ligou/Ligo (1462/1506) - Lipavez (1646) - Lirutis (1300) - Liscutin (1665) - de Liçotis (1329/35) - Liug (1427) - de Liverigo (1428) - de Locha (1380/1470) - Lochazich (1674) - Lochis (1580) - de Lodovici (1415/56) - Longi (1324/50) - Lorenzago (1639) - Lornikar (1663) - Losieri (1650) - Loth (1360) - Lozey (1493-1912/24) - Lualez (1648) - de Lubischo (1406) - Lucerini (1586/97) - de Luchol (1328) - Ludro (1342) - de Lufri (1360) - de Lugoviça (1406) - de Lunaro (1346) - de Lupardo (1342/67) - Lupperini (1682) - Lusino (1602) - Luspergar (1492)



 

famiglie giunte dopo il 1700

 

de Lamberg 

  >>>

origini dell'Austria, nobili, il conte Francesco Adamo giunge da Lubiana nel 1775 con la moglie viennese Marianna, ha la carica di presidente dell'Intendenza, tra il '700 e '800, molti della famiglia saranno eletti Ciambellani di Corte

Lang

Matia giunge da Vienna nel 1769, Carlo dalla Stiria, Maria Anna nel 1799 insegna lingua tedesca, Mario nel 1924 è farmacista, il cognome mi risulta sia ancora presente

Langer

Ignazio giunge da Neustadt (Germania) nel 1771, di mestiere lattoniere e' sposato con l'austriaca Anna Maria, Francesco nel 1799 è direttore del ginnasio e delle scuole normali, gli eredi di Antonio nel 1832 possiedono casa in piazza della Borsa e in c. s. Nicolò, Federico nel 1910 è capitano dei battaglioni dei cacciatori di campo, Francesco è un distillatore, Carlo nel 1940 è un barbiere ( I Langer sono riconosciuti come nobili di Trento) il cognome e' tutt'ora presente

Lapane - Lapagna - Lapajne

giungono da Vipacco attorno al 1770, Lapane Anna muore a 34 anni in ospedale, Lapagna Mario nel 1909 frequenta la terza classe della scuola civica Reale superiore, Oskar Lapajne nel 1912 la scuola di Cirillo e Metodio, Ana e Marija la scuola slovena di s. Giacomo, Lapagna Romeo nel 1910 ha una fonderia di metalli in Guardiella dove nasceranno famose campane, Francesco nel '29 ha una trattoria e Marcello una macelleria. Il cognome Lapaine e Lapajne sono ancora presenti, anche in Slovenia

Lazzarovich

in costruzione

Leban

leban
1785 - Ioannes Leban [libro battesimi Kanalon]

potrebbero essere gli stessi sopra (vd Leben), ma con questa versione di cognome, sono originari della zona intorno a Gorizia (parte slovena- Rauna, Starsella, Grgar, Salcano, Kanal, Loqua ecc), Antonio nel 1636 è Vicario a s. Giovanni di Duino, Joanne nel 1720 è cooperatore della parrocchia di Bovez, presenti a Trieste dal 1750, Luigi nel 1847 possiede casa in piazza delle scuole israelitiche in ghetto, Giovanni nel 1867 è ufficiale della Logotenenza, Carolina ha una trattoria in v. dei Gelsi, Vincenzo una agenzia di viaggi sulla riva dei Pescatori, Enrico nel 1915 è il maestro reggente della scuola di Prosecco, Antonio nel 1924 paga le tasse per l'osteria, Nicolina nel '29 vende frutti e Luigi è un mediatore di stabili, sono ancora esistenti, anche in Slovenia e Croazia

Leonardi

presenti alla fine del '700, Carlo nel 1867 è un parrucchiere, nel 1910 Attilio è impiegato alla banca Popolare, Emilio è un addetto alla pesa, Giovan Battista è un maestro di scuola, Antonino nel 1932 è professore al Da Vinci, il cognome è ancora presente

Leoni

Giorgio, timoniere della feluca comunale, nel 1770 chide al comune il permesso di chiudere con mattoni, un volto delle mura cittadine in c. della Pescheria, Giuseppe muore a 70 anni nel 1864, Ettore nel 1910 è pittore, Vittorio ha una ditta di pubblicità, Mario nel 1932 è professore alla scuola commerciale e Rosalia alla scuola Petrarca, Fabio nel '33 è il direttore della farmacia Rovis, non risulta il cognome sia ancora presente
Bruno durante il ventennio, è il segretario d'amministrazione del giornale "il Piccolo"

