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la lettera < zeta> a causa della fonetica slava, veniva spesso interpretata e scritta dai notai cittadini come < S >, i piu' eruditi delle forme slave, spesso proprio i tergestini, la scrivevano giustamente anche come < C > altri come < Ç >, per cui ancora a tutt'oggi abbiamo lunghe serie di cognomi che sono la stessa famiglia ma con iniziali diverse, egualmente se il suono si trovava dentro o in finale di cognome (ancora oggi i commentatori tv erroneamente pronunciano la C finale come fosse ch, mentre invece e' Z, per pronunciarla ch deve essere Č ). La zeta slava puo' avere il suono dentale di un < tz >, oppure di di un < sg > (all'incirca), ma viene scritta < C >, attenzione poi alla < Ž > altra pronuncia ! l'alfabeto slavo infatti ha una serie di lettere che indicano suoni non presenti nell'italiano.
NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo nobiliare conferito (per meriti particolari) dall'impero.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente. i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte) molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti
La gran parte dei dipendenti pubblici dell'impero austro-ungarico, venivano spostati di sede all'interno del vasto territorio imperiale all'occorrenza, così molti triestini andarono a Vienna, a Fiume, a Pola e in Istria, spesso dando origine ad un nuovo ramo di famiglia
le lettere e cifre tra parentesi, si riferiscono alla catalogazione nell'archivio diplomatico bibl. Hortis
1647 - Martin Zacharia de Labresina [perticazioni]
Johanne nel 1383 vive in città ma giunge da Filaderfia (?), sempre presenti, Gregorio nel 1602 possiede una vigna a Canovella e vivono ad Aurisina, Giacomo nel 1824 è sensale patentato, Giuseppe tra il 1909 e 1912 frequenta la scuola reale di s Giacomo, Edoardo nel 1938 è capo-squadra della Milizia, Vittorio nel 1942 è il comandante del gruppo fascista G.I.L. di Aurisina, Giovanni nel '29 possiede cave e laboratorio di scalpellini, il cognome e' ancora presente
-provabilmente della stessa famiglia, Gianbattista già nel 1824 è canonico a Muggia, dove Anna, figlia del sensale Giacomo, nel 1882 sposa Stetner Nicolò.
- famiglie nobili omonime : della Dalmazia, di Venezia, di Verona, di Genova da cui un ramo si sposta a Cremona nel 1090
1647- baretti di Zaderman [perticazioni]
già presenti nel 1429 in quel di Sgonico, nel '500 si spostano a Prosecco e a Ocisla, possiedono vigne e oliveti nella zone di Cedas e Figarole, nel 1647 possiedono vigna nel territorio di Trieste.
1626 - Thomasio Zafaran [Codice Piccardi]
con varianti : Çafarano (1325) - Zaffarano (1367) - Safaran (1526) - Zafran (1868) - Zaffran (1910)
il cognome si rifà al vocabolo in uso per indicare lo zafferano, molto in uso a Trieste, già presenti nel 1300, due secoli dopo li troviamo a Rizmagna, nel '600 anche a Longera. Andrea nel 1924 ha osteria a s. Dorligo. Il cognome oggi e' ancora presente in varie versioni (Zafran)
con varianti : Çufolt (1319) - Çafolti (1320) - Çafaç (1326) - Çafolt (1343) - Çafont (1344) - Çasolt (1344)
già menzionati nel 1319/20 nei libri delle decime versate al Capitolo, abitano nella contrada Castello, dopo il 1358 non sono più citati
1338 - domenico zanparis [V. 11] |
1497 - gregori zanpar [testamenti] |
1383 - Jacomelum Zanchani [alfaDD2-9]
famiglia patrizia di Venezia, Michele e Nicolo, della contrada di s. Maria Formosa, nel 1359 sono a Trieste in qualita' di militi del Podesta', ser Jacobello che era di Treviso e' qui' nel 1383, dopo questa data spariscono, ma nel novembre del 1855, muore il facchino Francesco a 76 anni, Lucia a 70 nel 1864, oggi il cognome e' presente nelle forme Zancan e Zancani
anticamente si chiamavano Ziani, tra le prime famiglie fondatrici di Venezia, originari di Malamocco, daranno due dogi alla Serenissima, il mercante Marco speziario a Trieste gia' nel 1326,viene citato della contrada s. Juliani di Venezia, ultimo Jacobo detto folieta nel 1406 cittadino di Trieste, ha debito col figlio Hendrico per la dote, poi non vengono piu' citati.
Zane, Giuseppe- 1933 tenente M.V.S.N. (camicia nera)- ab v Guardia 10
oggi e' presente il cognome ma non saprei se appartengano alla stessa famiglia
Filippo Jacomo nel 1589 riceve Privilegio di notariato dal vescovo della città, nel 1680 sono ancora citati. Bernardo vivente nei primi anni del '600, viene citato anche come <Sanna>
1357 - çanono di justinopoli abitante tergeste [alfaDD2-5]
istriani - nel 1320 sono già qui, ma giungono da Capodistria, dopo il 1350 non sono più presenti, li ritroviamo però nel 1607 che ritornano a essere menzionati, con Nicolò e Chiara, mentre Giovanni tra 1646/9 è il Rettore del Collegio dei Gesuiti, Nicolò nel 1867 è nell'elenco dei periti costruttori navali della città. Negli anni '50 (del 1900) ne arrivano altri da Isola d'Istria, ora il cognome è tutt’ora presente.
