consiglio preventivamente la lettura della pagina prefazione
NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero. Il patriziato triestino dopo il 1918 non venne riconosciuto, in quanto considerato austriaco, tranne i filo-italiani s'intende
nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
le immagini sono tratte dai doc. originali
Molti di questi cognomi si ritrovano in Slovenia e Croazia.
1362 - terpin nabiaveç de ricmagna abitante tergeste [alfaDD2-7]
nel 1300 abitano in citta' ma sono originari del villaggio di Rizmagne, Catarina moglie di Terpino, nel 1345 dona un calice d'oro alla cattedrale di s. Giusto. Nel 1400 non vengono piu' citati, e' possibile la trasformazione del cognome
ipotizzo che si tratti del paese di Naklo (alta Slovenia), ma con le dovute cautele, presenti in massa nel 1300, tutti senza un cognome, abiteranno sia in c Castello che in Mercato, ultimo Elia, nel 1458 ma forestiero del Carso, dopo non vengono più menzionati
1394 - theobaldo de natali [alfaDD2-4]
1500 - ser Montullo de nedello [V.]
nome nella forma slava che viene tradotto in Domenico, ovvero sono gli stessi < de Domenico >. Giungono nel 1400 da Sexana, sono elevati a nobili della citta' nel 1468, dopo il 1515 non sono piu' citati, pare viventi nel distretto di Rifembergo (Branik)
Giacomo nel 1613 detta testamento, Antonio nel 1775 e' sarto da donna, Domenico è guardiano alla Sanità, Bernardo il muratore, Gio. Batta il bottaio, Giovanni nel 1933 è usciere della Provincia, il proff Romeo nel 1940 è il preside dell'istituto Da Vinci, la famiglia e' tutt’ora presente.
NB : da non confondere con i del Neri friulani, Francesco di Cormons è qui nel 1610
1329 - Filipus niger [AlfaDD2-1]
da rivedere in quanto troppe sono le versioni del cognome, potrebbero essere diverse famiglie e di diverse origini
1348 - Filiasio de nobello [alfaDD2-4]
Justo figlio di Vignude, e' gia' menzionato nel 1312, Filiasj tra il 1340 e il '48 possiede varie vigne a Barcola e in valle di Mocco', ha 3 figli, dopo il 1368 non vengono piu' menzionati
1334 - Nicolaus novellus [alfaDD2]
ben tre le possibili origini, da Siena e citati nella Divina commedia, poi nel 1150 presenti a Treviso, di Verona poi nobili a Venezia nel 1286, dal Friuli nel 1470 ma per Venezia. Nel ‘300 sono a Trieste dove Nicolo' fa il precone e vive con la famiglia, giungono da Venezia, nel 1468 vengono elevati a nobili, nel 1702 sono ancora presenti. Il cognome Novel in una miriade di varianti e' tutt’ora presente.
NB : le varie forme di Novel, Novello, Novelli, darebbe adito si tratti di stessa famiglia, ma i nomi non combaciano (vd sotto).