Licem / Licen

nel 1735 sono considerati abitatori di Trieste, per cui non ancora cittadini, Josepho nel 1739 frequenta il collegio dei Gesuiti, Antonio nel 1867 ha la carica di commissario superiore di polizia, Olga nel 1915 abita in v molino a vento, il cognome e' ancora presente

Loj  / Loy

famiglia di pescatori, probabilmente di origine gradese, sono presenti nei primi anni del 1700, nel 1800 hanno terreni tra Pondares e s. Giacomo, il cognome Loy e' tutt’ora presente.
Noto nei primi del 1900 il pugile triestino Duilio di cui la RAI ha tratto una fiction dalla sua storia.

Lorenzi

quattro famiglie omonime : di Firenze, di s. Severino nelle Marche, di Trento, veneti - Pietro nel 1790 possiede una fabbrica di maioliche in città, Giovanni Antonio nel 1818 lavora alla capitaneria di porto, il facchino Antonio nel 1867 viene condannato per furto a 8 mesi di carcere duro, Costante nel 1924 è un elettromeccanico, Raffaele è un arrotino e ombrellaio, la vedova Teresa nel 1940 abita in v. Molino a vento, il cognome è ancora presente

Lovisoni

Francesco Saverio giunge da Graz nel 1757, avvocato, sposa la triestina Angela, nel 1768 sarà l'avvocato della difesa di Arcangeli, l'assassino del grande archeologo Winckelmann, Rauch nel 1832 possiede terreno nei pressi della dogana vecchia, mi sembra che il cognome sia ancora presente

Luchetta

Domenico già nel 1795 appare come fante destinato alla Sanità, nel 1940 Rosa è una docente, il cognome è ancora presente
NB : nella memoria cittadina, rimane Marco, giornalista RAI triestino ucciso a Mostar (YU) nel '94 durante le guerre jugoslave

Lucovich

Lorenzo giunge nel 1735 da Gorizia, sposa la triestina Lucia e di mestiere fà il calzolaio, nel 1760 su una nave armata di 14 cannoni, dalle bocche di Cattaro, arriva Marco, vende tutto e compra casa in città, nel 1847 possiedono la casa n 324 in via della cattedrale, il cognome è ancora presente, anche nelle forme Lukovic e Lucovic

de Lumaga - de Millecroi

famiglia nobile che giunge da Fiume, Johanne Baptista esattore delle imposte, nel 1735 vive qui con i suoi tre figli, muore nel 1750 a 76 anni, verrà sepolto nella cattedrale di s. Giusto, Francesco Rave nel 1750 frequenta il Collegio dei gesuiti, Giorgio Francesco nel 1756 è controllore della dogana comunale, la nobile vedova Teresa, nel 1775 possiede anche la casa n° 1 della città
NB :  Lumaga, di Segna, nel 1704 è economo a san Servolo - esiste fam
Lumaga Barone di Napoli, ma non credo sia la stessa

Lusan

forse di Lubiana - Filippo giunge da Gorizia nel 1745, sposerà poi Marina che era del Carso, Simon arriva dal Friuli dieci anni dopo, sposato con Ursula di Vipacco, abitano in una casa che era dei Gesuiti, poi non sono menzionati, ma potrebbero essere i Lusa di cui abbiamo notizie dal 1900 (vd. sotto)
NB : un
Luzan, barbiere giunto da Lubiana appare nel 1775

Luzatto  / Luzatti

luzzato
1775 - Mandolin Luzzato-di Trieste-anni 40-ebreo-mercante-vedovo [Tognana]

cognome ebreo, gia' presenti numerosi nei primi anni del 1700, alcuni giungono dal Friuli, per lo piu' mercanti in Borsa, a meta' dell'800 sono numerosissimi e grandi proprietari di caseggiati, Moise nel 1870 appare tra i membri del Consiglio cittadino, Giuseppe nel 1887 sposa Landauer Emilia, Angelo e Attilio, nel 1924 sono medici, Giuseppe e Riccardo avvocati, altri lavorano con tabacchi, monopoli, sacchi, mediatori, import-export, ecc... il cognome e' tutt'ora presente


alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero tutte quelle che non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia, Veneto e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi.

