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il PALAZZO del COMUNE

 

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il primo palazzo comunale

Il palazzo e' il simbolo del libero Comune, il primo di cui siamo a conoscenza, venne eretto in due tempi distinti (novo e vecio)1, con l'allargamento della piazza, si trovava esattamente di fronte a quello odierno, dava le spalle al mare e la facciata verso la piazza, era posizionato all'incirca alla meta' di quella odierna, infatti, lo spazio davanti il palazzo del Governo odierno (Prefettura), era gia' mare.
Il Kandler ci dice che il primo palazzo comunale, venne costruito nel 1252 (storia del Consiglio)2, ma da un documento del 10/4/1237 rileviamo la dicitura ...sub portico com. ...il che' indicherebbe gia' un edificio preesistente3, il 7/4/1258 altro documento, conferma ....sotto il palazzo comunale .., dalla rubrica 165 dello Statuto del 1318, si evince la presenza nel palazzo della "basta" ovvero carcere, in un addizione datata 1321 dello stesso Statuto, si menziona il leone all'inizio della scalinata (forse retaggio greco-bizantino, non credo trattasi di quello veneziano, sarebbe stato specificato), il 23/6/1322 il comune paga un certo Francesco pittore, che dipinse la vergine Maria nella sala del palazzo (Hattinger), da altra addizione dello statuto del 1325 scopriamo che il fondaco, si trovava sotto il palazzo vecchio e che vicino aveva le stalle del Podesta', nel 1327 l'ennesima addizione ordina che il fondaco sia spostato in altra casa, in un addizione del 1327 si ordina la costruzione di una terza campana da aggiungere alle 2 gia' esistenti sulla torre del comune, affinche' col suo suono, dia inizio ai lavori dei muratori, dei marangoni ecc..., sempre il Kandler ci dice che la torre venne eretta nel 1295 (? dalla forma architettonica delle finestre, appare chiaro che fosse coevo del vecchio palazzo da lui così datato, ma forse la torre e' antecedente al palazzo e facente parte delle pre-esistenti mura cittadine allargatesi poi verso il mare), nello stesso anno in un atto notarile si menziona fatto sotto il volto della porta del palazzo, da un doc. del 24/4/1328 sappiamo che la scalinata portava alla parte vecchia del palazzo ..super scala veterem palati com. ..., il 22/6 dello stesso anno, un documento ci racconta della .. camera del D.no Vicario nel nuovo palazzo com. .. per nuovo si intende la parte più recente, il 2/10 altro doc. ci rammenta che dietro al palazzo, c'era la pescheria, e nel 11/8/1330 sappiamo che dietro c'era anche la casa dei bottai, lo stesso anno, si restaura una sala del palazzo e si dipinge il simbolo del Podesta' (l'arma gentilizia, cosa che verra' fatta spesso, il palazzo era forse tutto affrescato), si lavora inoltre al fossato dietro al palazzo (NB: tra il retro del palazzo, e le case, c'era una divisione dovuta ad un fossato, forse resti del vecchio esterno alle più vecchie mura- vd anche pg. agenda>p>piazze), il 26/2/1331 si parla del molo nel porto, dietro al palazzo, in ottobre del 1331 scopriamo che ...in veteri palati com. ad banchum sindicum ; nel marzo del 1332 troviamo la dicitura ... in palatio com. in camino D.ni podesta’ … , il 7/5 dello stesso anno, viene fatta una serratura alla porta posteriore del palazzo, e si specifica, quella di mezzo, il 13/6 dello stesso anno, il comune paga un pittore (?) che dipinse la madonna e i santi nella sala. Nel 1334 sappiamo che all'interno v'era il "banco del maleficio", ovvero dove il giudice processava e condannava i colpevoli, il 12/6 si menziona la nuova piazza, dietro al palazzo, il 4/12 scopriamo che il primo dei negozi che si trovavano sotto il porticato, era vicino alla ..janua magna palaci com. ..., nel gennaio del 1335 si effettuano lavori ai coppi del tetto, alle 2 grandi porte dietro al palazzo, in due addizioni del 1342 dello Statuto, scopriamo che la "basta" si trovava al primo piano, e che il "fondaco" si trovava dietro al palazzo nella parte nuova, nel maggio 1345 scopriamo che il postribulo (gia' da molto tempo menzionato) era situato dietro al palazzo del comune e addossato alle mura, tra il 15 e il 16/12/1347 viene deciso il restauro del palazzo che deve essersi bruciato, o almeno in parte (scarne le notizie intorno a questo fatto), il 31/5/1348 si menziona la stalla dei cavalli del Podesta', sita sotto il palazzo vecchio, il 14/9/1352 si eseguono lavori ad un balcone, agli altri si mettono dei teli di lino (tende), si lavora alla basta, sul tetto, sulle grondaie e alla campana, nel luglio del 1359 si menziona nuovamente il leone in pietra sulle scale (per maggior comprensione ai profani, Trieste non accettava la bandiera di s. Marco tanto da fare una guerra, immaginate il leone alato! era probabilmente un