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NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti. Molte famiglie giunte dopo il 1500 dal Friuli, in realtà sono di origini venete, là instauratesi dopo la presa di Venezia (1420) di tutto il Friuli (tranne Pordenone e Gorizia)
con le italianizzazioni operate nel ventennio, si crea il caos nella ricostruzione familiare, le omonimie dilagano, se alcuni cognomi sono creati a fantasia dei legislatori, la gran parte sono gli stessi di altre famiglie già presenti o di altre giunte dopo il 1919, così risulta facile confondere i vari rami,per aiutare nelle ricerche, a fine pagina ho inserito la gran parte delle modificazioni apportate
con variante : Sabetz (1924)
gia' citati nel 1613, quando Luca in febbraio detta il suo testamento, Giovanni e Andrea, nel 1735 vivono in città con le loro famiglie, Francesco nel 1910 traffica in frutta, erbaggi e conserve, oggi ancora presenti
NB : sono forse molto piu' antichi , ma con altro cognome (Saber) già nel 1300
NB : da non confondere con i SABAZ istriani
con varianti : Sabriç (1500) - Sabreiç (1503) - Sabritz (1917)
Juri nel 1500 e' Suppano del villaggio di Trebiciano, si sposteranno poi a Servola, Giuseppe nel 1917 frequenta la prima classe al Nautico, Valeria nel 1940 abita in v s. Marco, la famiglia e' tutt’ora presente, ma alcuni vennero italianizzati in Sabrini.
Antonio tra il 1694 e il 1704 e' ufficiale del comune e fa' il barrigello, Anna nel 1857 socia pia unione istituto Elisabettino di fanticelle, il cognome e' tutt'ora presente (vd italianizzazioni in Z)
fam ebrea - Michele nel 1680 detta il suo testamento, Dolcetta lo fà nel 1693, Emilio nel 1884 sposa Enrica Barzilai, Bernardo nel 1940 ha un negozio di profumi sotto i volti di Chiozza, mentre il dott. Giacomo è un procuratore legale. Il cognome è ancora presente
1648 - Michel Saccher de Basuizza [perticazioni]
con varianti : Saccher (1648) - Sacar (1775) - Saker (1910)
nel 1480 vivono sotto Mocco', nel 1539 sono i coloni di Nicolo de Rubeis e lavorano a Rizmagna, nel 1600 si ritovano a Basovizza dove saranno anche Suppani, poi anche a Dolina e in Chiadino, Maria nel 1832 possiede una casa in c. del sapone, nell'800 sono presenti anche a Padrciano e a Rozzol, Arturo e Giorgio nel 1909 frequentano la scuola reale superiore, Giuseppe nel 1910 possiede cave di pietra, Lorenzo è impiegato alle Ass. Generali, Giuseppina nel 1940 abita a Basovizza. Il cognome e' tutt’ora presente.- vd fondo pg. italianizzazioni
1526 - ambrosi Sadeu [V. 55]
1588 - Andrea sadeu de Ritzmagna [V. 78]
nel 1497 vivono a Rizmagne, nel 1600 non sono piu' citati, forse sono gli stessi odierni Zadeu
1508 - Nicolao et Francesco de Sadina fratelli [v. 57]
con variante : Sadena (1735)
gia' menzionati nel 1528 quando fanno i chirurghi in citta', nel 1735 vengono ancora citati, oggi il cognome e' presente nel Veneto.
NB : Maria vedova del fu Francesco, nel 1597 viene menzionata con : detta Sbardella (V. 79)
Jerne Saffar de Trebichian [perticazioni]
con varianti : Saffaro (1832) - Schäffer (1940)
dal ted. Schaffner (autista-conduttore), poi viene slavizzato in Safar, il primo che troviamo Stefano, nel 1486 viene menzionato come addetto al castello, nel '600 sono a Trebiciano, nel '700 ne giungono altri da Monfalcone, nel '800 possiedono case nella c. dei cordaroli, Teobaldo nel 1910 è un pubblicista, l'elettrotecnico Giovanni, ha in società un laboratorio elettrotecnico. Il cognome nella forma Safferi è presente
NB : da non confondere con i greci Saffiri
con varianti : Safred (1852)
Paulo nel 1492 fa il frate a Grozzana, Giorgio nel 1650 abita in Cavana, Stefano nel 1856 abita a Rozzol, Antonio nel 1867 fà il panettiere, Giovanni nel 1910 ha un osteria in s. Maria Maddalena inf., Angela nel 1924 vende frutta, Il cognome Safret e' ancora presente
1393 - magistro henrico sartori de Isagabria [alfaDD2-9]
gia' nel 1300 sono documentati arrivi di genti dalla citta' Croata (Zagreb), nel ‘400 tra loro anche mercanti, costruttori di spade, alcuni si insediano nei paesi dell’altopiano, nel ‘500 continua l’arrivo.
1588 - ser ioanne Saietz [testamenti]
1775 Antonio Saiz - di Trieste- anni 23- cattolico- fà carte di gioco- sposato con 2 figlie [Tognana]
con varianti : Xaieç (1406) - Saiz (1485) - Saietz (1587) - Sayez (1602) - Zaiez (1672) - Zajez (1681) - Saitz (1855) - Saijz (1921)
dal vocabolo slavo che indica la lepre, vengono gia' citati nel 1406 quando abitano in Cavana, nel 1600 si imparentano con i Vidali, gli Schiavuzzi, i Godnig, nel 1652 possiedono "cadrega" nella cattedrale di s. Giusto. Nel 1700 il cognome muta, perdono la <e> e diventano Saiz nelle varie versioni. Nel 1775 Antonio fabbrica carte da gioco, mentre altri sono macellai, nel 1940 alcuni della famiglia possiedono delle trattorie, mentre la dottoressa Gemma è farmacista, Giovanni ha un officina meccanica in v Corti, il cognome Saiz e' tutt’ora presente.- vd fondo pg. italianizzazioni
1334 - Jacobo de salocha [alfaDD2-2]
sono gia' citati alla fine del 1200, quando Justo abita in contrada di Riborgo, l'ultimo certo Marino, nel 1406 e' a Trebiciano e posside campi in Cologna, non sono slavi
un ramo veneziano, forse originario di Trieste, o si tratta solamente di omonimia - cita Enrico che dal 1388 al 1431 professa il notariato a Venezia, Filippo che nel 1538/9 e' Capitano e Podesta' a Capodistria, Nicolo nel 1556. Jacob e Crismano nel 1525 vivono a Repen, nel '600 e '700 scompaiono, probabilmente in quanto occupati dai duinesi, Andrea nel 1829 è cancellista al tribunale criminale cittadino, Gregorio muore a 92 anni nel 1866, Ferdinando nel 1910 è proprietario del caffè Fabris, Michele conduce la trattoria Subieta in s. Maria Maddalena inferiore.
è possibile siano gli stessi Salamon, ma resto nel dubbio - Johanne nel 1202 è tra i triestini firmatari dell'atto di dedizione al Doge, Caterina nel 1691 il Senato di Venezia gli accorda una casa a Parenzo, Antonia muore a Trieste nel 1855, Giorgio nel 1867
Simone nel gennaio del 1258 possiede vigna in contrada s. Andrea, poi scompaiono
1775 - Giovanni Samez - foresto di Vipacco - 28 anni a TS - eta' 44 - cattolico - facchino - sposato con 2 figli maschi [Tognana]
con varianti : Sametz (1847) - Samec (1912)
forse di origini boeme, il cognome si tradurrebbe in <maschio-maschile>, gia' menzionati nel 1524 quando sono presenti sia in citta' che a s. Dorligo, nel 1747 ne giunge uno da Vipacco, don Matteo nel 1797 amministra la parrocchia di Opicina, nell'800 possiedono case in v del crocefisso, dei Cavazzeni e in quella dei forni, il cognome Samez e Samec e' tutt’ora presente.
1766 - Jacobi Samsa -libro battesimi di Cossana
gia' menzionati come bottai nel 1735 e nell'800 sono presenti anche a Capodistria, ma forse sono i stessi Samza, gia' presenti nel 1463 e che poi spariscono, il cognome e' tutt’ora presente.- vd. sotto italianizzazioni
1648 - Antonio Soncino [perticazioni] | |
1699 - Gaspar Sancin [testamenti] |
altra leggenda da sfatare, non e' vero che siano presenti gia' dal 1200, per cui non sono neppure tra le antiche famiglie servolane, i Godina forse i piu' antichi.
Sono lombardi d'origine, il primo appare nel 1500 quando gestisce un negozio in Riborgo, appena alla fine del secolo alcuni vanno vivere nel villaggio, solo dopo il 1700 saranno Suppani, nel 1800 alcuni saranno anche membri del Consiglio e non risiederanno a Servola, la famiglia e' tutt’ora presente. La forma in Sanzin, si deve alla slavizzazione del cognome (NB : che era solamente il luogo d'origine), la <C> di Sancin letta alla slava diventa appunto Sanzin - vd sotto italianizzazioni
1811- Ursula Sarassin [Liber defunctorum Caslie]
con varianti : Sarassin (1400) - Saraxin (1404) - Sarasina (1497)
niente a che vedere con la famiglia sopra, sono gia' presenti nel 1300 ma vivono a Bagnoli, Ventura nel 1692 forma una compagnia mercantile, nel'800 si trovano anche nella zona intorno a Sesana, il cognome Sarasin e' tutt’ora presente.
1361 - vergilio de Salatiello [alfaDD2 - 7]
1395 - ser Astulfi de Satielo [alfaDD2-10]
con varianti : Satiello (1358) - Salatiello (1361)
gia' presenti nel 1300, abitano in Riborgo, Luchino nel 1415 supplica il comune per avere in affitto la palude detta Blancol in Valderif (Valderivo), nel 1500 non sono piu' presenti.
- nobili
1588 - nob. sign. Erasmo Saurar [testamenti]
1602 - io Josepho Saurer cittadino tergestino (firma originale) [testamenti]
con varianti : de Saurar (1509)
secondo i documenti presidiali, dove trovasi l’origine di varie famiglie, vengono indicati come originari di Zagabria, ma il primo, Ambrosio, controscrivano alla dogana cittadina, nel 1501 viene citato come proveniente da Cramburg, farà anche da procuratore per Simone de Ungrispach, Governatore fiscale per Massimiliano, esattore alla dogana imperiale, anche gli altri avranno tutti alte cariche imperiali, Johanne per matrimonio con una dei Petazzi, nel 1595 e' Logotente del castello di s. Servolo, altro Johanne ma Baldassar, nel 1605 e' Capitano di Plezzo ma abita in Cavana, Ferdinando e Giuseppe, nel 1808 sono membri del Consiglio cittadino mentre Antonio e' scrivano alla dogana, Maria moglie del commerciante Andrea muore nel luglio del 1867 di tubercolosi. Sono imparentati con i Juriza, Barbo, Petazi, Conti, Bonomo, Wassermann, Pomo, Leo, Francol, Nehaus, Calò, Marenzi.
1647 - Juan Sbochel de Prossecho [perticazioni]
con variante : Svochel (1512) - Sbochelj (1940)
nel 1500 vivono a Prosecco, nel 1709 pagano l'affitto al comune per delle ograde, nell'800 scompaiono ma nel 1940 riappaiono, e' probabile siano gli stessi Sbochelli, forma di italianizzazione.
1648 - Luca Schaber di Repen grande [perticazioni]
con varianti : Schaber (1536) - Scabar (1702) - Skabar (1930)
nel 1525 vivono gia' a Repen e possiedono varie vigne nel territorio, nel 1741 il piccolo Antonio giunge da Gradisca, nel 1760 un Paolo giunge dalla Slesia, la famiglia nel 1858 possiede una casa che prende il loro nome in contrada della casarma, altri vivono ancora in altopiano, il cognome e' tutt’ora presente.- alcuni Scabar verranno italianizzati in varie versioni : Scabardi, Scabri, Severi
NB : nel 1800 le due versioni del cognome sussistono insieme
1497 - Jurj de Scalabrin [4 A-D testamenti]
Il loro vero cognome e' < de Mingus > e giungono da Novo Mesto, sono gia' presenti nel 1461, nel 1463 Nicolo viene mandato dal comune come oratore all'imperatore, Maria nel 1832 possiede casa in v. Covaz, il cognome e' tutt’ora presente.