Ladich

il vecchio facchino Luca, muore a 74 anni nel 1855, Antonio a soli 22 in ospedale nell'ottobre del 1861, Andrea che abita a Rojano, nel maggio del 1865 subisce un furto a casa sua, alcuni nel 1928 vengono italianizzati in Ladini, il cognome originale è ancora presente

Lah

sono gli stessi Lach citati sopra (vd), nel tardo 700 una variazione della trascrizione, operata ad Auber dove vivevano, trasforma il cognome, la stessa operazione succede anche a Duttogliano nell'800, e così cognominati appaiono a Trieste quando Mirko e Vladimir nel 1912 frequentano la terza classe della scuola slovena di s. Giacomo, Bogomila la prima, Franja la sesta, negli anni '20 sono presenti a Sezana e Duttoliano, dove Leopoldo commercia in bestiame e Maria (sposata Vrabez) vende abiti. Il cognome è ancora presente anche in Slovenia

Lamprecht

provabili origini tedesche - Rodolfo nel 1819 è già chirurgo e professore di ostetricia, l'agente di commercio Giovanni, muore a 32 anni nel novembre del 1864, il ricco possidente Giulio, muore nel 1868, Aldo figlio di Emilio, nel 1928 viene italianizzo in Lamberti, così la sorella Maria, e il fratello Egone, il cognome originale oggi è ancora presente

Lanzetta

Elena a soli 13 anni, muore in un incendio nel 1854, Lucia figlia del marittimo Federico, muore a soli 2 anni nel 1861, Giuseppina nel 1910 citata come trafficante con sede in v. Giuliani, il cognome è ancora presente

Lanzi

Alessandro nel 1867 frequenta il terzo anno di medicina, nel 1873 sposa Marina Sajiz, Mario nel 1893 frequenta il terzo anno del ginnasio superiore, Giuseppina nel 1910 è una levatrice, Ugo un litografo e Umberto un tipografo, il cognome è ancora presente

Laudano

Michele, originario di Conca nel regno di NA, di mestiere battellante, giunge attorno al 1818, nel 1868 gli viene concessa l'appartenenza al comune di Trieste, nel 1851 muore suo figlio Antonio di 6 anni, Vincenzo nel 1910 è un tappezziere, il cognome è ancora presente

Lauro

Vincenzo è già citato nel 1854, i suoi figli Giovanni e Francesco nel 1879 possiedono casa in c. del pozzo bianco, Gabriele dopo gli studi a Vienna nel 1889 è un pediatra cittadino, Giovanni citato sopra, ha una sartoria in p.zza Cavana, Italo nel 1910 è un negoziante, il cognome è ancora presente

Legat

il primo fù certamente monsignor Bartolomeo, nato a Niklas in Carniola, diocesi di Lubiana, nel 1846 viene eletto vescovo di Trieste e Capodistria, morirà in carica nel 1875 (vd. pagina vescovi), il ricco negoziante Antonio muore nel 1851, Virginia, nata Bazzoni, ricca possidente e negoziante, muore a soli 22 anni nel novembre del 1858, a soli 5 anni muore Adolfo, figlio di Tommaso che ha trattoria, nel gennaio del 1862, Albino nel 1929 è un perito giudiziario in avarie, il cognome pare sia ancora presente
Giuseppe nel 1819 è ufficiale di Cassa a Vienna

di Lenardo

giungono alla fine '800, Odorico muore nel 1900 ad Ontagnano (c/o Palmanova), Giuseppe nel 1910 ha una ditta che tratta agrumi, frutta secca e generi alimentari in v. Rossini, Luigi nel 1932 è un negoziante e la vedova Olga abita in v. Rossini, il cognome è ancora presente

Lenardon

il facchino Giovanni muore nel 1857 a soli 34 anni, dopo anche suo figlio omonimo a soli 9 anni, il muratore Antonio, nell'aprile del 1899, lavorando si ferì, Lorenzo nel 1910 è sarto, la vedova Maria vende latte ed ha uno stallaggio in v. dell'Istria, Riccardo è un elettrotecnico, Carlo nel 1932 ha un negozio di alimentari, Fulvia nel 1942 è impiegata alla R.A.S., Valeria ha una trattoria, il cognome è ancora presente