leone alla bizantina), viene anche pagato quello che scopo' il palazzo grande, in sett/ott il pittore (Nicolo de Pirinzino di VR) dipinse la camera del Podesta', il 3/6/1362 un doc. ci dice che sulle scale era scolpita la misura autorizzata delle armi, il 21/7/1362 vengono pagati i 4 candelabri in ferro che erano stati sistemati, in agosto ancora spese per il pittore che vi aveva dipinto (lo stesso sopra), il 23/1/1363 si parla della ringhiera del palazzo, il 13/3/1368 scopriamo che le carceri ora erano situate sotto la parte vecchia dell'edificio, 8/6/1371 ancora il leone in pietra (dopo l'occupazione veneziana, l'antico leone sembra scompaia, probabilmente trafugato)(4). Tra il 1371 e il 1378, tempo dell'occupazione veneziana, si perdono le notizie sull'edificio5, sino al dicembre del 1384 in cui si accenna alla sala superiore del palazzo, nel sett. del 1398 ci sono tutta una serie di lavori, sia pittori che apporto di pietra per il balcone, in ottobre, si fecero pure dei lavori al forno sotto il palazzo, e si pago' il pittore che dipinse l'arma sotto la grondaia, nel genn. del 1399 si cita il .. palazzo magno ... , nel 1414 viene pagato il piombo messo alle finestre, nel 1417 ..nel palazzo magno presso il banco della Cancelleria .... e sotto il palazzo davanti al carcere. Nel 1418 e 1420, scopriamo che c'era sia una magna sala che una parva sala nel nuovo palazzo, nel 1428 scopriamo anche, che nella magna sala c'era il banco del maleficio, nel 1431 si parla di magna scalis palati, cio' farebbe pensare che ce ne fosse anche una piccola.
Lo storico Jenner ci assicura che nel 1435 viene eretto un nuovo palazzo, ma perdonatemi, io trovo solo lavori al tetto, il gennaio del 1461 venne riparata la porta piccola del palazzo, e nel febbraio si riparo' uno scalino della grande scala, nel 1494 il comune paga le piere cotte (mattoni) che si usarono per chiudere la porta del comune, nel 1497 altra serie di lavori : nuova la serratura della porta che da' alla torre, e si ripara la porta del palazzo che ci dicono era tutta fracassata (?), in agosto dell'anno dopo, un frate dipinge (affresca?) le mura interne ed una ancona, vengono inoltre poste 4 aste per bandiere sulle colonne, nel luglio del 1499 una nota ci avvisa che sotto il palazzo c'era la Muda ovvero la dogana, nel 1505 riceve 8 soldi Baptista de Perman che aveva lavorato alle campane, altre note poi ci ricordano che sulla facciata veniva dipinto lo stemma della citta' e sia della casa d'Austria che quello del Capitano, cosa rifatta nel 1509 e nel 1517, nel 1537 si cita ancora la scala piccola del palazzo e nel 1540 quella grande, nel 1545 vengono poste sugli angoli (cantoni) delle lumiere (?), e vengono sistemati i tappeti, l'anno dopo, si posero 300 coppi sul tetto, nel 1551 vengono poste 4 ornelle ad uso orinatoi all'interno, una nota del 1559 così dice : fatto il modello del palazzo (disegno? modellino?), ridipinto lo stemma della citta', e rifatta la facciata del palazzo piccolo. Nel 1563, con 7 lastroni di pietra viene coperto il canale6 che si trovava esattamente dietro il palazzo,verso le mura, e pagato il legname per rifare i balconi del palazzo, nel 1577 il m° Pietro Gushic dipinge le figure (?) sotto la Loggia e sotto il palazzo, nel 1592 viene apposta l'arma del Cobenzel capitano della citta', i lavori di manutenzione, sono continui, lavori alle porte in legno, alle pareti, al tetto, ai balconi ecc., nel 1597 si lavora al tetto, alla porta piccola del palazzo e viene demolito un palco (?), nel 1600 viene fatta una lumiera, nel 1603 si rilavora alla porta e mettono altri coppi sul tetto, nel 1604 viene riparato il batocchio della campana grande che si era rotto, nel 1605 viene pagato l'operaio che lavoro' in comune dove vi fu' un incendio, nel 1608 si ripara il tetto, nell'elenco degli affitti del 1610 scopriamo che sotto al palazzo ci sono 4 magazzini, 1 bottega e 1 magazzino sotto la torre, nel 1611 si lavora alle colonne ( nel 1468 durante la rivolta cittadina, molti nobili vennero impiccati alle colonne del palazzo, dalla fazione avversa [da: cronaca del Cancellieri]), tra il 1684 e l '86 venne rinnovata la stufa del Comune, era su travi in legno del 1426, si fece un arco in pietra bianca [Mainati] - la sala grande del Consiglio (prima del 1690) aveva molte piccole statue e armi con i loro cimieri antichi, con sotto lettere tedesche (?) alcune sono dei grandi Sig.i venuti a Trieste [Archeografo Triestino-v. 1°-231-dal Libro su Trieste di Giac. Filippo Tommasini vesc. Cittanova]
L' 8 febbraio del 1690 il palazzo si incendia, bruciano così carte e documenti antichi che verranno persi per sempre, purtroppo gli incendi all'epoca erano frequenti e comportavano dolorose perdite, secoli di memorie persi in un attimo.