Zanoni - famiglia nobile di Bergamo [Crollalanza]
- nobili?
un Carotti (scritto nella forma tipica tergestina), gia' nel 1308 e' menzionato come canonico di Trieste, lo ritroviamo ancora nel 1310, poi nessuno fino al 1348, quando Nicolo, viene giustiziato a Capodistria da Venezia, come uno dei capi della rivolta anti-Serenissima in quella citta', un altro Nicolo di Capodistria, nel 1414 gestisce il dazio della beccheria di Trieste, nel 1417 e' ancora presente, Pietro Paulo all'inizio del '500 ha banco di pegni a Capodistria, i f.lli Antonio e Francesco anch'essi di Capodistria, nel 1521 ricevono dal vescovo di Trieste Bonomo, il titolo feudale delle ville di Basovizza, Ospo e Popecchio, e concede loro mansi a Cernikal, Lonche e Zagorie, Julio ed Elisabetta nel 1538 vivono a Trieste in Cavana, nel 1729 il piranese Pietro vive a Trieste in contrada punta del forno, il cognome e' ancora presente
giungono dalla Carniola (oggi Slovenia), Zuan (Giovanni) nel 1603 viene pagato dal comune per aver preso parte al riassetto della riva di Tigor, altro Giovanni nel 1775 lavora in casa dei Marchesetti, nella prima metà del 1800, i due capitani di nave, Stefano e Giuseppe, vanno e vengono in porto con merci dei vari porti dell Adriatico. Il cognome forse è ancora presente, ma si ritrova anche in Austria e Slovenia
Bernardo appare nel 1202 tra i firmatari del forzoso atto di sottomissione al Doge Dandolo (da non confondere con i Zacchigna, famiglia che non è presente fino al 1800)
1383 - Silvester de zernogoi [alfaDD2-9]
con varianti : Cernogoi (1320) - Çernogoy (1324) - Cernogoi (1696) - Zhernogoj (1778) - Cernigoi (1846) - Zernigoi (1858)
oggi tramutati in Cernigoi, sono abitatori del Carso presso Postumia e la zona di Vipacco, presenti già all'inizio del 1300, Agnese nel 1324 è sposata con Almerico Galina, Domenico nel 1405 vende un suo terreno a Cattinara, attorno al 1760 ne arrivano alcuni in citta' , Josep nel 1778 abita a Chiarbola dove e' anche Suppano, Gerolamo nel 1847 possiede casa in v. delle fontane, Mario tra il 1912/3 frequenta la scuola reale di s. Giacomo. Il cognome durante il fascismo verra' italianizzato.
1361 - andrea de zino [alfaDD2-7]
con varianti : Çino (1326) - Çin (1358) - Çini (1366)
famiglia numerosa già presente nel 1320 quando possiedono vigne a Grignano e alcuni sono pescatori, nel 1408 citati l’ultima volta.
Probabilmente questa stessa famiglia, nel 1684 viene elevata patrizia di Venezia.
1647 - Gasparo Zoch de Longera [perticazioni]
con varianti : Zoc (1401) - Zok (1572) - Zoch (1574) - Zoco (1586) - nell'800 anche Zhok e Zök
è possibile che fossero già presenti nel 1300 (Çoc?), ma le scritture di allora sono di difficile interpretazione in alcuni casi, Antonio però nel 1401 fa il muratore, già nel ‘500 sono siti a Longera, dove nel 1700 saranno anche Suppani, nel '600 giungono anche da Corgnale, Giovan Maria nel maggio del 1873 viene eletto capo-villa di Longera. Il cognome è tutt’ora presente.
- in forma slava, il cognome viene scritto : Cok
1648 - Jurio Zolia di Gabrovizza [perticazioni]
con varianti : Zoglia (1643) - Zollia (1647) - Colja (1917)
citati Andrea ed Eler nel 1588 in seguito a delle multe, nel 1600 sono presenti a Gabrovizza e a Rupingrande, la villica Caterina, muore a 48 anni nel 1866, Alberto e Carlo nel 1909 frequentano la seconda classe della scuola reale superiore di Trieste, Giuseppe nello stesso anno è professore di calligrafia e disegno a mano della scuola reale superiore, Maria nel 1915 riceve il diploma di maturità dal liceo femminile, Giovanni nel 1917 è tra i soldati prigionieri triestini in Russia, Augusto nel 1924 ha una trattoria, la vedova Ida vende attrezzi da cucina, il cognome oggi, e' ancora presente nelle varie versioni tra le quali anche le forme scritte alla slava Collia, Colia, Colja
forma veneta di Giorgi-o - una delle prime famiglie di Venezia, ma per certi storici erano di Pavia, per altri della Moravia - presente Andrea nel 1367, Marin nel 1459 è Saltario di Cologna, Lorenzo nel gennaio del 1613 detta il suo testamento. Nel 1766 giunge da Gorizia, Francesco Dezorzi, nel 1855 muore il tipografo Giuseppe - nel 1800 troviamo anche i Zorzi, e nel 1867 il notaio G. Carlo è un membro del Consiglio cittadino
1587 -ser Nicolo Zonta [V. 78]
Nicolo nel 1356 fa il macellaio a Trieste, nel 1400 abitano a Bagnoli, un ramo con lo stesso cognome nel 1500 giunge da Pirano, il cognome è tutt’ora presente.
Zonta - famiglia omonima nobile : di Verona
1390 - Andree de zoan [alfaDD2-9]
stessi che de Giovanni, Leonardo, nel 1372 è presente in città come milite dell'armata occupatrice veneziana, ad Andrea nel 1390 viene concessa la raccolta di legna, Johanne (de Zuane) nel 1540 a causa di un grosso debito (534 duc.) con Marco Stetnar di Lubiana, gli cede in pegno vigne e casa in crosada s.ta Maria, nel 1540 ha la carica di vicedomo, Andrea nel 1636 incassa dal comune il compenso per il capitano della città.