NB : Girolamo Novello, non triestino, nel 1473 è alle dipendenze del Senato di Venezia, attacca il castello di s. Servolo che i triestini si erano ripresi, e lo riconquista
tutti non cognominati, naturalmente giungono dalla cittadina slovena omonima, numerosi nel '400 sono contadini che pagano l'affitto al comune per degli orti, nel '500 si riducono di molto, ma sappiamo che li ritroviamo con l'indicazione di un cognome
dallo slavo, tradotto: non sò, più che un cognome, sembra la provabile risposta alle domande del comune, Antonio giunge con la moglie Anna da Vipacco nel 1766
Giuseppe citato come già triestino, nel 1775 è scrivano alla Cancelleria dell'Intendenza, ancora nel 1799, abita in contrada della portizza, Agostino giunge da Graz nel 1756, era sposato con Rosa Gentili e abita in città vecchia, la vedova Rosa (omonima) che era di Venezia, giunge nel 1759
giungono dall'Istria veneta - Sebastiano nel 1786 riceve merci dalla Dalmazia, Raimondo e i suoi figli Gregorio e Domenico, tutti di Rovigno, subiscono una pesante condanna nel 1867, Antonia nel 1910 vende e nolleggia pianoforti (ancora nel 1933), Antonio ha una drogheria in v Cellini, Nicolò nel 1933 lavora come marittino e Pietro come cameriere marittimo, il cognome è ancora presente
svizzeri del canton Ticino - pare che Pietro all'età di due anni, giungesse a Trieste con il padre Stefano nel 1778, nel 1814 dà alle stampe una relazione sul teatro romano e i resti sotto la cattedrale, trasferitosi a Vienna sarà consigliere delle fabbriche e direttore della scuola di architettura all'Accademia delle belle arti, nel 1847 assieme al dr Carlo possiede casa in androna Jeppa a Trieste, Luigi nel 1829 è controllore dell'uff. spedizioni diligenze, Elisabetta (nata Martinolli), nel 1847 possiede casa in v Zaccaria, Emilio nel 1886 è Consigliere comunale, il cognome è ancora presente
Antonio nel 1786 riceve una spedizione di olio dalla Puglia, Francesco nel 1832 possiede casa in v Chiozza e parte di casa in v del Ponte, Bice nel 1910 è una maestra di scuola, la vedova Maria abita in v Venezian, Il cognome è ancora presente, ma potrebbe essere l'italianizzazione dei Nolic
1775 - Giovanni Nordio - di Chioza - anni 46 - da 12 a Trieste- cattolico- locandiere-sposato [Tognana]
sono tutti veneti di Chioggia, giungono dopo il 1700, Francesco nel 1847 possiede casa in piazzetta Trauner, per tutto l'800 sono muratori, calafati, facchini, calderai, Enrico nel 1910 è membro del Consiglio comunale, carica che avrà anche l'ingegner Riccardo già nel 1925, suo figlio Aurelio, muore a Oslavia nel 1915 combattendo sotto l'esercito italiano, il pubblicista Mario nel 1938 è capo-redattore del giornale "il Piccolo", Tito è un dirigente dell'A.C.E.G.A.T., il cognome e' ancora presente
ebrei forse sefarditi - niente a che vedere con i nostri Norsa più antichi (vd sopra), Isaja Norsa nel 1791 appare nell'elenco dei "regolatori" ebrei, Lazzaro nel 1819 è un sensale dei cambi, Leon figlio del sensale Raffaele, nel 1851 si suicida sparandosi, Michele nel 1867 è un sensale in grassi, Iole che però è di religione cattolica, nel 1901 viene promossa al secondo anno del liceo femminile, Vittorio nel 1915 dona 10 corone per i soldati (austro-ung.) del fronte meridionale, metto a parte i Norza che però credo siano la stessa famiglia, Regina, nata Finzi, nel 1832 possiede numerose case, in v del Volto, in androna Marinella, in v s Maria Maggiore, in v dei Coppa e in v dei 3 cantoni, muore a 86 anni nel 1854, il sensale Moisè muore a 62 anni nel 1868.
il triestino Antonio, nel 1775, di professione marinaio, è sposato con la triestina Rosa, lo stesso anno, il muratore Saverio, è sposato con Maria, egualmente il muratore Giacomo con Margherita, Giuseppe invece, nativo di Fiume, era giunto nel 1765 e si era sposato con la triestina Catarina, lui (?) e la moglie nel 1847 possiedono casa in v delle Mura, Carlo nel 1924 ha un import-expot di spugne, Mario nel '33 è un tappezziere e Anna una maestra, il cognome è ancora presente
NB : le varie forme di Novel, Novello, Novelli, darebbe adito si tratti di stessa famiglia, ma i nomi non combaciano, fare inoltre attenzione alle italianizzazioni di altri cognomi (vd sotto).
1775 - Vincenzo Novotni - Boemo - anni 57 - da 24 a TS - cattolico - marangone-sposato [Tognana]
il boemo Vincenzo giunge nel 1751, e' un marangone ed e' sposato con Anna di Gorizia, vivono in citta' vecchia, Bogumil tenente di vascello nel 1910 abita in v Carli, alcuni verranno italianizzati in Novelli ma il cognome nella forma Novotny e' ancora presente
greci - pare arrivassero alla fine del '700, Antonio infatti nel 1785 ordina la costruzione della sua casa in piazza Dalmazia, ma nel 1816 casa Nussa si trova in v Commerciale (dal Mainati), Nicolo nel 1832 possiede casa in v Jeppa e altra in v Vienna (oggi Filzi), si imparentano con i greci Paximandi, Mario nel 1909 frequenta la scuola reale superiore, negli anni '40 sono ancora presenti.
