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de ADE - ADAM - ADAMI

triestestoria.altervista

antichissima e prolifica famiglia vivente a Trieste, secondo gli storici sono 2 famiglie distinte, una forse originaria di Ancona e poi presente da tempi remoti a Rialto (VE), dove sedettero fino al 1387 al Gran Consiglio, e altra di origine milanese, collegata ai della Torre, all'ascesa degli Sforza abbandonarono la citta' (notizie in Marin Sanudo-vita dei dogi e Urbano Crivelli Visconti-la nobilta' lombarda)

i nostri vivono sia a Trieste che a Muggia, non riportano mai, altro loro luogo d'origine, cosa abituale invece per altre famiglie, notai, canonici e arcidiaconi nel 1300, copriranno tutte le alte cariche comunali

non sono elencati tutti i componenti della famiglia, ma solo quelli piu' documentati o di interesse particolare, sono numerosissimi i casi di omonimia tra coevi, tra cui : i Michele sono almeno 3, uno fili Pietro, altro fili Gregorio altro fili Odorico – anche i Gregorio sono almeno 3, uno padre di Johanne, altro padre di Michele e altro figlio di Justo (fratello di Michele) - vari sono gli Justo, gli Almerico, i Pietro, i Cristoforo

 

 

legenda fonti archivistiche

A/T = Archeografo Triestino

B/M = banco del maleficio

B/Mv = vacchette del banco del maleficio

CA = libri della Cancelleria

CAv = vacchette della Cancelleria

C.D.I. = Codice Diplomatico Istriano

CONS = libro dei Consigli

L/C = libri dei Camerari

N/EXT = notai estimatori

T = testamenti (4 A-D)

V. = libri dei vicedomini

 

V. fili Ade - 1202, appare tra i firmatari tergestini dell'atto forzoso di fedelta' al doge Dandolo(C.D.I. Kandler)

Bernardino de Adamo - 1202, appare tra i firmatari di Muggia dell'atto forzoso di fedelta' al doge Dandolo (Minotto, Acta et Diplomata- 1870, 1°vol )

 

Nicolo

nel 1300 paga le decime al Capitolo (2D2), nel 1301 concorda col Capitolo sul pagamento delle decime per la casa in Cavana (C.D.I.) dove ancora nel 1316 abita (C.D.I.)(2D4)

?

la vedova di Martino, nel 1300 paga le decime al Capitolo (2D2)

   - Almerico

figlio del fu Martino, nel 1324 concede in affitto una casa in piazza (V. 1), ottobre 1328 e' in causa per 2 vigne con Mingulino de Spigulono (CA 1), nell'aprile del 1331 prende in affitto una casa in piazza da Domenico de Ycilino, aveva da un lato la riva del mare e da altro la casa di sua moglie (di Almerico) e altro lato un androna (V. 8), nell'aprile del 1344, a letto nella sua casa in contrada Mercato, detta testamento, lasciti alla moglie Caterina e vigne ai figli Pietro (a cui lascia anche la casa) e Zaneta (V. 18), nel gennaio del 1335 sembra sia ancora vivo e si menziona la sua casa in capo di piazza (N/EXT 1)

   - Caterina

moglie di Almerico, multata dal comune nel 1346 (L/C), nell'ottobre del 1348, ammalata nella casa in contrada Mercato, detta testamento, lasciti ai figli Pietro, Zaneta e Zillie (V. 18)

   - Pietro

figlio di Almerico, nel giugno del 1352 subisce processo con l'accusa del Capitano del castello di Mocco', di non essersi presentato alla guardia (B/M 5), nel luglio dello stesso anno altro processo per aver ferito ser Benasudo de Ferrara ma ab. a Capodistria e del frate Morandino, dell’ordine di s. Giorgio di VE, tre giorni dopo viene processato il Benasudo che lo avrebbe ferito a sua volta, in agosto altro processo per aver picchiato il diacono Domenico figlio di Johanne Saraceni, in c. Barbachane (B/M 7), nel luglio del 1359 viene processato Thomas de Mesalti che l'aveva ingiuriato (B/M 7)

 

