si consiglia la visione della pagina prefazione
premere la lettera
NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti
con le italianizzazioni operate nel ventennio, si crea il caos nella ricostruzione familiare, le omonimie dilagano, se alcuni cognomi sono creati a fantasia dei legislatori, la gran parte sono gli stessi di altre famiglie già presenti o di altre giunte dopo il 1919, così risulta facile confondere i vari rami,per aiutare nelle ricerche, a fine pagina ho inserito la gran parte delle modificazioni apportate
le immagini sono tratte da documenti originali dell'epoca
Molti di questi cognomi si ritrovano in Slovenia e Croazia.
come noterete, esistono famiglie con un cognome in due versioni, nate da errori nelle traduzioni quasi sempre della lettera "C", che come certamente sapete, nella lingua slava ha due suoni distinti, per riconoscerli, si usa un segno diacritico, ovvero : C = Z mentre Č = c dolce, mancando il segno, le traduzioni si prestano alle varie interpretazioni. In taluni casi, l'errore, porta alla nascita di una costola della famiglia originale.
1647 - Lucha Tabalos de Contovello [perticazioni]
presenti a meta' del 1600 a Contovello, dove ancora nei primi del 700 risiedono, poi non ne trovo traccia
1647 - Andrea Tanze di S. Croce [perticazioni]
1698 - Loure Tance et Pietro Tance [testamenti]
con varianti : Tance (1459) - Tanz (1502) - Tanzi (1537) - Tanze (1588) - Tanzich (1695)
nel 1450 vivono in altopiano a Sesana, Duttogliano e a santa Croce, ma pagano affitti al nostro comune, nel 1660 Simone è Suppano del villaggio di s. Croce, nel '700 si imparentano con i Kosuta e i Tretjak, Giuseppe nel 1870 risulta possidente e abitante a Rozzol, Augusto nel 1940 è l'agente delle Ass. Generali ad Aurisina, il cognome Tance è tutt’ora presente anche nella versione Tanzi.
1326 - almerico tatero [V. 1]
con varianti : Tatero (1326) - Tateri (1327) - Tater (1340) -
forse in origine nobili a Pola nel XI° sec., nel 1300 sono già citati come cittadini tergestini, abitano tra Riborgo e Cavana, dopo il 1456 non sono più presenti.
1648 - Adamo Tauzer della villa di Dottolian [perticazioni]
originari dai dintorni del Carso (Lipica-Tomaj ecc...), Stephan nel 1495 paga l'affitto al comune per una vigna, Grigor nel 1554 viene pagato dal comune per essere stato uno di quelli che lavorò alla pulizia delle torri cittadine, nel 1650 macellai in città, nel 1700 pagano affitti per terreni a Basovizza, Gropada e Lipiza, nel 1814 sono ancora citati. Il cognome Taucer è ancora presente, stessi che Tauceri. Sono diffusi anche nella Slovenia in due versioni Taučer e Tavcar
era inizialmente un appellativo, Matia nel 1305 paga le decime al Capitolo triestino, suo figlio Francesco nel 1338 continua ad avere in affitto i pastini del padre in c. Garizolis, Blanze nata Polosnich, e moglie di Filippo, nel 1363 vanta credito da Giustina de Franculo, dopo questa data scompaiono dai doc. per ben più di 400 anni, ma nel 1821 la vedova Marina, chiede la pensione in quanto suo marito fù ispettore carcerario di Trieste, Luigi nel 1924 ha macelleria. Negli anni '40 i Taverna si trovano in Friuli, oggi il cognome è presente
sempre presenti e in massa, erano infatti tantissime le taverne, alcune con albergo annesso, i gestori che potevano anche essere donne, venivano da diverse parti, nel '300 oltre che dai villaggi del Carso tergestino, anche da Monfalcone, da Padova, tedeschi, da Udine, da Pola, nel '400 anche da Marpurgo e dai villaggi della Carniola, vicini a Trieste, nel '500 anche un ostessa greca, altri da Lubiana, da Treviso. Sono spesso citati nei documenti a causa di multe comminate loro dal comune, tante le risse con ferimenti anche gravi, e multe per tenere delle prostitute a disposizione dei clienti, non dovevano essere un bell'ambientino.
Giovanni nel 1685 deposita il suo testamento, Giuseppe nel 1735 è di mestiere marinaio, Cesare nel 1909 frequenta la quinta classe della scuola reale superiore, il cognome è ancora presente
da citare della fam. lo scrittore Italo
– vero cognome de Wause
1330 - thomasine moglie Domenico teragnoli [V. 7]
con varianti : Teragnoli (1326) - Teragnollo (1341) - Teragnolo (1348)
già presenti nel 1324, quando Domenico vive in Riborgo, suo figlio Miche salinaro, nel 1330 compra una casa in contrada Riborgo, ultima Benvenuta, che muore nel 1395, nell 1408 si riparla di lei in merito ad una sua vigna in c. Cadin. Oggi esiste la famiglia Terragnolo, ma non credo sia la stessa
con varianti : Terzon (1779) - Terzhon (1855) - Tercion (1924)
già presenti nel 1670, prima sono sudditi del territorio di Duino sino al tardo '700, e sono presenti a Klanec e Goriansko, il cognome è tutt’ora presente.
Nel 1300 e' presente una fam. de Terco citati nel 1363 per un inventario, ma poi scompare, e' possibile sia la stessa.
Questa famiglia potrebbe essere originaria del Friuli, da Rive d'Arcano, che nel 1300 era citata come Tercano localita' che diede i natali a Podesta' in Istria e Marchesi d'Istria in epoca Patriarcale
i Tercon (Terčon - c dolce) presenti nel Carso, sono probabilmente gli stessi, il cognome oggi nella forma slavizzata.
1331 - dietricus de terchano [V. 8]
1647 - Mathia Terzzon de Maichenasella [perticazioni]
E' quasi certo che i Terzon, anch'essi gia presenti nel 1600 presso Malchigna, siano la stessa famiglia, costola nata forse da un errata traduzione di qualche scritto mancante del segno diacritico sopra la C, ma il dubbio rimane
1395 - Anianum de terino [alfaDD2-10]
1648 - Bitin Terin (di) Trieste [perticazioni]
con varianti : de Therino (1324) - Therini (1341) - Terin (1351) - Tirino (1363) -
è probabilissimo siano provenienti da Torino (Andriolo nel 1364 è citato da quella città), nel 1300 sono già mercanti in città, hanno beni anche a Muggia, nel 1468 vengono aggregati al patriziato cittadino, si imparentano con i Leo, Baiardi, Burlo, Bonomo, de Pasquale, Lombardo, de Portis di Cividale, i Giuliani, Nicolo nel 1692 abita nella corte dei Trauner e detta il suo testamento, nel 1735 e nel 1775 i Terin sono ancora citati.
