la lettera W è usata già nel 1200 nei documenti tergestini, per lo più nei nomi chiaramente tedeschi ma anche per certe forme slave, e' spesso scambiata negli scritti anche con la V, per cui alcuni cognomi si ritrovano anche sotto la lettera > V
NB : la W si legge V alla tedesca e non "U" all'inglese ! (Waterloo si legge Vaterloo e non Uaterloo)
NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti
La gran parte dei dipendenti pubblici dell'impero austro-ungarico, venivano spostati di sede all'interno del vasto territorio imperiale all'occorrenza, così molti triestini andarono a Vienna, a Fiume, a Pola e in Istria, spesso dando origine ad un nuovo ramo di famiglia
le immagini sono tratte da documenti originali dell'epoca
Molti di questi cognomi si ritrovano in Slovenia e Croazia.
1322 - Nicolau wallam notaio filium ser Jacobi walle [vicedomini]
1344 - ser Quagloto e xfullo walla
con varianti : Vala (1300) - Vuala (1310) - Walle (1322) - Vualla (1325) - Walla (1327) - Vale (1368)
i nostri sono veneti, ma giungono a noi dal borgo di Montefalcone, sono presenti da prima del 1300, spesso notai, Nicolo nel 1368 possiede una grande casa nel borgo di Monfalcone dove abita un ramo della famiglia, nel 1591 sono ancora citati.
altri Valle giungono nel '700 (vd. V)
1334 - Simon de Walter [alfaDD2 - 2]
1478 - ser Cristoffol de valter [atti del Capitolo]
con varianti : Vualterio (1337) - Valtero (1347) - Wualter (1433) - Gualtier (1481) - Walther (1910)
già presenti nel 1300, sono membri del Consiglio, Johanne nel 1490 è mudario alla porta di Riborgo, Gregorio nel 1624 frequenta il Collegio dei Gesuiti, Giuseppe muore nel 1814 in v nuova (Mazzini), alcuni giungono a metà dell'800 da Vienna, Enrico nel 1910 è impiegato alla banca Union, Ervino è negoziante, anche Rodolfo è impiegato e ab in v Colonna, Elsa nel 1942 è impiegata ed Enrico pensionato. Sono imparentati con i Snello, i Malgranello, i Goina, i Babich
- nobili
1497 - ser Johanne bosserman [testamenti]
1541 - x°phoro wosserman cive et habitante Tergesti [V. 61]
Christophorus Wosserman [codice Piccardi]
forse originari di Merano, nel 1450 vivono a Duino, Johanne nel ’53 è ufficiale nel castello della località (ha canipa in borgo Duino vicino casa antiqui tulnei .. ad curia sive Turim D.no Raunnacher -V. 42), nel 1470 elevato a Vicedomo imperiale giunge a Trieste, suo figlio Cristoforo nel 1495 è vicecapitano di Trieste, lo troviamo poi varie volte ambasciatore della città, Antonio nel 1518 riceve dall’imperatore Massimiliano la custodia della torre di Prosecco (castello di Moncolano?), tre anni dopo per conto del vescovo Bonomo, prende possesso anche del Taber di Draga, la villa di s. Servolo, Clanez, la Becha e altri posti, si imparentano con i Petazzi, i Juliani, gli Argento, i Saurer, i Bonomo. Francesco nel 1667 aderisce alla congiura dei Petazzi per uccidere il vescovo Vaccano, mi si pente e denuncia la cosa, Lodovico nel 1720 è Logotenente di Trieste, Giovanni nel 1727 è membro del Consiglio cittadino, vivevano nei pressi di piazza vecchia e avevano tomba nella cattedrale di s. Giusto, sono ancora presenti alla meta´dell'800.