Lenassi

Giovanni nel 1889 è guardiano ai magazzini della ferrovia Meridionale, Ermanno nel 1910 è macchinista della stessa ferrovia e Olga impiegata, Carlo nel 1933 è negoziante, Ferdinando e Luigi e Mario nel 1942 impiegati, il cognome è ancora presente

Lenaz

Giovanni (Lenatz) nel 1829 è cancellista in tribunale criminale, Maria e Regina nel 1924 vendono frutta e verdura, Pietro in 1940 è barbiere, Alessandro vende frutta e verdura, il cognome è ancora presente
Cristofor nel 1835 è cooperatore della parrocchia di Lussingrande, è ancora presente nel 1848 ma in pensione

Lenghi

Nel 1868 muore il trafficante Angelo di 50 anni, Igino nel 1883 sposa Lavinia Rava, l'impiegato Alessandro nel 1910 abita in vicolo s. Chiara, il cognome è ancora presente

Leonzini

presenti ai primi del '900, Gabriele nel 1915 lavora alla RAS, sarà poi il direttore della centrale, Ignazio lavora alle Ass. Generali, Lina abita in v. Piccardi, il cognome è ancora presente

Lettich

Caterina moglie di Stefano, nel 1674 sepolta cimitero s Daniele di Dorimberg - Fabio nato a Lussingrande, si laurea all'università di Gratz, poi insegna a Trieste filologia classica e letteratura greca, muore nel 1910, Lucio nel 1924 è avvocato, Arrigo nel '29 è ingegnere, Anna nel 1932 è pensionata comunale, Quirino e sua moglie Cesira, vengono italianizzati in Lessini, Giovanni ed Amato (Lettich) nel 1942 sono impiegati, il cognome originale è ancora presente
negli anni '10 appare la forma Lettig, con Pietro che abita in v Belvedere

Leva

Stefano sacerdote, che nel 1834 abita a Trieste, Aurora figlia del capitano del Lloyd Agostino, muore a soli 2 anni nel 1852, Carlo nel 1894 frequenta il primo corso del Nautico, Giuseppe nel 1929 è un piazzista di vini, Antonio nel 1942 è impiegato alla poste, Giuseppe un capitano mercantile, egualmente Oscar, il cognome è ancora presente
Giacomo nel 1848 è un deputato di Umago per la Sanità in Istria - Gioan Maria è invece cappellano a s Pietro di Nembi, decanato di Lussin piccolo

Liedermann

oggi Cantori - in costruzione

De Lorenzi

sembra non siano gli stessi citati sopra (vd Lorenzi), Giovanni nel 1889 affitta letti in v. Riborgo, Antonio e Bernardo nel 1915 sono dei capi-braccianti, Giovanni tipografo, negli anni '20 Ermenegildo e Giovanni hanno macelleria a Duino-Aurisina mentre Ignazio ha un osteria, il cognome è ancora presente

Lorenzini

veneti - Bortolo nel 1786 comanda una barca con bandiera veneziana che porta merci a Trieste da Augusta in Sicilia, Filippo nel 1819 è un praticante al magistrato della Sanità, il povero Domenico, muore a 80 anni nel 1852 in ospedale, Cesare nel 1910 è impiegato alla banca Commerciale, Erminio ha un negozio di alimentari in v. della Loggia angolo piazza piccola, Stefani nel 1924 vende uova e farina, Costantino nel 1928 è un aiutante alla Cancelleria e segreteria giudiziaria, il cognome è ancora presente

Lorenzon

nel 1854 muore in ospedale Domenico, giunto già moribondo, Giovanni nel 1910 lavora come magazziniere, altro Giovanni è II macchinista del Lloyd, il triestino Lucio nel 1935 frequenta il secondo anno di farmacia, all'università di Bologna, il cognome è ancora presente

Lorenzoni

nonostante la somiglianza con quello sopra, non sembra siano la stessa famiglia - il facchino Michele, muore nel 1855, nel 1864 anche il facchino Giacomo, Valeriano nel 1910 lavora da impiegato, Amedeo nel 1914 risulta idoneo all’esame di contabilità di stato c/o la Logotenenza, Ruggero nel 1929 è calzolaio, Pietro ha una tintoria, il cognome è ancora presente