1334 - donna jepa cuchaglo [Cancelleria vacchette 2]
vero cognome di donna Jeppa (vd. J), Pietro nel 1316 versa la quota al Capitolo della cattedrale e abita in Cavana, Domenico nel 1328 vende un suo baredo a Barcola, ha una casa con la taverna nella contrada di Rena, donna Jeppa già menzionata in altra pagina, nel 1331 vende una barca, Simone nel 1383 viene menzionato nei documenti, poi il cognome scompare
con varianti : Zueko (1588) - Züech (1615) - Zveck (1856) - Cvek (1912)
origini tedesche, il primo citato e' Zueko Johanne, che nel gennaio del 1588, era gia' decano canonico di Trieste ed aveva una casa nuova nel villaggio di Sgonico, allora facente parte del territorio di Duino, Züech Sebastiano e' a capo dei soldati tedeschi a difesa della citta', nel 1618 lo ritroviamo alla difesa di Segna, nel 1690 vivono sia nel paese di santa Croce, che in citta' dove Francesco e' alunno del collegio di Gesuiti, Guglielmo nel 1913 frequenta la seconda classe della scuola reale di s. Giacomo. E' molto probabile che la traformazione della <U> del cognome in <V> sia dovuta ad una slavizzazione, il cognome e' ancora presente
Zuech, cav dr Sinisio- 1932 membro direttorio federale del Fascio di TS - 1933 ginecologo-ostetrico- membro direttorio federale P.N.F. e corrispondente de "il Piccolo" e "il popolo di Trieste"- v Carducci 22 - 1936 membro direttorio federale Fascio di Trieste- fiduciario gruppo rionale fascista s. Giacomo
Bertoloto nel 1328 possiede una vigna nella contrada di s. Vito, il frate dei Minoriti Pietro, che era di Capodistria, tra il 1540 e il '45 sarà il custode del convento di s. Francesco, poi scompaiono, per riapparire quando il bandaio Edoardo muore nel 1864 a soli 19 anni, Antonio nel 1924 lavora il marmo, Carlo a Muggia ha un forno.
1359 - nedelo çugot [alfaDD2 - 11]
nel 1300 sono macellai e vivono in Rena, nel '400 si erano spostati nella zona di Bagnoli, dopo il 1452 non sono piu' citati
1359 - Jacobo de Zuicha [L/C]
Johanne detto <pizol zuan > nel 1350 gestisce taverna e viene multato per tenere aperto durante la messa, nel 1352 viene processato per aver aver ferito Simone de Niblo, condannato nel 1357 appare gia' bandito dalla citta', Jacobo nel 1359 ha taverna nella contrada di Gusione, probabilmente la stessa di Johanne, ancora citato nel 1367, poi non si ritrovano
1329 - ser paxotus de ziuletus [alfaDD2- 1]
con varianti : Zuilet (1202) - Ciuleto (1279) - çiuletti (1300) - çiuletis (1327) - de Zuiletis (1340) - çuilet (1346) - Zuleto (1362) - Ziuleto (1414)
gia citato Martino nel 1202, Jacobo nel 1265, Artuico nel 1276, Domenico nel 1310 paga l’affitto al Capitolo per ampi terreni a Senosecchia, abitano in Cavana, Pietro, gia' varie volte giudice rettore della citta', nel 1359 va' ambasciatore al re d'Ungheria e al duca d'Austria,ma viene catturato e incarcerato insieme ai compagni dalle genti della Marca Sclabonica, si imparentano con i Botez, i Drusman, i Baseio, i Curmani, dopo il 1421 non sono più citati.
1530 - Jurio Zuliam de rizmagna [V.57]
1775- Giovanni Zuliani- di Trieste- anni 88-cattolico-campagnolo-sposato [Tognana]
sua moglie : Margarita- del Carso- anni 70 - da 50 a Trieste- cattolica- porta sacco-sposata
il cognome fa subito venire in mente i più titolati Giuliani, ma non si tratta degli stessi, nel 1505 vivono nella zona di Rizmagne, tra il 6 e ‘700 sono locati anche in città, Antonio nel 1867 e' perito in cavalli e animali da soma per il tribunale, lo stesso anno Pietro viene nominato guardiano dei civici arresti. Il cognome sussiste tutt’ora.
famiglie nobili omonime ; Zulian ; famiglia nobile di VE - Zuliani ; di Ceneda (TV) antichi nobili, dal 1745 elevati a conti
1538 - ser Thome de Zurine [vicedomini]
con varianti : çurine (1357) - Curine (1476) - çurino (1499) -
secondo lo Jenner sono originari di Augusta, immagino in Germania, è un soprannome che viene poi adottato a cognome, già presenti nel 1350, Natale e sua moglie Chiara commisero una lunga serie di furti tra il 1433/5, dopo il 1468 alcuni sono aggregati al Consiglio cittadino, si imparentano con i Cigotti, i Cella, i Bonomo, i Baiardi, i Coppa, i Sabadino, i Frane, nel 1616 sono citati ancora con Antonia che detta il suo testamento.
1330 - Stepanus çus de groçana [V. 6]
sono greci, Cristoforo arriva nel 1757 e fa' il bottegaio, e' sposato con la ragusea Maria, abitano in casa del conte Voinovich, Niccolò nel 1824 insegna alla scuola dei greci, Giovanni nel 1867 e' interprete di greco per il tribunale cittadino, e' possibile che siano gli stessi odierni Saffiropulo
Paulo arriva da Salcano nel 1765, sposa Agnese di Vipacco, Tomaso nel 1824 è già sensale patentato, Giuseppe nel 1924 lavora con commissioni, il cognome Zay è ancora presente
Pietro nel 1786 porta merci a Trieste con una barca battente bandiera pontificia, ma pare che non si stabilisca qui, nel 1867 Carlo viene assunto come proff. di nautica alla scuola reale, Luigi nel 1889 è anch'esso un proff. di costruzione navale, è cavaliere dellOrdine di F. Giuseppe e dell'Ordine imperiale ottomano, è anche capo ispettore nautico, il cognome è ancora presente
sembra che non siano gli stessi Zampar sopra citati, questi comunque nel 1700 sono gia' cittadini triestini, forse piu' antichi, il cognome e' ancora presente
Zampieri
giungono dopo il 1770, il chirurgo Vincenzo e lo speziale Antonio, abitano in piazza grande nel 1799, la vedova di Vincenzo, Elisabetta nel 1832 possiede casa in androna dell'arco, nel novembre dello stesso anno a Felice si incendia il suo negozio
- Laura nel 1578 è notaio a Capodistria [Darko Darovec-auscultaverint cum nutari]
Giovanni giunge da Trento nei primi anni del 1700, occuperà il posto di barrigello comunale, altro Giovanni nel 1847 possiede casa in v. Crosada e altra c/o v. dell'olmo.
per il Crollalanza, sono lombardi, ma ce ne sono anche da Mori nel Trentino - Giacomo nel 1735 è già qui dimorante, Antonio nel 1890 è misuratore del dazio, Umberto nel 1910 è proff. al liceo femminile, Aldo nel 1933 è ispettore delle ferrovie, il cognome è ancora presente
svizzeri, Stefano giunge nel 1772 e fa' lo spazzacamino, Alfredo figlio del fù Nicolò, nel 1924 è avvocato, Antonio barbiere, il cognome e' ancora presente
cav. Arturo- 1932 nel direttorio federale del Fascio di TS e Comandante prov. dei fasci giovanili di combattimento G.I.L.