- stranamente e senza un motivo chiaro, il loro cognome subisce una trasformazione, sino al 1500 infatti sono cognominati Bosserman, verso la fine del '500 vengono trascritti nei doc. come Wasserman e/o Wosserman
lapide funeraria che si trovava nella cattedrale di s. Giusto
sono già citati nel 1600 in tutte e due le versioni, nel 1775 ve ne sono altri della zona di Vipacco che servono in case private, nel '900 sono presenti anche a Locavizza (Lokovec) e a Sturje (Aidussina), sono citati anche come Wigmar, Maria nel 1930 viene italianizzata in Vimari, il cognome è tutt'ora presente nella forma Vidmari - vd fondo pg. italianizzazioni
Nel 700 giunge da Vipacco anche un Vidmajer, credo si tratti della stessa famiglia, questo cognome è presente in Slovenia
nall'800 appaiono anche i Wittmar ma non credo siano gli stessi
Tomaso nel gennaio del 1700, ha bottega in piazza vecchia, Luigi nel 1829 è il comandante di piazza, morirà nel 1854 di cistite, l'ingegner Giuseppe nel 1910 è il super ispettore delle ferrovie di stato e Maria lavora alle poste
Alfonso, già nel 1854 capitano di fregata, nel 1866 è già contrammiraglio,e l'imp.re lo innalza a barone dell'impero e Cavaliere della corona ferrea di seconda classe
famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)
Waimhar (1416) - Walrin (1486) - Wandeltutelg (1331) - de Wanter (1345) - de Waterin (1326) - Wercy (1345) - de Widocco (1345) - Willa (1331) - Wilpot (1685) - Wiovich (1621) - Wisinger (1698) - Wochovich (1647/9) - Wolch (1597) - Wolter (1646) - Wreieç (1329)
giunti forse da Graz sono gia' presenti nel 1700, Adamo nel 1756 e' assessore al tribunale mercantile, Francesco nel 1799 è mudaro (dogana) a Zaule, e Corrado Federico è console di Svezia, nel 1867 Luigi e' commissario dell'ispettorato dei telegrafi e Giuseppe ufficiale di posta, il commerciante Enrico nel 1910 commercia nafta, catrame e prodotti chimici, molti sono in qull'anno impiegati bancari e pubblici, Aurelia nel 1942 ha una cartoleria, ad alcuni verrà italianizzato il cognome in Vannieri, il cognome originale e' ancora presente
NB : un ramo della fam. per matrimonio sposa degli ebrei e sono sepolti nel cimitero ebraico
giungono da Vipacco nel 1755 Matio e sua moglie Maria, saranno sarti da donna, Basilio nel 1911 frequenta il ginnasio superiore
Ernesto, nativo di Vienna, nel 1804 frequenta il collegio dei Gesuiti, Giuseppe nel 1855 è una guardia di finanza, il ricco Antonio nel 1910 abita in v Vasari, l'impiegato Francesco in v Rojano, il pensionato Giorgio in v Foscolo, nel 1940 abitano e hanno negozio in v dei Cordaroli. Il cognome è ancora presente
Giacomo- nel 1819 ufficiale dei conti della contabilità aulica di guerra a Vienna
forse bavaresi - Francesco nel 1775 vive gia' qui', era arrivato da Cramburg, nel 1867 possiedono una stamperia in v della Zonta, la triestina Anna, nel 1855 suona il pianoforte e tiene concerti anche a Vienna, nasce a Trieste nel 1889 Edoardo, padre della psicanalisi in Italia, nel 1916 viene decorato con medaglia d'oro come ufficiale medico dell'esercito austro-ungarico, nel 1939 costretto a fuggire a Cicago a causa delle leggi razziali, la famiglia e' ancora presente. Alcuni vennero italianizzati in Bianchi. Da alcuni dati ritrovati, alcuni sarebbero nobili di Welden.