1775 - Michel Terpin-del Cragno- anni 34-da 10 a TS-cattolico-vende telle-sposato con 2 figlie [Tognana]
sono già menzionati nel 1600, ma forse più anticamente abitatori dell’altopiano nella zona di Vipacco, Domenica nel 1867 è¨ maestra nel conservatorio dei fanciulli, Ida nel 1915 si diploma al liceo femminile comunale, Giuseppe nel 1924 vende limoni ed agrumi, il cognome è tutt’ora presente.
NB : un Terpini di Vipacco viene menzionato nel gennaio del 1361
ser Andrea testa [alfaDD2-9]
nel 1300 vivono a Muggia con alta carica per il Patriarca di Aquileia che nel 1345 li nomina custodi della torre di Muggia, nel 1410 tentano la presa della cittadina, secondo alcuni aizzati dai triestini, ma l'impresa non riesce, devono scappare in Friuli e vengono banditi dai muggesi, nel 1600 sono presenti a Trieste, il cognome e' tutt'ora presente.
- Umberto tra il 1618 e il '23 è¨ vescovo di Pola.
in costruzione
giungono da Bologna, dove tra il 1242 e il '74 sono in lotta con i Pepoli, nel 1254 contro i Zovenzoni [Crollalanza] - Bombologno nel 1322 è già qui, sua figlia Mona sposa il triestino Vitale de Argento da cui avrà due figli, Maso figlio di Bombologno, nel 1328 eredita beni a Bologna, Margarita figlia di Bombologno, nel 1334 era moglie di Nicolo Alberti, intenta causa contro la suocera per insolvenza della dote, dopo questa data non sono più citati
1395 - ser thepolum de tyepolo [alfaDD2-10] |
1648 - Pietro Tiepolo de Trieste [perticazioni] |
con varianti : Tempoli (1308) - Tenpullo (1327) - Tiepolo (1329) - Tyempolo (1329) - Tienpulo (1331) - Teipullo (1341) - Tenpollo (1345) - Tenpulo (1378) - Thiepol (1605)
un ramo della fam. nobilissima, originaria di Rimini, presente anche a Chioggia e Venezia dove sono tra gli elettori del primo Doge, daranno anch'essi un Doge alla Repubblica, e numerosi capitani, Podestà ecc.., non sappiamo da quando siano presenti, finanziariamente modesti, per lo più pescatori, non trovo collegamento con i veneziani, ma potrebbero essere di molto antecedenti alla fuga di Bajamonte nel 1309 circa, dopo il tentato colpo di stato a Venezia. Nel 1308 sono già presenti e numerosi, abitano in Cavana, nel 1380 sono già membri del Consiglio, nel 1800 sono ancora citati, esiste tutt'ora una delle loro case in Cavana, in via della torretta. Il cognome è ancora presente
già presenti nel 1400 come sarti, giungono da Cividale, dopo il 1450 non sono più citati, ma nel 1760 giunge Domenico dal Friuli che sposa la triestina Marianna. I cognomi Tirelli - Tirel sono presenti
Meynardo nel 1326 possiede un casale nella contrada di Zudati, Detemaro che era di Bagnoli, nel 1328 viene citato dal comune per debito, Nedelo (Domenico) di Opicina, nel 1381 viene accusato dai saltari di Castiglono, per danni ad una vigna in contrada Marcesi, dopo questa data non sono più menzionati
1531 - Leonardo de thodero [V.]
con varianti : de Thoderj (1498) - Todero (1509)
Joanna figlia di Bartolomeo nel 1487 riceve una veste per lascito testamentario, suo padre nel 1504 era sposato con Helena Clatnich e nel 1509 è anche Consigliere cittadino, abitano in Cavana, nel 1606 Domenica vedova di Crise, nella sua casa in Rena, detta testamento, Ferruccio nel 1912 frequenta la quarta classe della scuola reale di s. Giacomo, Oreste nel 1940 è orefice, il cognome è tutt’ora presente.
- nobili
1530 - Prosper Todeschinus vicidominus comunis Tergesti [V. 57]
due personaggi così cognominati, nel 1346 sono di Udine e ricevono investitura dal Patriarca di Aquileia, un certo Nicolò che giungeva da Treviso nel 1386 ha la carica di Giudice del maleficio a Trieste, nel 1400 ce ne sono un paio, ma con la dicitura “pizol todesco”, nel 1509 Prospero è già membro del Consiglio, dopo il 1546 la famiglia scompare dalle carte. Oggi il cognome e' presente ma non credo siano gli stessi.
una fam. Todeschini vivente in Toscana, attorno alla meta' del 1400, si imparenta con i Piccolomini di Siena (dal quale trae origine il vescovo di Trieste poi papa Giulio II)
nel 1590 Tobia ha la carica di console di Trieste a Bari, gli altri sono ebrei e arrivano nel 1768 da disparate parti, da Bratislava la serva Viola, e da Crnick (Macedonia?), il mercante Majero, nel 1924 Serafino è gelatiere, il cognome è ancora presente
1357 - Bartholameo de theodulfo notaio [alfaDD2-5]
con varianti : Thodulfo (1300) - Theodulfo (1348)
a causa di una omonimia, si potrebbe pensare che i Todulfo e i Tofulo siano in verità la stessa famiglia, io comunque li riporto separati finchè non ne trovo il collegamento certo. Sono già presenti nel 1202 quando Justo firma l'atto di dedizione al doge Dandolo, Rantolfo nel 1297 vende casa in Riborgo, nel 1343 sono già nel Consiglio, Rafael nel 1344 ferisce Ottobono de Juliani, abitano in Riborgo, sono imparentati con i de Drusman e i Vitali di Muggia (per matrimonio), dopo il 1348 non vengono più citati.
1325 - D.ni tofuli de tofulo [V. 1]
con varianti : Tofuli (1283) - Tofolo (1300) - Tofullo (1322)
vale quanto detto sopra per i de Todulfo, sono già presenti nel 1280, abitano tutti in Riborgo, sono imparentati con gli Ottobono, dopo il 1348 non sono più citati.
NB : sono sicuramente gli stessi Toffoli che ritroviamo poi alla fine dell'800 presenti (vd fondo pg)
è quasi certo che siano gli stessi Tognoni sotto, infatti Maddalena viene menzionata in tutte le due le versioni nei primi anni del '600, ed è proprio da lei nel 1622 che inizia questa versione del cognome, Bernardo con i suoi soci, nel 1692 forma una compagnia mercantile, Tommaso Saverio nel 1756 è l'amministratore dei sali del comune. Dopo questa data, i Tognana appaiono citati con il predicato (perciò nobili) di Tonnefeld (su altri doc. Tonnenfeld), notissimo ai ricercatori storici, il don Giuseppe, nel 1775 compilerà la notissima anagrafe della città di Trieste, canonico e decano di Jelshane, nel 1792 viene eletto dal vescovo triestino Hohenwart a parroco della chiesa di s Antonio nuovo, Gianantonio nel 1799 è commissario di polizia. Il cognome in questa forma, non è più presente.
