NB ; molte delle famiglie tergestine plebee, divennero nobili con il loro ingresso nel Consiglio comunale, condizione per essere ammessi, ma si trattava di un titolo "casereccio", e spesso dovuto a causa dell'assottigliarsi delle file dei vecchi patrizi cittadini che lasciavano posti vacanti negli scagni, cio' non toglie che, diverse ebbero poi il titolo conferito (per meriti particolari) dall'impero.
ricordo agli smemorati, che tutte le datazioni ante 1919, si riferiscono alla città facente parte dell'impero Autro-Ungarico
Dopo il 1918, il patriziato triestino non venne riconosciuto dall'Italia in quanto considerato austriaco, tranne quelli dei filo-italiani naturalmente.
i cognomi multipli della stessa famiglia riportati, sono la trascrizione originale delle varie versioni trascritte nei documenti, errori di fonetica o di interpretazione dei suoni, che in molti casi diedero origine a rami della stessa famiglia ma con cognome diverso, tutto peggiorò con l'italianizzazione forzata. I nomi personali, già nel 1800 vengono italianizzati, o come si diceva allora "latinizzati", ecco il perchè gli appartenenti a famiglie tedesche, slave, boeme, greche, ecc .. appaiono nel documenti scritti in italiano, con nomi chiaramente diversi dall'originale. Così un : Albrecht diventa Alberico, Friedrich diventa Federico, Joseph diventa Giuseppe, Ludwig diventa Lodovico ecc ... (le varianti del cognome riportate, hanno a fianco la prima datazione in cui le ho trovate scritte)
molte famiglie viventi sul Carso attorno alla città, possono sparire dalle documentazioni comunali, a causa dell'occupazione di vasti territori di Trieste, da parte dei duinati, poi conglobati nella contea di Gorizia, e riapparire poi in tempi più recenti.Molte famiglie giunte dopo il 1500 dal Friuli, in realtà sono di origini venete, là instauratesi dopo la presa di Venezia (1420) di tutto il Friuli (tranne Pordenone e Gorizia)
con le italianizzazioni operate nel ventennio, si crea il caos nella ricostruzione familiare, le omonimie dilagano, se alcuni cognomi sono creati a fantasia dei legislatori, la gran parte sono gli stessi di altre famiglie già presenti o di altre giunte dopo il 1919, così risulta facile confondere i vari rami,per aiutare nelle ricerche, a fine pagina ho inserito la gran parte delle modificazioni apportate
le immagini sono tratte da documenti originali dell'epoca
le lettere e cifre tra parentesi, si riferiscono alla catalogazione nell'archivio diplomatico bibl. Hortis
con varianti : Macklick (1775) - Macklich (1775) - Machlig (1818)
gia' presenti nel 1700, bottegai, forse originari del circondario, nel 1870 Felice e Carlo, figli di Orsola, sono membri del Consiglio cittadino, l'ing. Antonio Vittorio, dal 1946 al '55, è presidente del I.A.C.P. Ater di Trieste, forse il cognome e' ancora presente (?)
1501 - Martino magagna cittadino e abitante tergesti [vicedomini] |
1647 - Mathia Magagna de Santa Croce [perticazioni] |
presenti nel 1470 in citta', nel ‘500 alcuni si trasferiscono nel paese di s. Croce dove nel ‘600 sono anche Suppani, e dove lentamente il cognome si slavizza, sono ancora presenti, anche nelle forme Magaina, Maganja.
Gregorio, che nel 1506 abita ed ha ospizio in città, viene citato come "Letin", ma nel 1512 una nota (V. 51), ci dice che era cognominato Magagna, era anche esecutore testamentario di Anica vedova di Martino Magagna.
