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COMPENDIO ALLA STORIA DI TRIESTE

fotoAGENDA DELLA MEMORIA

in questa pagina :

  • schiavi
  • Schipa
  • scinche
  • scuole
  • sequestri
  • sigillo triestino
  • slavizzazione
  • spritz
  • stadio
  • statuti
  • Strauss
  • Strehler
  • suicidi
  • teatri
  • tempo metereologico
  • terano
  • terremoti e maremoti
  • testamenti
  • torchi
  • torrenti
  • tram
  • trapa (grappa)
  • tribunali
  • vicedomineria
  • vini
  • zitolo-zotolo
  • xexa

LEGENDA :

c. = contrada
com. = comunale,i
m° = maestro
p. - pg. = pagina


B/M = Banco del maleficio
CDI = Codice diplomatico istriano
J = de Jenner
KE = Kert - annali
L/C = libri dei Camerarii
PPE = Protocolli pubblici economici
Q = quietanze
V. = libri dei vicedomini

 





schiavi

non si tratta dell'appellativo con cui venivano chiamati gli slavi

5/11/1498 Alvise Nicheta, mastro aromatario, emancipa un etiope suo schiavo (l’ultimo che si ritrova), più avanti se ne incontrano 2 già liberi, uno banditore del Comune e uno milite del Capitano - p. 176, J.Cavalli-Comm. e vita privata ... – nel 1500 sarà cambiavalute a Rialto (M. Sanudo -3° v. )
1545 - per nettar dove fu decapitado quel schiavo [L/C]
1556 - fuga di uno schiavo moro, di Marcello Capuano che era fuggito a Capodistria (gli schiavi durarono fino oltre il 1600) - da beta A7
26/5/1687- giungono a Trieste 150 schiavi turchi, catturati in Ungheria, vengono caricati su un vascello e portati a Ravenna, andranno poi al granduca di Toscana[Mainati]


- tra il 1554-87 si trattano sul mercato di Trieste anche schiavi turchi (atti del R. archivio di Stato, Modena- TS 1519- Cusin F. “il confine orientale d’Italia- nota fondo pg.)


Schipa Tito : tenore

11/1/1939 - grande successo al teatro Verdi di Trieste per l'opera l'Arlesiana di Cilea che lo vede come protagonista


sc'inche :

(leggasi : s (marcata come sasso), c (dolce come ciambella) -  in italiano "biglie" - gioco in uso tra i bambini fino agli anni '60 - palline rotonde di terracotta, poi diventarono di vetro, tenute nel palmo della mano, venivano lanciate con la pressione del pollice, erano in pratica una versione minore, del gioco delle bocce, ma piu' il terreno era accidentato, piu' difficile era il gioco.(ero una forza!)


scuole :

la scuola a Trieste è già ben documentata dai primi documenti giunti sino a noi, era sita nella contrada di Cavana e vicina alla chiesa di s. Sebastiano, aveva un pozzo di fronte, non sappiamo chi fossero gli alunni, nessun documento ce li riporta, i maestri venivano chiamati "rettori degli scolari" e anche "dottore in gramaticae", giungevano spesso dalla zona di Ferrara (forse laureati a Bologna), e in qualche caso anche da Padova, nel '300 alcuni furono toscani e genovesi, cosa si insegnasse oltre la grammatica, lo scrivere e il leggere, naturalmente in latino, non ci è dato sapere. Col passare del tempo altre scuole nasceranno, saranno gestite dalle varie confraternite religiose. Non sappiamo neppure chi fossero gli scolari, non e' arrivato sino a noi nessun documento che li identifichi ne' note che potrebbero darcene l'idea.
-le scuole superiori non erano presenti a Trieste, gli alunni che potevano permetterselo, andavano a Padova, dove un Bonomo sara' anche rettore dell'universita', o a Bologna, dal 1600 diversi andranno a Vienna o Graz, in taluni casi il comune di Trieste dava un fondo per questi alunni costretti a trasferirsi. Nel 1800 e primi '900, i triestini vanno a Vienna a studiare, molti di essi si stabiliranno in quella citta'.
La lingua base è il latino, usato regolarmente anche negli scritti comunali e notarili, ciò avverrà per secoli anche nelle corte imperiali d'Europa, nella vita comune il parlato è il dialetto, che nel 1300 era ben lungi da quello odierno contaminato (vd. pagina : il dialetto), inoltre una grossa fetta del popolo parlava lo "sclabonico" una lingua slava  anch'essa forse agli albori e tramandata per via orale, la prima notizia di scuole in lingua slava e' del 1792 (vd. sotto), esisteva anche gia' dal 1300, una piccola enclave di lingua tedesca, commercianti, tavernieri, albergatori, considerando poi la comunita' ebraica presente da tempi remotissimi, e' logico supporre che in qualche casa privata avesse una scuola, anche se non riconosciuta.Con i crescenti interessi della citta', verso la corte imperiale, sia per gli ambasciatori che per le missive, il comune si dotera' anche di una scuola di lingua tedesca, dove un insegnante di madre lingua impartira' i rudimenti della lingua, nel tempo ne nasceranno altre.
Nel 1800, la quasi totalità della popolazione, compresa quella dei paesi carsici, sapeva leggere e scrivere correttamente, l'analfabetismo qui, era sconosciuto !!


una esaustiva pagina in merito alle scuole triestine al seguente link link

sequestri :

per la maggior parte dovuto a debiti, erano i preconi che andavano nelle case a prelevarli, nel ‘400 i giudici marcavano i beni bollandoli con il segno della città (penso l’alabarda), e spesso rimanevono nella casa del debitore, beni più cospicui .. terreni, vigne, case venivano poi messi all'asta

24/10/1426 - ..2 lentimele bulatis bola e signo com. Tergesti [Cancelleria - alfa DD2 - 16]

1426 - ..urna vino sequestrato in casa .. apposta bolla con segno Tergesti [Cancelleria - alfa DD2 - 16]

15/10/1426 - 2 lentimele bollate dal giudice [Cancelleria - alfa DD2 - 16]

NB : lentimele = tergestino, federe dei cuscini (lemma ancora usato dai piu' vecchi)


sigillo di Trieste :

Il sigillo, era fatto di metallo, portava inciso l'emblema, che in questo caso, era del comune di Trieste (o Tergeste), con esso venivano bollati i documenti ufficiali, le missive, le bollette per le merci, sino ai beni posti sotto sequestro (vd. sopra), oltre alle varie cariche cittadine adibite all'uso, anche i consoli di Trieste che risiedevano nei territori con cui la citta' manteneva un libero scambio di merci, o appoggi politico-militari, erano abilitati a possederne uno.
E' ormai credenza che il sigillo in uso a Trieste nel 1300, sia quello rappresentato su vari testi, fino a diventare un ambito premio donato dal comune, a personaggi cittadini meritevoli, ma in realta', non e' cosi'. Quello conosciuto da tutti, infatti, e' posteriore di ben un secolo, piu' o meno, e grazie alla ostinata ricerca degli storici Colombo ed Arcon, nei meandri degli archivi veneziani, oggi possiamo vedere l'originale sigillo trecentesco, impresso su una ceralacca pendente da un documento dell'epoca, in verita' le differenze sono minime, accentuate le inclinazioni delle due torri laterali, con solo due merli guelfi, qui vediamo anche parte della cortina delle mura anch'esse merlate, e la torre centrale vagamente piramideggiante. Una nota particolare invece per quel che riguarda le scritte : Sistiana appare come Sistilanu, e non Sistilianum come nel successivo, da notare inoltre la differenza nella forma della lettera "E" dei ... mare.. e ..certos, ma anche di "Tergestum", e la "E" di ..fines, da notare un segno (diacritico?) alla fine di "castilir", altra nota riguarda la scritta "michi" e non "mihi" (vd. nota sotto : Orthography - QUI), le varie parole inoltre non hanno nessun simbolo divisorio, tranne che per la croce iniziale, che ritroviamo anche nel seguente.

sigillo triestesigillo trieste

nel 1464 Trieste ottiene dall'imperatore Federico III un nuovo sigillo .... continua


slavizzazione :