NB :vengono anche trascritti come "Weis", ma si tratta della stessa famiglia
Alla memoria di Tiziana, alpinista triestina caduta durante una scalata nel 1978, e' stato dedicato un sentiero del Carso
Giorgio nel 1799 lavora come postino commerciale ed abita nella contrada di s. Giovanni, Roberto nel 1829 citato come conduttore di merci, Giusto nel 1881 è membro della Società adriatica di scienze naturali in Trieste, mi risulta non siano più presenti
Josepho, nato a Vienna, nel 1792 frequenta il Collegio dei Gesuiti, Antonio e Iganzio ugualmente nel 1799, dopo non si ritrovano più nei documenti
Giovanni nel 1799 è lo scrivano del concistoro e abita nell'ex convento dei Minoriti, nel 1829 è praticante presso l'ufficio del capitanato di porto, Giuseppe nel 1819 lavora presso la speditura di Governo, nel 1861 muore il figlio di Aureliano, Enrico nel 1889 è un ufficiale contabile nella Logotenenza, Guido e Oreste, nel 1911 frequentano il ginnasio superiore cittadino
Mattia già nel 1799 è il cassiere dell' ufficio saggiatura oro e argento, carica che avrà ancora nel 1824, Enrico nel 1910 è impiegato alla banca Credit
altri cognomi del '700 viventi a Trieste, poi scomparsi : Wagensperch - Wall - Wauber - Welsnich - Wenzely - Werekel - Wersel - de Wertis - Weverka - Wigmar - Wilmar - Wirker - Woller - Wrisiak - Wucherer
Wachsmann
ebrei - Anna nel 1889 insegna in una scuola popolare, Sara ha una ferramenta in v del Torrente, Benedetto nel 1910 ha anch'esso una ferramenta in v del Toro e il deposito in porto all'hangar 26
Wächter
citati a metà dell'800, sono ancora presenti nel 1910 quando Giuseppe è il capitano del quarto reggimento bosno-erzegovino in caserma grande e vive in v Bonomo
Waidi
di Lubiana, presenti alla fine dell'800, la vedova Teresa nel 1930 viene italianizzata in Valdi
Walcher
già presenti a metà dell'800, Caterina muore in ospedale nel 1854 per gastro-meningite, Giovanni nel 1909 frequenta l'ultimo anno della scuola reale sup., Carlo già nel 1910 vende manifatture in v Malcanton, il cognome è ancora presente
de Walderstein
il conte Giacomo, nel 1910 lavora come impiegato ai Magazzini Generali, il conte Giuseppe abita in v Settefontane, Bruno nel 1935 lavora come bidello, Isidoro nel 1942 è pensionato, il cognome è ancora presente
Walluschnig
Filippo nel 1856 vive in Cologna, venti anni più tardi possiede insieme alla moglie, casa in v s Anastasio e in v Belvedere, il cav Giovanni nel 1910 è già pensionato, i possidenti Federico e Giovan Michele vivono in v Belvedere
Watzek
presenti agli inizi dell'800, il giovane Carlo, muore a soli 17 anni nel 1857, Ermanno nel 1893 frequenta la quarta classe del ginnasio comunale, Francesco nel 1929 è un calzolaio. Nel 1928 alcuni vennero italianizzati in Vazzi, ma non mi risulta siano più presenti
Wedlin
Adolfo nel 1910 è cassiere alla banca Credit, Bartolomeo ha una sartoria, Ferruccio ancora nel 1942 lavora come commesso
Weinberger
presenti sicuramente a metà dell'800, il negoziante Giacomo, muore nel gennaio del 1866
Weissenfeld
ebrei tedeschi-bavaresi - presenti nella prima metà dell'800, il banchiere cavalier Giulio nel 1870, dopo che ha già vissuto 21 anni a Trieste, gli viene concessa la cittadinanza, Anna nel 1929 è una levatrice
Weissmann
Giuseppe nel 1824 è già sensale con patente a Trieste, Flory nel 1868 è già una rinomata cantante di contralto, Fanny nel 1924 ha una rivendita di tabacchi, Mosè affitta letti, Dante nel 1942 abita in v Rossetti. Non mi risulta siano più presenti a Trieste
Wechsler
ebrei - Leone muore nel 1877, Bernardo, Fernando e Giuseppe, nel 1910 abitano in v dell'Aquedotto, Alberto nel 1922 si laurea in ingegneria, a Gisella nel 1929 viene italianizzato il cognome in Cambi, non mi risultano più presenti
Weiglein
il tappezziere Carlo, muore nel 1861, la vedova Giovanna e il figlio Ugo, nel 1910 abitano in v Vecellio, Elisa nel 1929 ha una cartoleria, verranno italianizzati in Vigliani
Weil
ebrei - Alberto nel 1889 abita a Scorcola, Matilde muore a 72 anni nel 1914, Guglielmo che fù consigliere comunale, muore nel 1939, Francesco nel 1942 vive in p.zza s Giovanni, non mi risultano più presenti
Weyland