Da ricordare in questa famiglia il fotografo Mario, 1916-2007, sono note le sue raccolte fotografiche di notevole importanza per la storia locale. foto a lato
1715- Antonio Magnaron [archivio di stato]
con varianti : Magnarono (1629) - Majaron (1699) - Magnaroni (1775) - Majaroni (1775) - Maieron (1864)
nel 1629 abitano in piazza vecchia, Pietro nel 1680 vanta crediti, era cerusico pubblico, Giovanni era sposato con Susanna Scussa e nel 1685 vivevano in Cavana, Antonio nel 1699 è Rettore del collegio dei Gesuiti, lo segue nel 1713 Francesco. Altro Francesco nel 1835 è tra i donatori all'istituto dei poveri di Trieste, nel 1864 sono ancora presenti
1816 - muore Andreas Maitzen cappellano di Caslje [Liber defunctorum]
con varianti : Mayzen (1601) - Maizen (1663) - Maitzen (1829)
gia' presenti nel 1500 con Gregorio, Antonio e Hiernei, nel 1602 citati come militi di guardia alle torri cittadine, il cognome e' tutt’ora presente.
1775 - Pietro Mayer-di Trieste- anni 38-cattolico-Capitano del porto- sposato [Tognana]
con varianti : Majer (1533) - Mayr (1757)
sono la stessa famiglia, tedeschi, presenti gia' nel 1584 quando Johanne fa il traduttore di tedesco in citta', nel 1700 ne giungono molti altri anche dall’Austria e Germania, Giovanni nel 1808 viene ammesso al Consiglio cittadino, il cognome e' tutt’ora presente. Sussiste altra fam omonima ma di religione ebraica.
- nobili
d.no albizo de malaspinis civi Tergestis - 1322 [vicedomini]
antica famiglia ligure gia' nota nel X° sec., furono Signori di Massa e di Carrara, ebbero feudo anche in Sardegna e Ascoli Piceno, sono gia' presenti a Trieste nel 1300, sono tutti prestatori di danaro, ovvero banchieri, provengono dalla Toscana, dopo il 1350 non sono piu' presenti, uno di loro nel 1466 e' a Pirano.
- vero cognome Achaciis anche Agaciis - nobili
1335 - domine bille Malatesta [V. 11]
secondo il Sansovino, erano tedeschi, furono Signori di Rimini per piu' di 300 anni, Signori di Cesena-Cervia-Fano-Pesaro-Ancona-Senigallia-Recanati-Jesi-Osimo-Ascoli, furono a capo del partito guelfo, saranno inoltre alle dipendenze di Venezia con i loro eserciti, presenti a Trieste gia' nel 1300 giunti da Firenze, anch’essi prestatori di danaro, ovvero banchieri, giungono dalla Toscana e da Bologna, nel 1413 sono ancora presenti.
1602 - pietro malgranello (firma originale) [testamenti]
presenti tra il 1330 e il ’50 con Almerigo, forse originari di Chioggia, poi per un periodo spariscono, sembra trasferiti a Capodistria dove sono presenti ancora tra '400 e '500, nel 1435 sono nuovamente citati a Trieste, nel 1468 elevati da plebei a nobili, Giovanni nel 1557 e' a Vienna a trattare per il commercio del frumento tra Trieste e il regno di Napoli, nel 1630 viene menzionata Marzia l’ultima della famiglia, rimasta vedova.
nel 1202 D.(?) appare tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge Dandolo, poi scompaiono
nel '500 vivono nel paese di Roditti (Carso), Antonia moglie di Thoma, nel 1541 compra una braida in contrada Cadini, non più presenti nelle carte comunali, riappaiono nel 1824 quando Ignazio è scrivano alla dogana, Giuseppe muore a 65 anni nel 1855, Il cognome è ancora presente
NB : da non confondere con i Male (vd fondo pg)
presenti nel 1350, saranno poi alle dipendenze del Doge di Venezia (insomma .. dei traditori), nel 1409 sono ancora citati.
Se qualcuno mi spiegasse perche' a loro e' dedicata una via cittadina, sarei veramente felice.