1775 - Filipo Scamperle - foresto di Poviro - 20 anni a TS - eta' 40 - cattolico - facchino - sposato [Tognana]
con varianti : Skamperle (1909)
nel 1550 sono gia' presenti e altri giungono da varie parti del Carso oggi Slovenia (Orlek, Poviro, Senosecchia, Vipacco), il bottaio Andrea muore nel 1862, Gregorio nel 1867 e' un sellaio e verniciatore di carrozze, Giuseppe già nel 1924 ha una liquoreria, il negoziante Giovanni, nel 1940 abita in v del Panorama, Mario è invece un maestro di musica, il cognome e' tutt’oggi presente.
con varianti : Scapino (1317) - Škapin (1912)
gia' menzionati nel 1317 quando Michele, paga le decime al Capitolo della cattedrale, scompaiono poi dai documenti, forse viventi nelle zone occupate dai duinati, ma nel 1602 Hiernei è di guardia alla torre Cavana, don Antonio, nel 1867 e' catechista nella scuola civica, negli anni 1920-'40 vendono macchine da scrivere, il cognome e' ancora presente anche nella forma Scapini
con varianti : Xcharaboto (1328) - Scaraboti (1330) - Škarabot (1912)
il Merku, lo cita come l'appellativo che indica un malore alle viscere (vd. : onomastica tergestina nel trecento) - sono presenti gia' nel 1300 quando abitano nella contrada di Castello e possiedono varie vigne nel territorio, poi nel ‘400 e ‘500 non li trovo, ma riappaiono alla fine del 1600 quando abitano in Rena, il cognome e' tutt’ora presente anche nella versione Scarabotti.
1530 - Juri Scherlovaj de Riepnich (distr. Duino) [V. 57]
1647 - Lucha Scharlavai de Opchiena [perticazioni]
con varianti : Scherlaveç (1473) - Scherlauce (1500) - Scorlavai (1512) - Scarlavaj (1541) - Skarlavaj (1794) - Skerlavai (1924)
per l'origine del cognome vd. Scherl sotto- vd anche italianizzazioni
pare che in origine si chiamassero "Carlava" già menzionati nei documenti del 1300, Martino nel 1530 è citato infatti in due versioni Carlava e Scarlavai - gia' nel 1470 presenti a Prosecco dove forse si slavizzano mutando il cognome in Scherlavez, nel '500 vivono a Repnich e in Cavana vicino alle mura cittadine, Andrea nel 1596 viene decapitato sulla pubblica piazza in citta', Luca nel 1647 e' Suppano di Opicina, altri vivono in Crosada e in Sporcavilla, Primo nel 1795 e Michele nel 1799 sono anch'essi Suppani del paese di Opchiena. Sono imparentati con i Tiepol, gli Stella, i Ban, e con i Sossich, il cognome e' tutt’oggi presente. Alcuni vennero italianizzati nel 1928 in Scherini
NB : nonostante la somiglianza del cognome con i Carlevaris, fam. piemontese, presente a Trieste nel 7/800, ma con antenato che nel 1361 è Vicedomo del Marchese dell'Istria, sembra che non si tratti della stessa famiglia.
1775 - Stefana Scarpa -di Trieste-anni 80-cattolica-vive del suo-vedova [Tognana]
1541 - petrus scerch de prosecho distretualis tergesti [V. 61]
1689 - Andrea Scherch di Ternovizza - perticazioni
con varianti : Scherck (1775) - Skerk (1847) - Škerk (1912) - Škrk (1912)
gia' presenti nel 1493, giungono da vari villaggi del Carso oggi in Slovenia, nel 1500 abitano a s. Pelagio, Slivia, Samatorza, Ternoviza e Prosecco, Giovanni nel 1847 possiede casa a Rozzol, il cognome a tutt’oggi e' ancora presente. Alcuni vennero italianizzati in : Serchi, Serti, Serri.
1689 - Bastian Scherl de Prossecho [perticazioni]
con varianti : Scherle (1506) - Scherli (1521) - Skerl (1594) - Scherll (1765) - Šcherl (1912) - Škerlj (1912) - Škerl (1912)
l'origine potrebbe derivare dal lemma slavo "Škrla" che indica una lastra di pietra, forse ad indicare gli scalpellini
gia' citati nel 1435 a Prosecco, ma giungono da varie parti del Carso, potrebbero essere gli stessi Scherlavaj, ovvero un ramo che muta la forma del cognome, infatti Stefano che era di Verpojano, nel 1521 viene riportato nei documenti con le varie versioni dello stesso cognome, Giovanni nel 1795 e' Suppano di Gretta, il cognome Scherl e' tutt’ora presente.
vd. sotto italianizzazioni
1567 - ser Jacobus schiavuzius [B/M-25]
1541 - maestro Jacomo schibin caligarj [V. 61]
con variante : Skibin (1929)
il primo e' Bartolomeo che nel 1491 e' precone della citta', pare fosse di Piacenza, il comune lo mandera' a Vienna, a Lubiana, a Mantova, ad Aquileia, Jacomo calzolaio, nel 1546 subisce un processo per offese. Nel 1778 Antonio vive a Rozzol e Peter a Chiarbola, Francesco nel 1929 vende generi misti, Giovanna nel 1940 è una portinaia.
con varianti : Skillan (1778) - Škilan (1912)
gia' presenti nel 1659, Bartolomeo nel 1778 vive a Chiarbola sup. in casa dei Giuliani, Ermagora a Rozzol. Nei primi anni del '900 sono in tanti a possedere trattorie, nel 1928 alcuni vengono italianizzati in Schillani
con varianti : Schmidlt - Schmidl (1792) - Schmitz (1874)
Nicolo nel 1692 e' notaio in citta', Francesca nel 1847 possiede case adiacenti in Acquedotto (Viale), la ricca vedova Fanny nel 1867 abita in v del lazzaretto vecchio, nel 1930 vengono italianizzati in Fabretti
Ettore che assumera' lo pseudomino di Italo Svevo, nasce a Trieste nel 1861 e muore nel 1925 a Motta di Livenza a causa delle ferite riportate dopo un incidente automobilistico. La notorieta' gli arriva appena dopo morto, fu' amico di James Joyce di cui fu' anche allievo, innumerevoli i suoi scritti, da ricordare soprattutto ; Senilita' – la coscienza di Zeno che vennero anche ripresi e addattati alla TV e al cinema. a lato : lastra posta davanti alla sua tomba nel cimitero di s. Anna
1775 - Giacomo Sckoch-del Carso - anni 56- da 24 a Trieste - cattolico - porta orne - vedovo [Tognana]
con varianti : Scocco (1675) - Skoko (1775) - Skok (1857)
già menzionati nel 1602 quando Mathia ha il turno di guardia alla torre del Casal, il carsolino Giacomo arriva nel 1751, Anna che vive a Barcola, nel 1867 è malata di colera, ma si salva, Josip, Miroslav, Ivana, nel 1912 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo, Ferdinando nel 1924 è un barbiere e Vittorio ha una drogheria.
Mathye Scoff [alfaDD2-9]
1797 - Scoff Martinus [Libro matrimoni Gabrovizza-Slo.]
con varianti : Scoff (1381) - Skoff (1867)
il cognome è un soprannome (?) - giungono dalla zona di Poviro (oggi Slovenia), sono gia' presenti nel 1381 quando Martino detto Scoff abita qui, nel 1382 Mathia viene multato, 6 anni dopo ha una taverna in Riborgo presso le mura, nel 1466 Pascolo ha un orto di terano in Blancol, nel 1600 sono imparentati con i Versa e i Gabrovez, Biagio nel 1867 lavora come bandaio, Guglielmo nel 1880 frequenta il sesto anno del ginnasio superiore, Giuseppe nel 1924 è sarto, mentre Rodolfo è fabbro, il cognome e' tutt'ora presente- alcuni verranno italianizzati in Scoffi
anch'essi sono tra le famiglie più antiche della città ancora presenti
notizie varie su famiglia e suoi componenti >>>
Franceschino nel 1618 fa' testamento, attorno al 1730 ne arrivano altri dal Carso intorno alla citta', gli eredi di Giusto nel 1784 pagano l'affitto al comune per la casa costruita nella torre di Cavana, il cognome nelle due forme e' tutt'ora presente
presenti già nei primi del '500, il marinaio, abitante a Trieste Marino, nel 1504 viene assolto dall'accusa di percosse, ma nel 1514 viene nuovamente processato per ferimento, anche suo figlio Johanne, nel 1519 viene processato, ma poi lo troviamo come precone della città, Pasqua (nata Bulzich) vedova di Marco, che abita in piazza vecchia, nel 1601 detta il suo testamento, poi non sono più menzionati
1449 - Janze Schozai [Arenghi]
1564 - Jeronimi Scozay [B/M-18]
con varianti : Scocay (1440) - Schocay (1483) - Scozaj (1520) - Skocaj (1924)
in origine è un soprannome, sono gia' presenti nel 1440 quando di mestiere fanno i brentari, costruttori di secchi, la famiglia e' tutt’ora presente anche nella forma Skocaj. vd sotto italianizzaioni
1601 - ser vicenzo Scussa [testamenti] |
1675 - madona Catharina moglie di messer Vicenzo Scussa [testamenti] |
1512 - Antonio seino de parvo riepnich [V. 51]
fu' in tempi antichi, un nome proprio, probabilmente come in tanti altri casi, assunto a cognome, questi vivevano a Rupinpiccolo, Tomez menzionato nel 1502, ha moglie Ursa che nel 1526 scambia 3 baredi con 3 capre e 7 pecore, ultimo Marino che nel 1536 viene multato dal comune. E' possibile che mutino il cognome in Senich, menzionati ancora nel 1647
1510- Gregorio de Canal dito Segina abitante in prosecho [V. 51]
1334 - Mathias de Selesnich [Cancelleria vacchette 2]
con varianti : Xelesnicho (1345) - de Lesnich (1386) - Çelesnich (1400) - Xeleysnich (1441) - Selesnig (1856) - Selesnik (1862)
gia' citati nel 1334, abitano in Riborgo, nel 1446 la vedova Johanna si era trasferita a Faedis (Friuli), Michele nel 1479 abita a s. Odorico, nel 1688 sono ancora menzionati, il facchino Matteo perde il figlio Giuseppe di soli 3 anni nel marzo del 1866, nel 1770 giungono i Selessnek da Zagoria, il cognome assomiglia molto, ma non saprei se appartengono alla stessa famiglia.
con varianti : Semiz (1695) - Semetz (1856) - Šemec (1912)
sono di Cernical, nel 1526 comprano una casa sotto il castello del loro paese, nel 1684 sono presenti a Trieste, Giuseppe nel 1868 dichiarato maturo all’esame del ginnasio di stato, il cognome e' tutt’ora presente, anche in Slovenia nella forma Semec
1589 - ser Jurio Sencich [4 A-D testamenti]
1648 - Thomaso Senzich habitante in Trieste [perticazioni]
con varianti : Senzich (1602) - Sencig (1608) - Senzig (1775) - Sensig (1775) - Sencic (1940)
nel 1580 sono gia' presenti, nel 1600 vivono in contrada di Rena, a meta' del ‘700 ne giungono altri da Lubiana, il cognome viene trascritto nella forma tedesca di Senzig, nel 1778 sono ancora presenti, la versione Sencich e' tutt’ora presente. Nel 1928 ad alcuni venne italianizzato il cognome in Senci
1647 - Jurio Sinizza [perticazioni]
con varianti : Seniça (1333) - Semniza (1519) - Jemniza (1524) - Senica (1924)
giungono da Gropada, ma nel 1300 vivono gia' in citta', hanno tutti nomi chiaramente slavi, i cognomi Senica – Senizza sono tutt’ora presenti, molti pero' sono giunti dall'Istria dopo il 1950
1363 - peter de Seravalle [alfaDD2-2]
nel 1320 fanno i sarti a Trieste, Morando nel 1371 durante l’occupazione veneziana, e' Vicario del Podesta' Nicolo' Aurio, Zanino nel 1422 vive a Capodistria e fa lo speziario, chiede al comune di Trieste di poter venire a vivere qui, nel 1425 possiede negozio in contrada Mercato.
1742 - Mathias Serial di Botazh [Liber Defunctorum Grozzana]
Sono gia' presenti nel 1400, Urbano nel 1793 e' Suppano di s. Maria Maddalena, Francesco nel 1846 è un sensale merci patentato, il cognome e' tutt’ora presente.
NB : e' quasi certo che trattasi del cognome a noi piu' noto di Zerjal, infatti la fonetica slava pronuncia < sgeriau >, non sapendo scriverlo, venne trasformato nella forma in cui udivano la pronuncia. Vi ricordo inoltre, che la 'L' finale nelle lingue slave si legge come una 'U' chiusa
con varianti : Svettina (1814) - Swetina (1829) - Svetina (1912)
gia' presenti nel 1400, per i due secoli successivi non compaiono, ma nel 1700 sono macellai e facchini, nel 1775 muta il cognome nella forma Svetina che e' tutt’ora presente.