Corrado già nel 1819 è commissario di polizia, carica che manterrà per molti anni, la sua vedova Teresa, nel 1879 posside la casa n 4 in v Sporcavilla, Giuseppe nel 1910 è impiegato alla Ass. Generali
Weinberger
ebrei - l'industriale Abramo, muore di tisi a soli 32 anni nel 1851, il negoziante Giacomo muore nel 1866, il dr Sigismondo nel 1910 abita in v Vienna, morirà nel 1913
Weissenfeld
bavaresi - nel 1857 aprono negozio di ottico in p.zza Ponterosso, al cav Giulio banchiere che abita a Trieste dal 1849, viene riconosciuta la cittadinanza di Trieste nel 1870, Anna nel 1910 e ancora nel 1929 è una levatrice, Filippo nel 1910 è un rappresentante, stesso lavoro di Vincenzo nel 1933
Weissmann
ebrei - Giuseppe già nel 1819 è un sensale patentato a Trieste, Flory nel 1868 è una cantante di contralto, Fanny nel 1910 è la direttrice della casa delle domestiche disoccupate, nel '24 avrà una rivendita di tabacchi, Maria nel 1910 è una levatrice, Mosè nel 1924 affitta letti, Dante nel 1942 abita in v Rossetti
Welponer
Pietro, Giovan Antonio e Leopoldo ben presenti a metà dell'800, Anna nel 1879 possiede casa in v Rossetti, il dr Egidio nel 1910 oltre le numerose cariche è anche primario dell'ostetricia dell'ospedale di maternità, Aurelio ha una ferramenta in v Ponterosso, la vedova Olga nel 1940 abita in v Foscolo, il Cav. Paolo ha una rivendita di tabacchi lavorati in v Roma, il cognome è ancora presente
Wenghersin
la vedova Eugenia nel 1910 abita in v s. Nicolò, Giusto e anche Nicolò, hanno macelleria, Bruno nel 1942 è impiegato alla RAS.
esiste una variante del cognome, "Wengherschin" quando il triestino Giusto e la sua famiglia nel 1931 viene italianizzato il cognome in Venchi
Werk
Giuseppe nel 1824 è controllore alla dogana di Prosecco, Michele Francesco nel 1867 è aggiunto al tribunale provinciale in via Geppa, Giovanni nel 1910 è editore del giornale "il Gazzettino", Franco nel 1924 possiede una tipografia, probabilmente la stessa che fù di Giovanni nel 1888. Albino nel 1940 è elettricista, Luciano autista, Francesco nel 1942 ha negozio di abbigliamento nel rione di s Giacomo. Il cognome è ancora presente nella forma italianizzata (Verch-Verchi)
Werner
ebrei - nel 1867 muore il calzolaio Carlo, Paola muore nel 1891, Oscar nel 1907, Anselmo nel 1910 è un architetto, Arturo un impiegato delle ferrovie dello stato, la vedova Virginia muore nel 1931. Si imparentano per matrimonio (a s. Giusto) nel 2017 con i Swarovski
Werthol
Silvio nel 1910 è un assistente postelegrafico, Ermanno lavora in ospedale, a Silvio e la sua famiglia viene italianizzato il cognome nel 1928 e diventano Bertoli
Wessel - vd V
Westermayer
presenti forse già alla fine del '700, Pandolfo nel 1818 è presente nell'elenco dei donatori all'istituto del lavoro e di beneficenza, Katarina nel 1857 è socia pia unione istituto Elisabettino di fanticelle e nel 1856 possiede casa in androna dei pozzi e altra in v dei forni angolo v delle poste, l'avvocato Enrico muore a soli 28 anni di tubercolosi nel 1864, la vedova Enrica, nel 1910 è già pensionata, non mi risulta siano ancora presenti
Widmer
Anna vedova del sarto Giacomo, muore a 80 anni nell'agosto del 1855, Giovanni nel 1856 abita in Chiadino e Francesco in Guardiella, Giovanni nel 1910 è architetto, costruttore e perito edile, Guido è capo del V distretto (Barriera vecchia), Carmela nel 1924 ha uno spaccio vini, Antonia e Bruno nel 1942 sono professori, Aldo è impiegato ai Magazzini Generali
Particolare personaggio fù certamente Giovanni (detto Gianni) pilota aereo di grande valenza vd >>>
Wieselberger
ben presenti alla metà dell'800, Giovanni nel 1861è tra i contributori alle spese per le guardie notturne, Roberto nel 1889 già segretario ministeriale, nel 1910 lo ritroviamo consigliere del governo marittimo, Guastavo nel 1889 è già consigliere comunale, nel 1910 viene indicato come maestro piano, armonia e contrappunto
Wildauer
Giulio nel 1889 è primo tenente del Lloyd austro-ungarico, vive in v Lazzaretto vecchio, Gisella nel 1910 insegna nelle scuole civiche, Otto è impiegato alla RAS, la proff.ssa Erica lavora segretaria al Carducci, Olga nel 1942 è già da tempo pensionata.