1530 - ser francesco de mansonibus [V]
con varianti : Manzono (1470) - Manzuoi (1477)
originari di Sculino presso Bergamo, commercianti presenti dal 1470, abitano in Riborgo, nel 1543 citati gli ultimi, Francesco e la moglie Lilia che vendono case e possiedono un forno in Cavana. Nel 1699 entrano nel Consiglio di Parenzo.
NB : nel 1326 certo maestro cerdone Manzoni, possiede casa in c Mercato, unica sua citazione e non sò se appartiene alla stessa famiglia.
1531 - Nicolaj de manzolis de Insula notaio pubblico [vicedomini]
con varianti : Manzoli (1495) - Manzuol (1547) - Masizuol (1650) - Manzioli (1847)
potrebbero trattarsi degli stessi Manzoni, anch’essi sono originari di Bergamo e nel 1450 sono gia' qui, nel 1500 e ‘600 ne giungono anche da Isola d’Istria dove sono notai, si imparentano con i Marenzi, nel 1700 non sono piu' citati, ma Giacomo nel 1847 possiede una casa in via dell'ospitale.
1494 - johanna moglie ser baldisser de marafono [testamenti]
con varianti : Maraphoni (1451) - Marafin (1583)
giungono da Prosecco, ma dai nomi non si direbbero slavi, Domenico muore nel 1444, Baldassar che nel 1468 viene inserito nella lista dei plebei ammessi al Consiglio (anche Antonio), abita in Spocavilla, diversi di questa famiglia subiscono processi per percosse, ultimo nel 1583 il marinaio ser Jacomo.
Giovanna nel 1667 detta il suo testamento, Antonio possiede un pielego (barca da carico) che porta merci da Fiumicello a Trieste, Caterina vedova del rigattiere Francesco, muore a 75 anni nel 1855, il cognome è ancora presente
NB : nel 1775 è presente anche il giovane Marani Domenico, originario di Cormons, che abita in casa con Civrani Francesco, nel 1868 muore il trafficante Francesco. Il cognome oggi non è più preente
1362- marino q. Jurxe marangoni [Cancelleria 7]
ovvero falegnami, citati solo con il nome, sono diffusissimi nel 1300, giungono dal padovano, dal Friuli, da Venezia, da Treviso, e Matheo da Sansepolcro in Toscana, nel '500 anche da Milano. Nel 1600 lo ritroviamo come vero cognome, Francesco nel 1602 frequenta il collegio dei gesuiti, la vedova Elena nel 1775 abita in casa di sua proprietà, in città vecchia. Giuseppe che oltre al cognome, accomuna anche il mestiere, giunge da Udine nel 1757, Francesco nel 1799 insegna nella scuola di lingua italiana e abita in piazza della pescheria. Il cognome è ancora presente
1648 - Michel Marchisetti [perticazioni]
con varianti : Marchisetj (1536) - Marchesetto (1610)
giungono da Bergamo attorno al 1500 e poco dopo entrano a far parte del Consiglio, si imparentano con le famiglie piu' in vista della citta', nel 1600 prestano soldi all’arciduca Ferdinando che li eleva ad Esattori arciducali, e naturalmente anche nobili, sono spesso allievi e maestri nel Collegio dei Gesuiti, il nobile Lorenzo, nel 1824 e' priore e direttore del Lazzaretto nuovo (Roiano), nel 1861 muore a 45 anni Luigia vedova di Alessandro, era nata de Ottenfeld, nel 1926 muore il prof. Carlo, gia' direttore del museo di storia naturale e dell'orto botanico, forse ultimo della famiglia. Esiste famiglia omonima ma giunta dopo il 1700 da Treviso e di umili occupazioni.