NB : forse la loro origine e' piu' antica, e' possibile che in origine si chiamassero Sfetagna che nel 1300 abitavano nei villaggi del nostro Carso
con variante : Sgavetz (1847)
gia' menzionati nel '700 come triestini, ma provabilmente provenienti dal Cragno da dove ne giungono altri attorno al 1740, Anna nel 1847 possiede casa in androna delle tavole
1648- Gregorio Segon de Corgnale [perticazioni]
1793 - Sigon Thomas [Libro matrimoni di Goriansko]
con varianti : Segon (1648) - Sigou (1775) - Žigon (1862)
del goriziano slavo e a Corgnale - gia' presenti nel 1680, nel 1770 hanno in affitto terreni a Barcola, Bovedo e Gretta, Caterina vedova del maestro Giacomo, muore a 78 anni nell'ottobre del 1867, il benestante Giuseppe nel 1870 abita in Corsia Stadion, due anni prima aveva perso il figlio Ferdinando di soli 5 anni e la figlia Giustina di 3, Carlo nel 1924 commercia vini e birre, Giuseppina ha una latteria e Maria un negozio di alimentari, il cognome e' tutt’ora presente anche nella forma Sigoni.
1359 - ser Justus de xilibando [alfaDD2-6]
Justo nel 1320 paga le decime al Capitolo tergestino, e' sposato con Bonade e hanno figlia Donota che nel 1359 e' vedova di Peter de Bonavogla, e figlia Benvenuta sposa di Palamides brentar, nel 1367 ultima loro menzione
1399 - Lazarus Silvestri [alfaDD2 - 11]
1512 - ser Thoma de silvestro [V. 51]
Lazaro nel 1399 e' citato in quanto debitore verso un ebreo, sempre presenti, Mattio nel 1661 citato come mercante, il cognome Silvestro e' tutt'ora presente
Silvestri - dal 1485 aggregati al Consiglio di Rovigo, elevati a conti nel 1690 [F. Schroeder]
Domenico e Agino appaiono tra i firmatari tergestini dell'atto di dedizione al doge nel 1202, poi scompaiono - forse mutano in de Sineto, presenti ancora nel 1406
con variante : Singer (1799)
Francesco Bernardo nel 1693 è sposato con Francesca nata Paulini ricca proprietaria terriera che cede al fratello gran parte dei boschi e vigne, Antonio nel 1735 vive con il figliastro, Stefano nel 1799 lavora all'ufficio dei sali e abita in casa Premerstein, nel 1816 muore Giovanna (sposata Zetiri), nel 1924 la vedova Maria ha una pasticceria e Matilde una rivendita di tabacchi, Bruno nel 1929 è barbiere.
1775 - Antonio Sinigoi - di Tolmino - anni 50- da 23 a Trieste- cattolico- calzolaro-sposato con 3 figli [Tognana]
giungono dal goriziano slavo - Jo. Nicolo nel 1623 frequenta il collegio dei Gesuiti a Trieste, Antonio giunge da Tolmino nel 1752, sposato con la goriziana Maddalena, di mestiere calzolaio, ha 3 figli, Giovanni nel luglio del 1915 inquadrato nell'esercito austro-ungarico appare prigioniero in Italia. Il cognome è ancora presente anche nella forma Sinigoj
1457 - Jurius Sipiç de Rizmegna [Arenghi]
il "caligario" Martino (Sipiça) nel 1364 era sposato con Ignera de Marino, Zuan (Sipiç-ch) nel 1452 viene multato dal comune, Juri di Rizmagna, nel 1460 era sposato con Justa Baroga, credo altro Juri, nel 1525 possiede un cramo in villa di Rizmagna, dopo questa data non sono più citati
1647 - Michel Sirich de Santa Croce [perticazioni]
1698 - Matthia Sirech [4 A-D testamenti]
con varianti : Xirich (1480) - Sirech (1512) - Sirich (1852)
un certo Guglielmo Syri e' gia' presente nel 1300 quando fa lavori per il comune, ma non saprei se e' della stessa famiglia. Nel 1470 sono viventi sia a s. Croce che a Grozzana, Loure nel 1663 e' Suppano della villa di s. Croce, cosi' Josef nel 1734, il cognome e' tutt'ora presente nella forma italianizzata di Sirico.
con varianti : Sischoviz (1621) - Siskovich (1621) - Šiškovič (1912)
alcuni sono nobili - Giorgio nel 1602 fa' turno di guardia alla torre delle monache, Johanne che era Capitano a Lupoglau, e' vivente qui nel 1614 dove anche muore nel 12/10/1610 senza figli, pero' ha due fratelli, lascia vedova la moglie tergestina Laura de Giuliani. Nel 1621 Johanne e Francesco frequentano il collegio dei Gesuiti, Peter che era però di Parenzo, nel 1856 frequenta la scuola reale di Trieste, il cognome a tutt'oggi e' ancora presente nella forma Siskovic
1497 - laurentio sivaselia [testamenti]
1541 - ser lorenzo sivaseglia [V. 61]
Jacobo nel 1308 paga l’affitto della casa in Cavana al Capitolo di Trieste, il precone della citta' Andrea, e' citato ancora nel 1546.
1530 - Laurentius Sivez de villa marzani (Duino) [V. 57]
1775 - Maria Siviz - di Trieste-anni 50-cattolica-levatrice-vedova [Tognana]
con varianti : Siveç (1348) - Xiveç (1461) - Sivec (1517) - Siviz (1748) - Sivitz (1851)
dal lemma slavo indicante il colore grigio, forse dovuto al colore dei capelli, giungono da Lipiza, e nel 1300 sono gia' presenti, nel 1400 vivono ad Opicina, Filippo Giacomo nel 1748 e' pagato dal comune come agente a Lubiana, i cognomi Sivec – Siviz sono tutt’ora presenti.
1648 - Mathia Slavez de Basovizza [perticazioni]
con varianti : Slavetz (1852) - Slavec (1912)
Slavec : lemma sloveno che indica l'usignolo
gia' presenti nel 1400, vivono tra Mocco', Tomaj e s. Dorligo, Franco nel 1773 e' militare nel castello della citta', Apollonia muore a 82 anni nel febbraio del 1852 in ospedale, i cognomi Slavec – Slavez sono tutt’ora presenti.
NB : il triestino Carlo di anni 23, è tra i prigionieri in Russia nel 1917
- gli Slavik citati nel 1900 a Trieste, potrebbero essere la stessa famiglia
1647 - Bolio Slobez di Santa Croce [perticazioni]
con varianti : Slobeç (1358) - Zlobec (1909) - Slobetz (1924) - Zlobez (1924)
forse dal lemma slavo indicante la persona sciatta, trascurata nel vestire, Volvino figlio del fu' Bernardo di Lubiana, nel 1358 vanta un credito a Trieste, nel 1500 vivono a s. Croce, il cognome e' ancora presente anche in Slovenia nella forma Slobec. Nel 1928 ad alcuni di questa famiglia venne italianizzato il cognome in Solvesi - Solvi
1448 - martino Sluga (brigente) [Arenghi]
è un soprannome - parola usuale nella lingua slava per indicare il servo o servitore (oggi anche bidello), giungono da Corgnale ma probabilmente croati, nel 1326 sono gia' presenti, nel 1400 vivono anche a Prosecco e Trebiciano, Antonio di Castelnovo, nel 1765 è il soldato della dogana, altro Antonio nel 1867 è l'usciere della Pretura civile, nel 1932 viene forzatamente italianizzato il cognome ad alcuni della famiglia in Servini. Il cognome Sluga e' tutt’ora presente, anche in Croazia e Slovenia.
1511 - ser Christoforo smucho [V. 51]
con variante : Smucho (1522) - Smuc (1924)
(da smuk, in slov. : discesa ?) - antichissima famiglia gia' presente nel 1200, nel ‘400 vivono a s. Croce, nel ’68 Marco viene aggregato al Consiglio, qualche anno dopo anche suo figlio Cristoforo, nel 1735 sono ancora citati, Orsola nel 1924 ha un osteria a Sesana, Romano nel 1940 un negozio di alimentari a Trieste.
1501 - ser Mateo q. ser Johannes de Snello [vicedomini]
1603- ser Matthei Snel [testamenti]
con varianti : Isnel (1388) - Snelo (1397) - Xnelo (1470) - Esnelo (1492)
non e' il vero cognome, ma soprannome derivante forse dalla parola tedesca che indica “veloce”, Indrico che fa il sarto nel 1358 e' gia' qui, ma arrivava da Spilimbergo, alcuni gia' nel 1400 sono membri del Consiglio, sono imparentati con le famiglie più rinomate cittadine, Tomaso nel 1653 sara' ammiraglio del porto, nel 1735 sono ancora presenti.
NB : nel 1500 alcuni della famiglia vengono soprannominati Conturbino
1428 - Jancelum Snidar .. milite comunale - Arenghi
dal lemma tedesco che indica il sarto, e appunto Janes sarto originario di Lubiana, ma abitante a Trieste, nel 1386 viene incarcerato per debiti, nel 1400 sono ancora dimoranti in citta' ma il secolo dopo si sono spostati a Repnich, dove a fine secolo mutano in cognome nella forma slava, a tutt'oggi il cognome e' presente nella forma Snidarsich
Nel 1928 ad alcuni di questa famiglia venne italianizzato il cognome in Sartori
1343 - facina sobez [notai estimatori]
con varianti : Sobeçi (1330) - Cobeç (1386) - Xobeç (1398) - Sobec (1431) - Sobetz (1541)
dallo slavo <zob> dente, numerosa famiglia gia' presente nel 1300, abitano sia in citta' che nella zona di Mocco' gia' da quei tempi, mi risulta che il cognome sia ancora presente. Esiste la forma Sobek presente in Croazia.
1334 - ser soldanerio de soldaneris [Cancelleria vacchette 2]
famiglia ghibellina di Firenze, sono presenti in gran numero a Trieste nel 1300 in qualita' di mercanti e banchieri, nel 1400 non sono piu' presenti, ma si ritrovano ancora a Udine.
NB : piccolo dilemma, Soldanerio de Soldaneris nel libro degli Statuti, al Capitolo 68, viene indicato come figlio di Rizardo Malatesta, cio' darebbe a pensare che fossero in verita' la stessa famiglia.
notizie su famiglia e suoi componenti >>>
1647 - Lucha Sonze de Contovello [perticazioni]
con varianti : Sonçe (1444) - Sunze (1545)
nel 1444 vivono a Contovello, e' possibile siano tra quelli giunti nella zona alcuni decenni prima, e provenienti dalla Bosnia o bassa Dalmazia, nel 1661 sono ancora citati, oggi presenti nella forma Sonce anche in Slovenia.
Antonia, figlia di Johanne, nel 1518 riceve in dono vari terreni, Joseffo nel 1580 viene multato dal comune e sua moglie Piligrina nel 1601 riceve un lascito di mobili e una vigna in Gretta, e Caterina invece 10 ducati
Altri credo omonimi Sordina appaiono nel 1800 in arrivo dalla Grecia e nobili, il conte Temistocle nel 1861 sposa Onorina Scrinzi, il conte Francesco (nato a Corfù) avvocato e direttore dell'ippodromo di Montebello, muore nel 1934 nella loro casa ancora presente in C.so Saba 6, il conte Giovan Battista nel 1940 abita in v. Romagna
1647 - Jurio Sossich della villa di Opchiena [perticazioni]
con varianti : Sosich (1366) - Xussich (1525) - Sosig (1547) - Sossigh (1603) - Sossik (1748) - Sosič (1912)
gia' presenti nel 1366, nel 1500 vivono a Terstenico e a Conconello, nel 1600 tutti a Opicina, dove Giovanni nel 1661 e' Suppano, Tomaso nel 1709, Lazzaro nel 1797, ad alcuni verra' italianizzato il cognome in Sossi, ma sussiste tutt’ora anche la forma Sossich. - vd fondo pg. italianizzazioni
Michele soldato di anni 34 nel 1916 è prigioniero in Russia - Giovanni soldato di anni 32 nel 1917 prigioniero in Russia
con varianti : Soviçe (1335) - Soviça (1377) - Sovic (1405) - Sovich (1405)
di origini croate, forse si rifa' al lemma indicante il "gufo", nel 1300 vivono nel villaggio di Gropada, nel '400 li troviamo a Bagnoli e a Rizmagne, Francesco nel 1640 fa' testamento, Teresa vedova di Giacomo, muore a 83 anni nel 1866, il cognome e' ancora presente nelle varie forme compresa Sovic
- nobili
1397 - ser antonio de la spada [cancelleria XI]
sono gia' presenti nel 1359, giungono da Venezia, alcuni nel ‘400 giungono da Parma, nel 1468 membri del Consiglio, Cristoforo nel 1588 viene mandato a Graz alla Corte per rappresentare la citta', nel 1600 molti della famiglia a causa del matrimonio, emigrano sia in Istria che in Austria, nel 1775 alcuni sono ancora presenti.