Giov. Battista giunge da Udine nel 1763 ed è uno speziale, Gioseffa muore di colera nel 1867, il cognome è ancora presente
giungono a Trieste da Gorizia nel 1759, il cognome nella forma Zavadlal e' ancora presente
Antonio giunge da Gorizia nel 1765, è sposato con Anna anch'essa di Gorizia, Maria nel 1924 vende pollame, pare che poi si spostassero a Fiume.
veneti - nel 1786 Antonio, Daniele e Olivo, tutti proprietari di pielego (tipo di imbarcazione da trasporto) veneto, che portano qui merci da Goro, Chioggia, Senigallia e Buccari, Angelo nel 1786 riceve frumento da Adria, Luigi nel 1833 è un ispettore, viene arrestato per mancanze nell'ospedale, nel '34 condannato a 3 anni di carcere duro e ad una pesante multa, Mario nel 1909 frequenta il primo anno della scuola reale superiore, Guido nel '21 è iscritto all'albo avvocati, Remigio nel 1924 è medico, Augusto ha una fabbrica di colori, Ferruccio è un consulente legale, Giovanni vende vetri, il cognome è ancora presente
cav avv Teobaldo- 1936 fiduciario Assoc. fascista della scuola-sezione assistenti universitari - 1938 vice-segr federale Fascio TS e vice-conciliatore ufficio conciliazione
sono citati anche come Zepper e Zepher - Michel e la moglie Elisabetta nel 1778 abitano in Guardiella, il villico Giuseppe muore a 60 anni nel 1866, il cognome è ancora presente
il parrucchiere Carlo, arriva da Palma (Palmanova) nel 1767, sposa qui Domenica che era di Rovigno, avranno due figli e abiteranno in citta' vecchia, Luigi nel 1866 `uno spazzacamino, il cognome e' ancora presente
il sarto Francesco giunge nel 1750 dal Friuli, era sposato con Anna di Capodistria, Giacomo nel 1847 possiede casa in via dei pallini. Il cognome è ancora presente
arrivano dalla zona del Vipacco, Maria giunge nel 1714, bottegaia, Giorgio arriva nel 1757 sarto uomo, sposa la triestina Marianna, il cognome e' ancora presente
curiosità :
Zaia- Luigi nel 1909/10 frequenta classe VI b della scuola reale superiore di Trieste - Zaja, anche cognome croato
Zampolli - citati dal 1922
Zigaina : in lingua boema, indica lo zingaro
Žiberna : nel 1900 presenti a Trieste dove frequentano la scuola slovena - nel '24 anche a Poverio, Nacla, Storie,Tomadio (vd italianizzazioni)
Zois - di BG, vivono per un periodo a Trieste ma si spostano a Lubiana
alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero molte di quelle che non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia, Veneto e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi, che si acutizzeranno con l'arrivo di regnicoli tra fine '800 e inizio '900.
NB : attenzione a dopo il 1919 alle italianizzazioni sul fondo pagina
Zach
il barone Antonio nel 1807 è già comandante militare di Trieste, l'anno dopo viene ammesso al Consiglio cittadino, nel 1819 oltre ad altre numerose cariche, è il Comandante fortezza di Olmüz, gli altri non sono nobili. Amelia nel 1910 ha una latteria, Eugenio ne ha due, Attilio è un maestro di canto, a Nicolò figlio del fù Giuseppe, nato a Veglia, nel 1928 viene italianizzato il cognome in Zacchi
Zadnik
presenti alla fine '800, Michele nel 1910 ha una macelleria, anche Tommaso ne ha una, Antonia nel 1933 vende alimentari e ortaggi a Rozzol, Anche Stanislao in v s Cilino, il cognome è ancora presente
Zadro
negozianti che giungono da Cherso verso la metà dell'800, il dr. Illuminato, nel 1867 è già Consigliere provinciale alla sanità a Trieste, il Cav. Enrico (iniziano i "de Zadro") nel 1894 frequenta il primo corso di nautica, Eugenia nel 1915 si diploma al primo liceo femminile comunale, Ernesto che lavora alle velerie, nel 1917 ne apre una propria, nota ancora oggi, Francesco nel 1933 è un segretario comunale, Giovanni un funzionario delle ferrovie, il cognome è ancora presente
Zafred-Zafret
sono certo siano gli stessi antichi Safred (vd), così trascritti si trovano alla fine dell'800, quando nel 1883 Francesco villico di Goranie viene arrestato e condannato per aver tagliato una quercia che non gli apparteneva, Elizabeta e Karmela, nel 1912 frequentano la scuola slovena, Francesco nel 1924 ha una trattoria, Mario compositore e critico musicale, muore a Roma nel 1987, il cognome in questa forma è ancora presente
Žagar-Zagar
Mijo nel 1906 è segretario com. e maestro a Ocisla-Klanez, Francesco nel 1910 commercia legnami, Attilio e la sua famiglia nel 1928 vengono italianizzati in Zagari, mentre Angelo che abita a Basovizza, viene italianizzato in Zaghi, Giuseppe nel 1933 è un tapezziere.
Zago
Amalia nel 1847 possiede casa in dei ss Martiri, Maria nel 1910 è una trafficante, Caterina nel 1922 è una levatrice, Michelangelo nel 1933 è direttore della Banca d'Italia, Lina è anch'essa levatrice, il cognome è ancora presente
NB : in origine sono veneziani, contrada s Felice, Nicolò è al seguito delle truppe che occupano Trieste, presente dal 1328 al '77, Marco e suo figlio Ziglo, tra 1334 e '35 vivono a Trieste e sono menzionati per un debito
Zalateo
Teresa muore a soli 23 anni nel 1854, Santo nel 1889 è un calzolaio, Antonio nel 1910 è un messo dell'ufficio tasse, Carlo è tipografo, Ferdinando barbiere, Luciano ufficiale alla Camera di commercio, Arturo è un praticante doganale che nel 1933 sarà impiegato alla dogana, Giuseppe che revisiona la contabilità di Finanza nel 1933 è già capo ragioniere di Finanza.