1647 - Juan Tomasich Trieste [perticazioni]
Giorgio nel 1351 è canonico della città, vivono in Cavana e in contrada Mercato, nel 1493 arriva uno dei loro da Spoleto, ma è citato cittadino di Aquileia, a cavallo tra ‘400 e ‘500 mutano il cognome in forma slava in quanto un ramo si stabilisce a Mala Brischia (altopiano), nel 1692 sono presenti a Longera. Alla fine del 1800 sono presenti anche a Capodistria.
1446 - Nicolay de Thomice [Arenghi]
con varianti : Tomiçe (1407) - Thomice (1473) - Tomice (1498) - Tomiza (1500)
presenti nel 1400, arrivano da Prosecco, nel ’68 Tomaso viene elevato a patrizio, nel '500 vari della famiglia sono membri del Consiglio, Pierina moglie di Bitino, nel 1508 viene processata dai veneziani che occupavano al città, per aver detto pubblicamente che i veneziani non avranno mai questa terra, nel 1530 possiedono il terreno a Terstenico con il laghetto, nel 1650 sono ancora citati. Si imparentano con i Malgranello, i Studena, i de Cioza, i Dante, i de Gero, i Massari, i Longo, i della Spada, i Tamaro, i de Capuano, i Rizzo, i Morari di Capodistria.
- nobili appartenenti alle antiche 13 casade nobiliari tergestine
1329 - donna nicolota de tefanio [alfaDD2-1]
1397 - ser odorico de teffanio [alfaDD2-11]
con varianti : Tefani (1313) - Thefanij (1329) - Tefanio (1329) - Tefanj (1327) - Thefanio (1361) - Tephanio (1364) - Thoffani (1505)
si ipotizza fossero greci, da noi giungono da Capodistria, nel 1202 appare un Thefani ma non sappiamo se è della stessa famiglia, sono spesso giudici rettori, notai, coprono le piu' alte cariche cittadine, si imparentano con le piu' rinomate casate triestine, nel 1313 Odorico è già giudice della città, nel 1441 brucia la loro casa in Riborgo, Nicolò nel 1468 è tra i firmatari della rinuncia del comune all’imperatore, verra' impiccato dalla fazione contraria, nel ‘500 possiedono terre e villaggi in Friuli e in Istria, nel 1644 i fratelli Nicolo e Ganorio sono ancora citati.
notizie sulla famiglia
1588 - Jacomo Thomasini [firma originale-testamenti]
origine toscana, il primo è già testimone ad un testamento nel 1588, Giacomo che era stampatore del governo, nel 1784 presta 1500 fiorini alla Cassa pubblica, Matteo Giovanni nel 1799 è il console di Toscana a Trieste. L'eminente botanico, Muzio a metà dell’800 è Podestà della città, il cognome è tutt’ora presente. A Muzio e' dedicato il giardino pubblico di via Giulia. Nel 1909 raggiunge il padre a Trieste, Umberto, anarchico e fondatore del gruppo Germinal, in v Mazzini esiste lapide presso la sede a ricordo.
nei primi anni del 1700 giunge in citta' da Planina famiglia omonima
vd. fondo pag. italianizzazioni
- nobili
1496 - Crisman toplicar [testamenti]
con varianti . Toplicar (1470) - Toplacar (1481) - Toplichar (1511) - Thoplicar (1531) - Toplicer (1870)
Federico è vassallo dei Walsee e per loro regge il castello di Senosecchia nel 1412, due anni dopo viene fatto cittadino di Trieste, Antonio nel 1414 regge il castello di Momiano, nel 1656 abitano nella casa in v. Donota vicina a quella con il crocefisso ancora presente.
1530 - simoni de thopo habitatori Tergesti [V. 57]
cognome che deriva dalla località della Carnia che comperarono in feudo, il primo e senz’altro più famoso è il vescovo Brisa, che nel 1295 cede per 10 anni al comune il possesso del castello di Moccò, l’anno dopo cede al Patriarca di Aquileia la metà di Muggia, nel 1500 abitano in Cavana, nel 1750 frequentano il collegio dei Gesuiti, Guglielmo nel 1867 lavora presso la banca commerciale triestina, il nobile Alessandro di Bordoforte, ufficiale che prese parte alla battaglia navale di Lissa, nel 1916 vive qui.
il triestino Giorgio nel 1670 frequenta il collegio dei Gesuiti, ma 15 anni dopo lo ritroviamo a fare il barbiere, nel 1751 giunge da Graz altro Giorgio, si sposa con la triestina Antonia e abitano in città vecchia
1342 - domenici de torondulo [alfaDD2-3] |
1648 - monsignor Antonio Torondolo canonico di Trieste [betaA 22] |
con varianti : Torondullo (1322) - Torondoli (1331) - Thorondolo (1589) - Torondollo (1765)
nel 1300 sono muratori, possiedono varie vigne nel territorio, nel 1468 aggregati al patriziato, attorno al 1539 un ramo della famiglia si stabilisce ad Isola, nel 1700 abitano in Cavana, Caterina nel 1775 è proprietaria della torre di Riborgo.
Nel 1755 giunge Giov. Battista dal Friuli, avrà moglie Anna di Vipacco.
Nel 960 certo Terundello Domenico, appare tra i firmatari del divieto della tratta degli schiavi a Rialto, che fossero veneziani ?
- nobili
1342 - D.ni Castoni de lature [alfaDD2-3]
non basterebbero pagine per scrivere di questa famiglia, per il Sansovino, sono originari della Borgogna, e per matrimonio diventano conti lombardi, Signori di Milano prima dei Visconti, da cui vengono cacciati, trent’anni dopo riescono a riprendersi la città, ma dovranno abbandonarla definitivamente nove anni dopo, sono presenti in Friuli al tempo della prima cacciata, quando in quel tempo Raimondo, della loro stessa famiglia, è Patriarca di Aquileia, ma lo diventeranno anche altri della famiglia, come saranno pure marchesi d’Istria, tra il 1447 e il ’52 possiedono la contea di Pisino, a Trieste sono sempre presenti.
Sono citati anche come Torre e Croce, Torre e Valvassina
Corrado detto Mosca è Podestà di Trieste nel 1293, Enrico nel 1296/7, Raimondo nel 1319, Febo nel 1326/7, Castoni detto anche Pancera nel 1336, Lodovico nel 1347 eletto vescovo della città, Castelino nel 1348 è canonico a s. Giusto, Adalgerio nel 1382/3 è Vicario civile della città, Vito nel 1523 è in città per l’arciduca Ferdinando, il barone Antonio di Torre et Cruce nel 1558 eletto Capitano a Trieste, Francesco che era ambasciatore per l’imperatore a Venezia nel 1695, diede ben 1000 fiorini alla città per la ricostruzione del palazzo comunale andato distrutto, la città appose lapide a ricordo sulla facciata, Mattia nel 1713 appoggia la fondazione del seminario dei Gesuiti a Trieste, alla fine del 1700 adottano la forma tedesca di < Thurn >, il conte Francesco muore nel 1823 in casa in piazza grande.