1647 - Valentin Spazzapan habitante in Trieste [perticazioni]
con varianti : Spazapam (1775) - Spacapan (1912)
dai nomi non si direbbero slavi, sono gia' presenti nel 1530, Giorgio nel 1585 viene condannato e bruciato, ma non sappiamo il perché, sua moglie Martina era una Chichio, Giusto che fa il pittore nel 1775 abita in citta' vecchia con la moglie Gioanna, il cognome e' tutt’ora presente, anche in Slovenia, anche nella forma slava Spacapan
1362 - odorlici de spigulono [alfaDD2-7]
sono gia' menzionati nel 1200, nel ‘300 abitano in Cavana, Antonio nel 1468 viene impiccato durante la rivolta cittadina, dopo il 1550 non sono piu' citati.
con variante: Spillar (1860)
Crixe nel 1463 possiede una casetta a s. Elia, i fratelli Michele e Jsabeta (Elisabetta) nel 1519 sono in contrasto per l'eredità dei genitori, la vedova di Michele donna Menega, nel 1539 affitta un baredo in contrada s. Andrea, Maria muore a 35 anni nel 1855, Tommaso nel 1856 abita a Chiarbola, Francesco figlio di Antonio nel 1928 viene italianizzato in Spillari
NB : Crixe viene anche trascritto come Spular, Michele e Jsabeta anche come Pular
Justo nel 1479 vive nel paese di s. Dorligo, Giacomo nel 1698 appare come ufficiale (militare), tra '700 e '800 non sono menzionati, ma Pietro nel 1924 è orefice
NB : da non confondere con i de La Spina napoletani presenti nel 1735-52
il primo citato è un maestro di cordami nel 1347, sua moglie Beatrice, era morta già 10 anni prima, Pietro nel 1397 ha una casa nella contrada di Riborgo, la sua vedova Santa, tra 1307 e 1413 viene spesso citata per debiti, Nicola figlio di Pietro, nel 1497 possiede un farneto in contrada Murtisini, il padovano Belfortis tra il 1442 e il 52 copre la carica di Vicario civile di Trieste, suo figlio Francesco, nel 1493 è notaio e Cancelliere a Capodistria. Il cognome Spinelli è ancora presente
1647 - Mathias Stanchich della villa di Repen grande [perticazioni]
con varianti : Stanzich (1735) - Stančič (1912)
gia' citati nel 1540, nel '600 vivono anche a Rupingrande e Vercogliano, nel 1735 Giuseppe e il marinaio Francesco, vivono con le loro famiglie in città, Giovanni nell'ottobre del 1864 organizza fuochi d'artificio e corse dei cavalli, per aiutare l'ospedale infantile cittadino, nel 1924 Antonio lavora come elettricista teatrale, Fiorello è rigattiere e Francesco ha una liquoreria, il cognome e' tutt'ora presente (alcuni provengono da Isola negli anni '50), lo si ritrova anche in Slovenia ( Stančič ) e Croazia (Stancic).
in realtà è un nome proprio, ma usato anche come cognome - Pascolo nel 1398 viene multato dal comune, invece Sergio nel 1405 viene pagato dal comune per esser stato con gli altri triestini a Pisino, tra '5 e '700 non si ritrovano nei documenti ma Johan nel 1856 frequenta la scuola reale, Albin nel 1912 la scuola slovena di s. Giacomo, nel 1940 Giacomo è panettiere.
1497 - Matia Starez de Contovelo [testamenti]
con varianti : Stareç (1450) - Starec (1912)
dal vocabolo della lingua slava che indica “vecchio”, infatti in antichita' non era un vero cognome ma un appellativo dato a varie persone di famiglie diverse. Cosi' cognominati nel 1450 abitano nel nuovo villaggio di Contovello, attorno al 1700 ne giungono altri dalla oggi Slovenia. I cognomi Starec – Starez sono tutt’ora presenti, anche in Slovenia. - vd anche Parovel - vd fondo pg. italianizzazioni
1647 - Juan Steffanzich de s. Croce q. Jacob [perticazioni]
con varianti : Stephancich (1521) - Steffanzich (1647) - Steffancig (1683) - Stepančič (1912)
sono viventi nel villaggio di santa Croce gia' nel 1500, dove possiedono vari terreni, il cognome e' ancora presente, si ritrova anche in Slovenia (Štefančič ). - vd sotto italianizzazioni
Luca e Marco nel 1521 vivono a Draga e sono i testimoni della consegna del Taber di Draga, per volere imperiale, ad Antonio Bossermann
Matteo figlio di Domenico, di Ronchi, nell'aprile del 1866 viene condannato per gravi lesioni colpose a 3 mesi di carcere duro
1689 - messer Piero Steffè [Libro battesimi Capodistria]
presenti gia' nel 1600, Carlo nel 1650 frequenta il collegio dei Gesuiti, Nicolosa nel 1656 appare come moglie di Gregorio Pregarez, nel 700 non vengono più menzionati, è probabile loro trasferimento a Capodistria ed Isola, Teresa vedova del calzolaio Giovanni, muore a 66 anni nell'agosto del 1868, Nazario nel 1924 gestisce un osteria, Carlo nel '40 è già pensionato, il cognome e' ancora presente, ma molti sono giunti dall'Istria negli anni '50
1326 - jacobus stayner [vicedomini 1]
secondo il Sanudo, originari della Schiavonia, Jacobo nel 1326 e' gia' presente in citta', Lusebio nel 1670 e' rettore del collegio dei Gesuiti, il cognome e' tutt’ora presente.
1586 - Martino Maurich alias Stenta (V. 78)
1613 - Ludovico Stenta [testamenti]
Guglielmo nel 1352 paga gia' l’affitto al comune, alcuni di loro sono indicati come provenienti da Corgnale nel 1400, nel 1580 abitano in contrada Rena, nel 1750 giungono altri dal Cragno (oggi Slovenia), nell''800 sono numerosi anche nel goriziano, Antonio nel 1861 è Pretore a Castelnuovo e viene eletto nella Dieta d'Istria, i cognomi sono a tutt’oggi presenti.
NB : potrebbero avere altro cognome in origine : Maurich (da Martino Maurich alias Stenta-V. 78-p. 15- vd foto sopra) - vd anche Stantich
1589 - ser Zuan del Stoch [V. 78] |
1648 - Jurio Stoch di Contovello [perticazioni] |
con varianti : Stok (1855) - Stock (1855) - Štok (1912)
gia' citati nel 1450, nel '600 presenti anche a Contovello e Duttogliano, il cognome e' tutt’ora presente, anche in Slovenia, Croazia e Polonia, anche nella forma Štok.
il cognome e' noto in merito anche alla famosa fabbrica di liquori di Trieste, ma dicesi che il fondatore fosse dalmato.
1775 - Anna Maria Stocka-anni 16-di Contovello-cattolica [Tognana]
con varianti : Stochar (1465) - Stocca (1694) - Stoca (1784) - Stoka (1909) - Štoka (1912)
nasce come soprannome - giungono da Cividale, nel 1440 vivono nel villaggio di s. Croce, il cognome e' tutt’ora presente anche in Slovenia (Štoka)
Giuseppe di Trieste di anni 24 nel 1916 soldato prigioniero in Russia
1329 - ser nicolaus de Stoyano [alfaDD2-1]
è un nome, assunto anche a cognome - gia' presenti nel 1200 quando possiedono terre in contrada di Cedas, Pietro che era membro del Consiglio, viene bandito dalla citta', e i suoi beni confiscati, accusato in quanto ribelle al Duca d’Austria Wielmo, lo stesso Duca intercede per lui nel 1400, dopo il 1411 non sono piu' citati
1741 - Mathia Stradiot di Cornial [Liber Defunctorum Grozzana]
il cognome deriva dal vocabolo “stradiotto” con cui veniva chiamato il sodato albanese mercenario, che spesso combatteva per Venezia, e i triestini ne sapevano qualcosa. Nel 1550 Michele e' gia' in citta', nell'800 vivono in zona Rozzol, Antonio nel 1924 ha una macelleria e Giuseppe un officina di fabbro, il cognome e' tutt’ora presente.
1775 - Tomaso Strauss-dalla Stiria- anni 46-da 6 a TS-cattolico-facchino alla dogana-sposato [Tognana]
forse originari di Francoforte - non hanno niente a che vedere con gli austriaci forse piu' famosi, anche se Bulfchon che era Consigliere arciducale dell'Austria, nel 1498 e' a Trieste. Nel 1492 vivono a Rizmagne, Antonio nel 1707 e' il tamburino della citta', il cognome e' tutt’ora presente. Nel 1928 ad alcuni di questa famiglia venne italianizzato il cognome in Mazzi
NB : la J finale della forma slava non si legge
1775 - Valentino Struchel - nato a Lubiana- 14 anni a Trieste- 36 anni - cattolico-facchino-sposato con 3 figli [Tognana]
con varianti : Strukel (1814) - Štrukelj (1912) - Struckel (1924) - Strukely (1929)
Simon il primo citato a Trieste nel 1483, giunge dalla Germania, altri ne arrivano da Lubiana nel 1760, il pittore Giuseppe muore nel 1814, Giovanni nel 1846 è parroco a Tolmino, il cognome nelle sue varie versioni e' ancora presente, anche in Slovenia
con variante : Stubelj (1929)
sono gia' presenti nel 1640, ma potrebbero essere molto piu' antichi e avere storpiato il cognome, Morgante nel 1708 fa' testamento, la famiglia e' tutt'ora presente
in verita' e' una frazione di Pontebba in Carnia, e' probabile che da li' giunsero, ricordo che a Pontebba c'era la muda imperiale (dogana) da dove passavano i carinziani che poi scendevano a Trieste e in Istria, - esiste altra località quasi omonima, Studena Gora nell'odierna Slovenia, ma non credo storicamente valida come opzione. Sono presenti gia' nel 1416, nel 1620 vengono iscritti come nobili, ma solo sull’elenco degli alunni del collegio dei Gesuiti, abitano in Cavana, nel 1796 sono ancora menzionati.
1495 - Gregorio Stupar [4AD-testamenti]
sono forse originari della zona di Elsane (Jelšane) - Gregorio nel 1492 appare come testimone ad un atto notarile, cinque anni dopo ammalato, nella sua casa in contrada Riborgo, detta il suo testamento, anche Bregono nel 1496 è un testimone, Ursa nel 1505 possiede una vigna in Molendinorum, nel 6/700 non vengono menzionati, nel 1912 Ana e Valerija, frequentano la scuola elementare slovena di s Giacomo, il cognome è ancora presente
1343 - Justus de Sulimbando [alfaDD2- 3]
la vedova Lucia nel 1278 possiede una vigna nella contrada di s. Andrea, Benvenuto nel 1300 paga decime al Capitolo, Justo nel 1335 abita in contrada Mercato, dopo il 1348 non vengono piu' menzionati
1647 - Valentin Sulcich de santa Croce [perticazioni]
Miclau nel 1479 abita nel villaggio di s. Odorico, Martino nel 1545 appare come rappresentante per il paese di s.ta Croce in una controversia con il comune tergestino, per tutto il '600 sono stabili a s. Croce, il cognome nelle forme Sulcic e Sulcich e' ancora presente
Sullich Andrea-di Lucinico, anni 26, calzolaio, nel settembre del 1865 viene condannato a morte per assassinio con coltello in v. Madonnina
1647 - Simon Suppancich della villa di Santo Pellagio [perticazioni]
con varianti : Supançiç (1478) - Supanzich (1686) - Suppancig (1739) - Župančič (1912)
il cognome si rifa' certamente alla carica del "Suppano" dallo slavo " Župan" che indicava il capo villaggio, come cognome gia' attestato nel 1470 nella zona di Aurisina, nel ‘600 sono anche a s. Pelagio, nel 1700 giungono altri dal Cragno (oggi Slovenia), la vedova Caterina nel 1847 possiede casa in v. Majolica. Il cognome e' tutt’ora presente nelle due forme, in Slovenia e Croazia lo si trova nella forma župancich. - vd fondo pg. italianizzazioni
Matteo nel 1564 è uno dei saltari di s. Vito, Maria (nata Goyna), ammalata nel novembre del 1588 detta il suo testamento, suo marito Toma nel 1602 è di guardia alla torre dello Squero, dopo questa data non sono più menzionati
con variante : Xurmani (1464)
giungono dalla Carniola, zona intorno a Vipacco, nel '400 sono già presenti e possiedono vigne e terreni, alla fine del secolo abitano in Cavana ma anche nel villaggio di s. Giovanni di Duino, nel 1775 Agnese lavora come cameriera in casa dei Platner, il cognome non è più presente
1452 - ser vido de susman cittadin terg. [Arenghi]
1775 - Paulo Susman - foresto di Planina- anni 53- da 30 a TS - cattolico- muratore- sposato [Tognana]
con varianti : Xosma (1397) - Sousman (1407)
originari di Villaco (A), gia' presenti nel 1395, nel 1468 entrano nel Consiglio, per tutto il 1500 non vi sono loro notizie, ma nel 1692 Maddalena fa testamento, nel 1740 ne giungono altri da Planina.