Zamarin-i
Antonio viene menzionato già nel 1828, la vedova Caterina nel 1889 ha negozio di alimentari, Pietro è impiegato in ferrovia, Pia nel 1910 praticante maestra di scuola, Maria nel 1933 è una dottoressa in medicina, Giuseppe è un agente di P.S., il cognome Zamarini è ancora presente
Zambelli
Vittorio nel 1836 è tenente di fregata e capitano della goletta austriaca Enrichetta, in febbraio arriva in porto da Patrasso e Corfù, il negoziante Filippo giunge da Venezia nel 1865, Gaetano nel 1867 è custode degli arresti civili, lo scrittore Stanislao, muore a 34 anni nell'ottobre del 1868, il cognome è ancora presente
Zamboni
Antonio nel 1829 è amministratore e cassiere del lotto a Trieste, nel 1843 diventa console pontificio ed elevato a Cavaliere, nel 1868 muore a 77 anni il collonello in pensione Giovanni Paolo, il cognome è ancora presente
Zamperlo
Caterina figlia di Giacomo, muore a soli 9 anni nel 1864, Antonio nel 1900 lavora come becchino al cimitero di s. Anna, Mario nel 1932 è un professore dell'istituto da Vinci, Giuseppe Olivo nel 1933 sono scalpellini, il cognome è ancora presente
Zanchi
omonimi dei titolati menzionati sopra, presenti a metà dell'800, Giuseppe originario di Adria, nel 1868, dopo 14 anni, gli viene riconosciuta la cittadinanza, Pia nel 1901 viene promossa al secondo anno del liceo femminile, Donato nel 1910 è guardiano del Lloyd, Giovanni nel 1924 ha un deposito di mobili, poi aprirà negozio, la vedova Anna nel 1933 gestisce l'albergo Istria in v Timeus, Virgilio ha negozio di autoforniture in v Coroneo, il cognome è ancora presente
Zandegiacomo
presenti agli inizi dell'800, Maria muore a 67 anni nell'agosto del 1867, nei primi del '900 sono arrotini e Vittorio nel 1929 vende anche articoli da taglio,Giacomo nel 1933 ha una coltelleria, egualmente Ivo, il cognome è ancora presente
Zanella
in costruzione
Zanetti
sono diverse famiglie omonime di Bergamo, Bologna, Brescia, e quelli del Trentino che furono elevati a nobili dell'impero nel 1650. Giuseppe nel 1829 è il guardiano alla Sanità di Pola, il primo da me trovato a Trieste, non compare con nome ma nel 1847 possiede una casa in v. Donota, Giovan Battista invece, possiede casa in v. dei vitelli, in v. Sporcavilla e in v. dell'olmo, Girolamo in v. delle beccherie, Maria vedova di Marco Antonio, muore a 75 anni nel 1855, Sebastiano, lavorante calzolaio nato a Gorizia, muore in manicomio a Trieste nel 1872, Ernesto e Vittorio nel 1909 frequentano la quinta classe della scuola reale superiore, nel 1924 Enrico vende grammofoni, Francesco mobili, Maria frutta e Ferdinando ha una farmacia, Anna da tre anni lavora già alla Corte di Appello cittadina, l'ing. Vittorio nel '35 è il direttore della scuola Bergamas, il dott. Laudamia insegna alla scuola Rismondo, il cognome è ancora presente
NB : nelle italianizzazioni del ventennio, altre famiglie vennero trasformate in Zanetti
Zankl
Francesco, a Zara nel 1841, riceve privilegio della Camera aulica per l'invenzione di apparato per formare aceto dallo spirito di vino - nel 1924 a Trieste già commerciano colori, oggi rimane il nome al famoso colorificio, ma la famiglia non è più presente
Zanier
friulani ma di origini venete - nel 1818 i fratelli Zanier sono citati come donatori in beneficenze, Peter nel 1841 è un commerciante di Lubiana, Franz e Alois nel 1856 frequentano la seconda classe della scuola reale superiore, nel 1924 Carlo ha una drogheria, Ferruccio è un tecnico dentista, Francesco un mediatore di stabili, Giovanni ha un alimentari, Leonardo nel 1935 insegna alla scuola G. Corsi, il cognome è ancora presente
Zanutti-o
friulani - Rosa, di mestiere sarta, muore a 24 anni nel sett. del 1855, Fortunato nel 1909 frequenta l'VIII classe della scuola reale sup., Adele nel 1924 ha uno spaccio di tabacchi e Cesare una liquoreria, il cognome nelle due versioni, è ancora presente
Zar
la maestra Giovanna nel 1824 insegna lavori femminili in scuola privata, Nicolò giunto da Lussinpiccolo, nel 1894 frequenta il secondo corso commerciale del Nautico, Giovanni nel 1910 ha un osteria in v dei Capitelli, il cognome è ancora presente
Zavagna
nel 1852 muore il piccolo Giovanni di 2 anni, figlio del falegname Pietro, Enrico nel 1864 frequenta la quinta classe del ginnasio sup. e viene premiato a fine anno, nel maggio dell'anno dopo, muore in periferia Giuseppe a 38 anni, il cognome è ancora presente
Zebochin
la vedova Maria, nel 1879 possiede casa in v Valdirivo, la vedova Anna, nel 1889 possiede una trattoria-birreria, Augusto nel 1910 è terzo macchinista del Lloyd austro-ung., Mario e famiglia, nel 1928 viene italianizzato in Zecchini.La forma italica ora è presente, ma potrebbe trattarsi di famiglia omonima anch'essa del 1800
Zei-Zey
il sarto Andrea, muore a soli 35 anni nel 1864, Ferruccio, già docente, nel luglio del 1915 si svolge a Trieste una messa per la sua morte al fronte con l'esercito austriaco, Marcello nel 1924 ha una rivendita di tabacchi. Il cognome è ancora presente nelle forme Zej-Zei
Zeidler
Gasparo nel 1879 possiede case in v Riborgo, in v Pozzachera, in androna del buso, Giovanni nel 1889 ha due panetterie, in v Riborgo e in piazza Barbacan, la vedova Antonia nel 1910 possiede la prima agenzia di collocamento di personale di servizio, lavoro che prosegue nel 1933 Emilia.