Molto ne parlano e senza cognizione, ancora oggi, soprattutto i simpatizzanti della destra nazionalista, dimenticando volutamente parti della storia che a loro non vanno a genio. ma andiamo con ordine : reputo normale, che se vado a vivere in mezzo agli slavi, e mi chiamo Giorgio, loro mi chiamino Jure, che poi e’istria senato venezia il comparativo del nome italiano, cosi’ se andassi a vivere tra gli spagnoli, loro mi chiamerebbero Jorge, i tedeschi Georg (pronuncia Gheorg), George gli inglesi ecc ... qualche problema ? Passiamo ora ai cognomi, in tutti i paesi che usano una grafia diversa da quella latina in uso in Italia, certi suoni vocali vengono trascritti in altre forme, es : se vi chiamate Cagni, gli spagnoli scriveranno Cañi, l'alfabeto slavo  e' piu' complesso di quello italiano e se non si conoscono le sue basi elementari (il che non comporta la conoscenza della lingua - vd. QUI e QUI), allora  e' meglio stare zitti. L'esempio piu' lampante di trascrizioni di cognomi dati per via orale, e trascritti per fonetica del posto, sono quelli di molti italiani emigrati all’estero alla fine '800 primi '900, e che oggi si ritrovano un cognome spesso molto diverso dall’originale, pensate a quelli che andarono in America e le trascrizioni fatte allora dagli inglesi, brasiliani e argentini. Se almeno fino a qui, ci siamo capiti, ora andiamo allo specifico, tra i vari bla,bla,bla a vanvera che riempiono ancora blogs e siti web dei citati sopra, troverete spesso che si menziona ad una forzata slavizzazione dei territori dell’Istria e qualche incauto dice anche di Trieste, operata dall’Austria, ebbene e’ solo l’ennesima balla ad hoc, tanto per buggerare gli allocchi che non mancano mai, infatti se qualcuno si prendesse la briga, di leggersi le tantissime storie di Venezia, meglio quelle prima del 1900, e non parlo di documentazioni del Senato veneto (Consiglio dei X – Senato mare, Istria – Deliberazioni del Consiglio ecc ..), magari leggerebbe di come la Serenissima importo’ sia albanesi che croati/bosniaci per ripopolare la penisola istriana, che vuoi le guerre, vuoi le grandi epidemie, si ritrovava in completo stato di abbandono, cio’ riduceva di molto le entrate dei vari nobili veneti e di conseguenza impoveriva le casse dogali. Scoprirebbero anche che usarono proprio quei slavi fuggiti dalla bassa Dalmazia, Serbia, Bosnia, Montenegro, dall’invasione turca, per allocarli nei pressi del confine con il territorio di Trieste, allora dominio austriaco, per usarli come barriera, il tutto documentato.
Eppure, un qualsiasi libro di Storia, certifica la venuta degli slavi al seguito degli Avari, nel VI° sec., quando Venezia era solo una piccola cittadina, nata circa 100 anni prima prima a Torcello e poi spostata a Rialto, ben lontana ancora dalla fastosa Repubblica, e quando le cittadine della costa istriana, erano forse piccoli paesetti poco abitati ... ma c'e' sempre chi non crede neppure all'evidenza, solo affinche' lo sappiate, quelli che scrivono queste stupidaggini, stampano libercoli e che magari promuovono convegni, sono ben pagati per raccontarvi queste frottole !

immagine : relazione al Senato di Venezia, del fu Capitano e Podestà di Capodistria


spritz :

bevanda composta da vino, solitamente bianco e acqua minerale, molto in uso a Trieste nei tempi andati, al posto dell'acqua, nelle osterie veniva servito col selz, alcuni allungavano il vino con la Redenska1. Era in voga tra i facchini del porto, come dissetante, naturalmente molto diluito, chi vi scrive, ne fece largo uso.

sempre a Trieste, l'aggiunta di Aperol, dal colore rosso, cambia la denominazione in < furlan >

 1- minerale proveniente dalla zona cosi' denominata in Slovenia, dal sapore particolare ed ottimo depurativo


stadio :

a Valmaura :

- i lavori iniziano 1/8/1931 e finito sett. 1932 (inaug. 25 sett.)-nel 1949 intitolato alla memoria di P. Grezar

- ottobre 1992 inaugurato il nuovo stadio (accanto al vecchio)intitolato al "paron" Nereo Rocco

2005/6 - il vecchio stadio viene demolito

giu 2017 - lo stadio Grezar, non ancora finito, viene aperto per svolgere i campionati italiani di atletica leggera


Statuti di Trieste (leggi) :

in preparazione

Dei tanti volumi di quelli che per secoli furono le leggi di Trieste, poco purtroppo ci e' rimasto, sommosse popolari, incendi, furti, ignoranza e negligenza fino a tutto il 1800 e oltre, ci ha privati di documentazioni cosi' importanti. Persino dei tanti volumi, trascritti nei secoli, nella forma dialettale ad uso del popolo, ci rimangono solamente poche pagine salvate in estremis
Il volume piu' antico di cui siamo in possesso, viene datato 1318, in quanto l'addizione piu' vecchia riporta la data del 1319, cio' non toglie che sia possibile possa essere antecedente, gli scrittori della storia patria dell''800 lo datarono 1150, ma forse era un azzardo, il volume non presenta grandi cesellamenti e miniature, tranne che per i capi-lettera, e' da ritenersi fosse copia redatta da qualche notaio, le addizioni sono aggiunte sia ai lati delle pagine che raccolte in fondo al libro, attorno al 2000 la biblioteca lo fece restaurare dalle monache del monastero della Cella di Trieste, ma in molte sue parti l'inchiostro e' scomparso.