Bartolomeo

nel 1304 appare come testimone ad atto notarile vescovile (V. 38), muore nel 1310 (2D3)

   - Justo

figlio del D.no Bartolomeo, nel 1303 professa il notariato a Trieste (V. 6), marzo 1308 e' arcidiacono (C.D.I.) redige un appellazione per la scomunica di tutto il Capitolo (Scussa), canonico e arcidiacono del Capitolo ancora nel 1330 (V. 6)

   - Natale

figlio del D.no Bartolomeo, tra il 1308 e '10 paga le decime al Capitolo (2D3)

   - Wiveda

figlia del fu Bartolomeo, nel novembre del 1316, abita in Cavana (Marsich-Archeografo triestino 6)

   - Almerico

figlio del fu Bartolomeo, fratello di Justo (1330 - V. 6), settembre 1338 giudice cittadino (V. 13)

 

Benvenuto

nel 1313 ha casa in contrada Riborgo (doc. del Capitolo)

 

Leonardo detto Datulus

viene menzionato nel 1339, ma era gia' morto da almeno 30 anni (CA 4)

   - Honorada

vedova di Datolo, menzionata nel 1325 (V. 1)

   - Tomasina

figlia di Honorada, lei e il fratello Andrea, nel maggio del 1328 vendono una casa in Cavana a Justo de Terino (V. 2)

   - Andrea

figlio di Datoli, citato nel 1332 (CAv 1), multato dal comune nel 1355 (L/C), deceduto nel dicembre del 1368 (cere del Capitolo)

 

 

Pascolo

nel 1325 possiede casa in Riborgo (V. 1)

Martino

figlio di Pascolo e Caterina, era anche detto <vinaza>, menzionato nel 1324 (V. 2), notaio nel 1335 (L/C), nel 1338 ufficiale del comune, prende in affitto la pescheria (L/C), nel 1340 possiede orto in Liguselli (N/EXT 2), e l'anno dopo anche orto nella contrada giardino s. Nicolo presso quello di sua madre (N/EXT 2)

   - Vinante

moglie di Martino, citata nel 1340 (N/EXT 2), deceduta nel giugno del 1360 (cere del Capitolo)

   - Francesca

figlia del fu Martino, nel 1362 dona a Vital de Ade una vigna Cadinsi, vigna Timignani, manso in postota in villa Cuchunelli con tutte le sue pertinenze (V. 21) era moglie di Bertucio Bocho

 

 

Vital

citato per multe del comune nel 1346, '49, '52,'55, (L/C), nel maggio del 1359 copre la carica di giudice (B/M 7 - CA 6), nel sett. del 1362 riceve una cospicua donazione terriera da Francesca figlia del fu' Martino (vd), nel maggio del 1363 lui ridona tutto a Francesca (V. 21), muore nel settembre del 1368 (cere del Capitolo)

   - Fumia

moglie di Vital, nel 1359 permuta la sua casa di Riborgo (c/o Jacobo Lisiza) con una vigna in Basigodie di Pietro de Argento (V. 20)

   - Catarina

figlia del fu Vitale e Fumia, nel giugno del 1428 ammalata nella sua casa di contrada Mercato detta testamento, era vedova di Guariento de Rubei, lasciti ai figli (T)

 

 

Florin

nel settembre del 1384 accusato di assenza al Maggior Consiglio (B/M 9), in dicembre del 1406 e' in controversia per una vigna in Motursini (V. 28), nel gennaio del 1413 Camerario del comune (L/C), nel 1414 notaio estimatore (L/C), muore nel gennaio del 1438 (Marsich)

   - Uliana

moglie di Florin, citata come testimone ad un processo nel settembre del 1413 (B/M 10), nel febbraio del 1439 dona a suo genero Domenico de Mirissa una vigna in contrada del Blanco (V. 33) - era forse sposato con Giovanna che muore nel 1466 (?) (Marsich)

 

nel 1400 alcuni della famiglia abitano nei villaggi di Bagnoli e s. Odorico dove possiedono ampi terreni e case

 