Zencovich
Saverio nel 1819 commercia all'ingrosso a Fiume - la vedova Carolina, muore nel 1850 di tisi, Giuseppe nel 1889 copre la carica di vice-presidente del Tribunale provinciale, Paolo è un medico e Alessandro è impiegato di banca, il dr Gioachino nel 1914 dona 100 corone per il fondo disoccupati, Mario nel 1920 si laurea in giurisprudenza a Bologna, verranno italianizzati in Zeno
Ziegler
ebrei ? - esiste in Baviera una località omonima - Ignazio nel 1829 è il chirurgo ostetrico e pure veterinario di Trieste e del territorio, Moisè nel 1866 guardia di finanza, subisce processo ma viene assolto da accusa di furto, ma per aver trasgredito all'articolo 460 si farà ugualmente 2 mesi di carcere, Eugenio che era di Venezia, nel 1894 è alunno del secondo corso del Nautico. Nel 1928 ad alcuni viene italianizzato il cognome in Zilli. Il cognome originale è ancora presente
Zigante
istro/veneti - Elisa moglie del facchino Pietro, muore nel 1855, nello stesso anno certo A., giunge da Venezia ma era un ricco possidente a Sovignaco, nei pressi di Pinguente, il cognome è ancora presente
Frédéric, nato in Francia nel 1961 e vissuto a TO, chitarrista, nel 1994 è diventato titolare al Conservatorio «Giuseppe Tartini» dove rimane per 14 anni.
Zigon
è una costola dei più antichi Sigon (vd. S), Marino nel 1912 frequenta la scuola slovena di s. Giacomo, Francesco nel 1924 ha un negozio di alimentari e Giuseppe una drogheria, il cognome in questa forma è ancora presente
Zimmermann
giungono dall'Austria, Caterina muore a soli 30 anni nel 1855, la segue dopo pochi mesi il trafficante Salomone, Enrico nel 1870 possiede casa in v. s. Lazzaro, Otto nel 1883 sposa Alice Pazze, Carl nel 1906 è il comandante della scuola di fanteria dei cadetti di Trieste, Francesco nel 1924 lavora come calzolaio. Nel 1928 alcuni vengono italianizzati in Carpentieri, oggi il cognome originale è ancora presente
NB : sussistono due famiglie omonime, una cattolica e una ebraica
Zimolo
forse veneti - Antonio nel 1821 è segretario del tribunale di appello e del giudizio criminale di Venezia, lo stesso anno Faustino è scrittore del tribunale mercantile e marittimo a Portogruaro - il triestino Ettore nel 1917 frequenta il secondo anno del Nautico, nel 1924, Alessandro è un barbiere, Eugenia ha una sartoria, Isidoro è un calzolaio, nel 1929 i f.lli Zimolo a s. Canzian d'Isonzo possiedono una ditta di trasporti con veliero, nel 1940 la vedova Giustina abita in Guardiella
NB : cognome notissimo a Trieste in merito alla ditta di trasporti funebri, operante dal 1876 fondata da Giovanni, e ancora attiva
Zoff
Lorenzo nel 1846 è tra i sensali patentati di Trieste, Antonio nel 1909 frequenta la terza classe della scuola reale sup., altro Lorenzo (suppongo) nel 1929 è un sensale di borsa, Francesco nel 1940 è falegname, il cognome è ancora presente
Zoldan
Pietro nel 1818 è già menzionato tra i donatori in beneficenza, Riccardo nel 1924 lavora in rappresentanze, Carolina ha un ufficio del lotto, Willkeim nel '29 è anch'esso un rappresentante, il cognome è ancora presente
Silvio-1942 comandante gruppo rionale fascista G.I.L.-Razza- riva 3 novembre 1
Zorn
il triestino Giovanni nel 1893 frequenta il primo anno del ginnasio superiore, nel 1924 Enrico e Luigi sono barbieri, Ettore ha una drogheria e Maria affitta camere, Dante figlio di Luigi, nel '29 viene italianizzato in Zorini - il cognome originale e quello italianizzato, sono ancora presenti
Zottich/Zottig
il pittore Giacomo muore a soli 42 anni, nel 1858, la serva Caterina a 14 anni di febbre tifoidea nel 1864, la villica Maria, muore a 76 anni nel 1866, altro Giacomo nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale superiore, Cristiano nel '24 ha un negozio di alimentari, Enrico è un maestro muratore - il triestino Pantalone nel 1915 entra nell'esercito italiano, ma muore l'anno dopo in ospedale a Ronchi. Il cognome è ancora presente in tutte e due le versioni
Zuculin
presenti alla metà dell'800, giungono dal Friuli, Umberto nel 1929 è un sensale di stabili, Luigi Bruno nel 1940 abita in v Bonafata, il cognome è ancora presente
Zumin
nel settembre del 1868 muore la piccola Caterina, figlia del musicista Vincenzo, Romano nel 1917 frequenta la prima classe del nautico, il Cav. Edmondo nel 1926 è Consigliere alla Corte di appello di Trieste, il cav Guido nel 1933 è sostituto Procuratore del re, il cognome è ancora presente
Riccardo - 1940 vice-comandante generale Avanguardisti e Balilla
Zurk
Giovanni nel 1824 lavora come scrivano alla dogana di Trieste, Giusto nel 1924 commercia in oro, Adriano è barbiere
alcuni cognomi dell'800 ora scomparsi : Zabrich, Zabucovich, Zacher, Zacutti, Zaffiropulo, Zaffoni, Zaha, Zahar, Zahn, Zahony (nobili), Zaja/Zaia, Zajc, Zajotti, Zakraiscek, Zalar, Zalasnik, Zalcan, Zalokar, Zalotti, Zamann, Zamblich, Zamparutti, Zampich, Zampini, Zampirek, Zanconti, Zandomenichi, Zandonati, Zanerini, Zanerio, Zanetovich, Zanfretta, Zangopulo, Zangrando, Zanussi, Zanoner/Zannoner, Zanzin, Zanzola, Zarabara, Zaratin, Zarcovich, Zardi, Zarevich, Zarich, Zarli, Zaro, Zarzigh, Zasseman, Zatta, Zauli, Zavojani, Zawrat, Zazechi, Zazzarango, Zeball, Zebresnig, Zecotti, Zedeunig, Zedresnig, Zega, Zehenthofer, Zehunja, Zeyad, Zeijerdi, Zeiler, Zeilinger, Zelen, Zelenka, Zelibara, Zelich, Zeller, Zenatti, Zenker, Zepach, Zeppar, Zeppin, Zerar, Zerbo, Zhepirlo, Zian, Ziffo, Zilachi, Zima, Zishmann, Zizina, Zolich, Zongaro, Zoratto, Zornada, Zorzet, Zuck, Zurich, Zwetnig, Zvettan, Zwinner, Zwiro.