Wilkinson
nel 1855 muore Anna, figlia del macchinista Leonardo, nel '64 Orsola moglie del macchinista Giovanni, Enrico nel 1894 frequenta il terzo corso commerciale del Nautico, Federico nel 1910 è ingegnere meccanico.
Windspach
ebrei - Enrico nel 1889 è un maestro di pianoforte, Gisella nel 1897 ha un deposito di carbone, Daniele e Gastone frequentano il ginnasio superiore cittadino, nel 1942 Guido è un commerciante, nel 1943 la famiglia viene deportata e verrà sterminata
Winkler
forse bavaresi - Giacomo, già decorato con croce d'oro al merito e medaglia d'argento del re dei Paesi Bassi, nel 1867 riceve le merci nella dogana di Cattinara, Ottone nel 1910 è impiegato alla banca Commerciale, Vittorio invece alla banca Union, Carlo e Frančišek nel 1912 frequentano la scuola Reale di s. Giacomo, l'ing. Ermanno nel 1940 abita in via Tedeschi, Franca nel 1942 è un insegnante e Paolo un capitano marittimo. Nel 1928 alcuni verranno italianizzati in Cantoni. Non mi risulta la famiglia, con cognome originale, viva più a Trieste, tranne occasionalmente, sembra siano presenti nel goriziano
Winter
la vedova Antonia, muore a 73 anni nel 1857, l'anno dopo il macellaio Luigi, il pesatore Lorenzo nell'ottobre del '67, Ruggero nel 1924 dipinge caldaie, nel 1928 molti della famiglia vengono italianizzati in Verni, oggi tutte due le versioni sono ancora presenti
NB : Pasqua de Vinter, viene già menzionata nel 1334 per un debito e nel 1341 per una sua vigna nella contada di Cadinsi, uniche citazioni
Winternitz
ebrei - il cav. Francesco nel 1856 abita a Scorcola, la ricca Amalia muore a 76 anni nel 1857, il dr Riccardo impiegato alla RAS, nel 1902 dona 20 corone per i poveri ricoverati in ospedale, Zdenko nel 1910 è un impiegato, l'ingegner Paolo muore nel 1929, la vedova Minna nel 1938 abita in v Revere.
Wittmann (de)
Luigi che nel 1824 lavora alla contabilità di stato e del Litorale, nel 1854 è consigliere del governo marittimo e direttore del Lloyd austriaco, il dr Paolo che lavorava come concepista al governo Lombardo-Veneto, nel 1876 è gia consigliere comunale di Trieste, il cav. Antonio nel 1910 è impiegato all'arsenale del Lloyd, la vedova Emma è pensionata, ad Antonio e sua moglie Elvira, nel 1928 viene italianizzato il cognome in De Vimani
Wostry
pare fossero irlandesi - Gianbattista nel 1829 è citato come "padre dei poveri" di Trieste, il triestino Emilio nel 1865 riceve attestato di prima classe con eminenza e premio alla Scuola Reale, lo stesso anno nasce il noto Carlo, figlio di Federico, valente pittore rinomato che graviterà nell'orbita degli irridentisti, muore nel 1943, e gli viene dedicata una via. Il cognome non è più presente
Wranitzky
Gustavo nel 1889 traffica in legnami, Antonietta nel 1910 ha un'agenzia di collocamento, Arturo è un revisore doganale, a Bartolomeo e i suoi figli nel 1929 viene italianizzato il cognome in Varini
Wulz
Giuseppe nasce a Cave del Predil nel 1843, già nel 1851 assieme alla madre Klara si trasferisce a Trieste, sarà apprendista presso un fotografo per poi aprire lui stesso uno studio nel centro cittadino nel 1891 molto rinomato, nel 1914 cede l'attività al figlio Carlo e lui dopo 4 anni muore. Il figlio continua l'opera del padre, sarà presente in molte mostre e sarà pluri-premiato, alla sua morte nel 1928, le figlie Wanda e Marion, continuano proficuamente l'opera del padre sino al 1981, quando si ritirano e cedono l'imponente collezione alla F.lli Alinari di Firenze.