I Thurn und Taxis ovvero Torre e Tasso, sono i proprietari del castello di Duino (vd siti turistici)
notizie varie sui componenti della famiglia
nobili sotto l'impero - Francesco nel 1643/4 e '56/57 è il Vicario civile e Logotenente a Trieste, Giovan Battista è Capitano imperiale a Pisino nel 1758, cessa poi la forma "de" davanti al cognome, Luigi nel 1819 è segretario-giudizio civico e criminale a Trieste, Giovanni nel 1829 è cancellista nel tribunale cambio mercantile e consolato mare di Trieste, Vittorio nel 1928 è membro dell'albo professionale dei giornalisti, sarà poi varie volte direttore del giornale il Piccolo
- nobili
Jacobo tra il 1401 e il 1410 è capitano della città, nel 1776 giunto da Fiume arriva Giogio Enrico che sarà uno dei fondatori della Comunità luterana-augustana a Trieste.
La famiglia è tutt’ora vivente, un conte vive ad Insbruk e possiede un castello a Coira in Alto Adige con una delle collezioni più importanti al mondo, di armature, altro ramo vive in America. La famiglia venne resa famosa dal film “ tutti insieme appassionatamente ” che raccontava la vera storia dell'ufficiale dell'esercito austriaco fuggito in America con la famiglia, per non servire i nazisti.
1602 - ego Stephanus Trauner (notaio) [4AD testamenti]
con varianti : Trauner (1454) - Traunerio (1588)
soprannome che viene acquisito a cognome, nel 1430, ma forse anche molto prima, sono presenti e giungono da Corgnale, Martino nel 1468 ha in società una barca porta merci, che viene saccheggiata durante i moti cittadini, abitano nella parte alta di Cavana, nel 1500 sono già membri del Consiglio, daranno il nome ad una delle torri cittadine, prima detta dei Pribez, sono imparentati con i de Brischia, i de Pizolis, Bonomo, Burlo, Cigotti, Martena, Chiarniel, Studena, nel 1740 sono ancora citati, Pietro nel 1867 ha un negozio di alimentari, Maria nel 1915 invia doni ai militari dell'esercito austro-ungarico. Il cognome e' ancora presente, ma credo trattasi di altra famiglia. Il cognome e' diffuso anche in Slovenia
il cognome potrebbe far pensare alla nobile fam. tedesca Trawner che ebbe la Signoria di Reifenberg e che nel 1435 venne spodestata dai nobili del Friuli, dai conti di Gorizia, dai Cilli e dai padovani (vd. Cusin - la porta orientale), ma le note giunte a noi non portano riferimenti in merito, troviamo il conte Massimiliano, di Monaco di Baviera, che nel 1725 viene citato come alunno dell'accademia pontificia.
1519 - Juri traviza [V. 57]
vocabolo che in sloveno indica "erbetta, filo d’erba", nel 1346 Jamana a santa Croce, paga affitto al comune, Giorgio originario di Jadra (Zara), nel 1491 abita a Isola, ma si traferisce a Trieste con la moglie Spela, e nel 1500 sarà saltario di Barcola e poi di Moncolano, nel 1505 abita in c. Mercato, sua moglie nel 1510 permuta un baredo a Barcola per una vacca, Gregorio ultimo citato, appare in un doc. del 1520, poi scompaiono
sono già presenti nel 1671 quando Matia paga l'affitto per una vigna in Chiadino, nel '700 giungono anche da Gorizia e da Logatez, Marij e Ivana nel 1912 frequantano la scuola slovena di s Giacomo, il cognome e' ancora presente anche nella versione Trebec, il cognome e' presente anche in Slovenia, Croazia e Slovacchia
dai primi dell'800 appare anche la famiglia Trebitz, cognome molto somigliante a quello sopra, è probabile infatti che si tratti della stessa famiglia, anche questo cognome è ancora presente
Bonifacio nel 1226 citato come testimone in atto notarile nelle pergamene del Capitolo, unica menzione
1343 - serzolus tretiach [alfaDD2 - 3]
1689 - Crisman Tertiach de Santa Croce [perticazioni]
con varianti : Tretiacco (1343) - Tertiach (1540) - Tratiach (1629) - Terziach (1685)
dal vocabolo slavo indicante “terzo”, gia menzionati nel 1300 appartengono a quella schiera di antichi slavi abitatori del territorio, nel ‘500 sono abitanti nel villaggio di s. Croce. I cognomi Tretiach – Tretiak - Tretjak ecc.. sono tutt’ora presenti. il cognome e' anche presente in Slovenia, Croazia e Russia
Gregor nel 1685 è sposato con Colota Scussa
Giorgio nell'agosto del 1633 e' saltario di Melars, il cognome nella forma italianizzata di Tripani e' ancora presente
Natale appare come testimone ad un atto notarile di vendita nel 1173, unica menzione
con varianti : Troier (1604) - Troyer (1666)
sono già presenti prima del 1600, Antonio nel 1682 e' il rettore del collegio dei gesuiti a Trieste, sposato con una de Alber, nel 1697 vende la sua casa in "ghetto", Giacomo nel 1744 mentre e' il predicatore nel collegio, muore, Gottardo tra il 1737 e il '46 e' il custode del convento di s. Francesco (vd. p. chiese), il cognome nella forma Trojer e' ancora presente.
Troyer : il conte Giovanni, nel 1803 è Ciambellano di Corte, il conte Ferdinando lo è nel 1804, il Cav. Francesco nobile di Aufkirchen, nel 1858 è il Borgomastro di Fiume
1395 - antonio tronba [alfaDD2 - 6]
1433 - ser Domenicus Tromba estimatore comunale [libro d'oro del Consiglio]
già presenti nel 1359, Domenico nel 1432 è Cancelliere del comune, dopo il 1464 non sono più citati. Il cognome e' oggi presente, ma dubito si tratti della stessa famiglia.
con variante : Thȕmel (1909)
nel 1490 vivono in altopiano sia a Sales che a Repnich, nel 1606 Paulo sposa la vedova Agneta Cibez di Prosecco, Bruno nel 1909 frequenta l'ottava classe della scuola reale superiore.
con varianti : Turcho (1331) - Turch (1482) - Türk (1867) - Turko (1912)
Il cognome, in origine era solo un appellativo, si rifà forse all’origine di provenienza, da non confondere con la Turchia di oggi, infatti per turchi si intendevano anche le zone della bassa Jugoslavia, già occupate. Nel 1300 sono già presenti, nel tardo ‘400 diventa cognome a tutti gli effetti, tra il 1740 e ’50 giungono anche da Vipacco. Il cognome nel 1928 venne italianizzato in Turco e Turchi, tutt’ora presente in tutte le sue varie versioni. Questo cognome e' anche presente in Slovenia e Croazia.