NB : attenzione ! molti di questi cognomi, andrebbero scritti con la "C" iniziale e non "Z"
ITALIANIZZAZIONI dei COGNOMI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora essere italianizzati
con l'augurio che in molti ritrovino il loro cognome originale - chi volesse ripristinare il cognome originale può farlo QUI
da : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929 >>>
1919
Zorovich in Zorovini - Zweck in Conforto
1920
Zuccherich in Zuccheri
1921
Zacevich in Zacevini - Zavadlal in Zanverdiani - Zigon in Sigoni
1922
Zeriav in Seriani - Zgur in Sicuri - Zuzeck in Susse
1926
originale | italianizzato | originale | italianizzato | originale | italianizzato |
---|---|---|---|---|---|
Zabucovic-ch | Zabucchi | Zencovich | Zeno | Zorzettic/g | Zorzetti |
Zafret | Saffred | Zenic | Zeni | Zorzy | Zorzi |
Zaharia/ya | Zaccaria | Zenovic | Zeni | Zossinovich | Zossini |
Zakely | Zacchelli | Zergol | Cergoli | Zottig/gh | Zotti |
Zanetovich-z | Zanetti | Zerjal | Zeriali | Zuban | Subani |
Zanutig-ttig | Zanutti | Zeriav | Zeriali | Zuccarich | Zuccari |
Zapusich | Zapussi | Zernettig | Zernetti | Zuccherich | Zuccheri |
Zarcovich | Zarco | Zerovich | Seri | Zuljan | Zulian |
Zarich | Cesare | Zetko | Zetto | Zurch/k | Zurchi |
Zarl | Zarli | Zevnig | Senni | Zurich | Zorzi |
Zaulovich | Zauli | Ziach | Giacchi | Zustovic | Zusti |
Zaverschnik | Saveri | Zink | Zini | Zuzeg | Suzzi |
Zecovin | Cecchini | Zirnik | Zirni | Zuzik | Suzzi |
Zega | Sega | Zitko | Zitto | Zvanut | Zuanut |
Zeh-k | Cecchi | Zizmond | Sigismondi | Zvitanich | Civitani |
Zej | Zei | Zok/ck | Zocchi | ||
Zelik | Zegliani | Zorc | Zorzi | ||
Zeljan | Zegliani | Zorec | Zorzi | ||
Zellich | Zelli | Zorsch | Zorzi | ||
Zelloth | Zellotti | Zorzetich/g | Zorzetti |
1928
Zabukovic in Zabrecchi - Zacevich in Zacevini, Zacci (1927/8)- Zach in Zacchi - Zadhovich in Zatti (1927)- Zadnich in Sadini - Zadnik in Zanini - Zagar in Zago, Zaghi, Zagari - Zager in Sacchi - Zaghet in Sacchetti (1929)- Zagorac in Zagora - Zahn in Zani - Zaidler in Zadelli - Zaijcek in Zaini - Zakrajsek in Sacrati - Zalar in Zalli, Salari - Zancotich in Zancotti - Zanettovich in Zanetti - Zaninovich in Zanino (1927)- Zanutig in Zanutti - Zarich in Zari - Zassinovich in Giassini - Zatkovich in Zatti - Zavadlav in Zavaldi - Zavuta in Zafutta - Zebochin in Zecchini - Zec in Sessi - Zelesnik in Ferrati - Zenkovich in Zenoni - Zenko in Zenco - Zepper in Zeppi - Zerial in Seriani - Zerjal in Zeriani, Seriani, Zeriali - Zerjan in Seriani - Zeriau in Seriani - Zeriav in Seriani - Zerjav in Serio - Zerkvenik in Cerqueni - Zanettig in Zanetti - Zernich in Zerni (1929)- Zernitz in Zerini - Zernovitz in Negrini, Negrelli - Zerovaz in Ceroni - Zgajnar in Sganni - Zhebey in Zebei (1927)- Zherne in Cerni - Zherven in Sereni - Zhiuk in Zuccoli (1928/9)- Ziach in Ziani - Zian in Ziani - Ziberna in Giberna - Zic in Zini - Zicovich in Vitali - Zidarich in Zidarini - Zideric in Zideri - Ziegler in Zilli - Zigante in Gigante (1927)- Zima in Cima - Zimmermann in Carpentieri - Zink in Zini (1929)- Zischka in Zisca - Zitko in Zito - Zivec in Sivi, Sivini - Zivic in Viviani (1929)- Znidarsich in Sartori - Znidersich in Sartori, Siderini - Zoch in Zocchi - Zok in Zocchi - Zoehrer in Zerri - Zolia in Zollia - Zoretic in Zoretti - Zorich in Zori (1929)- Zorn in Zorni, Zorini, Zorro (1929)- Zorovich in D'Alba - Zotic in Zotti - Zottar in Zotti - Zotter in Zotteri, Zotti - Zottich in Zotti (1928/9)- Zrimec in Zerini - Zuanic in Zuanni - Zubich in Zubini (1929)- Zubranich in Soprani - Zuch in Zucchi, Zucco - Zuljan in Zulliani - Zulic in Zulini - Zulich in Zuliani - Zustovich in Giusti (1927)- Zurach in Zuzalli - Zuzic/ch in Susi - Zvab in Zappi, Soave, Savelli - Zvetan in Fioritti - Zvetnizh in Santini (1929)- Zvillichievich in Zillini - Zvitanovich in Civitani - Zvittan in Zitta - Zweck in Zucchi - Zwiner in Zineri - Zwirn in Fili
dalla Guida Generale di Trieste e della Venezia Giulia