ott. 1330- pagata la pelle con cui fu’ coperto il libro degli Statuti [L/C]
nov. 1330- paga a presbitero Bartolomeo che "aptavit" libro degli Statuti [L/C]
lugl. 1332 - paga a m° Bartolomeo che li adattò [L/C]
1335 - paga al presbitero Bartolomeo che conzo’ gli Statuti - per coreo rosso posto super librum Statuti [L/C]
27/5/1350- paga 3 duc. oro a Pietro de Greco per i suoi lavori sugli Statuti [L/C]
1350 - viene redatto nuovo libro, presente nell’Arch. Dipl. della Biblioteca civica, in cassaforte, ha varie miniature che rappresentano cariche e mestieri della citta'
21/8/1350- paga 3 duc. oro a Zanino Foscari (de VE) fu' Podesta Tergesti per il suo lavoro sugli Statuti [L/C]
1365 - altra copia del libro degli Statuti anch'essa visibile in archivio diplomatico
24/10/1366- a m° Michele de La Pena per aver scritto 2 quinterni Statuti …. [L/C]
18/12/1366- libb. 16 ss8 a de Serto pictor ..per 328 lettere magne fatte allo Statuto al 1° vol. [L/C]
6/1/1367 - …per certe chiave poste libro Statuti [L/C]
7/12/1405 - …a Rimeno per una pele fu posta ad Stum (Statuti??) com [L/C]
1408?- a m° Belengio (de Grillis) per carte da scrivere? Statuti Tergesti [L/C]
1447 - il cod. degli Statuti viene bruciato dal Vicario civile Guido de Pagliarini di Ferrara, condannato a morte in contumacia (vd. Arrenghi)
28/5/1449- .... 8 di bona moneda a Piero di Cloça che aporto de Vigniesia una pelle broche ferate e altre cosse necesarie per coverzer el Statuto scrito in autentico [L/C]
8/6/1449- ........ cinquanta carte bergamine messe in Comun ala dicion del nuovo Statuto [L/C]
luglio 1449- ducati 4 a Daniel Agoleia (a saldo) di pagamento 32 ducati dati per scriver li Statuti e miniarli [L/C]
ag. 1449- a Daniel Dagoleia el qual raso cento cinquanta charte bergamine con le qual fo scrito lo Statu(to) [L/C]
giu. 1459- ... a Francesco de Marchosa per serte? charte bergamine per lo Statuto - £ xvuy de bonamoneda dadj aFrancescho de Marchosa per miniar lo Statuto - sot 32 de bonamoneda dadi aPaschol C....chio (Chichio?) per conzar lo Statuto [L/C]
26/5/1492 - ..lo Statuto che venne mandato a VE per farlo stampare [L/C]
1493 - conzado - il maestro di scuola scrive le rubriche - pelle rossa per coverzer lo Statuto nuovo [L/C]
giu/lug 1500- coperto con un cordovano (pelle di capra) rosso [L/C]
ap. 1502- a messer Nicolo de Mirisa che /a/ fati ligar uno Statuto in vulgar de Leonardo Vreino [L/C]
1522 - l’ambasciatore don Alonzo de Sancez, riesce pagando a riavere i codici di Trieste da VE (erano del 1421-1447-1505), rubati dal Capello nel 1509 (vd. Annales) durante l'occupazione veneziana della citta', li manda a Vienna per ricopiarli, e vengono consegnati a D. Abhauser agente di Trieste per riportarli in città. I 4 codici erano in pergamena, scritti con grossi caratteri,il testo del 1350 era miniato nelle iniziali con rappresentazioni dei costumi
- il 5° codice: scrittura del cancelliere Giov. Daniel de Mercatelli, e trattava materia civile e penale - il 6° codice: 1550, detto Ferdinandiano, con testo in latino, nel 1536 venne trascritto in ital. e trattava su formazione tribunali e procedure civili - il 7° codice: 1767, imp. Maria Teresa, la risoluzione teresiana è stampata in 2 lingue ( note sui codici di Trieste, del Kandler, da V. Scussa)
1529 - Piero furlan porta lo S... de Vienna
1534 - conzade le tavole del S...
1537 - Bernardin Barbo legge lo S.. sopra la scala del Comune
1538 - conzado lo S...
1547 - lettera del Reggimento circa il conservare li S...
1549 - Piero Mercatellis copia alcuni S....
1549 -il Cancelliere dei Commissari scrive li S......
1550 - rifatti gli Statuti e stampati [in archivio diplomatico]
17/10/ 1551 - Ferdinando (riformazione degli Statuti)- A.D. 5F 3/33
1551 - Carlo Bevilaque di Adria, copia lo S... nuovo, ligato .. in pelle magra posta sopra - X°foro (Cristoforo) Belli fà altra copia, messa pelle attorno - Zuane de Basejo copia suppliche circa gli articoli dello S... -
1551 Q- Piero de Pelegrinis fà sei copie degli S....
1558 - la moglie del q. Zuane Baptista Flaminio, consegna lo S... a Gioa Maria Basilleo per portarlo alla corte a suo nome
1562 - decisa traduzione in italiano, erano in latino (1/2C17)
1564 - fatti i giudici nuovi per il rinnovo delli S... : Domenigo Ravica-P.ro Piligrino-Zuan Batista Bonomo - 16 ott., Rizardo Bonomo copia le riforme fatte dal principe –(Cam-94)
1565 Q- Francesco de Giraldo, pagato per ligar un libro
1/2/1566 – paga a Piero Piligrino per aver scritto lo Statuto …. £ 54 [L/C]
1566 - a Piero Peregrino che fece una copia degli Statuti in volgare [L/C]
1567/14 genn - Francesco Geraldo, lega lo S... fà coverte de corame e tella - Benedetto Valter, porta lo S... al Regimento
1568 - paga a P. Pelegrino che registro’ 2 commissioni nei volumi degli Statuti ed una “conta” che fu’ squarciata [L/C]
1572 - Piero Piligrino ricopia e fà uno S... in latino, riparato e legato in coverte de chuoro
1574 - Piero Piligrino fà 1 copia delli S.... - Gabriel Monte per una pelle per coprir lo S...
1580 Q- P° de scola liga uno S... conza un altro e ricopia le scritture - Piero Piligrino fà S... nuovo -
1580 - vd. copia stampata S... in latino inerente all’adulterio
1581 - vd. copia degli S....
1581 - Fluminio Bonio fà traduzione delli S....
1584 - Fluminio Bonjo copia lo S....
1584 - a Vincenzo Inchiostro per il carton per lo S...
1585 - Flaminio (Bonjo?) traduce dal latino al volgare - (lo scrivano del Loc.te copia lo S.. volgare)
27/6/1586 - lo Statuto è sulle scale del palazzo com. {V. 78}
1588 - Flaminio Bonio .. per lo S... volgare - m° Andrea de Lubiana per pelle rossa e cordella messa al S... volgare
1615 - Gio: Jacomo Picardo ricopia lo statuto
1636 - à m° Antonio Turini (stampatore di Trieste) per .2. Statudi mandati al Ecc. Reg.to £ 20 [L/C]
1720, sett. ..... a quello che fece le coperte al Statuto della città £ 7: 10 {17A3}
1728 magg. - saldo per gli Statuti ristampati {17A 8/6} - 31/8/1728 - pagato il soldato per la ligatura degli Statuti {7F10}

trovato in rete ! gli Statuti cittadini del 1550 »»»

Archeografo Triestino 1830 (Rossetti) studi inerenti agli statuti   »»»

studi inerenti agli Statuti di Trieste, vennero attuati e pubblicati anche da : Rossetti D., Kandler, Szombately ecc..
pagina dello Statuto del 1318 e' visibile alla pagina del sito : scrittura a Tergeste


Strauss :

il 4 marzo 1903, Richard Strauss dirige l'orchestra di Berlino al teatro Rossetti, tornera' nel 1923, nell'aprile del 1931 per due date sara' al teatro Verdi


Strehler Giorgio :

G.L. nato a Trieste, nel rione di Barcola nel 1921, la casa dove nacque, a forma di castelletto e' ancora ben visibile a lato della pinetina, nel 1947 e' tra i fondatori del <piccolo teatro di Milano> che sara' base di partenza per numerosi attori divenuti poi famosi, eccelso regista pluripremiato viene spesso citato come punta di diamante della cultura, sara' anche eletto senatore della repubblica, muore a Lugano il 25/12/1997 lasciando un vuoto incolmabile, le sue ceneri sono sepolte nella sua citta' natale, nel 2005 il comune gli dedica una via cittadina.

per maggiori info - vd.  >>>>>



suicidi :

Piaga che affligge la citta' da tempi immemori, per certo gia' nel 1800 il numero di persone che decideva di togliersi la vita era altissimo, a quei tempi la scusa era spesso un attivita' commerciale che era andata in rovina, la "vergogna" era tale che i triestini arrivavano all'azione estrema, i giornali dell'epoca riportano quasi giornalmente di chi si lanciava dalla finestra, chi si sparava alla tempia, chi si gettava in mare ecc ... nel 1900, con guerre e tensioni sociali che in questa parte di mondo colpirono la popolazione con particolare veemenza e con odi e rancori non ancora oggi assopiti, il problema si acui' e la citta' sino al 1980, deteneva il primato italico con il triplo della media nazionale. Due sono principalmente i fattori, la predisposizione di questo popolo ad una sensibilita' che altri potrebbero giudicare esagerata, e da 60 anni circa, l'eta' avanzata di gran parte dei cittadini (nel 1996 circa 50mila erano sopra i 65 anni, abbondano novantenni e non mancano i centenari).
Nel primo caso e' difficile dare una risposta, ma prima che qualche "so' tutto io" blaterasse, vi ricordo l'elevato tasso di studio e elevata culturizzazione dei triestini, gia' dai tempi dell'Austria felix (le scuole di quei tempi, sono ancora funzionanti), grandi lettori e consumatori di teatro,  cio' a forse contribuito a infondere uno spirito analitico, una coscienza dei propri limiti, e della brevita' della vita intesa come partecipazione, costruzione, giungiamo cosi' al secondo fattore, raggiunta la vecchiaia e per la maggior parte vedovi o solitari, sentendosi inutili e ormai emarginati da una societa' che solo pretende e scarta socialmente chi ha troppo poco da dare, e dimentica quanto essi abbiano gia' dato, piuttosto di "lasciarsi vivere", con l'orgoglio ferito ma ancora forte, decidono di chiudere quella parentesi di tempo concessa, vengono per lo piu' ritrovati, ancora distesi sul letto, nelle loro abitazioni, dopo settimane che i vicini non avvertono la loro presenza o dal nauseabondo odore che emanano i loro corpi.
Dal 2011, finalmente la citta' ha perso questo triste primato e si parla di inversione di tendenza, oggi pero', anno 2012, con una crisi economica devastante, e' possibile una recudescenza.
Una nota importante, da anni ormai, il giornale cittadino e i media locali, censurano la gran parte dei suicidi, si disse a suo tempo, per non incentivare emulazioni.


Un altro problema molto particolare, e' stata anche la grande incidenza di malattie mentali tra la popolazione, le motivazioni sono da ricollegarsi a molti dei fattori sopra elencati e in parte anche ad un tasso di alcolismo, diffuso nei primi del '900, tra gli strati poveri di operai e facchini, negli studi che ancor oggi si sosseguono, si e' persino ipotizzato che una parte importante, fosse da attribuire al vento di "bora", insomma ... e' parte del nostro DNA, ecco perche' dicono che siamo "matti", non per caso la psicanalisi italiana e' nata a Trieste ed Edoardo Weiss ne fu' il precursore


teatri (e cinema):

l'amore dei triestini per il teatro e' noto, la citta' e' ai vertici in Italia per abbonamenti, grandi spettacoli internazionali non mancano mai di fare tappa in questa citta', particolarmente amati gli spettacoli dialettali, peccato che non ci siano piu' autori validi, dopo Carpinteri e Faraguna, Kezich e pochi altri, sembra che la vena si sia esaurita. Trieste e' da sempre considerata la capitale (erede di Vienna) dell'operetta, detta anche piccola lirica, ogni anno si svolge(va) in citta' un festival a lei dedicato che richiama moltitudini di appassionati.