Loria

ebrei - originari di Mantova, da dove Moisè giovanissimo si sposta a vivere a Trieste dove inizia un commercio di legnami, legato alla massoneria, avrà fortuna e assieme al fratello Aron Salomon aprirà ditta anche in Egitto, Eugenio nel 1864 viene premiato nella seconda classe del ginnasio superiore, la ricca Elena nel 1910 abita in v. s Lazzaro, il cognome è ancora presente

Loser

Giovanni nel 1848 insegna filosofia al ginnasio, la cameriera Francesca muore a soli 21 anni nel 1864, Maria nel 1866 è maestra supplente alla scuola elementare di Servola, Edoardo nel 1889 è chirurgo secondario dell'ospedale civico, Andrea nel 1910 lavora come assistente della Cancelleria della direzione di Finanza, Fanny lavora all'ufficio delle poste, nel 1919 alcuni vengono italianizzati in Loseri, Enrico (Loser) nel 1924 lavora e brevetta un marchio per il surrogato di caffè, il cognome originale è ancora presente

Lucich-Lučić

dalmati - Giovanni Napomuceno, nel 1824 lavora al Magistrato della Sanità, Spiridione nel 1829 è il procuratore della comunità greco-illirica, Wladimiro con un brigantino, fà da spola con merci dalla Dalmazia, Turchia a Trieste, Luigi nato a Castua, nel 1865 riceve attestato di prima classe e premio dalla scuola reale superiore, Ferdinando nel 1911 frequenta il primo anno del ginnasio superiore, Johan nel 1913 la seconda classe della scuola reale superiore, Angelo figlio del fù Deodato, nel 1929 chiede italianizzazione del cognome in Lucci, così la moglie Valeria e il figlio Luciano

Ludwig

Giorgio nel 1829, è il maggiore del reggimento Leopoldo delle 2 Sicilie, ed è di stanza allo Stato maggiore di Trieste, Marij, Rudolf, Franja, nel 1912 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo, il cognome è ancora presente
NB : nel '900 il cognome viene anche trascritto in forma slava : Ludvik, e troviamo Josipina, Justina, Marija, che nel 1912 frequentano anch'essi la scuola slovena di s. Giacomo, forma ancora presente

Luin

nel '700 vivono a Lippa - l'oste Antonio, muore a 37 anni nel febbraio del 1816, altro Antonio, di mestiere calzolaio, muore di tubercolosi nel 1863 a soli 28 anni, Erminia nel 1929 vende carbone e legna, il cognome è ancora presente

Lulik

con varianti : Lullik - Lulich - Francesco, figlio del macchinista Andrea. muore a soli 3 anni nel 1851, Giuseppe che era il custode dell'arsenale del Lloyd austriaco, muore nel 1867, Antonia a 81 anni l'anno dopo, Costantino nel 1910 ha una ditta di impianti acqua e gas, verranno poi italianizzati in Lugli, oggi sussistono i Lulic e i Lugli

Lunardelli

il parrucchiere Giovanni, perde la figlia Maria, di un anno nel 1855, il dott. Clemente nel 1858 sposa Antonietta Tagliapietra, lui sarà membro del Consiglio cittadino e professore dell'Accademia di Commercio e Nautica, il cognome è ancora presente

Lunder

la povera Teresa, muore a 77 anni nel 1864, Andrea nel 1889 lavora come panettiere, Anna nel 1910 affitta stanze, Giusto è portiere di alloggio popolare, il cognome è ancora presente

Lupieri

lupieri

Caterina, moglie del falegname Antonio, muore a 50 anni nel 1851, il figlio del pittore Giacomo, muore a soli 2 anni nel 1855, la sarta Maddalena nel 1864, nel 1901 nasce Maria, artista e pittrice di fama, Renato nel 1909 frequenta la quarta classe della scuola reale superiore, Vittorio lo stesso anno possiede una cava nei pressi di Nabresina, Elisa nel 1929 paga le tasse per un osteria a Duino-Aurisina, il cognome è ancora presente, anche nella forma Luppieri

Lusa

presenti alla fine '800 e inizi '900, Cesare nel 1909 frequenta la scuola reale superiore, Mariano nel 1924 lavora come tapezziere, il cognome ora è presente in Friuli, loro provabile patria d'origine