cognomi dell'800 di Trieste oggi scomparsi :
Wachsmann - Wachter - Wadenau - Waggowsky - Wagmeister - Wagnest - Wagerer - Wagnest - Wagmeyster - Waidi/ich - Waidoher - Walb - Waldheim - Waldner - Walluschnig - Wanderwecker - Wandra - Wanke - de Wanniek - Wartbüchler - Warto - Waschek - Wasler - Wassich - Wasshuber - Wätcher - Watzenigg - Wauber - de Wawra - Wecaj - Wedvied - Weglaiter - Wehrlein - Weidinger - Weidlmeyer - Weycich - Weyland - Weiller - Weinberger - Weiner - Weinrich - Weintraub - Weyrich - Weise - Weishaupt - Weishut - Weisker - Weissenbach (nobili) - Weissenberg - Weisshappel - Weisz - de Weittenhüller - Welker - Wellert - Welschar - Wendel - Wendlenner - Wengraf - Wenzel - Wergl - Wernigg - Wersel - Werth - Wertheimer - de Werzer - Wessek - Wesselovich - Wessiag/k - Wessner - Wetzler - Wewerka - Wiberal - Wichmann - Widemscheg - Widmajer - Wiederwohl - Wiedner - Wieg - Wiegele - Wieland - Wiener - Wiesenperger - Wiesenreiter - Wieser - Wiesner - Wiezzi - Wigele - Willemard - Willenik - Willkon - Wikerhauser - Wilcher - Wildauer - Wildi - Wilfan - Wilhelm - Willisich - Wilsdorf (nobili) - Wimmer - Windisch - Windisch-Grätz (nobili) - Winerhauter - Winterberger - Winterfeld - Winterstein - Wirk - Wirtinger - Wisenreiter - Wisjan - Wisling - Wissiak - Wittine - Wittmar - Wittmayer - Wohl - Wohlfart - Wohlrig - Wolbang - Wölfer - Wolkan - Wollheim - Wolschitz - Wolta - Wondra - Wörkl - Wostrowsky - Wotke - Wratschko - Wrede - Wresouschegg - Wressar - Wrulich - Wschimal - Wührer - Wünsch - Wurzinger - Wutscher
NB : molto provabilmente, la grafia di alcuni cognomi è sbagliata, non tutti gli scrittori erano pratici di lingua tedesca, io li ho riportati come trovati scritti nelle documentazioni per facilitare l'eventuale ricerca, mi scusino i germanisti e i madrelingua
ITALIANIZZAZIONI dei COGNOMI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari e Porro
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora essere italianizzati
con l'augurio che in molti ritrovino il loro cognome originale - chi volesse ripristinare il cognome originale può farlo QUI
da : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929
1919
Wittkopp in Vitoppi
1920
Wagnest in Vagnesi
1922
Wilfling in Villini - Wohl in Volli - Wurmbrand in Brandi(1)
1926
Waller in Valeri - Walluschnig in Valussi - Walmarin in Valmarin - Widrich in Vitri - Wisson in Vison - Wodopivec in Bevilaqua
1928 - Wachsmann in Vasari (1927)- Wagner in Vannieri - Vagnest in Vaglieri - Wald in Bosco - Waschek in Vasco - Watzek in Vazzi - Watske in Vasco (1927)- Weber in Tessitori, Tessitore - Wagchaider in Vessari (1929)- Wehle in Vele - Wehrberger in Verbeni - Weiglein in Vigliani - Weis in Bianco - Weiss in Bianchi - Weiseitl in Vaselli - Werdelak in Verdelago, Verdella - Werdnig in Verdini - Werk in Verchi - Werth in Valori - Werthol in Bertoli - Wessek in Vesseli - Wessel in Vesselli - Widrich in Videri - Wiedemann in Vidani - Wieselberger in Visalberghi - Wieser in Prati, Viseri - Wilhelm in Guglielmi - Wiltuschnik in Vitussi - Windisch in Vindici (1929)- Winkler in Cantoni - Winter in Verni - Wirkner in Virneri - Witsch in Vici - Wittica in Vittica - Wittmann in Vittimani, De Vimani - Wltavsky in Viltassi - Wodopivetz in Bevilaqua - Wolf in Volpi, de Lupi - Wölfer in Lupi - Wolkan in Vulcani - Wschimal in Cima
(1) - non il Brandi che conoscete oggi, che è pugliese di Bari !