- pagina dedicata ai teatri di Trieste link


tempo metereologico e fenomeni atmosferici :

queste sono solo alcune note storiche, riportate nei doc. comunali e altri, inerenti al tempo metereologico di particolare gravita', causa spesso di ulteriori esborsi per riparazioni. Mancandoci moltissima documentazione, andata perduta, non sono certo esaustivi, ma possono servire a dare l'idea di quali (e non quanti) tipi di fenomeni atmosferici colpivano la citta' e i suoi dintorni. Da precisare che in tempo medievale e sino alla fine del '600, le registrazioni con note metereologiche sono solo inerenti le spese, come motivazione, e in qualche caso da interpretare, non esisteva allora un rilevamento atto allo scopo.
Oltre ai grandi freddi invernali, al ghiaccio e alle nevicate, troviamo le inondazioni dovute alle alte maree (vi ricordo che la citta' era piu' bassa di 1m e 1/2) o alle grandi piogge che facevano ingrossare i torrentelli che allora scorrevano all'aperto ed esondavano (Chiadino che deriva da "cadin", proprio perche' raccoglieva tutte le acque), stranamente poche le note con la "bora" detta anche "borea"


NB : non sempre sono ripotate le date esatte del fenomeno, e comunque la gran parte si tratta di spese pagate dopo l'avvenimento, le note senza fonte si intendono per quelle dei libri dei procuratori generali e camerari, la datazione se incompleta, porta il quadrimestre in cui e' stata annotata (es : 1345/1 = nel 1345 nei mesi da gennaio ad aprile - 1345/2 = nel 1345 nei mesi da maggio ad agosto - 1345/3 = nel 1345 nei mesi da settembre a dicembre)

1262- Inondazione e tremendo terremoto {Mainati}
genn 1344- si parla di cattiva vendemmia a causa di grandi freddi, tempeste e Borea {2B-Cancelleria 4}
29/12/1352 - paga ad un uomo che ruppe il ghiaccio al pozzo del mare e putei balnei
20/5/1423- ......che ripararono rive saline che ruppe la montana
16/1/1441- tempesta con gran freddo e neve, rotti alberi e tutti gli olivi, durerà sino al 20 { Ireneo}
1461/1 - ... a 3 homini iquaj rompeno la giaza in la strada de Chatinara
1491- grande freddo fino al Veneto {Pietro Bembo - Storia veneta (1780) }
1497/2- .a Batista de Perman che conzo la strada de la fontana delle Peze che rompite la montana
2/5/1507- Bora e mare grosso- galee veneziane bombardano Trieste (lettere di H.mo Contarini al Senato di Venezia, Sanudo vol 7°)
maggio 1508 - Trieste sotto assedio delle truppe venete, ma la incessante e vemente pioggia crea grossi problemi agli assedianti [Marsich- spogli attinenti ...]
1523/3- pagamento per far spazar la neve soto la loza
1533/3- ..che netta la strada deli chranzi che era piena de neve che non se podeva vinjr ne andar...
1544/1- (cancellato: ..che la piaza era piena de aqua)
ott 1547- a messer Vidal de Mirez ....per far conzar uno ponte che laqua grande (alta marea)  porto via fora dela portiza de Riborgo - ..... che in piteno la strada della marina al Blancol che la montan(a?) aveva cavatto
1549/3- per far portar un saso grande apreso la braida de messer Bortolomeo de Larzento dove aveva danizato laqua che non si potra pasar in la contrata dela fontana dele Peze - per far conzar la strata de s.to Lazero ..... ch’a danizato laqua........
1561/1 - per nettar la chiesia di san Piero per causa della neve
1562- sett- alta marea fà grave danno {L. Consigli-v.IX}
12/7/1563 - alle 22, un violento uragano verso Servola e Ponzano, sradicò alberi e piante, che per 4 anni non si potè avere frutti, la città in miseria
1563 - lavori al pontar de Musiella tutto rovinato dal garbino (circa Rojan)
1565/2- a Polo de Bratez .... per haver netado il fiume della Rosanda qual dannegiava per la montana le saline di messer Tullio Callo ...(Zaule)
1568/3- auno furlano per haver lavorato a Chavana acio che laqua non andase per la strada
1579/3- 20 ott.) ... per haver fatto andar l’aqua fuor di piazza duj volte (inondazione?)
1588/1 – cancellato - a Zuan Gero per il dano li ha fatto laqua del rivo de S.to Piero ... (Rojan)
1590- 18 sett) .. a 4 omini per aver fatto netar jl cornichio del Mal canton quando fu la gran montana (inondazione) - 29 ott)... per aver netado la montana a Cavana qual non si poteva pasar
1591/1- per nettar laqua jn piaza granda - dui april (2/4) per avirzer jl cornichio per laqua grande del mar (alta marea)
1595 - .... per far sborar laqua della piaza - (4 dic.) per far sborar (uscire) laqua della piaza in piu volte (inondazione da alta marea)
1597/3- .... andorno a netar la neve nella strada di Longera
1607/1 - .. per una scova per scovar la neve in la vicedomineria .... - . per quatro scove per nettar la neve in S.to Pietro, et in Palazo
genn 1609- il grande freddo rompe la campana del comune
4/5/1624- un fulmine colpisce e incendia il campanile di s. Giusto (vd spese per lo spegnimento) { 8F18}
19/3/1643- grande alta marea, cantine allagate e danni notevoli [Mainati]
1644- 25/10- alta marea eccezionale (i fr.lli Nicolo e Ulderico Petazzi girano con le barche per la città)l'acqua del mare arriva sino alla chiesa del Rosario (Tribel-memorie storiche...)
2/9/1673 - durante la messa a s. Giusto, un fulmine entra nella chiesa e colpisce un contadino, che più tardi rinviene (Tribel-memorie storiche...)
10/9/1677 – tempesta di piggia, grandine e vento, inondazione dei terreni fuori porta Riborgo tra s. Caterina e s. Nicolo, venne trovato morto annegato Giusto Vitali sotto un albero [Mainati]
11/7/1683– furiosa tempesta di vento di levante, ribalta le vigne di s. Vito e disperde il frumento gia’ tagliato, nel Carso sradica alberi di noce e di roveri [Mainati]
1684 - dal 19/1 al 4/3 - grande freddo, bora e neve, ghiacciano le strade, diversi i morti [Mainati]
ott. 1686- grande freddo a Trieste [Kandler-l'Istria]
14/7/1687- alle 2 del pom. fitta grandinata, distrugge le vigne e i raccolti intorno alla citta’ [Mainati]
sett. 1688- grande freddo a Trieste [Kandler-l'Istria]
10/5/1689- forte vento di bora, nevica nei dintorni, sembrava fosse tornato l’inverno [Mainati]
1/4/1690 - il maltempo fa crollare il campanile della chiesa di s Nicolo (quella che dara' poi nome alla via) e rompe il tetto dell'ospedale (fuori porta Cavana)
9/7/1690 - durante un temporale, alle due della notte, un fulmine colpisce il deposito dei barili di polvere del castello, fortissima esplosione, crolla il soffito della navata maggiore della cattedrale [Mainati]
9/3/1694 - i Rettori della città, decidono che a causa del grande freddo e della moria di molti olivi i contadini non paghino tasse {V. 98}
1704- dic- muiono quasi tutti gli olivi dal freddo{A. Scussa - i Diari}
1706- tremenda grandinata sulla citta' [Scussa-Kandler]
1709- quest’anno freddo e moria di olivi {A.Scussa-i Diari- vd. 20/12/ 1732}
5/8/1710- tempesta con neve, distrugge tutti i raccolti (3 anni di scarso raccolto) [NB : nevicata in agosto ! forse trattasi di grandinata]
1732- 20/2- Giovedì grasso, fà freddo e le maschere non ci sono - 31/5- l’alta marea distrugge il seminato in Baudariù {A.Scussa-i Diari}
1738- dal 9 al 13/1- gran freddo e ghiaccio - 15/5- grande alta marea con danni {A. Scussa - i Diari}
1739- dal 5 al 7 agosto- bufera detta "sionara", il vento sradica un noce (cocolara) grosso vicino ai gradini della cattedrale {A.Scussa-i Diari}
febb. 1754 - bolla pagamento Decani delle ville, per pulire dalla neve la strada del Cluz
agosto 1768- una tempesta rompe tutte le uve di Rozzol e Chiadino {ex mem. storiche Kupfersein}
1782/3 - inverno freddissino, uccide tutti gli ulivi, carenza di olio [G. Mainati]
sett. 1787 - tremenda tramontana devasta il porto, varie navi danneggiate [G. Mainati]
12/1/1801 - forte tramantana con neve- varie barche affondate [G. Mainati-memorie ….]
12/9/1802- un nubifragio allaga la parte piana della città {2F2-Tribel- ricordi storici...}
1803- 12/1- burrasca fà affondare 8 navi - 2/12- un nubifragio allaga la parte piana della città {2F2-Tribel- ricordi storici...}
26/7/1803 – violenta burrasca con neve, 9 bastimenti affondati sul molo del lazzaretto vecchio [Mainati]– forte grandinata che ruppe lastre di vetro e ferì varie persone [Arc.Tries. 1829]
29-30/9/1808- violenta libecciata, un brigantino affonda  e 11 bastimenti e molti altri rimangono semidistrutti sul molo s Carlo [Mainati]
1822- 19/8, grande siccità, solo la Zonta dà acqua - si scavano 2 fontanoni (piazza Lipsia (Hortis) e in b.go Franceschino - 22/8, siccità, alla fontana della Zonta, 397 donne in fila [Annali – Kert]
1829- 8/10- alle 8,30 di mattina, alta marea, si inonda gran parte della città (Kert - annali)
1841- ott - 2 grandi alte maree con inondazione della città (Kert - annali)
5/1/1850- copiosa nevicata su Trieste con bora (neve la metà del 1838 e il doppio del 1846) [il diario di Trieste-n 26]
23-24/2/1852- forte bora, diversi i feriti [il diavoletto]
3/3/1852- nevica a Trieste con bora, interrotto il collegamento del telegrafo [il diavoletto]
1855- 15/9- un fulmine fà cadere un muratore che lavorava sul palazzo Revoltella, e muore (Kert - annali)
28/4/1857- forte burrasca di vento [Dts]
7/2/1862- comincia a soffiare veemente la bora per più di 4 gg, numerosi i feriti, una donna morta per esser caduta a terra battendo la testa– 16 persone a bordo di pescherecci di s. Croce sono dati per dispersi, vengono poi ritrovati in salvo nella laguna di Grado [il diavoletto]
29/10/1864- grande alta marea, le rive e le vie adiacenti furono tutte allagate [il diavoletto]
6/11/1864– forte bora danneggia vari tetti di case, neve nei dintorni crea difficoltà al passaggio dei treni, a s. Giacomo si ribaltò un carro funebre con vari morti, il cocchiere si ruppe anche un braccio [il diavoletto]
31/7/1873- la temperatura supera i 37 gradi 
14/10/1875- grande alta marea, la piazza Grande, quella del Teatro e la v s. Nicolò sommerse [il corriere di Trieste]
15/10/1875- ancora più alta la marea, una barchetta girava per la piazza Grande, molti i danni, alle 11 finì [il corriere di Trieste]
12/11/1875- alle ore 16 tremenda grandinata sulla città[il corriere di Trieste]
28/11/1875- bora e neve, poi rasserena [il corriere di Trieste]
7/12/1875- un colpo di bora rovescia la carrozza dei morti a s Giacomo [il corriere di Trieste]
luglio 1917- 12 giorni la temperatura sopra i 30 gradi
10/11/1927- caldo record, 20 gradi all’ombra alle 12
4/7/1938- si raggiungono i 31 gradi
8/3/1955- grazie a una grande nevicata a Opicina viene organizzata la prima gara di sci, sia maschile che femminile organizzata dal CAI 30 ottobre
6/5/1957- forte nevicata nel circondario di Trieste (NB in maggio)
5/8/2017- Sgonico- max della giornata 38,9 – nella notte 5e6/8 – min Trieste 30,2