1647 - Stefano Sustercich de S. Pellagio [perticazioni]
con varianti : Sonsterzich (1492) - Sustercich (1500) - Soustarcig (1511) - Sustivrech (1590) - Sustarcich (1600) - Susterzich (1643) - Schustersich (1847) - Šušteršič (1912)
dal vocabolo tedesco che indica il calzolaio, Andrea nel 1492 abita nel paese di s. Pelagio, dove li ritroviamo ancora nel 1600, Bartolomeo nel 1775 fa il pancogolo, Bartolomeo nel 1847 possiede casa in v. del farnedo, il cognome Sustercic – Sustercich e' tutt’ora presente, anche in Slovenia nella forma Šušteršic - vd fondo pg. italianizzazioni
Triesto appare tra i firmatari tergestini dell'atto di dedizione al doge nel 1202, poi scompaiono
è probabile che si tratti dei Xuteç (vd)
chi li vuole friulani, chi dalmati, ma Maria vedova di Valone, nel 1431 abita nel villaggio di Borst e possiede due vigne, poi scompaiono fino al sett. 1885, quando Antonio sposa Sofia Butti, ancora Luigi che però nei primi del '900 si stabilisce a Cividale, lavora in biblioteca a Udine e all'avanzata austriaca, fugge a Roma dove negli anni '20 avrà incarichi ministeriali. Il cognome è ancora presente
1397 - petro suab[cancelleria XI] |
1496 - Antonij Suap de sancto Servulo distrettuale Terg.[Arenghi] |
1823 - Mihaelis Shwab - Libro battesimi Dutovlje |
con varianti : Suap (1332) - Swap (1348) - Svab (1505) - Suab (1649) - Swab (1778) - Schwab (1855) - Švab (1912)
tedeschi, gia' presenti nel 1332, Pietro nel 1413 abita in Riborgo nei pressi della torre delle saline, Ambrosio per un debito col vescovo Bonomo nel 1505 mette all’incanto una vigna e un prato in valle, Michele nel 1862 appare come canonico e teologo, nel '67 economo nella scuola di Montuzza, nell'800 abitano prevalentemente a Rozzol e Chiarbola inf., ma anche nel paese di Duttogliano, il cognome Svab e' tutt’ora presente - vd fondo pg. italianizzazioni
famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)
de Saber (1346/54) - Sabian (1618) - Sadicar (1636) - de Sael (1448) - Sayaneç (1406) - Sain (1346) - Salcich (1681) - Sale (1546) - Saleto (1490) - Salinben (1373) - Salvadicho (1346/59) - de Salça (1329) - Samovar (1497) - de Sanco (1588/1647) - Sandron (1686) - Scheichenast (1482/5) - Scocie (1616) - Sdrau' (1672) - de Sandro (1405/17) - de Sanni (1463) - Saper (1603) - Sapon (1326/57) - Saracho (1602) - Sarve (1516) - de Sasich (1324/1383) - Savino (1330) - Sbardella-to (1553/1602) - Sbardolino (1479) - Sborz (1449) - Sbrovada (1396/1403) - Scaletari (1691/1808) - Scarlena (1531) - Scavazamonte (1541) - Scheichenast (1482) - Schinch (1322) - Scoda (1334) - Scoranza (1620) - Scorch (1504) - Scoss (1405/74) - Scovo (1668) - Scrafagna (1322) - Scrage (1486) - Sdraule (1602) - de Secondis (1652) - de la Seda (1532) - Sedlar ( 1495/1595) - Seimas (1495) - Seleyter (1481/1510) - Senez (1638/41) - Senigh (1588) - Sepach (1553) - Serafagne (1328) - de Serafinis (1526) - Serdoz (1647) - de Sero (1512) - Serosina (1616/61) - Serragli (1630/6) - de Serxa (1328/48) - Sessar (1681) - de Sesso (1348) - Sialo ( 1415/1512) - Sicuro (1589) - Sidas (1609) - Siesola (1493/1510) - de Sylula (1602/3) - Symonfeder (1482) - Simuera (1432/67) - Sini (1657) - Sippa (1504/1602) - Sissouca (1667) - de Size (1454) - Sizza (1372) - Smach (1326) - Smerslich (1502) - Smostia (1298) - de Shoez (1495) - Sperandio (1664/88) - Speranza (1371-1496) - Spinola (1568) - Spiron (1542/1602) - Spizzot (1648/85) - Sprigis (1328) - Srek (1569/70) - Steger (1602) - Stoghar (1475) - Straniza (1428/1529) - Stubar (1346)- Stuch (1448) - Surdi (1357) - Subina (1605) - Sucam ( 1685/96) - de Sudi (1492) - Sule (1699) - Sulian (1648/91) - Sutile/o (1348-1691)
Sadnec-Sadnik
il parroco della cattedrale Marco, nel 1789 diventa menbro degli arcadi-sonziaci, nel 1799 abita in piazza s. Antonio, nell'800 vivono a Chiarbola e alla metà del secolo mutano in Sadnik, verranno italianizzati in Sadini
Sager-Sagher
Mateue, giunge da Brema nel 1761, sposa Maria giunta dal Carso ed avranno due figli, lui farà il facchino per il dott. Rossetti, il villico Michele muore a 93 anni nel novembre del 1868, Antonio, Francesco e Giuseppe, nel 1910 hanno ognuno un negozio di alimentari, così come Limpia nel 1924 e come Rodolfo, il cognome è ancora presente in forma "italianizzata" Sagher
de Saitner
Giovanbattista, giunge dalla Sicilia nel 1759, assieme alla moglie Eleonora (nata Fromlacherin e nata nel Cragno), lui è esattore della dogana, Carlo Gaetano nel 1867 docente di lingue e di commercio, lavora come impiegato di banca
Sala
Giovan Battista nel 1799 viene decorato con medaglia d'oro, per volere dell'imperatore, per i servigi prestati con nave al tempo della guerra contro i francesi, Gioseffa nel 1824 gestisce una trattoria in v del Fontanone, Giacomo nel 1910 ha falegnameria in v. Foscolo, Camillo el 1940 è radio-telegrafista, il cav. Paolo è segretario capo delle FF SS, il cognome è ancora presente
- un de Sala, Pietro, di Padova, nel 1316 e 30 è il Vicario civile a Trieste
Salvadori
veneti - Johanne Baptista nel 1713 frequenta il collegio dei gesuiti, nell'800 non vengono menzionati ma Candido nel 1924 ha una macelleria e Elvira una pasticceria, Guglielmo una slumeria, egualmente Pietro, il cognome è ancora presente
Sanson
già presenti nel '700, Pietro nel 1924 vende maglierie e calze, il cognome è ancora presente
Saraff
armeni - Giorgio arriva nel 1766 e lavora come interprete, ha moglie Brigida che arriva tre anni dopo, nel febbraio del 1866 muore il ricco Edoardo, non sono più presenti
Sarti
svizzeri - il muratore Giuseppe, giunge da Lugano nel 1760, Maria nel 1929 ha una gelateria con caffè, il cognome è ancora presente
Sartori
Sigismondo nel 1726 è già membro del Consiglio comunale di Trieste, nove anni dopo è Capitano di Buccari e di Fiume, Luigi nel 1829 lavora alla dogana di Trieste, Gustavo nel 1862 è il Capitano della milizia civica cittadina, nel 1924 Ferruccio ha una sartoria, Gino una salumeria, Costante nel 1940 è un pittore, il cognome è ancora presente
Sartorio
liguri, pare di Sanremo - portavano grani nel nostro porto, attorno al 1775 si fermano qui, Pietro nel 1808 viene ammesso al Consiglio comunale, nel 1828 ha anche la carica di console della Sassonia, saranno tra i fondatori delle Ass. Generali, per matrimonio con una Fontana, acquisiscono la villa che poi prenderà il loro nome, nel 1869 elevati dall'impero a baroni, carica che manterranno anche dopo il 1918, il cognome è ancora presente
Sauli
Gianbattista nel 1799 è già notaio e avvocato, abita nella contrada della muda vecchia, ben presenti per tutto l'800, Emma nel 1924 ha una trattoria, Maria nel '29 una latteria, Pio un officina galvanica, il cognome è ancora presente, ma vedi italianizzazioni
Scaramella
Giuseppe nel 1790 è professore di violino e suona nella cappella civica, nel 1924 a Muggia vive il mestro muratore Antonio, il cognome è ancora presente
NB : per tutto l'800 esistono gli Scaramelli, che credo siano gli stessi sopra, Giuseppe Alessandro nel 1820 è direttore del teatro comunale (poi Verdi), nel '24 è direttore di una scuola privata di musica, nel '61 direttore dell'orchestra di Trieste viene aggregato all'Acc.mia di s. Cecilia, muore nel genn. del 1862, Rodolfo nel 1924 ha una macelleria, Rosa nel 1940 abita in v. Settefontane
Scherianz-Skerjanz-Škerjanc
Maria originaria della zona di Postumia, nel 1775 serve in casa dei Montanelli, Giuseppe nel 1847 possiede casa a Rozzol, Pietro nel 1856 in Guardiella, Amelija e Ivana nel 1912 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo mentre Zofija quella dell'Aquedotto, Giovanni nel 1924 vende mobili, Mario ha una ditta di import-export, Vladimiro nel '40 è barbiere, Antonio un operaio meccanico. Il cognome è ancora presente nelle forme : Scherian - Skerjanc - Scheriani - in Slov : Škerjanc
NB : un Giuseppe nel 1848 è maestro scuola elementare a Gorizia, e credo lo stesso, nel 1855 lo è a Fiume
alcuni vennero italianizzati in : Seriani e Ceriani
Schlembach-Schlemba-Sclemba
il triestino Vincenzo, nel 1799 frequenta il collegio dei gesuiti, Michele nel 1856 posside casa in v del Fontanone, altra in v Chioggia e altra in v Caserma/cordaroli, Francesco nel 1924 vende alimentari, Giovanni carbone, Giuseppe nel 1940 è giardiniere, non mi risulta siano ancora presenti
Scomparini
Antonio giunge da Venezia nel 1750, uno della famiglia nel 1834, impiegato all'Ospedale viene arrestato e incarcerato per malversazioni, poi rilasciato per mancanza di prove.. Maria, moglie del battellante Giuseppe, muore a 21 anni nell'ottobree del 1867, A Eugenio e' dedicata una via.
Ultima discendente della famiglia vive in Argentina e mi ha contattato, ha un sito web dove trovate esposti dei suoi quadri.
Segre '
ebrei, Videl giunge da Vercelli nel 1753, e' maestro di viola, abita in ghetto nella casa sinagoga, Abram Israel muore a 89 anni nel gennaio del 1857, Vitale nel 1867 siede nel consiglio di amministrazione della banca commerciale triestina, il negoziante e ricco Salomone figlio di Jacob Pardo, muore a 96 anni nel novembre del 1875, il cognome e' tutt'ora presente anche accomunato ad altri (Melzi Segre'), a Salvatore e' dedicata una via nel rione di Rozzol
Servadio
l'ebreo Leon, giunge nel 1749 da Senigallia ed e' bottegaio, e' sposato con la goriziana Brunetta, Giacomo nel 1823 possiede casa in v. dell'altana. gli stessi oggi Servadei ?