Luser-Lusar

Francesca (Luser), nel 1829 è una levatrice ed è moglie del sensale Giovanni, già vedova muore lo stesso giorno della figlia Anna, il 12 dic. 1855, la città si mobilita e raccoglie una colletta per il figlio rimasto, che pubblicherà una lettera di ringraziamento, Ernesto (Lusar) nel 1929 è orefice, Francesco (Lusar) nel 1929 gli viene accolta l'italianizzazione del cognome in Lusari, così la moglie Emilia, e le figlie Giuseppina e Lydia

Lusina

Nicolò nel 1889 è II tenente del Lloyd, Carlo nel 1910 è commissario distrettuale addetto alla Logotenenza, Valdimiro è consigliere contabile ai Magazzini Generali, il cognome è ancora presente

Lussich

nel 1700 vivono intorno a Isola, la vedova Elena muore nel 1855, Alessandro nel 1889 è un capitano del Lloyd austro-ungarico, Aldo nel 1910 è un maestro di scuola, Ettore un macchinista, Giorgio impiegato del Lloyd, nel febbraio del 1915 muore il tipografo Andrea, fu collaboratore dell'Osservatore Triestino, Emma nel 1922 è una levatrice, nel 1928 vengono italianizzati in Lussi, cognome che ancora oggi è presente

Lutmann-Lutman-Luttmann

Francesco nel 1817 è tra gli associati al libro del Mainati (Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste, Volume 2), Giuseppe nel 1892 è albergatore a Rovigno, Mihael nel 1912 frequenta la seconda classe della scuola slovena di s. Giacomo, Giovanni nel 1929 è un maestro scalpellino, Umberto, Carlo e la ved Maria, chiedono italianizzazione del cognome in Luttini. I cognomi originali, nelle varie versioni, sono tutti ancora presenti
NB : da ricordare Luttmann Remigio, morto a Dachau in infermeria a seguito dei trattamenti subiti come cavia

Luxich - Luksich

giungono alla metà dell'800 dalla Dalmazia, Matteo nel 1889, è medico secondario dell'ospedale civico, il canonico Aloysio muore a soli 26 anni nel 1896, Gino nel 1910 è un impiegato del Lloyd, la vedova Emilia è pensionata, Francesco è un sensale, le due forme di cognome sono ancora presenti


cognomi dell'800/900 a Trieste non più presenti : Labignan - Labinaz - Laboda - Labrosse - Lachainer/Lacheiner - Lachenbacher - Lacki - Lada - Ladicka - Ladovaz - Lafont - Lahn - Layer - de Layik - Lajovich - Laite - Lackner/Lakner - Lambert - Lambropulo - Lampich - Lampl - Lampresch - Landa - Landauer - de Landenberg - Landstädter - Laneve - Lanfriet - Langbank - Lange - Langenholz - Langemantel - de Langerke - de Langsdorf - Languider - Lantschner - Lapajowker - Lapel - Lascaris - Lasotta - Lassich - Lassnig - Laszak - Laszlo - Latard - Latore - Lattes - Laubendorf - Lauda - Laufer - Lauger - Lauhe - Laukus - Lauragi - Laury - Laurutti - Lauter - Lavagna - Lavanky - Lavarda - Lavison - Lazzarus - Leandro - Leberle - Lebitsch - Lebzelder - Lechle - Lechner - Ledel - Lederer - Ledner - Leduvich - Leeb - Lefa - Lehmann - Lehner - Leyer - Lejet - Leiner - Leippe - de Leis - Leiss - Leischner - Leisterin - de Leitgeb - Lekan - Lempuseg - Lemouth - Lenardich - Lenauer - Lenček - Lenz - Leondaritti - Leonti - de Leschi - Leskouz - Leskovich - Lessina - Lettner - Lettnik - Leuca - Livaditi - Levamis - Levenfeld - Levitz - Lezuo - Lichtenneger - Lickl - Lichtenstern - Licker - Lieb - Liebermann - Liebhardt - Lieblein - Liebmann - Liehmann - Linardović - Lindhumer - Lindner - Link - Liotò - Lipcich - Lipona - Liposich - Lipovich - Lipur - Lissan - Litlek - Litscher - de Littrow - Litzen - Liversey - Lizen - Lodnik - Loesch - Löewe - Löewenberg - Löewenthal - Loewy - Löffler - Logadi - Loechley - Loker - Lockmajer - Loncikar - Lonz - Lor - Lordschneider - Lorenzich - Lorinovich - Lotero - Lovat - Löw - Löwenberg - Lövy - Lovišček - Lovretich - Lovriha - Lubesich - Luchesich - Luchini - Luft - Lug - Luger - Luiso - Lulher - Luschin - Lusner - Lussich - Lussnig - Lust - Lustig - Lutschaunig - Lutta - Lutteroth - Luvin - Luxardo


ITALIANIZZAZIONI

subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !

I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari

nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora italianizzarsi

con l'augurio che in molti ritrovino il loro cognome originale - chi volesse ripristinare il cognome originale può farlo QUI

 

da : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929 >>>

1919) Lacovig in Lago - Lambrecht in Lamberti - Laurencich in Laurenti - Lazar in Lazardi  - Lordschneider in Larconelli - Lussich in Lussi

1921) Lippitsch in Lippi

1922) Lazzarovich in Lazzari - Linardovich in Linardi - Lovisig in Lovisi

1926

Labignan in Albonese
Lach in Lachi
Lacovich/g in Laco
Laharnar in Lacarnar
Lalovich in Lalli
Lampic/ch in Lampi
Lanich in Lani
Lanz in Lanzi
Lapanja in Lapagna
Larecich in Lauri
Larisch in Larice
Lasic in Lazzi
Laurencic in Lorenzi
Laurica in Lauri
Lauricha in Lauri
Lauriha in Lauri
Laurincich in Laurini
Lavercich in Lauri
Lavrencich in Lorenzi
Lavrenzhizh in Lorenzi
Lazar in Lazari
Lazarich in Lazzari
Lazzarich in Lazzari
Lazzarovich in Lazzarini
Lazzer in Lazzeri
Legisa in Leghissa
Legissa in Leghissa
Lenarcic/ch in Lenardi
Lenatz in Lena
Lentich in Lenti
Leonardig in Leonardi
Lescovec in Lesca
Lescovic in Lesca
Letica in Lettis
Lettich in Lettis
Levasic in Leva
Licul in Lizzul
Liker in Licari
Lillicg in Lilli
Lodovich in Lodovici
Lodovrich in Lodovici
Logk in Loi
Lokatelj in Locatelli
Lokira in Lochira
Lolic in Lolli
Lolich in Loli
Lonzarich in Lonzari
Lorenz in Lorenzi
Lorinsich in Lorini
Lovic in Lovi
Lovrenzi in Lorenzi
Lovresich in Lauri
Lovrich in Lauri
Loewy in Levi
Löwy in Levi
Lucac in Luca
Luches in Luca
Luchesic/ch/g in Lucchesi
Lucic/ch in Luci
Lukac in Luca
Lukancich in Lucani
Lukarich in Lucari
Lukashizh in Luca
Lukazh in Luca
Lukes in Luca
Lukesic in Lucchesi
Lukovic/ch in Lucchi
Luksic in Lussi
Lulek in Lulli
Lulik/ch in Lugli
Lullich in Lugli
Lupinc in Lupini
Luscich in Lussi
Lusetich in Lucetti
Lusnig in Lussi
Lussich in Lussi
Luxixh in Lussi
Luznik in Lussi

 

1928


Lach in Laghi
Lacheiner in Lacchini
Lachner in Laneri
Lacovich in Laconi
Lacovig in Lago e Lacovigi
Ladic/ch in Ladini e Ladi
Lah in Laghi
Lahainer in Lanieri
Laithäuser in Lettusi
Lakovic in Lacchini
Lampich in Lampi
Lamprecht in Lamberti
Lang in Longhi
Langhammer in Longaro
Langher in Longhi
Lapainar in Lapanni
Lapajna/r in Lapanni
Lapajne in Lapagna
Lapajowker in Laparini
Lasic in Lassi
Lassinek in Lassini
Lassink in Lassini
Lassinich in Lassini
Latzer in Lazzeri
Laurencic in Laurini e Laurenti
Laurencich in Laureni e Laurenti
Laurinsich in Laurini
Lavriha in Laurica
Lavtar in Lautieri
Lazzarich in Lazzari
Leban in Lebani
Lebenstein in Pierleoni
Lechner in Lenardi
Lederer in Ledieri
Legat in Legati
Legisa in Leghissa
Leiler in Lelli Leiss de Laimburg in Alisi di Castelvarco