A questa famiglia e' dedicata una via cittadina.
florio de marcheta (Cancelleria 8)
Justo nel 1318 paga le decime al Capitolo di Trieste, nel 1334 abita in Cavana nei pressi del torchio, Odorico muore nel 1405, Florio muore nel 1400 e lascia la moglie Clara che nel 1422 prende in affitto una vigna a Calvula, dopo questa data non vengono piu' citati
1399 - ser matheo de marcossa [alfaDD2-11]
1525 - ser Jo(hanne) marcossa [vicedomini 55]
con varianti : Marcousa (1336) - Marcouxa (1359) - Marcoxa (1395)
forse il cognome trae origine dal nome del loro primogenito, che e' anche diacono tergestino, gia presenti nel 1300, Nicolo figlio del fu Francesco, nel 1425 viene processato per falsificazioni ecc..., verrà condannato all'amputazione della mano, Zaneto già membro del Consiglio, nel 1524 citato per l’ultimo
- nel 1525 un Marcusa risiede a Comen, famiglia che poi nel '900 ritroviamo a Trieste ed è ancora presente
1775 - Michel Marcovich-foresto di Carniola- anni 30-da 10 a TS- cattolico- facchino- sposato con figlio maschio [Tognana]
presenti nel 1617, forse di Prosecco gia' nel 1500, nel 1867 uno della famiglia possiede una fabbrica di carte da gioco, in via dei Capitelli, il cognome e' tutt’ora presente.
- nobili
1715 - Ill.mo D.no Francisco Leopoldo de Marinelij [Libro dei Consigli]
tra il 1300 e il 1316 esistono a Trieste due de Marinelli, ma non saprei se possono essere della stessa famiglia, per gli scrittori veneti, sono di Bergamo e negozianti di lana anche in Spagna, pagano caro in danaro l’iscrizione alla nobilta' veneziana, nel 1700 Carlo VI° concede loro titolo e stemma erditario, Leopoldo nel 1715 e' Logotenente di Trieste, Francesco che era esattore, nel 1735 viene arrestato e condannato a una forte multa per mala amministrazione, perde la carica, Antonio nel 1867 e' imbalsamatore e armaiolo. Il cognome Marinelli esiste ancora, ma non credo sia la stessa famiglia.
1550 - Juvam Marovich [codice Piccardi]
croati, Juan nel 1545 e' rappresentante del villaggio di santa Croce nella controversia col comune di Trieste in merito al pastinare, nel 1760 arriva un Marovigh dalla Stiria, il cognome anche nelle forme Marovig, Marovic e' tutt'ora presente, anche in Croazia
NB : da non confondere con i Maronich
1395 - q. sercius de Marxe (Cancelleria 10)
alcuni vengono anche detti Goveda (bovini)
con varianti : Marsa (1300) - Marsse (1386) - Marxe (1395)
gia' presenti prima del 1300, nel 1400 si ritrovano anche nel villaggio di Prebenico, nel 1531 appare l’ultimo, ma potrebbero essere gli stessi de Marsilio (vd sotto)
Marse Anna nel 1924 paga le tasse per una macelleria
con varianti : Marsilij (1325) - Marsilys (1595) - Marsilli (1850) - Marsili (1865)
Domenico nel 1316 paga le decime al Capitolo della cattedrale, Satiello figlio di Johanne, viene citato in un doc. nel 1325, nel '400 non vengono menzionati ma Marsilio (nome) appare nel 1595 come testimone ad un atto notarile, scompaiono nuovamente per tutto il 6-700, per riapparire nell'800, il cognome nella forma Marsilli è ancora presente
con varianti : Martelanz (1829) - Martelanc (1912) - Martellanz (1929)
gia' presenti prima del 1700 nella zona di Barcola, dove Matio nel 1795 ha la carica di Suppano, Gasper nel 1869 editore della rivista in lingua slovena Jadranska Zarja (alba adriatica?), nel 1867 la famiglia di Barcola è colpita dal colera che ne ucciderà diversi, Giovan Maria nel 1877 viene nominato parroco di Prosecco, i Martelanc - Martelanz sono ancora presenti
nel 1624 Francesco frate dell'ordine di Minoriti, è presente in palazzo vescovile, Giuseppe nel 1690 detta il suo testamento mentre Sebastiano lo fà nel maggio del 1700, Livio nel 1924 ha una rivendita di vino, il cognome è ancora presente
- nobili
1648 - Donato Martena di Trieste [perticazioni]
gia' presenti prima del 1600, sono mercanti, Matteo nel 1603 compra un magazzino in Cavana, imparentati con i della Porta e i Cragniz, alla fine del ‘600 abitano in Malcanton, possiedono terreni a Polaz presso Monfalcone, nobili con dipl. 30/6/1611 a Graz, pare siano originari di Liso, presso Napoli.