terano (teran) :

vino rosso rubino, corposo, acidulo, tipico della zona del Carso (oggi!), nasce da vitigni che ricavano elementi nutritivi dalla terra rossa e in particolar modo dal ferro in essa contenuta.

nonostante ciò che comunemente si crede, il terano cresceva nei pressi della città, ora zone abitate del comprensorio urbano, e non nell’altipiano, nel quale era vietato piantare vigne fino al 18° sec., e probabilmente, crescendo vicino al mare e su terreno di gran lunga diverso da quello del Carso, doveva anche avere un altro sapore, ma .... quale ? non lo sapremo mai - non si trova in nessun documento, la dicitura "refosco" !
- le leggende sono dure a morire !
NB : si legge con una "R" in quanto il dialetto tergestino non pronuncia le doppie, e come leggete dai doc. cosi' lo si scriveva anche in tempi antichi, ma sembra che l'italianizzazione debba comprendere proprio tutto e storpiare tutto.

1300- terano [2D2 Quaderno delle 10.e del Capitolo di S. Justo - p. 25]- la datazione, ci fa' presumere, che fosse da ben prima conosciuto, mi sembra chiaro no ?

1325 ; ..orto in Vallis Rivi..suo terano.. [V. 1, p. 57]- Valderivo : 25/4/1455 braida di terani (testam. di Galvano de Mirissa) [V. 35]

1332 - luglio, spese per ....e vino terano per fare la piperata per la festa di s. Odorico [L/C, p. 45r e v]

magg. 1339 - orto cum terano in c. Molendinorum (via Battisti)[notai extimatori 1, p 122v]

magg. 1354 - ....aptandum teranum - [2D48 - Capitoli, p. 12v]

teran trieste
1363 - vinorum quatuor terani [alfaDD2-8]

24/10/1427 - urne di Terano nel testamento di Pelegrino q. Andrea de Pellegrini [V. 31]

5/1/1431 - Cadins (Chiadino): orto de terano [V. 33] - 1445 - orto terrani in c. Chadini [V. 34] - 1461 orto a terano in c. Cadini [Cancelleria - vacchette - 18] - Cadino : 1534 fila di terano [5B1- atti notarili]

1435 - orto con terano in c. Romagne (inizio via F. Severo)([V. 33]

1435 - orto pastinato a terano in c. Prati Episcopi [V. 38]

1437 - orto de terano in c. Orsenichis (via Carducci/Romagna)[V. 34] - 1445 - orto di terano in c. Ursinigis [V. 34] - 1458 e 1459 orto a terano in Ursinigis [V. 36] - 1475 orto a terano in c. Ursinigis [V. 39] - 1477 Jo. Barbuda compra terreno a terano in c. Ursinigis [V. 39]

1444 - orto terani in c. Zudecharum (b.go teresiano) oltra 2 rivos [V. 34]

1444 - orto con viti di terano in c. Fontis Peciarum [V. 34] - 1449 [Cancelleria - vacchette - 17] - 1449 [V. 38] - 1454 [V. 35] - 3/4/1463 [alfa D1-Malefici 5]

1444 - orto terano in c. Fontana de la Zonta (p.zza s. Antonio) [V. 34]

la Fontana dela Zonta : 1471 donazione di orto a terano [V. 38]

1446 - vigne terrano in c. s.ta Caterina (Corso Italia) [V. 34] – 1496 [V. 44]

1460 - orto a terano in c. Riborgo [V. 36]terano 1910 trieste

1463 - terano tolto in Mocho [L/C]

1463 - orto a terano c. Tigorj (circa via Tigor) - 1484 c. sub Ticory [V. 40]

1463 - orto a terano c. S. Lazari (p.zza Goldoni) [banchus maleficiorum 5] - 1464 orto di terano in c. S. Lazari [V. 36] - s.ti Lazari : 1484 donazione orto a terano presso orto della Ecclesia S. Lazari [V. 40]

28/5/1553- ... a Nadal de Snello ... di teran orne /2 1/2 /fono datte alla barcha ando per le prattiche a Venetia £ 9 [L/C]

1576- .. per terano boze 9 ..[L/C]

immagine : 16 aprile 1910 - pubblicità sul giornale : il Lavoratore

2015 - Il quotidiano cittadino ci informa che, la Slovenia già anni addietro, ha registrato il marchio < Teran >, Roma su pressione del governo sloveno, e senza informarsi (noi siamo periferia lontana e sconosciuta per i romani ) avvisa i viticoltori del nostro Carso, di levare la dicitura dalle bottiglie di vino rosso. Io non sò su quale basi storiche la vicina repubblica habbia fatto i suoi passi ma, noi possiamo dimostrare (vd. sopra) documentazioni che attestano già nell'anno 1300 e avanti poi, sia il nome, sia le piantagioni (che non erano sul Carso), loro possono fare altrettanto ? carta canta !