Danilo Türk - fu presidente della repubblica di Slovenia dal 2007 al 2012
famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)
Taber (1325) - del Tacco (1561) - Tachona (1608) - Tacuzt (1623) - de Tafarello (1328/71) - Talgiavacha (1310) - de Talino (1313) - de Talmo (1382/1473) - de la Tana (1398) - Tanca (1649) - Tancher (1621) - Tanicher (1401) - de Targa (1482/1515) - Tarello (1637) - Tarolla (1588/1637) - Tarpa (1574) - Taschler (1502) - Taslar (1482/1503) - Taso (1300) - Taster (1690) - Tasti (1646-1757) - Tauna (1355) - Tausen (1405) - Tavarasa (1316) - Tavolate (1685) - Tectomiti (1346) - de Tepoleç (1388) - de Terentia (1300/10) - de Terigna (1332/86) - Terpiç (1454) - de la Terra (1420) - de Teruchelg (1348) - Terziloner (1521) - Tesadoro (1420) - de Tesarinis (1491) - Tesser (1615) - Teta (1399/1548) - Thomel (1506) - Tibullo (1519/88) - de Tichero (1346) - de Tidonis (1356) - Tienchegl (1335) - Tighel (1644) - Tilat (1623) - Timpurina (1317/65) - Tissavez (1649/1708) - Tobia (1647) - Tofolut (1588/90) - de Tolfo (1433) - Tolfolli (1332) - de Tolognano (1328) - Thomeci (1452) - Tonassio (1352/55) - Toncich (1688/94) - Tondo (1524/5) - de Tonsar (1465) - de Tonxa (1346) - Toplar (1405) - Topler (1682) - Topou (1406) - Toreta (1330) - de Torosa (1348) - Tortesach (1524) - Tortina (1671) - de Tosiça (1411) - de Tosulo (1330) - Tozza (1551) - Tramontana (1531/93) - Trauscha (1675) - Trautar (1458) - Travasadori (1656) - Travella (1330) - Trebina (1562) - de Treboiach (1348) - Trecaliça (1428) - de Trevaj (1420) - Trincha (1461) - Tripan (1633) - Trisini (1547) - Tristan (1603) - Trobez (1647) - Trombeta (1355/1420) - Trudici (1529) - Tubicina (1451/63) - de Tubiglan (1337/72) - de Tui (1386) - de Tulit (1453) - Tulosini (1343) - Tuna (1492) - Tunzler (1621) - de Turina (1510) - de Turno (1435) - Turtola (1338) - Turzi (1524) - de Tusco (1587) - Tuten (1383/1435)
nel 1797 fanti dell’esercito, Luca nel 1797 impiegato alle fabbriche e strade, abita in contrada Rena, il cognome è tutt’ora presente
ebrei - Rafael Natan nel 1791 è il rabbino della città, Ettore nel 1864 frequenta la terza classe del ginnasio superiore, Bruno nel 1924 installa acqua e gas e Giuseppe è un barbiere, il cognome è ancora presente
potrebbe trattarsi degli stessi Tedeschi, ma non trovo agganci
ebrei - giunti nel 1745, forse da Romans, Joseph nel 1824 insegna nelle scuole ebraiche, Alessando nel '67 è sensale in granaglie, Antonietta (Tivoli Longo) nel 1940 è un insegnante, sembra che non siano più presenti
Giovanni nel 1799 abita in c Rena, è revisore alla Sanità, uno della famiglia, nel 1809 porta bandiera, muore nello scontro tra triestini e francesi nella battaglia di Prewald (Razdrto), il cognome è ancora presente
da Olmuz (Moravia) - Gioseffa nel 1775 lavora come cameriera, Adolfo nel 1924 ha una trattoria, mentre Arturo commercia agrumi, Giorgio in francobolli da collezione, il cognome è ancora presente
già citati nel 1754 negozianti ed osti, sono veneti, Giuseppe nel 1805 è alfiere della milizia civica cittadina, questa versione del cognome non appare più
sono praticamente gli stessi sopra, ma per diversità di grafia, li riporto separati, il marangone triestino Francesco, nel 1775 abita con la moglie Francesca, Andrea invece, che era veneto, lavora come servitore in casa di Camnich Andrea, Natale (Keber-Torelli) nel 1940 lavora come impiegato comunale, il cognome Torelli è ancora presente
- per il Crollalanza, i Torelli sono di Rovigo
Nicolò giunge da Venezia nel 1773, vende mele, Eugenio nel 1862 sposa Leopoldina de Persa, Angela nel 1924 ha uno spaccio vini, Gigliola nel '40 insegnante e il dott. ing. Giovanni, abita a Servola, il cognome è ancora presente
famiglia ebrea che giunge da Colonia in Germania nel 1730, Angelo Davide nel 1867 commercia, non mi risulta siano più presenti
famiglia nota di ricercatori cittadini, per esser stati cultori della storia di Trieste, ma purtroppo poco conosciuti ai più, Francesco nel 1799 è chirurgo e "patologo" di Trieste, nel 1833 nasce Antonio, (vd pag. biografia storici), molti dei suoi appunti, disegni e scritti, non furono pubblicati e giacciono in visione nell'Archivio Diplomatico, istintivamente curioso, visitò personalmente le case di Cavana e di città vecchia, riportando le note di ciò che vedeva, da notare una cartina con cui segnava dei sotterranei sotto le case, mai pubblicata, noto anche il suo disegno del sotterraneo della chiesa dei Gesuiti, Ario che negli anni'20 vende strumenti musicali, continua nell'opera di Antonio, scrivendo vari saggi sulle antichità cittadine, il cognome è ancora presente
già presenti in tutto il '700, quando possiedono molte case e una fabbrica di cere, abitarono nella loro imponente casa di v Ponchielli 3, attorno alla metà dell'800 si trasferirono, Martino nel 1858 era a Fiume, non sono più presenti
Trost
Tommaso giunge dalla Baviera nel 1769, Camillo nel 1880 frequenta la seconda classe del ginnasio superiore di Trieste. Alla fine del '800, si ritrovano anche a Verpogliano (Vrhpolje) e Vipacco, Francesco nel 1924 ha un osteria e Luca è mugnaio a s. Giacomo, Il cognome è ancora presente, anche a Pordenone e in Slovenia.
alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero alcune di quelle che non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi.
giungono nei primi anni dell'800, Francesco nel '24 fà pratica di concetto, Attilio nel 1909 frequenta il terzo anno della scuola reale superiore, mentre Arrigo la quarta, il cognome è ancora presente
giungono dall'Istria nel tardo 800, Giorgio nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale superiore, nel '24 Francesco è medico, Nicolò vende olio e aceto, il cognome è ancora presente
NB : nel 1646 Bertucio e Lorenzo erano processati a Pirano per questioni di sale, il processo viene fermato e spostato a Capodistria, Antonio nel 1829 è a Fasana come guardiano della Sanità
forse veneti o dalmati - arrivano intorno ai primi dell'800, Marco nel 1847 possiede casa in Chiarbola inferiore, il marinaio Antonio muore in ospedale nel marzo del 1857, Guglielmo nel '67 è un sensale di nolleggi, Pia nel '78 sposa Giovanni Crevatin, altro Antonio nel '21 è iscritto all'albo degli avvocati, come Alfonso figlio del fù Alfonso, l'ing. Silvio nel '24 ha un garage e varie rappresentanze, Giovanni un alimentari, Isacco spedizioni, il cognome è ancora presente
NB : come in molte famiglie triestine, anche questa vide i suoi componenti divisi tra Austria e Italia, Antonio già docente comunale, muore con la divisa austro-ungarica e nel 1915 gli viene omaggiata una messa in suffragio alla memoria, Emo già Consigliere comunale, invece muore per l'es. italiano sul monte Podgora nel 1915.