Cristoforo

nel febbraio del 1428, vende 3 campi in valle di Bagnoli (V. 31), nel 1431 ha la carica di milite del comune (2E 2/3), nel 1440 di Capitano del castello di Castelnovo per il comune di Trieste, abitava in Riborgo (T), vicedomo nel febbraio del 1442 (T), giudice nel luglio del 1443 e nel gennaio del 1445, ancora vicedomo nel 1446 (V. 34)

   - Lucia

moglie di Cristoforo, 1435 era figlia di Antonio de Blagusico (T)

Justo

figlio del fu Cristoforo, nel 1450 vende beni in villa di Bagnoli (V. 35), nel 1468, al tempo dei tumulti cittadini, e' membro del Consiglio (CDI)

   - Cristoforo

figlio di Justo, nel dicembre del 1488 viene menzionato come tergestino, ma abitante a Civit Austria (Cividale), riceve il Tabellionato a Udine dal vescovo Alovisi (V. 48), nel 1503 e '10 e' a Trieste dove copre la carica di Cancelliere del comune (L/C), nel 1505 lo troviamo ad un concordio col fratello Hieronimo per una casa in contrada Castelli (V. 48), nel gennaio del 1506 e' notaio del banco del maleficio (B/M 18), nel maggio del 1510 lui e il fratello Hieronimo hanno casa in contrada Riborgo (V. 50), ma lui nel 1511 abita in contrada di Castello (V. 50)

   - Maria

moglie di Cristoforo, lei fu' sposata con Pietro de Juliani, e nel 1506 avanza ancora del denaro dal fratello dell'ex marito, Lazzaro (V. 48), nel dicembre del 1518, nuovamente vedova, decide per un lascito a suo figlio Antonio de Juliani (V. 53)

   - Petrogna

figlia del fu Cristoforo, nel novembre del 1530 appare come moglie di Balsamicus de Goyna, di Isola (V. 57)

Hieronimo

figlio di Justo e fratello di Cristoforo, nel 1509 e' gia' membro del Consiglio (obiit 1512) (betaA1), nel luglio del 1512 redige personalmente il suo testamento in dialetto, nel quale troviamo ori, diamanti, argenti, tanto da immaginare che fosse stato un orefice, lascito a santa Maria de Grazia a Udine e s.ta Maria de Monte di Cividale (V. 50)

Hieronimo ?

forse lo stesso sopra ?, nel gennaio del 1526 lo troviamo testimone di un atto notarile a Fiume (V. 55)

 

Francesco

testimone notarile nel dicembre del 1602 (V. 79)

 

 

 

 

nota dell'autore : come i miei precedenti esimi colleghi, anch'io posso aver sbagliato, nei frequentissimi casi di omonimie, l'attribuzione di qualche nota al personaggio sbagliato, purtroppo le note comunali spesso riportano solo il nome senza quello del padre, e quando non ci sono riferimenti di moglie o figli o fratelli/sorelle, l'errore e' sempre in agguato, l'uso diffuso di dare lo stesso nome a figli e/o nipoti crea non pochi problemi, il tutto complicato poi, dalla mancanza di una data certa di nascita e di morte, infatti la stesura di un testamento, anche in caso di malattia, non attesta la morte del testatore, tanto che spesso, ripresosi, lo ritroviamo ancora per altri anni a seguire. Come gia' ampliamente specificato, un altro problema in cui ci si imbatte nella ricerca, abbiamo molte vedove che si risposano, procreano altri figli, a cui danno talvolta gli stessi nomi dei figli del matrimonio precedente, un bel guazzabuglio quando vengono menzionati i nomi e solo quello della madre. Con il dilagare dell'uso di due o tre nomi propri, la confusione aumenta, nel caso in cui nelle note, troviamo citato solo uno che puo' confondersi col altro omonimo ma che ha altri due nomi diversi. Avrei potuto glissare, evitando approfondimenti, generalizzare, evitare certe omonimie  ecc .., come fanno certi autori di libri, ma mi sembrava onesto che i lettori sapessero, che sono davvero rarissimi i casi in cui uno scrittore che si cimenta di epoche medievali e anche dopo, possa certificare come sicure le date di nascita e di morte di ogni personaggio citato, per cui ... cautela

 

ottobre 2023 pagina in aggiornamento

 

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