1 - la conformazione particolare del palazzo comunale antico, potrebbe dare ipotesi al conglobamento di una torre che fu' delle mura cittadine (forse fatte demolire dai veneziani), con l'erezione, in due tempi distinti, degli edifici, e l'avanzamento verso il mare delle nuove mura

moneta tergestina2 - l'indicazione provverrebbe dalla cessione del potere, o parte di esso, per danaro del vescovo Volrico de Portis, cio' avrebbe dato inizio alla nascita del potere comunale e del suo palazzo, ma spento pochi anni dopo dalla rivalsa, avvalorata dal Patriarca, del nuovo vescovo Arlongo, che forte di una sentenza, impone suo <gastaldo> alla citta' . La cessione della sovranita' vescovile sulla citta', potrebbe forse essere antecedente alla data sopra citata, cio' spiegherebbe il fatto della nascita delle famose <13 casade>, da sempre contestata come non veritiera dai luminari, che forse erano le famiglie benestanti e disponibili a gestire il nuovo potere comunale, probabilmente non nobili (anche se potremmo pensare che ricevessero titolo dallo stesso vescovo, ma mancando documentazioni), ma in tempi in cui altre famiglie in altre citta' sbandieravano titoli mai conseguiti, direi che fu' un peccato veniale.
Un particolare di non poco conto, il retro della moneta coniata dal vescovo Arlongo, riporta il disegno di un palazzo con torre centrale e merlatura alla ghibellina, potrebbe trattarsi dello stesso palazzo comunale eretto dai cittadini (vd. immagine sopra), immagine ipotizzo poi presa a modello dal Kandler nelle sue ricostruzioni.