Sfiligoi
friulani, nel 1750 giungono da Cormons, Antonio nel 1846 è chirurgo distrettuale a Tolmino, il cognome e' tutt'ora presente
Sinibaldi
giungono dal ferrarese, allora stato pontificio, attorno al 1760, sono tutti di mestiere, costruttori di corde, nota e' la loro fabbrica che si trovava in contrada del torrente (oggi Carducci) e che divideva in 2 parti la via. Il cognome e' ancora presente
Sirolla
anche Sirola - Nicolò e Francesco, nel 1786 possiedono barche battenti bandiera austriaca, che portano merci da Fiume provabile luogo d'origine, nell'800 sono negozianti, il cognome è ancora presente
Slataper
giungono dal goriziano, probabile origine slava (vd. slata-zlata = oro), Luca nel 1715 e' rettore del Collegio dei Gesuiti a Trieste, al suo seguito giunge Filippo che nel 1775 e' economo del collegio stesso, Giuseppe nel 1856 dona 100 fiorini per l’erezione chiesa e convento dei cappuccini, il cognome e' ancora presente.
Slokoviz - Slocovich
1736 - Pisino : pre Gregorio Slocovich [arch. di stato]
gia' presenti nella meta' del 1700, forse di Pisino, Francesco Saverio nel 1824 copre la carica di tenente della milizia civica e sarà anche consigliere comunale, Giulietta ed Augusta, nel 1857 sono socie della pia unione istituto Elisabettino di fanticelle, il cognome Slocovich e' ancora presente
Soldan
originari della Svizzera, Andrea che fa' il caffettiere giunge a Trieste nel 1759, il cognome e' tutt'ora presente
Spangaro-Spanghero
1775 - Domenico Spangaro- dalla Cargna- anni 36- da 8 a TS- cattolico- tessaro-sposato con una figlia [Tognana]
Domenico nel 1767 giunge dalla Carnia, e' sposato con Caterina che era di Idria, abitano in citta' vecchia, il cognome e' ancora presente
Spiller
Giuseppe nel 1756 giunge dal Cragno (oggi Slovenia), sara' sensale di farine, Matteo nel 1867 e' pesatore, il cognome e' ancora presente
NB : potrebbe trattarsi di un ramo dei più antichi Spilar/Spillar (vd sopra)
Sponza
1775 - Domenico Sponza-di Rovigno-anni 52-da 4 a TS-cattolico-maestro di squero-sposato [Tognana]
sono di Rovigno e arrivano attorno al 1760, il cognome e' tutt’ora presente ma molti sono giunti nel dopoguerra.
Stantich
1775 - Andrea Stanticg-di GO- anni 53-da 25 a TS - cattolico-porta oglio-sposato [Tognana]
Andrea giunge da Gorizia nel 1750, sposa a Trieste Ursula di Lubiana, il triestino Francesco nel 1775 lavora per la ditta Platner, è sposato con la triestina Francesca e hanno 2 figli, Giuseppe nel 1929 ha una calzoleria
NB : nel 1539 certo Stefano, abita in città e possiede varie vigne, nel 1564 viene citato come Stanta (5D1-atti notarili)
Sterle
Antonio originario di Prem nel 1778 vive a Chiarbola superiore, Pietro nel 1847 possiede casa in v san Francesco, mentre Giuseppe in v. Braineck, Giacomo nel 1864 lavora come maestro spazzacamino, il bandaio Carlo, muore di colera nel settembre del 1867, Riccardo dott. in legge, muore a soli 27 anni nel luglio del 1868, il cognome e' ancora presente
Sturm
Luca arriva nel 1745 da Cothevia (?), poco dopo lo raggiunge la moglie Maria originaria di Cossana, il cognome e' ancora presente.
Sturman
il cognome assomiglia molto a quello sopra, potrebbero essere gli stessi, Vale nel dicembre del 1602 fa la guardia alla torre dello squero, il pescatore Matteo, muore a 49 anni nel 1868. Il cognome e' ancora presente.
Suman
sono gia' triestini nel 1739 quando Jacobo frequenta il Collegio dei gesuiti, ma nel '45 ne arrivano anche da Planina, abiteranno a Servola, il cognome e' ancora presente
Susani-Sussani
il friulano Domenico arriva nel 1735, sposerà Agnesa originaria di Idria, e faranno i bottegai, Giacomo nel 1799 sarà cooperatore della parrocchia della città teresiana, Giuseppe nel 1847 possiede casa in v delle beccherie, il cognome nelle forme Susani-Susanj è ancora presente
Suvich
Giuseppe giunge dall'Ungheria nel 1790 e' un negoziante, Pietro nel 1867 studia per ingegnere edile - il cognome viene italianizzato nel 1926 in Suvi (ma non a Claudio!)
alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero tutte quelle che forse non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia, Veneto e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi.
il triestino Ferdinando nel 1893 frequenta il primo anno al ginnasio superiore, Vittorio nel 1909 il secondo della scuola reale superiore, Ferdinado nel 1910 è pubblicista e scrittore, Giorgio Consigliere aulico in pensione, Mario nel 1913 insegna chimica, storia naturale, matematica, disegno geometrico alla scuola superiore in Acquedotto, Edgardo nel 1940 è presidente del circolo filatelico, il cognome è ancora presente, ma alcuni vennero italianizzati in Sabelli
Saina
Giovanni nel 1910 è il portinaio della banca comm. triestina, Rodolfo è preticante alla contabilità dell'amm. delle imposte, Giovanni forse lo stesso citato, nel 1917 appare tra i prigionieri di guerra in Russia. Il cognome è ancora presente
originari della zona di Vipacco - Gastone nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale superiore, Josip e Marijan nel 1912 frequentano la scuola slovena di s Giacomo, Lidija e Petrina quella in Acquedotto, Stefano nel 1929 vende salumi, Carlo nel 1940 è radio-telegrafista, il cognome è ancora presente
Salem
ebrei - pare giungano dall'Olanda, Raffaele nel 1808 è già uno dei capi della nazione ebraica triestina, avrà numerose cariche tra le quali Consigliere comunale, Vita nel 1841 è già direttore del banco Adriatico di Assicurazione, sarà proprietario di numerose case, commercia anche in granaglie, Renato nel 1893 frequenta il primo anno del ginnasio com. superiore, Enrico Paolo nel 1933, fascista convinto, anti-slavo, viene eletto podestà della città, ma nel '38, dopo le leggi razziali, deve dimettersi, verrà fagocitato nella pubblica amministrazione e dopo ripetute richieste, verrà naturalizzato "ariano" grazie alla madre cattolica
Giuseppe nel 1824 lavora come praticante alla dogana di Trieste, attorno al 1920 vendono calzature, il cognome è ancora presente
ebrei, forse da Padova - il triestino Vittorio nel 1893, frequenta la terza classe del ginnasio superiore, nel 1924 sarà medico, Maurizio già rappresentante nel 1910 nel 1924 è mediatore di farine, Giovan Battista vende alimentari, Giuseppe nel 1940 è medico, il cognome nella forma Salon è ancora presente
già menzionati a Trieste nel 1786, quando Sebastiano, proprietario di una barca da carico battente bandiera dello stato pontificio (per cui non triestino), porta merce a Trieste da Buccari - Margherita moglie del negoziante Vincenzo, muore a 42 anni nel gennaio del 1852, Antonio nel 1856 abita in Chiarbola inferiore, Vincenzo a Scorcola, Clotilde nel 1857 è socia della pia unione istituto Elisabettino di fanticelle, Romano nel 1909 frequenta l'ottava classe della scuola reale superiore, il pittore Edgardo nel 1940 sarà direttore del museo Revoltella, il cavalier Guido invece, scrittore e pubblicista, il cognome è ancora presente
in preparazione
Lodovico nel 1819 ha la carica di "alfiere di vascello" e comandanre di nave, Emilia figlia di Giacomo, muore a soli 5 anni nel gennaio del 1857, nel 1876 fondano una ditta che ritroviamo ancora nel 1940, trattano vestiario, Oscar nel 1910 passa l'esame di maturità alla scuola civica reale superiore, mentre Alfonso nella stessa scuola, insegna matematica e geometria, Ruggero nel 1921 è avvocato, Betty nel 1935 insegna alla scuola Corsi, Elly invece, insegna canto corale, alla scuola Stuparich. Il cognome è ancora presente
veneti - Giovanni nel 1847 possiede ben tre case, nel 1869 sposa Giovanna Ciotti, Pio nel 1856 frequenta il primo corso della scuola reale, Bianca nel 1857 è socia della pia unione istituto Elisabettino di fanticelle, Giuseppe nel 1867 è Consigliere del Tribunale d'appello, Luigi nel 1873 sposa Elvira Heiland, Scipione tra il 1900 e il '09 copre la carica di Podestà
Leon nel 1829 è un sensale di cambio, Alessandro nel 1856 abita in v dell'olmo, Adolfo nel 1865 riceve l'attestato prima classe alla Scuola Reale, Giorgio nel 1929 affitta mobili, nel 1935 è Gran Ufficiale e presidente della sezione industriale, lo stesso Giorgio e sua moglie Gina nel 1962 donano la loro villa Domus Lucis, in scala dei lauri, per opere benefiche. Il cognome mi risulta, non sia più presente
nel 1600 vivono nei territori occupati dai duinesi, solo ai primi dell'800 si ritrovano a Trieste, nel 1847 Bartolomeo, Gio. Biagio e altri, sono proprietari di varie case in città, Mattia di professione remaio, muore a 52 anni nel maggio del 1857, nel 1861 tocca al facchino Giovanni in ospedale a 58 anni, Leopoldo nel 1870 è cappellaio, Giovannina nel 1873 sposa Benco Giovanni, Nicolò nel 1875 fà erigese la casa che poi sarà nota come "casa bizantina", Anselmo nel 1912 insegna geografia e storia alla scuola reale di s Giacomo, Paolo nel '21 è avvocato, Bruno nel '24 fà il pescivendolo, Carlo nel '35 insegna alla scuola Stuparich, il cognome è ancora presente nelle forme : Sardoc-Sardoč, questa ultima forma si ritrova anche in Slovenia
Saridachi
Alfonso, Carlo, Carolina, Emilia, Gioseffa e Milziade, nel marzo del 1864 vengono aggregati al comune, Giorgio nel 1911 frequenta la terza classe del ginnasio comunale, non mi risulta siano ancora presenti
Savio
forse del cividalese - Angelica, figlia da poco nata del falegname Giovanni, muore nel 1858, Anna moglie del sensale Lorenzo, muore a 80 anni nel 1866, lui muore a 76 un anno dopo, Giovanni nel 1924 ha una trattoria e Mario è barbiere, il cognome è ancora presente
probabilmente giungono dall'Istria - in origine alla fine del '700 portavano merci in porto dalla Dalmazia con la loro barca battente bandiera veneta - muore a 56 anni, nel 1814 il commerciante Antonio. Michele, Giovanni, Simeone, Nicolò, Matteo, Leonardo, Liberale commerciano via nave con Istria, Zara, Carlobago e Corfù, il marittimo Sebastiano, muore a 78 anni in ospedale nel 1857, Luigi nato a Parenzo, Domenico e Carlo, nel 1909 frequentano la scuola reale superiore, Domenico e Tullio nel 1921 sono avvocati di patrocinio alla Corte di Cassazione, Francesco nel 1929 ha una trattoria, Bruno una farmacia, Alfredo nel 1940 è segretario del teatro Verdi. Il cognome è ancora presente.
Angelo nel 1829 è avvocato a Rovigno, dove anche abita - Tullio nel 1908 viene eletto come rappresentante di Parenzo alla Dieta d'Istria
Srojavacca
nobili al tempo del Patriarca che nel 1396 li investe del castello omonimo in Friuli, nel '500 cittadini di Udine, nei primi dell'800 un ramo è qui presente, e a Pordenone - sono negozianti, Teresa moglie del bottegaio Antonio con negozio in barriera vecchia, muore nel 1866, a lui nel 1872 rimasto con 3 figli, il comune concede la cittadinanza se però ottiene quella austriaca, il cognome è ancora presente
Scaglia
già presenti nei primi dell'800, Filippo nel 1818 è uno dei benefattori dell'istituto di beneficenza triestino e già nel 1824 è un sensale patentato, Heinrich nel 1856, frequenta la seconda classe della scuola reale, Francesco abita in s.ta Maria Maddalena sup., Giovanni nel 1940 lavora come scalpellino, il cognome è ancora presente
NB : Scaglia, Ferdinando nel 1826 è Capitano e console generale per Illirio e Dalmazia per il regno 2 Sicilie, nel 1854 lo troviamo elevato a barone Ferdinando de Scaglia che sposa a Trieste Anna de Brucker.