Leiter in Latini
Lemesich in Lemessi
Lenardich in Lenardi
Lescovich in Leschi
Leskovec in Lescovelli
Lesnak in Lenni
Lesnjak in Lesini
Lettich in Lessini
Lettner in Lentini
Leustik in Allegri
Leutheuser in Lettusi
Levicar in Levigari
Levitscher in Levicci
Leviz in Levi
Levstik in Allegri
Leysek in Lesecchi
Licen in Liceni
Licul in Lizzulli
Liebl in Libi
Liedermann in Cantori
Likan in Licano
Likof in Licchi
Limbeck in Limbelli
Lipich in Belli
Lipolt in Leopoldi
Lipovez in in Tigliani
Lippizer in Lippi
Lisciak in Lissiani
Lisjak in Lissi
Lissiak in Lissiani e Lissi
Litscher in Lisci
Ljuba in D'Amore
Ljubic in Amoroso
Ljubicich in Amadori
Liubicich in Amoroso
Livelig in Livelli
Loewy in Levi
Lokica in Locchi



Lonschar in Lonciari e Vasari
Lonzar in Lonzari
Lorinsich in Lorenzi
Loschitz in Lossi
Loser in Loseri
Louschè in Lussini 
Loushe in Lussi
Loviscig in Loviselli
Lovric in Lauri
Lovrovich in Lorini
Lozej in Lozzi e Lossani
Lozei in Losetti
Löwenthal in Lovenati
Lubich in Lupi
Luchesig in Lucchesi
Lucich in Luciani, Luci e Lucci
Lucovich in De Luca
Luft in Laria
Lugert in Lighieri
Luin in Luini
Lukac in Lucas
Lukanc/z in Lucano
Lukancich in Luciani
Lukesic in Lucchesi
Lukez in Lucchesi
Lukovic in Luci
Luksich in Lussi
Lulek in Lugli
Lulich in Lulini
Lulik in Lulli
Lullich in Lulli
Lushnik in Lussi
Lussich in Lussi
Lust in Lieti
Lutman/nn in Luttini
Luxic/ch/g in Lussi e Lussini
Luznik in Luzzini
Lüfter in Litteri
Lypp in Lippi

 

 

alcuni cognomi triestini italianizzati tra il 1927-34 durante il fascismo: da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato riportano loro altra origine di provenienza del capofamiglia
n = nato/a a
ab = abitante a

Lach in Laghi
Lacovig in Laghi - nato Sagrado, ab Aurisina
Ladich in Ladini
Lang in Longhi - n Spittal
Langhammer in Longaro
Lapajne in Lapagni
Latzer in Lazzeri - n Graz
Laurencic in Laurenti
Laurencich in Laurenti
Lavrencic in Laurenti
Legovich in Legovi - n Castellier (Visinada)
Leipziger in Lanzi - n TS ab Roma
Letnik in Lenti
Levstik in Allegri
Liebezeit in D'Amore
Liebl in Libi - n Milano
Liedermann in Cantori
Liposich in Lippi
Liposich in Liposi - nato TS ab a TO
Lisiak in Lisiani
Litscher in Lisci
Lorenz in Lorenzi - n Duino

Loser in Loseri
Loszach in Bisiacchi - n s. Pietro
Lovrencich in Lorenzi
Löwenthal in Lovenati
Lozei in Losetti
Luches in Lucchesi
Lucovich in Luci - n Perzagno
Lukac in Lucchini
Lukan in Luca - n TS ab Muggia
Lukanz in Lucano
Lukman in Lumiani - n TS ab Sesana

in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico-Emerico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina

già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio

la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI



NB: sono elencate solamente le famiglie piu' rappresentative o quelle che hanno un un maggior riscontro nei documenti comunali antichi, va' ricordato che prima del 1300 la documentazione e' scarna ed e' in possesso del Capitolo, prima del 1200 non ci risulta esista documentazione.


- le armi della famiglia Linari sono tratte da documentazioni di Pisa, non e' certo che a Trieste usassero le stesse

- gli emblemi araldici, piu' sono elaborati, piu' sono recenti, piu' semplici, piu' sono antichi

 

famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina famiglie varie
cognomi dell'Istria e Dalmazia, italianizzati durante il fascismo

 

 

 logo

 

 

 triestestoria

premere la lettera

 

 



pagina aggiornata aprile 2024