Giuseppe nel 1824 lavora nell'ufficio di spedizioni delle carrozze da Trieste, Ignazio nel 1867 lavora come cambia valute, suo omonimo credo, nel 1924 ha una compra-vendita di pianoforti, il cognome verrà italianizzato in Novelli, ma oggi il cognome originale è ancora presente
Nicolidi-is
greci - Giorgio nel 1889 ha una ditta di commissioni e rappresentanze, anche Pietro nel 1933 in v Cadorna, il cognome è ancora presente
Niederkorn
in costruzione
Nitsche
Edmondo nel 1889 è tenente Lloyd Austro-ungarico, nel 1910 è capitano del piroscafo "Trieste" in rotta Bombay, gli si rompe l'elica e rimane in balia in pieno oceano, dopo varie vicissitudini, riuscirà ad entrare nel porto, Adolf nel 1891 insegna al ginnasio, Rodolfo nel 1910 è impiegato alla banca popolare, Arrigo nel 1911 frequenta il quinto anno del ginnasio sup. Verranno italianizzati in Dorigo e in Nice
Nodale
Guglielmo nel 1899 è un messo del Tribunale provinciale, Ernesta nel 1910 vende illuminazione a gas in v Stadion, Attilio nel 1933 è segretario capo all'università in economia e commercio, Gino perito industriale, così Giovanni nel 1940, il cognome è ancora presente
Noferi
Nestore senior, nel 1910 lavora come scritturale, suo figlio omonimo è impiegato tecnico nell'arsenale del Lloyd, sarà anche ingegnere navale, la vedova Sara è in pensione, Giorgio e Valeria nel 1933 sono impiegati, il cognome è ancora presente
nel 1874 il calzolaio Giacomo, sposa la domestica Luisa Rosa, Giovanni nel 1889 è un falegname, Rodolfo nel 1933 è un custode comunale, Umberto è professore, morirà a Roma nel 1971, eminente personaggio della famiglia è certamente la triestina Alda, figlia dell'orefice Mario, nata nel 1892, diventerà un soprano di fama internazionale, muore a Cipro dove si era ritirata nel 2011, non mi risulta siano più presenti
presenti a cavallo 8/900 - Carlo nel 1910 è barbiere in v Giulia, la vedova Carolina vende vino in v della Bora, Ernesto è parrucchiere in campo s Giacomo, Mario è barbiere in v dell'Arcata, Umberto calzolaio in v dell'Istria, Giulia nel 1933 è una maestra, Alma è impiegata archivista alla Provincia, Elena ha negozio di alimentari, il cognome è ancora presente
de Nordis
Francesco è già qui nel 1857, Vincenzo che giunge da Vicenza, nel 1867 il comune gli accorda la cittadinanza, se ottiene quella austriaca, lavorerà come ingegnere capo per il capitanato di Gorizia, nel 1910 già in pensione vive in s. Anastasio, Carlo nel 1910 lavora all'amm.ne delle imposte, nel 1933 il conte è un assicuratore, nel 1940 un conte de Nordis di Trieste, viene menzionato nell'archivio storico dell'università di Bologna, non mi risulta siano più presenti
- Carlo -1846 possidente a Ronchi - dr Antonio 1889 notaio a Gorizia e membro della Camera notarile di Trieste e Gorizia
- famiglia nobile di Cividale, conti dal 1470 ma poi non confermati [Francesco Schröder]
Giovanni, già presente nel 1850, nel 1889 è capo-officina velai dell'arsenale Lloyd austro-ungarico, stesso posto in cui Domenico nel 1910 è capo-velai e Antonio nel 1910 è primo macchinista, Clementina ed Enrico nel 1933 vivono in v dell'Arcata, Nerina nel 1940 è un impiegata, il cognome è ancora presente
ebrei - Giulio nel 1889 è procuratore legale della filiale di Trieste, della banca Anglo-Austriaca, mentre Adolfo è impiegato alla corrispondenza, della stessa banca, il cognome è ancora presente