Scala
mercanti - già presenti nei primi del '700, il triestino Giuseppe nel 1916 è presente negli elenchi dei militari prigionieri in Russia, Attilio nel 1924 è pittore, Ermenegildo commercia in vini, Giuseppe leviga i marmi, Antonio ispettore capo-forestale nel 1926 viene nominato Cavaliere, il cognome è ancora presente
Scandella
nei primi anni dell'800 vivono nel ghetto ebraico, Pietro nel 1848 è un capitano di battaglione della guardia nazionale, il negoziante Pietro nel 1865 viene condannato a 5 gg di arresto per il fallimento colposo, dopo non sono più menzionati
greci - in lavorazione
Scaramelli
già presenti nei primi dell'800, Gioseffa nel 1818 è uno dei benefattori dell'istituto di beneficenza triestino, Giuseppe nel 1820 è il direttore del teatro grande (poi Verdi), Giuseppe Alessandro nel 1824 dirige una scuola privata di musica, nel '61 già direttore d'orchestra, viene aggregato all'Accademia romana di s.ta Cecilia, morirà l'anno dopo a 83 anni, Rodolfo nel 1924 ha una macelleria, Rosa nel 1940 abita in v. settefontane, Giacomo lavora come bracciante, il cognome è ancora presente
Scheitlin
svizzeri - già presenti nei primi dell'800, Giacomo nel 1818 è uno dei benefattori dell'istituto di beneficenza triestino, sarà proprietario di numerose case, Daniele nel 1828 è un negoziante, nel 1858 muore il negoziante Emilio a 59 anni. Il cognome non risulta più presente
Schifflin
Edoardo nel 1848 è un segente furiere del battaglione della guardia nazionale di Trieste, Vittorio nel 1894 frequenta il secondo corso della sezione commerciale del Nautico, Egidio nel 1924 è dentista, Emilio un costruttore edile, lo stesso Vittorio citato sopra lo ritroviamo nel 1940 direttore Sindacato prov. fascista dei grossisti e import prodotti pesca , il cognome è ancora presente
ebrei - Giuseppe nel 1824 è magazziniere alla dogana di Trieste, Giovanni nel 1894 è maturo all'esame orale del ginnasio superiore, muore di peritonite nel 1897 Ortensia, sposata Ancona, Severin nel 1917 frequenta il Nautico, Giovanni nel 1940 è un ufficiale postale, non mi risulta siano più presenti
infinite le varianti di questo cognome - Andrea e Daniele nel 1856 vivono a Rozzol, Francesco e Giuseppe a Rojan, Marija, Alojzij e Anton, nel 1912 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo, Vittorio nel 1929 ha macelleria, Stanislao alimentari, Elisabetta nel 1940 lavora come gelatiera e Giuseppe è negoziante, negli anni '40 vivono tra Roiano e Barcola, il cognome è ancora presente nelle forme : Svagel - Svaghel- Svagelj - Schwagel - e nella forma italianizzata nel '29 di Svaghi - anche in Slovenia come Švagelj
Tommaso nel 1824 è inserviente alla Cassa civica, Luigi nel 1865 ricave l'attestato di prima classe della scuola civica reale, nel 1900 il cognome muta, la e diventa a, nel '24 Giuseppina vende frutta ed erbaggi, Paolo nel '40 fà il ferroviere e Giuseppe il bracciante, il cognome mutato è ancora presente
giungono dal Tirolo (oggi Trentino), Giovan Battista lavora come avvocato a Trieste e nel 1848 siede tra i banchi del Consiglio comunale, nel '49 e nel '57 riceve due onotificenze imperiali e nel '58, elevato a Cavaliere ereditario gli viene conferito il predicato di Montecroce(1), nel 1867 rappresentante di Trieste al Consiglio imperiale(2), nel 1879 elevato a barone dell'impero, nel '71 eletto membro a vita della Camera alta imperiale, muore a Trieste nel 1885. Onorina Scrinzi nel 1861 sposa il conte Temistocle Sordina, Emma nel 1862 sposa il conte Emilio Alberti de Poja
1) il nome si rifarebbe al villaggio di s.ta Croce, in quanto lui era presidente dell'acquedotto di Aurisina, al quale lui stesso aveva collaborato alla costruzione
2) si dimette l'anno dopo a causa delle tensioni provocate dal partito filo-italiano cittadino
Giuseppe nel 1846 è parroco abitante a Gorizia, Antonio nel 1856 abita a Rojano, Francesco in v Cologna, Giovanni in Chiarbola superiore, Ana, Julija e Marija nel 1912 frequentano la scuola slovena in Acquedotto, nel 1929 vendono sementi, e sono anche presenti a Postumia. Il cognome è ancora presente
NB : potrebbero essere un ramo dei Vever più antichi
Sirotich
Giuseppe nel 1829 è il cappellano di Rizmagne, il ricco artigiano Giovanni, muore a soli 32 anni nel 1868, Anna già nel 1924 ha un osteria, negli anni '40 saranno presenti anche in Istria, il cognome è ancora presente, ma alcuni vennero italianizzati in Sirotti
Sirovich
Teodoro nel 1848 è primo tenente di un battaglione della guardia nazionale, Anna nel 1856 abita in androna della galleria, Carlo nel 1867 lavora in tribunale, Luigi nel 1924 vende carbone, il cognome è ancora presente
Sirza
già menzionati nel 1647 ma erano di Pliscovizza (Pliskovica) ed avevano terreni presso santa Croce, Fortunato nel 1917 frequenta il primo anno del Nautico, nel 1924 Francesco ha negozio di alimentari, Giovanni di vestiario, Andrea figlio di Francesco nel 1940 prosegue il lavoro del padre, il cognome è ancora presente
Stecher
Francesco nel 1829 ha una ditta all'ingrosso nella contrada della fontana della Zonta, un certo L. nel 1869 vende droghe in via s Nicolò, Umberto nel 1909 insegna già matematica, geometria e fisica alla scuola reale. Il cognome è ancora presente
anche località in Austria - Francesco giardiniere, muore a 39 anni nel gennaio del 1852, Antonio nel 1856 abita in Chiarbola superiore, Adolfo nel 1865 riceve l'attestato prima classe alla Scuola Reale, Giovan Battista nel 1869 è Consigliere del Comune, Fortunato nel 1924 è fotografo, pare che il cognome sia ancora presente
Nicolò figlio di Giuseppe, nel 1882 sposa Anna Zaccaria, Paolo nel 1912 frequenta la terza classe della scuola reale superiore, nel '24 troviamo in medico Giuseppe e nel '29 presumo lo stesso Paolo possiede una macelleria. Il cognome è ancora presente
molto probabilmente originari della zona di Aidussina (Ajdovščina), Francesco Martino nel 1824 lavora alla magistratura di Governo, Marija nel 1912 frequenta la scuola slovena dell'Acquedotto mentre Josip e Karel quella di s. Giacomo, il cognome è ancora presente
NB : menzione speciale a Silvia Stibilj, pluri-campionessa mondiale di pattinaggio su rotelle
Giovanni nel 1819 è guardiano d'ispezione al lazzaretto di s. Teresa, dove lo ritroviamo ancora nel '35, Pietro nel 1824 lavora come praticante al Magistrato di Santà nel lazzaretto s. Teresa, nel '35 è già controllore e liquidatore, il cognome pare sia ancora presente
austriaci - il triestino Bruno, nel 1917 frequenta il corso per aspiranti tenenti mercantili al Nautico, nel 1924 assieme al suocero Olimpo Lovrich gestisce il teatro Fenice di Trieste, Bruno è anche il padre del famoso regista Giorgio, nato nel '21, nel rione di Barcola, che ancora ragazzo assieme alla madre vedova Alberta (nata a Zagreb) si sposta a Milano, dove nel 1947 assieme ad altri fonda "il piccolo teatro", muore a Lugano nel 1997, ma le sue ceneri sono riposte nel cimitero di Trieste
in lavorazione
Gianbattista nel 1829 lavora alla Pretura cittadina, così anche Giovanni, Cecilia vedova di Gianbattista, nel 1842 chiede l'assegnazione di una pensione, Eugenio muore nel 1898 di tubercolosi, non mi risulta siano più presenti
Luca citato come povero, muore a 55 anni nel aprile del 1866, Teodoro nel 1909 frequenta la terza classe della scuola reale superiore, Marcela e Marija nel 1912 frequentano la scuola elementare slovena dell' Aquedotto, Rosa nel '29 ha una trattoria, il cognome nelle versioni : Suligoi - Suligoj - Sulligoi è ancora presente - anche in Slovenia come Šuligoj
1739 - Thome Susmel di Cornial [Liber Defunctorum Grozzana]
giungono da Corniale a fine 800, Alberto nato a Trieste nel 1903 si sposerà con Laura Pardi, nel '29 avrà una drogheria, ma pare che si spostino a vivere a Roma e negli anni '50 chiedono di cambiare il cognome
il triestino Jakob nel 1856 frequenta la quarta classe della scuola reale superiore, Giacomo nel 1867 è il perito tornitore per il tribunale di Trieste, Francesco nel 1924 è orologiaio, Giuseppe nel '29 calzolaio, non mi risulta siano ancora presenti
Silvio nel 1867 sposa Eleonora Maffei, Giovanni nel 1909 frequenta la terza classe della scuola reale superiore, forse lo stesso, o omonimo ma proveniente da New York, nel 1917 frequenta il Nautico, come Mario e Roberto di Lussinpiccolo, il cognome è ancora presente
il sensale Ferdinando, muore di male al petto nel 1816, Mario nel 1929 fabbrica acque gazzose, mentre Francesco Mario è orefice, il cognome è ancora presente
Schwarz
Giorgio nel 1819 è sotto-custode delle carceri del giudizio civico e criminale, Antonio è cancellista alla speditura governiale, Eleonora nel 1856 abita a Scorcola, il negoziante Carlo, nato a Trieste, muore improvvisamente a Vienna nel 1864, Anna nel 1924 ha una liquoreria, Antonio vende tessuti e filati, Caterina vestiario, Federico è un sensale di alimentari, Emilio nel 1929 è un rappresentante di fosfato, Giuseppe è un mediatore. Il cognome non è più presente
Swoboda
forse di Lubiana - dallo slavo : libertà - Giuseppe a soli 11 anni muore nel 1855, Gabriela nel 1856 abita in c Spiridione angolo v. nuova, la vedova Anna nel 1872 viene nominata seconda levatrice in ospedale, tre anni dopo sarà levatrice capo in orfanotrofio, Rodolfo nel 1924 ha un import-export di tessuti, il cognome mi pare non sia più presente
nome di quella che viene considerata la città più antica dell'Ungheria - in preparazione
alcuni cognomi dell'800 oggi scomparsi : Sabo, Sabotha, Sabugnac, Saiffert, Sajovitz, Salton, Salvari, Samengo, Samokez, Sander, de Sarbazetto, de Sardagna, Sardona, Serejanni, Sassonich, Saul, Sava, Sawerschek, de Schaller, Schaffenhauer-Neys, Scarich, Schaar, Schallmeiner, Schaub, Schein, Schellander, Schemert, Scheniker, Scherer, Skergat, Schiff, Schiffmann, de Schikh, Schimnovitz, Schiska, Schittnig, Schlechter, Schlesinger, Schlunder, Schmalliner, Schmeid, de Schmidegg, Schöffmann, Schöller, Scholz, Schönemann, Schuller, Schwachhofer, Schweighofer, de Schwind, Scordia, Seebacher, Seiler, Seipelt, Seitz, Sell, Sembianti, Senn, Sennebogen, Sersich, Serzen, Seu, Sgualdella, Sgur, Shiras, Shlembach, Sicuta, Silposch, Simovich, Simundja, Sinsler, Sirzel, Siz, Slapata, Slauz, Smecchia, Smidka, Sofner, Solferini, Somazzi, Sonnemayer, Sortsch, Soster, Sottocorona, Spachholz, Spanler, Spannring, de Spellemberg, Spierer, Springer, Stainberg, Stainelt, Staliz, Starcevich, Strark, Staudacher, Steer, Sterr, Stimpel, Stirn, Stohr, Strojan, Suscha, Swida, Szabo
curiosità :
Saba : il vero cognome del poeta triestino Umberto, era Poli
Sadoch, Saul già nel 1929 commercia in carta
Salvi cav. Guido- 1940 comandante fascista G.I.L. "Comisso" - v Cicerone 6
Sapienza : presenti dopo il 1919
Schifflin Vittorio- 1940 dirett. Sindacato prov. fascista grossisti e import prodotti pesca
Scoccimarro : giungono dal Friuli dopo il 1918, Nicola nel 1928 viene confermato da Roma a guardia di custodia a Trieste, ha moglie e due figli, nel 1938 Maurizio (ab UD) nominato revisore dei conti del ministero di grazia e giustizia - negli anni '40 sono ancora presenti in Friuli (UD) e sono tutti militari
Spadon, proff Giovanni- 1936 fiduciario assoc. fascista della scuola-sezione proff. universitari
Stolfa, cav Guido-1942 comandante gruppo rionale fascista G.I.L. Crena-v Manzoni 8
Suriani, rag comm Giorgio- 1935 Segr. Gen. di Unione prov. fascista dei lavoratori dell'industria -v Coroneo 8
de Szombathely, avv proff Marino-1940 cav. uff. docente - direttore ist. nazionale di cultura fascistaITALIANIZZAZIONI dei COGNOMI
in realtà una forma di italianizzazione era già iniziata a Trieste a metà dell'800, quando il ricchissimo partito filo-italiano aveva acquisito le maggiori cariche cittadine, e aveva inserito nei posti chiave suoi adepti, ne abbiamo prova nelle trascrizioni scolastiche degli alunni di scuola dove troviamo le modificazioni di cognomi prettamente slavi, e persino veneti, già modificati dalla grafia, è arci noto che era già iniziata la propaganda anti-slava ben presente sui giornali sovvenzionati dal partito.