Antonio nel 1824 è già un sensale patentato di Trieste, la sarta Maria muore a 40 anni nel 1857, il cognome è ancora presente
ebrei - Francesco nel 1824 è inserviente al Regio Magistrato politico ed economico, Israele ricco possidente, muore nel 1851, Fortunato nel 1857 sposa Anna Cusin, Marco nel 1862 è il rabbino maggiore della comunità ebraica, Giulio nel 1867 commercia in pellami, lo stesso anno, Giannina sposa Giorgio Strudthoff, sono presenti tutto il '900 e oggi il cognome è ancora presente
di Treviso - stabili a Trieste solo a metà del 1800, ma in realtà ebbero contatti e presenza qui già nei primi anni del 1300, quando Johanne sacerdote di Chioggia, tra il 1305 e il 1320 paga saltuariamente l'affitto al Capitolo triestino, per la plebe di Cossana, nel 1308 infatti sarà in vescovado a Trieste dove nomina il vescovo come giudice arbitro per la risoluzione della vertenza con altri, per la plebe, non ci riuscirà, ma il vescovo triestino gli promette un altro beneficio, un altro della famiglia, certo Antonio figlio di ser Castruci di Treviso, nel 1410 riceve Privilegio dal vescovo di Trieste. Solamente nel 1862 li ritroviamo qui, Antonio infatti è cooperatore della parrocchia di s. Maria Maggiore, tre anni dopo Giovanna, sposa Edoardo Alessio, Anna Maria nel 1870 ha un negozio di filati e manifatture in Corso, Ermanno nel 1924 è di professione medico, il cognome è ancora presente
probabilmente giunti alla metà del 1800, Giovanna nel 1874 sposa Nicolò Sorentino, Maria nel 1924 fabbrica cordaggi, nel 1940 Enrico è tipografo e Ugo litografo, il cognome è ancora presente
già presenti agli inizi dell'800 con Pellegrino, Giuseppe nel 1865 riceve l'attestato di prima classe alla scuola reale cittadina, Giacomo nel 1870 è membro del Consiglio cittadino, Angelo Benedetto nel 1877 gli viene accordata la pertinenza al comune, il cav. Augusto nel 1906 si fà progettare la casa ancora oggi presente, all'angolo di v. nuova (Mazzini) e piazza Gadolla (della Repubblica), la famiglia non mi sembra sia più presente.
Johan nel 1856 frequenta il primo corso della scuola reale cittadina, Caterina muore nel 1862, suo marito fabbro Osvaldo, abita nel 1870 in piazza Donota, il cognome è oggi presente ma, forse di origine meridionale e anche italianizzazione di altro cognome vd.
anch'essi giungono pare nei primi anni dell'800, Riccardo nato a Trieste, nel 1893 diventa maturo al ginnasio superiore, Carlo nel 1924 è orefice e gioielliere, i f.lli Tevini inoltre vendono cappelli, il cognome è ancora presente
il triestino Leonardo, nel 1865 riceve l'attestato di prima classe della scuola reale, la fam. nel '67 ha una società che traffica in ferramenta e legnami. Oggi non sono più presenti, ma mi sembra nel goriziano
giunge da Portole (Istria) Andrea, che nel 1865 riceve l'attestato di prima classe della scuola reale di Trieste, Francesco nel 1867 è il direttore della scuola popolare maschile, in v s. Lazzaro, Riccardo e Timoteo, nel 1924 sono barbieri, mentre Giuseppina ha una trattoria, il cav. Renato, nel 1940 è vice-presidente dell'Alpina delle Giulie, il cognome è ancora presente
Ruggero - sotto-tenente medico dell'ottavo regg alpini dell'esercito it., morto il 1915 sul monte Palpiccolo - medaglia d'argento - a lui è intitolata una scuola e una via
Carmela, sorella di Ruggero, tra il 1930 e il '42 è fiduciaria provinciale del fascio femminile, opera che continua poi a Lubiana
la triestina Matilde, muore a soli 41 anni nel 1896 di nefrite, Renato nel 1909 frequenta la terza classe della scuola reale superiore, Francesco nel 1924 fà il falegname, la famiglia ha una società di rappresentanze, il cognome è ancora presente
Lorenzo nel 1829 possiede già molte case, due in piazza vecchia e due in v dell'Arco (via oggi scomparsa), tre anni dopo ne aggiunge una terza in v dell'Arco, il cognome è ancora presente
in costruzione
il calzolaio Domenico, muore nell'ottobre del 1868, la vedova sua moglie Maria, un mese dopo, il cognome è ancora presente
il falegname Giuseppe, perde la figlia Amalia ancora in fasce nel 1857, il muratore Giacomo muore nel 1864, Luigi figlio del fù Giuseppe, muore a soli 11 anni nel 1868, il cognome è ancora presente
potrebbe trattarsi di una costola dei Tomich (vd sopra), ma fintanto non trovo il collegamento li metto separati - Vittorio nel 1873 sposa Pierina Poschich, Ettore nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale superiore, Matteo nel '24 è autista, il cognome è ancora presente
giungono da Gorizia - il più noto Giuseppe, pittore ritrattista nato a Gorizia, lavora per molto tempo a Trieste, Augusto diventa curatore del museo Revoltella, incarico che alla sua morte nel 1883, passa al figlio Alfredo sino al 1926, altro noto pittore, nel 1924 Antonietta e Giacomo hanno negozio di alimentari, il cognome è ancora presente
di Venezia - Gaspare giunge nel 1820, sarà professore di nautica pratica e costruzione navale in Accademia reale Nautica, progetta navi per il cantiere dei Panfili, in soc. con Bosquet aprirà un cantiere navale che prenderà il nome di s. Marco, una via cittadina è a lui dedicata, l'armatore Giuseppe, nel 1839 compra la casa di Domenico de Rossetti in piazza Goldoni, che diventerà poi sede del vecchio giornale "il Piccolo", Guido nel 1903 frequenta il primo corso della scuola di Nautica, Papo in società nel 1924 ha una fabbrica di specchi, il cognome è ancora presente
Tonon