Zabric in Gabrio - Zabritz in Sabini - Zacevich in Zavini - Zacovich in Zacevini - Zadnich in Sadini/Zadini/Zanini/Zanni - Zagas in Zagari - Zagraisek in Zagrandi - Zaharia in Zaccaria - Zaic in Sai/Satti/Zai - Zajec in Leprini/Zago - Zaller in Zalleri/Saleri - Zamar in Zamarini - Zancotich in Zancotti - Zandniak in Zanni - Zanuttig in Zanutti - Zarl in Carli - Zassermann in Zazzeri - Zassinovich in Giassini - Zeriav in Serio - Zernitz in Zeno - Zerovaz in Zeroni - Zerquenik in Cerqueni - Zetko in Zetto/Zecchini - Zgur in Sicuri - Zhelizh in Celli - Zhermel in Cermelli - Zhiuh in Zuccoli - Zhok in Zocchi - Ziach in Ciani - Ziberna in Giberna - Zidarich in Muratori/Siderini/Zideri - Ziegher in Zerini - Zigante in Urbani - Zigoi in Zigotti - Zigon in Sigoni - Zirnich in Ziri - Zischka in Zisca - Zitko in Zitto - Zitterbart in Zibardi - Zivic in Sivi/Sivini/Vivante - Zizmond in Sigismondi - Zlobec in Solvi - Zlobech in Solvi - Slobic in Solvi - Znidarcic in Sarti/Sartori - Znidarsic-ch in Sartori - Zobar in Zobelli - Zobec in Giobli - Zoccon in Zocconi - Zoch in Ciocchi/Zacchi - Zolger in Solgari - Zoller in Zolli - Zonk in Zonghi - Zonan in Zoppani - Zorc in Giorgi - Zoric in Zorini - Zorn in Giorni - Zorovich in Alba - Zorzetig-ttig in Zorzetti - Zorzettich in Zorzetti - Zottig in Sotti/Zotti - Zovich in Giovi - Zrimic in Zerini - Zrimsek in Zerini - Zsittayani in Zittaliani - Zuanich in Zuanni - Zuban in Zuliani/Zubelli/Zuppani - Zuber in Superni - Zubic in Zubini - Zubranich in Soprani - Zudich in Giudici/Zudini - Zudik in Zudini - Zugnaz in Giugni - Zujz in Sui - Zulian in Giuliani - Zulich in Zulini - Zuljevic in Giuli - Zullich in Zullini - Zupancic in Suppani - Zupancich in Zuppani - Zuzach in Zuzalli - Zuzek in Suzzi - Zvab in Soavi - Zveglich in Svegli -Zvetan in Fioriti - Zvetnich in Santini - Zvetresnik in Fiorini/Santini - Zvanut in Giannucci - Zwander in Vanderi - Zwirn in Refi -
alcuni cognomi triestini italianizzati nel 1926-34 in epoca fascista : da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato ripotano loro origine di nascita del capofamiglia
NB : oltre ai cognomi, vennero italianizzati anche i nomi ! le donne diventano quasi tutte Maria !
vedi anche pag. ; S
n = nato/a a
ab = abitante a
Zacevich in ZACEVINI
Zach in ZACCHI - n Pirano
Zaic in ZAGO
Zakrajsek in SACRATI
Zandnik in ZANNI - n Planina
Zavadlav in ZAVALDI
Zavuta in ZAFUTTA
Zergoll in ZERGOLINI - vd. anche C
Zerjal in SERIANI - n Alber/Sesana
Zerial in ZERIALI- vd. anche S
Zeriau in SERIANI- vd. anche S
Zerkvenik in CERVINI - vd. anche C
Zernich in ZERNI - n Visinada
Zerovnik in ZERONI
Ziderich in ZIDERI
Zivich in VIVIANI
Zlocovich in SOLCHI - n Bijela
Znidarcich in SARTI - vd anche S
Zoch in in SERIANI
Zoff in ZOFFI - n Mariano (Friuli)
Zolja in ZOLLIA - vd anche C
Zorovich in ALBA - n Lussinpiccolo
Zorzettich in ZORZETTI - nata a Pola
Zotar in ZOTTI
Zrjav in SERIANI
Zulic in ZULINI - n Mostar
Zupancich in SUPPANI - vd. anche S
Zustovich in GIUSTI - n Albona
Zuzen in SUZZI - n Visogliano ab Monfalcone
Zvab in ZAPPI - vd. anche S
Zwander in VANDIERI - n Keuschach (Klagenfurt)
in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina
già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina fam. varie | |
alcuni cognomi di Istria e Dalmazia italianizzati in epoca fascista |
NB : sono elencate solamente le famiglie più rappresentative o quelle che hanno un un maggior riscontro nei documenti comunali antichi, và ricordato che prima del 1300 la documentazione è scarna ed è in possesso del Capitolo, prima del 1200 non ci risulta esista documentazione rimasta visibile.
- i componenti delle varie associazioni (G.I.L. ecc) e del P.N.F. sono tratte dalle Guide Generali di Trieste e Venezia Giulia degli anni citati
-chiunque possedesse notizie documentate in merito alle famiglie in questione, e volesse condividerle, puo' contattarmi attraverso l'email qui sotto
- il simbolo araldico della fam. Zen e' tratto da doc. di Venezia, non e' certo che a Trieste usassero lo stesso
- gli emblemi araldici, piu' sono elaborati, piu' sono recenti
premere la lettera
pagina aggiornata gennaio 2024