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora essere italianizzati
con l'augurio che in molti ritrovino il loro cognome originale - chi volesse ripristinare il cognome originale può farlo QUI
alcuni cognomi di Trieste italianizzati dal 1919 [per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929]
1919
Sakraischik in Bruni
Sardotsch in Sardo/Sardos
Scabar in Scabardi
Schaffenhauer-Neys in Neisi
Schnidersitz in Siderini
Schwab in Baccolini
Sessich in Merluzzi
Siderig in Scaramuzza
Snidersich in Giordani
Staudinger in Chiaruzzi
Stok in Stocchi
Stroinz in Sereni
1920
Samez in Barison
Sborovaz in Salvi
Soccolich in Castellani
Stipanich in Stefani
1921
Sabbaz in Sabba
Scuka in Sciucca
Sillich in Silli
Simitz in Simi
Soccolich in Castellani
Stanich in Fiumani
Stokov in Stocco
Streinz in Sereni
1922
Schiulaz in Vascotto
Sgrablich in Grabelli
1923
Simicich in Simici
Skorja in Securo
Stefanic in Stefani
Sustersich in Sosteri
Sykora in Sicora
1926
Sabaz in Saba |
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1928 - breve estratto da pag 299 a pag 321
Sandich in Sani - Sadnig in Sadini - Sager in Sacchi - Sahar in Sacchi,Saccari, Saccheri - Sajevic in Savini - Saijna in Saina - Sain in Saina - Samblich in Sambri - Sambugnach in Samboni - Samec in Samese - Samez in Maschietti, Maschiatti - Sanzin in Sanzini - Saversich in Saverio - Saversnik in Saverni - Sbogar in Salvi - Schafer in Severi - Schamanek in Samani - Schenk in Zenchi - Scherianz in Ceriani - Scherl in Scherolli, Scelli - Schiemer in Semerini - Schifflin in Battellini - Schivizhoffer in Sivi - Schloss in Silossi - Schmuckler in Ornati - Schneider/sitz in Sartori - Schorn in Sorini - Schonhardt in Senardi - Schrey in Gridi - Schuller in Sulieri - Schupp in Suppi - Schwab in Sabelli - Schawagel in Svaghi - Schwanberger in Sammonti - Schwigel in Segelli, Sigelli - Sciuka in Luci - Scok in Scocchi - Sedmach/k in Settimo, Senia, Semani - Seifert in Saffi - Sellak in Sella - Senegovic in Di Seneca - Seniza in Seni - Sergas in Sergazzi - Sfetez in Santini, Sferzi, Santi - Sgrablich in Grabelli - Simcic in Simonetti, Semini, Simoncini - Simnovec in Simonetti - Sincovich in Zinco - Sitar in Sarti - Skerbec in Scherbi, Schervini, Scherbini - Skerlavaj in Scherini - Skobrtal in Scoberti - Skocaj in Scoccai - Slade in Dolcetti - Slavina in Salvi, Salvini - Slobez in Solvi, Solvesi, Selvesi - Sluga in Servini - Smillovich in Millo - Smilovich in Semilli - Sosic/ch in Sossi - Sovich in Soffici - Spacal in Spazzali - Staffler in Staffieri - Stalowsky in Staleni - de Stefanowsky in di Stefano - Stein in Della Pietra - Steinbach in Riosasso - Steiner in Dal Sasso - Stocovaz in Stocchi, Stoico - Strajn in Strani - Strauss in Mazzi, Strassi - Struggl in Sturli - Sturm in Stormi - Suster in Callegari, Sutori - Svoboda in Liberi - Swarovsky in Sarocchi - Szabodi in Sabati
alcuni cognomi triestini italianizzati nel 1926-34 in epoca fascista : da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato riportano loro altra origine di provenienza del capofamiglia
NB vennero italianizzati anche i nomi, quasi tutte le donne diventano Maria !
n = nato/a a
ab = abitante a
in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina
già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
Sabec in Sabelli - n Sagoria s Martino | Skorlic in Scorlini - n Esogrande |
Sablich in Sabelli | Skuk in Scocchi |
Sabritz in Sabrini | Sillich in Silleni - n Albona; |
Sajevich in Savini | Simcic in Semini - n Fiume |
Sajina in Saina | Simonich in Simoni |
Saitz in Saitti anche in Satti | Sirsech in Sersi |
Saiz in Sai | Skerianz in Scheriani |
Samblich in Sambri - n TS ab Cusano Milanino | Slade in Dolcetti - n Spalato |
Samez in Maschietti | Slamic in Salmi |
Saver in Severi | Slanovich in Silani |
Scabar in Scabari | Slauz in Rossignoli |
Scabar in Scabardi | Slavc in Salvini |
Schäber in Severi | Slavec in Salvi - n Plescovizza |
Scharl in Sarli | Sliscovich in Sillico |
Scherianz in Ceriani - n Dignano | Slobez/Zlobez in Solvi |
Schiemer in Semerini | Smerdel in Semedelli - uno n a Crenovizze (Postumia) |
Schiep in Sippi | Smerdel in Serdi |
Schlaunich in Sauli - n Ruda | Smertnik in Semerini |
Schleimer in Laineri | Smilovich in Semilli - n Muggia |
Schönhant in Senatti - n Ierierna (Polonia) | Snidarich in Sarti |
Schrey in Gridi - n Lubiana | Snidersic in Del Sarto |
Schmidichen in Fabbrini | Snidersich in Sarti |
Schmidt in Fabretti | Snidersich in Sartori - di TS e altro n Spalato |
Schölle in Selle | Socher in Socchieri |
Schotlich in Scotti | Soderznik in Soderini - n Cilli (Zelje) |
Schottlik in Scotti | Sokol in Zocchi |
Schurk in Scaltri | Sornig in Sorini |
Schuscha in Susa | Sosic/Sosič/Sossich in Sossi |
Schuster in Callegari | Sottich in Sotti |
Schwagheli in Svaghi | Spechar in Specchiari |
Schwanberger in Sammonti | Spilar in Spillari |
Schwarz in Neri | Spincich in Spinelli - n Pola |
Sciuka in Luci | Srebot in Serrabotti |
Scociai in Salti - n Mersane | Stalowsky in Staleni - n Torbole (TN) |
Sebenik in Sebenico - giunto da Gorizia | Stanich in Stagni - n Potravno |
Seberitsch in Severi | Starc in Vecchi |
Secolich in Secoli - n Albaro Vescova' (Muggia) | Starec in Vecchiotti |
Sedlmayer in Semari | Starec in Vecchiet |
Sedmach in Settimo | Steffan in Stefani |
Sedmak in Semacchi | Stefancich in Stefani |
Sedmak in Sabatini | Stefanek in Stefani |
Selan in Sella | Stein in Della Pietra |
Selles in Selli | Steindler in Staineri - n Castantinopoli |
Semolic in Semolini | Stemberger in Montestella - n Parenzo |
Semolich in Semoli - nati a Dolina,Cernizza, Sagrado, Medeazza, Brestovizza | Stepancich in Stefani - n Valmorasa (Istria), altro Alessandria (Egitto) |
Sencig in Senci | Stepanzig in Stefani |
Seniza in Seni | Sticovich in Sticco |
Sessartich in Sessartini - n Salona (Dalmazia) | Stipancich in Stefani |
Sever in Severi | Stock in Stocchi - uno n a Fiumicello |
Sfetez in Santini | Stojcovich in Stoico |
Shröder in Redi - n Fiume | Stoka in Stocca |
Simonich in Simoni - n Cittanova | Stocovaz in Stocchi - n Sterna Filaria (Grisignana) |
Singer in Cantori | Stokovaz in Stocchi |
Sinigoj in Sinigo | Strain in Strani |
Siskovich in Sisti - n Umago | Strenar in Strena - n Pola |
Skabar in Scabri e in Scabardi | Streska in Steccari |
Skerianz in Seriani | Stupar in Stuppari - n Pisino |
Skerjanz in Scheriani | Sulcich in Sulli |
Skerk in Serri | Sulich in Sulligi - n Gorizia |
Skerk in Serchi - n Sgonico | Suman in Sumani - n Bitania-Divaccia |
Skerl in Serli | Sumbera-Lotte in Sumberesi-Sotta |
Skerl in Scheri | Sumberaz-Sotte in Sumberesi-Sotto- n Albona |
Skerl in Serri | Suppancich in Suppani |
Skerl in Scherli | Suppantschitsch in Suppini |
Skerlj in Scherli | Sturz in Sturzi - ab a Udine |
Skerlavaj in Scherini | Sussek in Susa - n Alessandria d'Egitto |
Skocaj in Scoccai | Svab in Savi |
Skokaj in Salti | Svab in Soave |
Skilan in Schillani | Sveverich in Severi |
Skocir in Scozzieri | Szabody in Sabati - n Gorizia |
Skodnik in Scodini | |
AGGIUNTE | |
Sacher in Saccheri | Starec in Starace |
Saiovez in Salvi - n Vuies (Albona) | Stegovec in Stegoni |
Saranz in Soranzio - n Ronchi dei legionari | Steritz in Sterri |
Sawodnik in Savodini - n Gutenstein | Stultus in Stolco |
Scivitz in Sivi - n Volosca | Stupaz in Stoppani |
Scoff in Scoffi - n Lubiana | Sturm in Stormi |
Simsic in Simini | Suban in Subani |
Sincovich in Sinico - n Momiano (Buie) | Suppancig in Suppani |
Sirotich in Sirotti - n Sovignacco | Sussich in Suzzi |
Skerl in Scherolli | Sustercich in Calligari |
Skerk in Serti | Steffich in De Stefani - n Volosca |
Slejko in Secoli - n TS ab s. Agata Militello (Messina) | |
Smillovich in Millo - n Momiano | |
Snasich in Sinasi | |
ecc .. l'elenco continua nei doc. originali visibili ai links sottostanti |
Simsic in Simonetti - n GO ab Postumia
per i Snidersich e i Slobez- vd anche: Z
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
Grazie ad una cortese persona, è visibile, ma anche scaricabile dal web, l'elenco dei cognomi triestini modificati dal fascismo sino al 1929, tratto dal libro : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929 >>>
famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina | |
alcuni cognomi dell'Istria e Dalmazia, italianizzati durante il fascismo | |
NB : sono menzionate solamente le famiglie piu' rappresentative e quelle con maggior riscontro nei documenti del comune
- gli emblemi araldici della fam Sabadin, dei Soldaneri e i Soranzo, sono tratti da doc. di Venezia, non e' certo che usassero gli stessi a Trieste, quello dei Seccadenari da pietra tombale nella chiesa di s. Francesco a Muggia
- gli stemmi araldici piu' sono elaborati, piu' sono recenti
-le sigle all'interno delle parentesi, si riferiscono al documento da cui e' tratta l'immagine, da catalogazione dell'archivio diplomatico
-chiunque possedesse notizie documentate in merito alle famiglie in questione, e volesse condividerle, puo' contattarmi attraverso l' email
pagina aggiornata marzo 2024