Magari svegliandosi prima .......


terremoti e maremoti :

purtroppo nelle antiche documentazioni tergestine, sono rarissimi i riferimenti ad eventi naturali di grossa entita', non che non ce ne fossero, anzi, ma se cio' non comportava spese straordinarie per il comune, cosa frequente invece per le inondazioni dovute alle alte maree, il notaio di turno raramente ne faceva menzione, tranne forse alcuni casi invernali, quando neve e ghiaccio dovevano essere puliti dalle strade. Solo attorno al 1700, troviamo con una certa frequenza, l'annotazione di evidenti scosse di terremoto, ma anche in questo caso, non ci viene fornita un eventuale nota di danni per poter meglio comprenderne la gravita', e' probabile che gli smottamenti avvertiti a Trieste, ebbero origine dalle note faglie della oggi Slovenia e del Friuli. Consiglio i ricercatori a documentarsi sui primi giornali stampati a Trieste e naturalmente poi sull'Osservatore triestino

Sappiamo per certo che in tempi remotissimi, il fiume Timavo, scorreva all'aperto e che sboccasse nell'Adriatico con 7 o 8 cascate, da cio' dobbiamo credere che un forte cataclisma, abbia modificato il suo corso, trascinandolo nel sottosuolo, e lo sbocco a mare.


Un altro fenomeno rilevante, di modifica del territorio a noi noto, e' lo sprofondamento dell'isola che si trovava proprio alle foce del Timavo, era chiamata Belguardo o anche Belforte, su di essa le truppe veneziane, per tediare Trieste, eressero un forte attorno al 1284, di lui ne abbiamo notizia sino al 1350 almeno, le note del 1450 non fanno piu' menzione all'isola e tantomeno al forte, ma solamente al toponimo <Belfort> rimasto al tratto di mare. Cio' che ne rimane, oggi viene visitato saltuariamente da gruppi di speleo-sub.

legenda :
S = Antonio Scussa - i diari
J = L. de Jenner - effemeridi triestine
KE = Lodovico Kert - archivio diplomatico - 1/1 A15

1262 - Inondazione e tremendo terremoto a Trieste {Mainati}
1279 - Terremoto ad Aquileia, cade la chiesa di Popone {V. Scussa-Storia di Trieste}
25/1/1348 - Terremoto in Friuli {Valvasone J.-Successi della Patria del Friuli, 1857}
1511 – 26/3 - Terremoto e maremoto a Trieste { anche C.D.I Cumano, 3A8}{Pietro Bembo-Storia veneta -1780}[ da Sanudo, vol 12, p. 134: .... è cazudo do torre da la banda de san Francesco in Trieste] - alle h. 3 del pom. (Marcich 9G 4/13) zona Cavana?
fortissimo terremoto a cui segui' anche un maremoto, crollarono due torri cittadine e anche parte delle mura, la notizia giunse al Senato a Venezia che preparo' subito la flotta per attaccare Trieste in un momento di grande difficolta', da terra truppe istriane tagliarono i rifornimenti alla citta' e devastarono i seminati, ma i triestini contrattaccarono e riuscirono a metterli in fuga
1732 – 2e3/11- alle h. 8 di sera, terremoto {S}
1736 - 14/12- terremoto inteso in tutta la città {S}
1739 - 7e8/1- alle h. 8 di sera, 3 scosse di terremoto {S}
1741 - avvertite scosse di terremoto [Scussa-Kandler]
1746 - 21/10- bassa marea straordinaria, tutto il porto a secco, tanto che si catturano molti pesci (pare da maremoto) {S}
1746 - 22/10- di notte 2 scosse di terremoto {S} www.triestestoria.altervista
4/12/1690 - scossa… cade un aquila che era nell’angolo …. (J)
4/4/1781 – alle 10 sera 2 scosse leggere (J)
15/7 – alle 3,16 pom. 2 scosse leggere (J)
17/7 – alle 10,20 matt 3 scosse leggere (J)
29/8/1782 – alle 10,37 matt 1 scossa legg. (J)
2/4/1786 – alle 8,38 pom. 4 scosse legg. (J)
11/4 – alle 9,24 matt 2 scosse forti (J)
25/11 – alle 2 matt 1 scossa legg. (J)
7/6/1794 – alle 3,32 matt parecchie scosse forti con rombo sotterraneo (J)
7/6/1794- alle ore 3 e 32 del mattino dopo un forte rombo sotterraneo, una serie di forti scosse, i quadri sui muri oscillarono, crepe ai muri dei piani alti, cadde qualche camino, la gente corse impaurita in strada [Arch.Triest. 1829]
4/1/1802 – alle 4 matt 1 scossa legg e dopo 7 min. una forte (J)
24/6 – alle 3 matt 3 scosse leggere (J)
26/7/1805 – alle 9,15 matt 1 scossa leggera (J)
23/11/1810 – alle 7,17 matt 1 scossa legg. (J)
25/12 – alle 1,47 matt 1 scossa legg. (J)
25/12/1811 – alle 5/6 pom. 1 scossa legg. (J)
12/6/1812 – alle 8,51 matt 1 scossa legg. (J)
25/10 – alle 7,56 matt una diverse scosse con forti ondulazioni (J)
7/8/1813 – alle 4 matt una scossa legg. (J)
22/12/1815 – alle 6,33 pom 1 scossa mediocre e dopo 25 min. una leggera (J)
16/8/1819 – alle 2,41 matt una scossa legg. (J)
24/9/1825 - terremoto, 2 scosse (J)(KE)
17/4/1827 - alle h. 14,20 scosse di terremoto (J)(KE)
14/1/1828 - a mezzanotte scosse di terremoto (KE)
11/4/1828 - alle h. 23,30 scosse di terremoto (KE)
23/2/1833 - scosse di terremoto (KE)
26/8/1835 - terremoto (KE)
17/1/1840 – alla 1.30 pom. una scossa forte con ondulazione (J)
23/1/1845 - alle h. 7,30 di mattina, 2 scosse di terremoto (KE) - una leggera e una forte (J)
21/12 – alle 9,38 pom. una forte con ondulazione (x quasi 2 min)
9/2/1855 - scossa di terremoto alle h. 3, 55 (KE)
7/3/1857- alle 4 del mattino, prima una leggera poi forte scossa di terremoto fù sentita anche a VE [il diavoletto]
19/10/1857- nel primo pom si avverte leggera scossa di terremoto [Diavoletto]
11/10/1858 - ore 3,15 della notte, lieve scossa di terremoto[il diavoletto]
18/12/1861 - ore 9,15 scossa di terremoto [il diavoletto]

Grablovitz Giulio - i terremoti avvertiti nella città di Trieste :

nel 1870
5 volte nel 1873
2 volte nel 1874
una volta nel 1875
3 volte nel 1877
3 volte nel 1879
tre volte nel 1880
nove volte nel 1881
tre volte nel 1882
due volte nel 1883
cinque volte nel 1885
una volta nel 1886

i più forti furono quello del 29/6/1873 e del 9/11/1880


2012 - recentissime approfondite ricerche del fondo del golfo di Trieste, effettuate con la nave Explora, hanno scoperto una faglia adriatica sul fondale, che fu' la causa dell'innalzamento del Carso vedi >>>

altro link interessante di approfondimento >>>        

l'articolo e' in aggiornamento


testamenti :

il moribondo, ma anche la donna partoriente, chi partiva volontario per militare, chi andava in visita ad uno dei santuari della cristianita’, davanti ad un notaio e con almeno 3 testimoni, dettava le sue ultime volonta’, sempre lasciava del denaro o anche un terreno o adirittura una casa al prete che gli dava l’assoluzione, poi lasciava beni (danaro o case/terreni) a qualche chiesa o confraternita religiosa, che in taluni casi, poteva non essere del territorio tergestino, ma della zona d’origine del testamentario, un lascito in denaro era poi riservato al canto di almeno 30 messe del tipo gregoriano (cantate), era d’uso lasciare anche danaro per i poveri o per i vari ospedali cittadini, seguiva l’elenco dei lasciti ai vari parenti, ed eventuali lasciti a servitu’ o ai propri coloni, poi l’elenco, se c’erano, di creditori e debitori, e le cifre da pagare o da incassare, nei casi di possibili dispute per l’eredita’ di grosse cifre o molti beni, solitamente il testatore indicava 2 procuratori, affinche’ dopo la sua morte, gestissero le divisioni, infine veniva chiesta la sepoltura nello stesso luogo dov’erano i parenti, questo in caso di nobili (in cattedrale, nel cimitero dei ss. Martiri, o nella chiesa oggi detta di s. Antonio vecchio, s. Silvestro, tutte queste chiese erano cosparse di lapidi funerarie sul pavimento e cripte sotterranee, gli altri nei vari cimiteri sparsi intorno alle chiese minori, il notaio apponeva alla fine la sua firma. L’atto veniva poi registrato e ricopiato nel libro dei vicedomini. Solitamente se chi dettava era un uomo sposato, lasciava erede la moglie, ma solo se non si risposasse (caso diffuso che creava ampie dispute), o talvolta l’erede era un figlio maschio, ma con la clausola che la moglie potesse gestire tutto sino alla sua morte, il figlio doveva anche fornire la dote ad eventuali sorelle. La morte di un territoriale, ovvero di un abitante del territorio tergestino che viveva fuori la cerchia cittadina nei vari paesi del circondario, veniva confermata da almeno 3 testimoni che dettavano ad un notaio a Trieste, le ultime volonta’ del morto, e che firmavano l’atto in calce (spesso con una croce), ovvero erano dei portavoce, la gran parte poi lo facevano usando lo "sclabonico" una lingua slava ai primordi, che veniva tradotta da qualche notaio di Tergeste .
 Nell'eventualita'  l'eredita' consistesse anche in un negozio, officina o altra attivita', un giudice assieme ai familiari, compilava una lista dei beni che ivi si trovavano, non ne abbiamo molte, ma quelle che sono a nostra disposizione, sono ricche di particolari e sorprese (alla voce B > beni testamentari).