Notarangelo
alla fine dell'800, Ignazio ha una ditta che tratta petrolio, Giuseppe nel 1915 lavora impiegato nella banca Union, Julius nato nel 1896, si arruola volontario nello Jungschützenkorps dove rimane sino alla fine della guerra, Celestino e Giuseppe nel 1933 sono soci della ditta di Ignazio, e ora trattano olii, saponi, grassi alimentari, lubrificanti, petrolio ecc ..., Giulio (Julius) lavorerà là come impiegato
Julius >> ritratto di fam. >>
Giuseppe e Ferdinando nel 1879 possiedono una casa in v Malcanton, altra in v Battaglia e una nella scomparsa androna della Corte, Ernesto nel 1910 è maestro della scuola civica, Fernando (forse lo stesso Ferdinando citato prima) nel 1933 è un pittore accademico, Claudio è un maestro è sarà noto con il cognome italianizzato in Noliani, musicologo, compositore, scrittore ecc, Enrico vive in v. Navali, Romilda è una musicista, il cognome è presente solo nella forma italianizzata
Novello
pare non siano accomunati agli antichi già presenti a Trieste - presenti alla metà dell'800, di umili condizioni, facchini, calafati, Pasquale nel 1909 frequenta la scuola reale sup., nel 1933 sarà impiegato nell'ospedale maggiore dove Carla è la capo-suora, Giuseppe nel '40 è un negoziante e abita a Roiano, il cognome è ancora presente
saranno pellicciai, Francesco junior nel 1894 frequenta il primo anno al Nautico, suo padre nel 1889 è perito in manifatture per il tribunale e pellicciaio, lavoro anche di Enrico nel 1910, abita in v dei Porta come Bozena e Giovanni, Rodolfo ancora nel 1933 è un pellicciaio, il cognome è ancora presente
nel 1861, muore il piccolo Giovanni, figlio del fabbro Giovanni, Cirillo ed Emma nel 1910 lavorano alle poste, Francesco ha una calzoleria in v. del Sale, Roberto nel 1928 studia medicina e chirurgia all'università di Padova, Maria nel 1942 è ostetrica ad Opicina dove anche vive, alcuni verranno italianizzati in Villanoce, il cognome originale è ancora presente
famiglie dell'800-1919 non più presenti :
Nachtigal - Nadalutti - Nadel - Naef - Nagel - Nagelschmid - Nalezinek - Nališ - Narath - Naschitz - Natiscer - Nawratil - Neglia - Neymon - Nicadinòs - Nichitowicz - Nickles - Nicli - Nicolajević - Neuscheller - Nicolorich - Nidrich - Niederleimbacher - Niedmann - Niessner - Nitsch - Nizzotti - Nodus - Noè - Noisternig - Nolfi - Nonis - Nonveiller - Norach - Notari - Notschnig - Novaro - Nubar - Nucich - Nusich -
ITALIANIZZAZIONI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora essere italianizzaticon l'augurio che in molti ritrovino il loro cognome originale - chi volesse ripristinare il cognome originale può farlo QUI
da : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929
1919 - Nitsche in Dorigo
1920 - Nicolich in Niccolini
1922 - Noulian in Noliani
1923 - Nicolich in Niccoli
1926 - Nacinovich in Naccini - Nadalich in Nadali - Nadalischek in Nadali - Nadalisek in Nadali - Nadalizh in Nadali - Nadlischek in Nadali - Nadlisek in Nadali - Nadliszech in Nadali - Narcinovich in Narcini - Nardnik in Nardini - Nartnik in Nardini - Natlacen in Natali - Nesic in Nessi - Nessich in Nessi - Nezich in Nessi - Nicolaucich/g in Nicolazzi - Nicolich in Nicoli - Nikletsch in Nicoli - Noachig in Novacchi - Novach/k in Novacco - Novachig in Novacchi - Novic/ch in Novi