nel 1866 muore Angela, moglie del sarto Spiridione, due anni dopo Anna moglie del fuochista Innocente, Giovanni nel 1883 partecipa alla colletta cittadina, per i terremotati di Ischia, il cognome è ancora presente
Giorgio nel 1867 lavora su commissioni per l'Italia, Amalia nel 1882 diventa nobile per matrimonio con un de Luxemburg, i f.lli Tositti nel 1940 avranno negozio di alimentari, il cognome è ancora presente
il villico Matteo, muore nel 1855 in ospedale, Giorgio nel '67 sposa Emma Terpin, Antonio commercia in bovini, nel 1867 abita in v. Spiridione, nel 1924 si ritrovano a Muggia, oggi non presenti
Antonio già menzionato nel 1861 per donazioni, nel 1867 abita in v. dei Carradori, Angiolina nel 1884 sposa Antonio Dejak, l'ingegnere Antonio nel 1929 è un rappresentante di macchinari, il cognome è ancora presente, ma potrebbe trattarsi di un italianizzazione (vd sotto)
Teresa nel 1824 insegna lavori femminili alle ragazze, Ernesto nel 1924 ha negozio di alimentari, il cognome è oggi presente nella forma Trebiz
ebrei di origini francese - elevati a nobili da Napoleone, Vitt. Emanuele II conferma la nobiltà a tutti i maschi primogeniti - sono Cavalieri dei Bonfili
Giuseppe era di Padova, ma nel 1812 era era presidente della Camera di Commercio di Venezia, e proprio lui viene elevato a barone da Napoleone - Giacomo e Isacco nel 1847 possiedono varie case e non solo nel ghetto, nel 1856 muore il vercellese Sabbato Graziadio, rabbino maggiore di Trieste, Angelo Davide nel 1867 commercia in commissioni, Gino nel 1924 è callista, il cognome è ancora presente
La somiglianza al cognome di altri ebrei come i Trevis, nonchè la somiglianza di certi nomi, potrebbe far pensare siano la stessa famiglia, ma nel dubbio li separo
antichissimi croati - il ricco Nicolò nel 1829 è direttore della Soc. di Assicurazioni Bocchese, nel '67 sarà anche direttore del Casino slavo in contrada della Loggia, Luca figlio del fù Mattio, nel 1847 possiede casa nei pressi della riva dei pescatori, Caterina nel 1885 sposa Trifone Ivanovich, Diodato è quello che lascierà nella memoria collettiva il cognome come sinonimo di navi vd. QUI, Paolo f.llo di Diodato, nel 1903 è tra i fondatori dello yacht club Adriaco e nel 1915 dona 200 corone per i soldati dellesercito autro-ungarico, il cognome è ancora presente
Giovanni nel 1867 sposa Giustina Rustia, Ugo nel 1924 è avvocato, Marino nel '40 un rappresentante, il cognome è ancora presente
Juan nel 1647 vive nel villaggio di Dolla (Doll) ed ha oliveti sulla costa triestina, sino al 1912, quando Milena e Stana frequentano la scuola slovena in Acquedotto, vivono nei territori di Duino, negli anni '20 sono presenti a Sgonico, il cognome oggi è ancora presente nella forma Trobec
giungono intorno la metà dell'800, il triestino Ferruccio figlio di Giovanni, nel novembre del 1906, è assistente al cameriere, sulla nave Jenny, famosa per un salvataggio di 49 persone in Florida, Carlo nel 1909 frequenta la prima classe della scuola reale superiore, Bruno nel '17 quella del Nautico, Emilio e Carlo nel '24 sono barbieri, Giorgio ha macelleria, Albertina nel '35 insegna alla scuola Bergamas, il cognome nella forma italianizzata Trocca è ancora presente
Paolo nel 1818 dona 120 fiorini in beneficenza, Carlo nel 1867 è assessore al magistrato civico, Paolo e Francesco hanno negozio di manifatture in p.zza della Borsa, pare che non siano più presenti
molto probabilmente arrivano verso la fine dell'800, Luigia nel 1916 abita in v Rossetti, Giuseppe nel 1940 è autista, il cognome è ancora presente
il cav. Antonio, che già nel 1819 lavora al protocollo governiale, nel 1824 diventa direttore aggiunto alla registratura di Governo, Giuseppe guardia sanitaria, muore nel 1851, Maria che abita in v. del salice, nel 1867 è un caso di colera, ma pare che si salvi, il cognome è ancora presente
alcuni cognomi dell'800 oggi scomparsi : Taboga, Tachemer, Tadich, Tall, Tamini, Tantin, Tarlau, Tejanovich, Teodoroff, Teodorovich, Terassovich, Tersich, Terzer, Thaller, Thamm, Therianò, de Thiery, Thoron, Tiani, Tichy, Tiolla, Tiozza, Tiringher, Tischler, Titel, Titz, Tock, Todou, Tomadesso, Tomanovich, Tonc, Topan, Toribolo, Toronylay, Trabotti, Tracanelli, de Trautmannsdorf, Trigoni, Trouvè, de Tschabuschnig, Tschernatsch, Tschurtschenthaller, Tumburus, Tumpic, Tursich
ITALIANIZZAZIONI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora essere italianizzati
da : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929
1919 - Tercon in Terzoni - Tomasich in Tommasi - Tschira in Cira
1921 - Tomsich in Tomisi
1922 - Tujach in Tulliani
1923 - Troha in Trocca1926
Tadich in Taddi - Tam in Tami - Tech in Teccgi - Tence in Tenze - Terbisan in Trevisan - Terca in Terza - Tercic in Tersi - Terciak in Terza - Terhon in Terzon - Terek in Terzi - Tersich in Terzi - Terskan in Terzan - Thian in Tiani - Thianich in Tiani - Thoros in Torossi - Todorovich in Teodori - Toloy in Tollot - Tolloj in Tolloi - Tolloy in Toloi - Tomasich in Tomasi - Tomassich in Tomasi - Tomazic in Tomasi - Tominc in Tomini - Tominec in Tomini - Tominz in Tomini - Tomasincich in Tommasini - Tomich in Tommasini - Tomicich in Tommasini - Tomitz in Tommasini - Tomsich in Tommasini - Tommasincich in Tommasini - Toncic in Tonini - Toncig in Tonini - Tonich in Tonini - Tornic in Torni - Tornich in Torni - Torosch in Torossi - Toskan in Toscan - Tossich in Tossi - Tozon in Toson - Travisan in Trevisan - Travizan in Trevisan - Trebec in Trebiciani - Trebitz in Trebiciani - Trebiz in Trebiciani - Trebse in Trebiciani - Tribuschon in Tribusson - Trinko in Trinco - Trocha in Trocca - Troha in Trocca - Trojan in Troian - Trojer in Troier - Trumbic in Trombi - Tujach in Tuia - Tuk in Tocco - Tuliak in Tullia - Turcinovich in Turchino - Tureck in Turchi - Turek in Turchi - Turk in Turchi - Turko in Turco - Turkovic in Turchi - Turcich in Turci - Tursich in Tursi - Tuscovich in Toschi