testamenti

1730 - formula usata dai notai all'inizio del testamento, prima dei vari lasciti


torchi :

vd. anche o-oliveti

che tutto il territorio di Trieste fosse da tempi antichissimi coltivato a olivi, è un dato certo, tanti da esportare l'olio, naturalmente in città esistevano i torchi nei vari rioni


22/2/1326 - Justo de Terino stima suo torchio in c. Riborgo [notai extimatori 1]

26/11/1327 - in c. Castelli in loco Petre Albe super torchieria .. [B/M 1]

14/3/1334 – casa detta stupa in c. Riborgo c/o torchieria fù di Pietro Otoboni [V. 9]

febb. 1335 - stima di un torchio in c. Cavana [notai extimatori 1]

26/4/1478 – in c. Mercato torchio di Lorenzo de Bonomo [V. 39]

9/7/1526 - Boncine Belli dà in affitto un casale fù la sua turcleria in c. Castelli (era dei Belli già nel 1335) [V. 55]

1586 - .. a messer Franc° de Vidalj et messer Michel Zurine per haver fato uno cornigio di Riborgo et uno pezo de grisa dove escj la morchia dellj Torchi ..... [L/C]

23/11/1606 - torchio in Cavana di Thomice de Tomice [V. 80]

25/4/1661 - il torchio confinava con la chiesa di s. Jacobo, era di Gio. Giacomo de Argento che lo dà a Francesco Martelli già dal 1652 assieme alla casa - il Martelli, poi rinuncia al torchio in c. Riborgo [V. 96]

1746 - Kufersein, Gioani - paga affitto per il torchio [Procuratori generali - 3D1]


torrenti - rii - patoch - potok :

e' credenza comune che la citta' sia povera di torrenti e rii, ma non e' assolutamnente vero, voi non li vedete, ce ne sono moltissimi, ma sono stati tutti intubati dalle aziende municipalizzate ed usati come fognature, dando un tremendo colpo alle biodiversita' che ci vivevano, flora e fauna che vi prosperavano si sono cosi' persi .... ma adesso avete la fogna, non siete contenti ?

pagina dedicata ai torrenti


tram :

www.triestestoria.altervista1883 - tram a cavalli da Barcola ai portici

3/10/1900 -; inaugurato tram elettrico, Chiozza-Barcola

9/9/1902 - inaugurazione del tram di Opicina (ancora funzionante)

10/10/1902 - si ribalta il tram di Opicina

14/5/1913 - tram dai macelli a p.zza Goldoni

27/10/1961 - il tram di Opicina diventa propieta' comunale

30/12/1969 - soppresso il 6 (il sottoscritto lo usava per andare al bagno ai Topolini)

marzo 1970 - viene soppresso il tram n 9

sett 1974 – si stanno demolendo ultimi 12 tram nel deposito in v Margherita

28/11/1975 – il tram di Opicina (in prova) deraglia in v Commerciale

2013 - dopo innumerevoli riparazioni ad opera di incompetenti (delegati dall'ACT), che hanno portato al deragliamento del tram di Opicina, la linea viene sospesa per molti mesi, niente attrattiva turistica, se ne riparla nel 2014

i vecchi tram vennero venduti ad altre citta', le rotaie vennero man mano coperte dall'asfalto, oggi tempo di inquinamenti, caro-petrolio, molti vecchi concittadini li rimpiangono, compreso il sottoscritto, e che dire delle filovie ?

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prezzi    Trieste

1867 prezzi corse vetture - 20/12/1914 orari del tram di Opicina


treni :

vedi la voce : F >> ferrovie


trapa (grappa) :

-gia' nei primi documenti del 1300 troviamo citate delle multe per deposito abusivo di vinacce, non si menziona il loro uso, ma non e' azzardato pensare che venissero utilizzate per il distillato, anche se non troviamo riferimenti espliciti

marzo 1407 – per una grapa ... per una trapa ... [L/C]

Statuti betaEE4 : add 1453 - p. 94 - ..chi conduce vapam... (grappa?)

1596 -  ..... per some 9. acqua per far la zonta et butarla sula trapa .. [L/C]trapa (grappa) - NB ; mentre non si trova mai cenno alla "zonta" per il vino, qui la troviamo per la grappa


tribunali :

triestestoriain epoca medievale, il tribunale si trovava all'interno del palazzo comunale, in una sala, davanti al Vicario civile, i giudici rettori, il giudice del maleficio ed i vari notai, in taluni casi anche il Podesta' prima e il Capitano poi, le parti in causa venivano chiamate a deporre (si diceva : alla stanga), dopo l'esposizione dei fatti, venivano ascoltati i testimoni, le decisioni, sia l'assoluzione che la condanna, venivano determinati seguendo le leggi scritte dello Statuto della citta' e valevano sia se l'accusato fosse presente sia se fosse contumace, il che era un aggravante. Tutto il processo veniva trascritto dal notaio preposto, ma purtroppo ben poche carte sono giunte sino a noi.
Nel 1411 per un periodo venne istituito in citta', un tribunale speciale, con ampi poteri, si chiamo' la "bailia" , sei giudici cittadini vennero eletti a condurla, doveva durare solo 4 mesi ma la cosa duro' molto piu' del previsto, divento' potente e si impose anche sul vescovo, ordino' processi, esecuzioni, sequestri, espulsioni,  bandi, efferatezze di ogni tipo, ad un certo punto il Consiglio decise la sua fine, troppo potere in poche mani, la bailia venne cassata, il libro che conteneva tutte le sue deliberazioni, venne distrutto, si tiro' un colpo di spugna. Non sappiamo nulla a riguardo dei processi in epoca di dominio vescovile della citta', non un solo documento ci e' rimasto, e' ipotizzabile che vi fosse un collegio giudicante con a capo il vescovo o il vicario vescovile, vi presenziasse anche il gastaldo della citta', ma di condanne e pene siamo nel buio assoluto, altro mistero che resta da svelare.

- quello Civile era al 1° p. della Vecchia Dogana (palazzo precedente al Tergesteo), dal 1840 passa alla casa Gattorno (cont. di Sanità), poi al n° 1614 in v. ss. Martiri, poi casa Czwietovich (de Incontrera 21D3/17-foglio 83)

- d' appello = nel 1890 trovavasi già in v. Sanità 8 (v. Diaz), gli altri, in v. ss Martiri 21

dal Trampus: Tribunale,Procura, Assise, dal 1860 al 1919, trovavasi in v. duca d’Aosta 2, palazzo Bordeau poi Czwetovich (poi sino al 1986 Provv. degli studi)

23/2/1915 - avviso d’asta per erezione del nuovo palazzo di giustizia in via del Coroneo (oss. ts)

vd. anche : Kandler - l'Istria - vol. V

immagine : interno del tribunale di Trieste - v. Coroneo


vicedomineria :

l'edifico era anticamente sul sito dell'oggi palazzo Costanzi, aveva tre volti e il tetto orlato di merli alla ghibellina, di sicuro ad un piano, ma forse anche due (vd. pagina toponomastica), in esso si trovavano depositati tutti gli atti registrati dai notai, ma anche documentazioni antichissime, purtroppo o per incendi o per assalti durante le rivolte cittadine, molto andrà perduto per sempre. l'istituto dei V. avviene nel 1322, essi trascrivevano tutti gli atti notarili privati, ma anche qualche ufficiale, dalle compra-vendite, ai Privilegi di Tabellionato, Privilegi dati alla città dai vari monarchi o dal vescovo, e molto altro. Questi libri rimasti, sono una miniera d'oro di informazioni, che anche se frammentate, contengono vari spaccati della vita cittadina, le condizioni economiche dei tergestini, le origini di molte famiglie, le colture del territorio, barche, usi, costumi, feste, ecc ... insomma dopo averli letti, è come costruire un puzzle cercando di coprire con ipotesi, i pezzi mancanti.

vicedomineria triestevicedomineria trieste

 

 

 

immagine a ds.: unica immagine che abbiamo dell'antichissimo palazzo della vicedomineria, ufficio nato nel 1322

30/9/1322 - .. in stazione Vicedominerie .... vicedomino: Çufredo .. [V. 2] NB: prima di questa data, gli atti notarili vengono fatti nel palazzo Comunale, o sotto la Loggia

22/12/1325 -..in contr. Mercato post Vicedomineria [V. 1]

10/12/1327 - ...in c. Cavana in statione Vicedominerie .. [V. 3]- NB: ma non dovrebbe essere in c. Mercato ??