3 - un documento riportato dal Codice Piccardi (vd. immagine sotto) datato 9 maggio 1226, cosi' riporta : ..in palatio comuny, ubi jus redditur...., se la datazione fosse avvalorata, indicherebbe gia' presente e funzionante il palazzo comunale

4 - un leone in pietra, di antica fattura, è presente nel castello di s. Giusto, all'inizio delle scale che portano alla cortina delle mura, non credo si tratti di quello menzionato, ma non sò neppure la sua provenienza

5 - secondo le varie ricostruzioni operate dagli storici, il palazzo comunale  venne conglobato nel castello di Amarina eretto dai veneziani (vd. pg. castelli) per controllare i tergestini

6 - il canale era forse il fossato che correva sotto le mura cittadine, prima dell'allargamento verso il mare, ed è probabilmente quello anche usato dai veneziani nella costruzione del castello di Amarina in piazza, e che lo circondava (vd. pag. castelli)

comune tergesti

comune tergesti
addizione statuti 1321 - stationella comunis subtus scallis palacy penes leonem

comune tergesti
1357 - 2 febbraio : .... in maiori palacio comunis ... (alfaDD2, vol 5) non unica e importante nota che ci fa capire che un palazzo era piu' grande dell'altro, al contrario delle ricostruzioni sin'ora eseguite

comune tergesti
1363 - in sala magna palaci comunis [alfaDD2-8]

comune tergesti
1363 - in sala nova palacis comunis [alfaDD2-8]

comune tergesti
1364 - in parva sala veteris palaci comunis [alfaDD2-8]

il secondo palazzo comunale

2/7/1691- benedetta la prima pietra del nuovo palazzo comunale, viene posta una moneta d’argento di Giuseppe I° [Mainati]

Nel 1691 iniziarono subito i lavori per farne un altro con pietra di Basovizza, in giugno venne demolito cio' che restava della vetusta torre del vecchio comune, il nuovo, seppur bello e di cui ci rimangono varie stampe che lo illustrano, non durera' molto con questo scopo, nel 1751 le prigioni sotto, vengono adibite a negozi, nel 1784 sono gia' presenti la' sotto sia la Borsa che le Assicurazioni, nel 1790 verra' ampliato e restaurato, ma nel 1822 vera' demolito.

Don Bartolomeo Bajardi per primo concorre alla spesa della costruzione del palazzo donando 1000 ducati [Kandler]

1/7/1698- Andrea Civrani presta al Comune per la fabbrica del Comune duc. 5000 [Jenner]- pare fosse lui l'incaricato dell'opera [Kandler]

1699 - finito il nuovo Palazzo del Comune (nel luglio 1700, si traslocano gli uffici civili e criminali) [Jenner cita : memorie di Stefano Conti]- pagate le spese per la fabbrica del palazzo £ 600 + £ 600 [L/C]

21/5/1700- richiesta di affitto bottega sotto Palazzo nuovo del Comune, che si stava finendo !! [Cod. Hortis]

1700/3°- pagate le spese della fabbrica del palazzo £ 600 + £ 600 [L/C] -viene adibito a teatro nel 1751 - aveva palcoscenico, platea e 2 ordini di palchi, conteneva 800 persone [Kandler]

1784 -il Teatro ex palazzo della 40tia eretto nel 1710 che al presente si fanno opere e commedie e il Pubblico Magistrato ha il palchetto di mezzo dove prima si tenevano le Udienze Giudiziali e Consigli, sotto ci sono 6 botteghe (2 sono gratis alla Borsa, altre 4 per il Banco Nuovo e Vecchio d’Assicurazione (paga £ 600 anno) – più sotto bottega con sopra camera e cucina dati in affitto al Teatro [urbario generale - 22B7]

1797 - per protesta contro l’occupazione francese della citta’, il teatro per 3 gg. viene disertato dalla popolazione, destando grande stupore agli occupanti

1800/1- ultima stagione del teatro, con le rappresentazioni di : Orazi e Curiazi (del Cimarosa), Giulietta e Romeo (di Zingarelli), Due nozze e un marito (di Guglielmi), e il balletto : Il tempio della morte (di Beretti) [rivista mensile della citta’ di Trieste]

l Kandler ci racconta che l'edificio antecedente al 1790 portava una serie di affreschi esterni, il pianterreno tutto ad arcate ospitava botteghe. [atti 12A 2/17] :

9/8- si decide di abbattere solo il primo piano del teatro
16/8/1822- si allontanano i rivendicoli sotto le arcate del teatro
25/8- si decide per abbattere tutto l'edificio
25/8- ordinato lo sgombero della bottega nel teatro
19/10- crolla il pilastro del volto sin. del teatro (ds stando in faccia)

misurazioni del palazzo : (in misure austriache)
pianterreno
largo - 14,3 (14,16) Klle
profondo - 13,56 Kl
h - 3,24 Kl
primo piano
largo - 16,36 Kl
profondo - 7,30 (8,2) Kl
h - 4,56 Kl