1928
Taborsky in Tarboschi - Taft in Taffini - Talian in Italiano - Taller in Talleri - Tanascovich in Tanasco - Tarokic in Tarocchi - Taucer in Tauzzi - Taucer in Tavuzzi - Tautschnig in Tausini - Tauzher in Tasselli - Tavcer in Tauzzi - Tecilazich in Telazzi - Tencich in Tenzi - Tercovnich in Terni - Terdoslavich in Tersalvi e Tordesalvi - Terkovnik in Terni - Tersich in Terzi e Tersi - Tertkovic in Tervi - Teuschel in Tosselli - Teuschl in Tosselli e Tossi - de Thianic in de Tiani - Thurn/Gerbic in Torre/Gerbini - Thurn e Taxis in Della Torre e Tasso - Tich in Ticini - Tipich in Tippi - Tischler in Ticci - Tomantschger in Tomanti
1932
Tuiach/Tujak - di Cittanova d'Istria-in Tuia
alcuni cognomi triestini italianizzati nel 1927-34 in epoca fascista: da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato riportano loro altra origine di provenienza del capofamiglia
NB; vennero italianizzati anche i nomi, le donne diventano tutte Maria
n = nato/a a
Taucer in Tauzzi
Tauzher in Taurini
Tecilazich in Telazzi
Terdich in Terdi - nati a Pola
Terscan in Terzani
Thurn in Torre
Tyrichter in Tireni
Tomasich in Tomasi
Tomasich in Tomasini
Tomasincig in Tomasini
Tomasinich in Tomasini
Tomio in Tomei - n Dolerata/Cattaro
Tomsich in Tomasi
Toncich in Tonini
Toncich in Tonelli
Topitzer in Tozzi - n Esperies (Ungheria)
Toros in Torossi - n Gradisca
Toscetovich in Tossuti - n Stolivo (Dalmazia)
Trampus in Trampoli - n Temenizza (Temnica)
Trebec in Trebbi - n Monforte del Timavo (Ostrožno Brdo)
Trekovic in Tervi
Trocha in Trocca
Tschabitscher in Sabicci
Tschernatsch in Cerniani
Tschernatsch in Cerniani - n Cormons
Tscherne in Cerni
Tul in Tullio
Tull in Tulli - ab Muggia
Turcovich in Turchetto - n Orsera
Tureck in Turre
Tűrk in Turchiniin base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albinagià italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
italianizzazioni 1936 - da : Guida generale di Trieste e commerciale della Venezia Giulia,Fiume,Sebenico,Zara
originale |
italianizzato |
originale |
italianizzato |
originale |
italianizzato |
Tabulov | TABULI | Tadich | TADINI/ZILLI | Tulian | ITALIANI |
Taucar | TAVUCCI | Taucer | FUNAIOLI | Taucer | TAUCERI/TAVINI |
Tencich | TEMI/TENZI | Teodorovic | TEODORELLI | Tepper | TREPPI |
Tercelj | TERCELLI | Tercich | TERZI | Tercovich | TERZI |
Terdich | TERDINI/TARDINI | Teschelesnig | CELESTINI | Teskera | TESSERARI |
Thedrez | TEODORI | Thianic-ch | TIANI | Tich | TICINI |
Tichtl | TIGELLI | Tilic | TILLI | Timitz | TEMINI |
Tischler | TISCELLI | Tisel | TISELLI | Titscher | TICCI/TESSERI |
Tofful | TOFFOLI-O | Toiz | TOCCI | Tolmainer | TOLOMEI |
Tolpeit | TOLPATI | Tomasich | TOMASELLI | Tomasovich | TOMASELLI |
Tomatz | TOMASI/TOMMASO | Tomic | TOMEI/TOMINI | Tomich | TOMASELLI |
Tomicich | TOMASI/TOMEI | Tomicich | TOMINI | Tominc-z | TOMINI |
Tomnich | TOMINI | Tomsic-ch | TOMASELLI | Tomsich | TOMASI/TOMASINI |
Toncic-ch | TONSI/TONINI | Toncich | ANTONINI/TONELLI | Topitzer | TOZZI |
Tornich | TORNI | Trampus | TRAMPI/TRAMPINI | Tras | TRASSI |
Tratnik | TRATTINI | Trebec | TREBBI/TREBICIANI | Treislampel | TRESELLI |
Tremul | TREMULLI | Trescher | TRESELLI | Tribel | TRIBELLI |
Trieber | TREBBI | Trimaistic | TRIMATI | Tripsich | TRISSI |
Tritsch | TRICCI | Trobetz | TROMBETTI | Trobez | TORBI |
Trobic | TROBELLI | Trobitz | TROBELLI | Trocher | TROCCHERI |
Troha | TROCCA | Troier | TROIANO | Trost | TOSTI |
Trotter | TROTTI | Truschnovitz | TRUSSINI | Trusnovec | TORNELLI |
Tschabischer | SABICI | Tscherne | CERNI | Tschurtschenthaler | VALDIPINO |
Tuchtan | TUTTA | Tumscheg | TOMASETTI | Turchani | TURCIANI |
Turcinovich | TURCHINO | Turcovich | TURCHESI/TURCHETTA | Turcovich | TURCHETTI/TURCHINI |
Turek | TURRE | Turk | TURRI/TURCHI | Turk | TURCHETTI/TURCHINI |
Turkovich | TURCHINO | Tyrichter | TIRRENI | Tuskan | TOSCANO |
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
alcuni cognomi dell'Istria e Dalmazia, italianizzati durante il fascismo
NB : sono menzionate solamente le famiglie più rappresentative e quelle con maggior riscontro nei documenti.
-le sigle all'interno delle parentesi, si riferiscono al documento da cui e' tratta l'immagine da catalogazione dell'archivio diplomatico della biblioteca civica di Trieste
-chiunque possedesse notizie documentate in merito alle famiglie in questione, e volesse condividerle, puo' contattarmi attraverso il guestbook o l'email
- l'emblema della famiglia Tiepolo, e' tratto da documenti di Venezia, ma non e' certo che a Trieste usassero gli stessi. Il simbolo araldico dei Torriani, e' tratto dal loro castello privato (ma visitabile) di Duino, dei Trapp da doc. del 1700, e' quasi certo che li usassero anche qui, quello dei Tommasini dalla loro tomba privata nel cimitero di s. Anna a Trieste.
- gli stemmi araldici piu' sono elaborati, piu' sono recenti, piu' semplici, piu' antichi
- famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina fam. varie
pagina aggiornata maggio 2023