24/3/1328 - ..in c. Mercato in statione Vicedomineria .. [V. 3]

18/2/1419 - prende fuoco [Hattinger]

5/8/1466 - in c. Mercato sub volto della Vicedomineria [V. 37]

1470 - durante la rivolta cittadina, viene depredata dai tumultuanti, che aprofittando della confusione asportano ingenti documentazioni e rovinano completamente l'edificio - l'imperatore indignato, leva alla città il vicedomino e ne assegna uno designato da lui stesso, col tempo tornerà l'ufficio alla città

14/8/1470 - ..in loco Vicedomineria absente a civit e distr. Tergesti .. [testamenti - 4A-D-n° 79]

4/7/1491 - loco Vicedomineria absente a civit Tergesti [V. 44]

28/8/1492 – pagati i lavori sotto la vicedomineria, dove mettono il pane le pancogole [L/C]

1497 - lavori ai coppi sul tetto [L/C]

17/4/1505 – il giudice Domenico de Gero abita ..in loco V. requisiti et non inventi nec non [V. 55]

12/1/1505 – in platea ante Vicedomineria [V. 48]

1512-.. la botega sotto la vicedomineria ..[L/C]

17/2/1524 – sotto la Vicedomineria c’era apoteca data in affitto a Nicolo q. Jacobo de Rubeis [V. 55]

1533 - Ottaviano Cigotti ne fa l' inventario [L/C]

1540 - ..per far le finestre alla vicedomineria [L/C]

1566 - posto un libro per annotare gli infami [L/C]

1589 -.. per far sonar la vicedomineria al campanaro ...- a m° Mathio Modesto per haver lavorato nella vicedomineria ... £ 50 ss 8 [L/C]

1591- .... vicedomineria a Riborgo ... [L/C]credo si tratti di un errore del notaio

1591 - menzione alla barberia sotto l'edificio [L/C - quietanze]

25/9/1603 - lavori all'edificio - .....paga a 4 che fecero la guardia nella vicedomineria la notte mentre non era coverta     £ 2 [L/C]

1608-.. per una scova per scovar la neve in la vicedomineria .. -.. per accomodar li armarj nella vicedomineria [L/C]

1653 - Marino Baiardi la ordina [L/C]

14/5/1720 - immurati i 3 voltisini (piccoli archi) della Vicedomineria [Polize di spese - doc. 15- 17A/6]

30/7/1784 - sopra c’era l’Archivio pubblico, sotto l’ufficio della Cassa pubblica [22B7-Urbario Generale]

1816 - l’edificio, dopo 5 secoli di storia, viene demolito [12A4/1-5a1/7]


vini :

vd. anche (T>terano)

Trieste esportava vino, il più noto era di certo il tipo detto : ribolla, talmente noto che sia il Doge di Venezia, che l'arciduca d'Austria, imposero nei vari atti che la città fornisse loro centinaia di orne , nel 1200 ne abbiamo gia ampiamente notizia, e' possibile che fosse lo stesso antico vino che i romani chiamarono Pucino

NB : importante, il vino Prosecco originario del circondario, era : frizzante e dolce !

G.L.3/4/1329 – pignorata vigna in c. Barculla c/o ripe maris via secu glera[2B-2°]

12/4/1341 - …botti di frassino [V. 15]

1376 - ... urne puro ribolei .... [V. 25]

1413 - …vendita moscatello in c. Cavana [B/M-10C2-5°]

1413 - ..danni a 40 raceni de Moscatello in vigna a Greta presso riva del mare [B/M 10]

1413 - ..danni a 35 racemi de moscatello in vigna in c. Boveti [B/M 10]

1413 - ..28 urne di vino Ribolei [Cancelleria - vacchette - 14]

1458 - ered. Martino Bracina de Opicna ; orne di vino Ribolla [V. 35]

1476 - danni a vigna di moscatello in c. Cedas [B/M - vacchette 6]

1492 - contrada Pot Stena : danni a moscatelo [B/M 14]

1493 - 2 brente de moscatel mandate al Capitano [L/C]

1498 - per moscatello [L/C]

1499 - Ghallo, Luca-testamento ; ..una buticella in quale fecit Malvasia .. [V. 45]

1502- spese caccia : vino dolze ..[L/C]

1523 - braida con pastino di ribolla in c. Burieti [V. 55]

1533 - ...e moscato .. [L/C]

1534 - Trieste manda moscatello al vicecapitano de Lubiana [L/C]

1534 - e ribola al re [L/C]

1558- .... per malvasia moschatella ....[L/C]

1561 - ..malvasia al conte Gorizia e ai commissari a Lubiana [L/C]

1566- ... per vino dolze orne n° 2 .. [L/C]

1583 - .... per bocalli .10. de vino niegro portato in pallazo alla merenda £ 3 -... uva moscata ... [L/C]

1599- ..per orne cento di vino dolce ...£ 2100 [L/C]

1660- –l’imp.re Leopoldo d' Austria in visita a Grignano assaggia le uve da cui nasce il vino chiamato Prosecco !!!!! [Mainati]

1699 - il comune paga per le cento orne di vino dolce Prosecho ... per la sua Maestª Cesª . £ 4000 [L/C]

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1700 - per le 100 orne di vino dolce Prosecho... £ 3600 [L/C]

1694 - don P. Rossetti (archeografo Triestino 1872/5) : il territorio produce Prosechi, Merzamini, Moschati, Refoschi

19/9/1695 - pastino di moscato in c. Romagna nella possessione detta Neuheisell [V. 99]

5/11/1715 - proteste al Consiglio della città in merito al vino con nome Prosecco (delle ville di s. Croce - Contovello - Prosecco), si vendono vini che abusano del nome [Liber Consiliorum - beta A4 - p. 11-17] - vd. immagine sotto - se avessero saputo che un giorno sarebbero stati i veneti ad abusarne !!

1821 – Trieste produce vini : Prosecco, Refosco, Marzamino [de Brodman, G.- 1821 – memorie politico-economiche …..]

sullla vera storia del vino Prosecco è stato pubblicato un libretto dal dott. Fulvio Colombo (perche' Prosecco ? - ed Luglio)

- e' molto in auge un vino del Carso, bianco e secco, magnificato come di antiche origini il <Vitovska>, ma del quale io non ho mai trovato notizia, mistero sull'origine

triestestoria.altervista

ps : qualcuno dovrebbe cortesemente spiegare al ministro che i veneti hanno abusato del nome, in quanto la dicitura "prosecco" del vino era gia' attestata a Trieste e nell'impero asburgico ben prima del 1700, carte alla mano ! che sia intimo amico del Galan-Zaia ?

I viticoltori triestini hanno sottoscritto un accordo con i veneti in merito al nome Prosecco, ma sembra che le cose, come il sottoscritto immaginava, non vadano per il verso giusto e che la zona del Carso, originaria del vino in questione, non ne tragga nessun beneficio, e fare come gli ungheresi col Tocaj ?? - ci sarebbe anche un altra soluzione, e sarebbe quella di produrre il vino Prosecco ma dolce ! come doveva essere in origine vedi sotto


  prosecco

 

il vino Prosecco (D)

 

vino


vini trieste
1870 - dott. Gius. Schmutz - tratto dal suo libro sulle vicissitudini avute come dottore a Cattinara e Longera.


zitolo-zotolo :

era l’altalena, questo gioco lo facevano le ragazze, mentre i maschi non partecipavano (Mainati) – zitolo/zotolo (tavola sorretta al centro da un perno e le persone si sedevano all'estremita', quando scendeva uno, si dava una spinta cosi' da far scendere l'altro, e cosi' via)


xexa :

gioco ancora in voga negli anni '70, oggi quasi scomparso, aveva varianti come la xexa color, xexa cucieti ecc....

NB :la grafia triestina usa la lettera greca " X " per indicare il suono di una " S " dura (dentale), molto comune nel dialetto, che niente ha a che vedere con la pronuncia " CS " normalmente usata dal resto d'Italia che spesso ha difficolta' a pronunciarla, tranne il Veneto e parti della Lombardia.



 

 

 

 

 

 

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