NB : le misurazioni in questione, se esatte, darebbero l'dea di un edificio stretto sotto e largo sopra, cosa alquanto strana

dal Kandler in l'Istria :

al primo piano si trovava una sala di 88 tese viennesi (circa 170 m)
sotto il palazzo si trovavano : le botteghe di caffe', le bische
mentre dietro : le carceri, la curia criminale, l'alloggio dei birri

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continua

E' mia speranza che qualche novello "Leonardo", usando le notizie riportate, tentasse una ricostruzione grafica degli interni del primo palazzo comunale, se poi gli scappasse di tentare anche dell'esterno, sarebbe entusiasmante, e se poi qualcuno tentasse di farlo con un programma di grafica .......

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a sin. : la parte posteriore del palazzo comunale nel 1300, ovvero quella che dava al mare, dall'unica immagine che abbiamo tratta da un affresco della cattedrale, notate i due differenti stili delle finestre del palazzo, eretto in due tempi, la torre rappresentata bassa (e' possibile fosse parte delle mura più antiche, atterrate dai veneziani), i merli sono alla guelfa, le tre torri sono tutte con porta, a differenza di Venezia che apriva i varchi nelle cortine delle mura
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altra ricostruzione della piazza e il palazzo comunale in epoca forse antecedente a quello sotto (fine '200?)
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tentativo di ricostruzione dell'antico palazzo comunale, serve forse più a capire il posizionamento degli edifici vicini (vd. chiesa di s. Pietro, colonna di s. Giusto, mura), notiamo che gli edifici sono sì diversi nelle misure, ma il palazzo piccolo sembra sia la parte più antica, perciò quello con finestre a bifora, non ci sono i balconi, mancano gli scaloni, mancano sulla facciata, le armi gentilizie dei Podestà e dei Capitani, e naturalmente l'alabarda cittadina, considerando poi che una parte era più antica, presumo che anche le arcate con il colonnato, da quella parte, fossero diverse, il tetto era dipinto con la calcina, per cui bianco e non scuro
per chi non l'avesse ancora capito : siete in piazza Unità, avete alle spalle il nuovo palazzo comunale e guardate verso il mare, a quasi metà dell'odierna piazza, vedete l'antico comune (questo sopra) e sulla ds. al posto delle case e della chiesa, oggi avete il palazzo delle Generali e il caffè degli specchi
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altra ricostruzione del palazzo comunale del 1300, che ricalca in parte quella sopra, ma non molto esatta,gli edifici sono più o meno uguali nelle misure, mentre abbiamo scoperto che uno era detto piccolo, i merli sono alla ghibellina, manca uno scalone in pietra che andava al primo piano, all'inizio c'era un leone in pietra, manca una grande finestra e mancano tutti i balconi.
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il secondo palazzo comunale, eretto nel 1691, sara' poi trasformato in teatro e poi nel 1822 demolito
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lapidi commemorative presenti nel palazzo comunale, poi teatro [Kandler]
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1926 - durante i lavori di rifacimento della pavimentazione della piazza, riappaiono le fondamenta del vecchio palazzo comunale (il secondo)
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il terzo palazzo comunale (sulla ds. con balcone), con la loggia sotto ad un arcata, l'orologio e sul tetto ci sono le 3 campane, le case a lato sono ad uso civile e il corpo di guardia
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1909 - progetto per il nuovo palazzo del comune che ricalcava esteticamente quello medievale (progetto di Guido Marussig), ma che purtroppo non venne attuato.

NB : il furbetto di turno (V.a c), ha copiato immagini e testi da questo sito, senza contattare l'autore, e ha pubblicato nel web il suo pdf inerente alla storia del palazzo comunale, senza neppure citare nè il sito nè l'autore. Se lo hanno promosso, credo si tratti di esame maturità, non si sono accorti che il personaggio in questione, non è assolutamente ancora maturo, ma tanto ci sarà chi lo scambierà per uno storico ! pensate come siamo messi ....

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