1928 - Nabergoi in Naveri - Nadalizh in Nadalis - Nadovich in Nadi e Nadini - Naeglein/Smrekar in Nelli/Smeraldi - Naglic in Nalli - Naperotich in Naperotti - Nardnich in Nardini - Nardnik in Nardini - Nartnik in Nardini - Natlacen in Natali - Negovetich/Vitcovich in Negovetti/Di Vito - Nemarnich in Nermani e Nermanni - Nemeth in Tedeschi - Nemez in Tedeschi - Nessich in Nessi - Neuman/nn in Novelli - Nichitovicz in Nicoli - Nicklich in Germogli - Nicolaucich in Nicolini - Nicolich in Niccoli e Nicoli e Niccolini - Niederkorn in Granbassi - Nikitowicz in Nicoli - Niklitsch in Germogli - Nincevich in Ninchetti - Nitsche in Nice - Nizetich in Nicetti - Noc/Hrdliczka in Noci/Colombani - Noncovich in Novini - Novach/k in Novelli, Nova, Novaro - Novel in Novello - Novic in Novelli - Novotny in Novelli
alcuni cognomi triestini italianizzati nel 1927-34 in epoca fascista: da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato riportano loro altra origine di provenienza del capofamiglia
NB; vennero italianizzati anche i nomi, le donne diventeranno tutte Maria
NAGLIC in Nalli - nato a Cittanova
NAGLIO in Nalli
NATLACEN in Natali - nati a Senosecchia
NICOLAUSIC in Nicolazzi
NICOLICH in Nicoli
NIEDERKORN in Granbassi
NITSCHE in Nice
NIZETICH in Nicetti
NOVAK in Novaro
NOVACH in Novato - nati a Dolina (TS) e a Lesinaitalianizzazioni 1936 - da : Guida generale di Trieste e commerciale della Venezia Giulia,Fiume,Sebenico,Zara
originale | italianizzato | originale | italianizzato | originale | italianizzato |
Nabergoi | NAVERI | Nachtigall | ROSIGNOLI | Nadalich | NADALIS |
Nadalisek | NADALI | Nadizar | NADI | Nadlischek | NADALI |
Nadovich | NADI/NADINI | Nadovich | NADOVINI/NALDI | Näglein | NELLI |
Naglic | NALLI | Naglich | NALDI/NALLI | Naperotich | NAPEROTTI |
Nardnik | NARDINI | Nartnich | NARDI | Nastran | NASTRANI |
Natlacen | NATALI/NATALINI | Nattek | NATTI | Naumov | NAMI |
Nedoh | NEDDI | Neffat | NEFATI | Nemarnich | NEMARNI |
Nemez | TEDESCHI | Nemiz | NEMI | Nesic | NESINI/NESSI |
Neumann | NORMANI/NOVELLI | Nichitovitz | NICOLI | Nicolaucich | NICOLINI |
Nicolaucig | NICOLARI | Nicolich | NICOLI/NICOLINI | Nider | NIDI |
Niederkorn | GRANBASSI | Nikitowicz | NICOLI | Niklitsch | GERMOGLI |
Nincevich | NINCHIETTI | Nissettich | NICETTI | Nitsche | NICE/NICETTI |
Nizetich | NICETTI | Noachig | NOVATI | Nolic | NELLI |
Noncovich | NOVINI | Novach | NOVELLI | Novachig | NOVATI/NOVELLI |
Novak | NOVA/NOVALE | Novak | NOVACCO/NOVARO | Novak | NOVI/NOVELLI |
Nevic | NOVI/NOVELLI | Nevich | NOVI | Novich | NOVI |
Novotny | NOVELLI | Nussdorfer | VILLANOCE | ||
AGGIUNTE | |||||
Nicolaucig | NICOLARI | Nicolusig | NICOLAZZI |
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
NB: sono elencate solamente le famiglie piu' rappresentative o quelle che hanno un un maggior riscontro nei documenti comunali antichi, va' ricordato che prima del 1300 la documentazione e' scarna ed e' in possesso del Capitolo, prima del 1200 non ci risulta esista documentazione rimasta, tranne rarissime pergamene.
- i simboli araldici piu' sono elaborati, piu' sono recenti
-il simbolo araldico della fam. de Nadal e' tratto da doc. di Venezia, non e' certo che usassero lo stesso anche a Trieste
- le numerazioni all'interno delle parentesi, si riferiscono alla catalogazione del documento nell'archivio diplomatico della biblioteca civica
famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina fam. varie |
pagina aggiornata febbraio 2024