alcuni cognomi delle famiglie di Trieste, italianizzati nel 1927-34 in epoca fascista : da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi di Trieste, quelli con nota al lato ripotano loro origine di provenienza del capofamiglia
NB ; vennero italianizzati anche i nomi
vd. anche pag : V
n = nato/a a
WAGNEST in Vaglieri - WAIDI in Valdi - WECHSLER in Cambi - WEISS in Bianchi - WENGHERSCHIN in Venchi - WESJAK in Vessiani - WESSEL in Vesselli - WIDMAR in Vimari - WINTER in Verni : nati s. Sergio/villa Decani - WITASEK in Vitassi : n Pola - WODOPIVETZ in Bevilaqua - WOLF in Volpi : n Brazzano - WOLIJANSKIJ in Vollani ; n Zara - WÖLFER in Lupi - WOLKAN in Vulcani - WRANIZKY in Varini - WSCHIMAL in Cima
in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina
già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
italianizzazioni 1936 - da : Guida generale di Trieste e commerciale della Venezia Giulia,Fiume,Sebenico,Zara
NB: qui i legislatori con la fantasia si sono superati !
originale |
italianizzato |
originale |
italianizzato |
originale |
italianizzato |
Wachsmann | VASANI | Wagmeister | VALMASTRI | Wagnest | VAGLIERI |
Wagnez | VANNIERI | Waiglein | VIGLIENI | Waiz | BOSCO |
Walderstein | VALDISTENO | Walner | VALNERI | Walter | GUALTIERI |
Warbinek | VERBINI | Waschek | VASSELLI | Waschimal | CIMA |
Wass | VASSINI | Watzek | VAZZI | Weber | TESSITORE/I |
Wechsler | CAMBI | Wegschaider | VESSARI | Wehrberger | RISPASCOLO |
Weidembach | RISPACOLO | Weiglein | VIGLIANI | Weirather | VARATTI |
Weis | BIANCO | Weiss | VESSI | Weiss | VESSI/BIANCHI |
Weissenfeld | CAMPOBIANCO | Weissensteiner | PIETRALBA | Weisz | ALBANI |
Wenenich | VANNI | Wengherschin | VENCHI | Wedelak | VERDELAGO |
Werdelak | VERDELLA | Werdnig | VERDINI | Werk | VECCHI/VERI |
Wert-th | VALORI | Werthel | BERTOLI | Werthol | BERTOLI |
Wertol | BERTOLI | Wesjak | VESSIANI | Wessek | VESSELLI |
Wessiag | VESSIANI | Wetschko | VEZZI | Weutz | VIOZZI |
Widmar | VIDARI | Widrich | VIDERI | Wiedemann | VIDANI |
Wieser | PRATI/VISERI | Wilfling | VILLINI | Wilhelm | GUGLIELMI |
Wiltuschnik | VITUSSI | Windisch | VINDICI | Windispach | VINSI |
Winkler | CANTONI | Winter | VERNI | Wirkner | VIRNERI |
Wisniker | VISINI | Witasek | VITASSI | Witsch | VICI |
Wittika | VITTICA | de Wittmann | De VIMANI | Wittmann | VITTIMANI |
Wltaszki | VILTASSI | Wojtowicz | VIOTTI | Wolbitsch | VOLPI |
Wolf | VOLPI | Wolfbeiss | VOLPI | Wolijanszky | VOLLANI |
Wolkan | VULCANI | Wostrowsky | VOSTRINI | Wouk | VOLPI |
Wran | VARNI | Wranizki | VARINI | Wranitzky | VARINI |
Wschimal | CIMA | Wührer | VIRELLI | Wulz | VILIA |
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
NB : sono menzionate solamente le famiglie più rappresentative e quelle con maggior riscontro nei documenti.
-le sigle all'interno delle parentesi, si riferiscono al documento da cui e' tratta l'immagine da catalogazione dell'archivio diplomatico
-chiunque possedesse notizie documentate in merito alle famiglie in questione, e volesse condividerle, puo' contattarmi attraverso l'email
- gli stemmi araldici piu' sono elaborati, piu' sono recenti, piu' semplici, piu' antichi
- famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina fam. varie
pagina aggiornata 30 dicembre 2023