1359 - Pere de marticha civi tergestis (Cancelleria 5)
già presenti all'inizio del 1300 dopo il 1359 con Pere, scompaiono dai documenti
1334 - ser nicolao de martinello [vicedomini XI]
gli storici del 1500 li danno da Cesena, nel 1569 aggregati al Consiglio di Padova, nobili a Venezia nel 1646, ma sono presenti numerosi a Trieste gia' nel 1300, dopo il 1370 non sono piu' citati, è probabile loro spostamento. Nel 1772 giunge da Udine, Francesco, maestro di scuola e' sposato con Camilla, anch'essa di Udine e bidella, la vedova Careina, nel 1847 possiede casa in v. Donota, Giovanni nel 1867 e' cassiere del dazio.
1648 - Marco Martinzich de Gropada [perticazioni]
con varianti nell'800 - Martincic - Martinčič
varie le forme di questo cognome, sono forse di Gropada, presenti nel 1600. E' possibile che il cognome si modifichi in Martincich, cognome oggi presente anche in Slovenia e nella forma Martinčić in Croazia
1329 - ser amizo masclo [cancelleria]
dall'agg. "maschio-maschile"(1), gia' presenti nel 1270 come notabili imperiali, sono quasi tutti notai e tutti con alte cariche comunali, nel 1423 vengono citati per l’ultima volta.
Andrea Masculo nel 1333 è vescovo di Scardona (Dalmazia)
1) - vd. P. Merku, onomastica tergestina nel trecento
- nobili
1395 - domenico de maxarys [alfaDD2 - 10]
con varianti : Masar (1300) - Masario (1316) - Maxeris (1324) - Massaris (1333) - Masarj (1342) - Maxiaris (1343) - Massaro (1735)
il cognome e' acquisito dalla carica del “massaro” ovvero il governatore di terre, spesso del vescovo, la prima menzione si ha gia' nel 949 d.c., nel 1382 sono membri del Consiglio cittadino, e nel 1817 ne fanno ancora parte, il ricco possidente Bartolomeo muore a 74 anni nel marzo del 1852.
1328 - ser leonardus de matelda [V. 4]
con variante : de Mateuda (1322)
ben due della famiglia nel 1202 tra i firmatari dell'atto forzoso di dedizione ad doge Dandolo, vivono in Cavana, Arpolo figlio di Leonardo, nel 1333 presenta una supplica per erigere una cappella nella cattedrale con dentro un altare alla Maria Maddalena, dopo il 1350 non piu' citati.
NB : da vari incroci da approfondire, potrebbe trattarsi della stessa famiglia Baiardi
1520 - Justi de mathio [vicedomini]
con varianti : Matheo (1413) - Mattei (1437) - Matio (1441) - Mathio (1513) - Mattheo (1587)
gia' presenti nel 1300, abitano in contrada Castello, Francesco nel 1546 e' precone del comune, Camilla nel 1603 aveva casa in contrada Portizza de Cavana, il cognome de Mattio e' tutt’ora presente.
- nobili
1368 - d.ni francischini maureceni [Cancelleria vacchette 2]
con varianti : Mauroceno (1324) - Maureceno (1329) - Maureçeni (1348) - Moresini (1449) - Morexini (1539)
alcuni storici veneti li dicono di origine Morlacca, altri li dicono ungheresi (NB: l'Ungheria era Signora di Croazia e Dalmazia)
1395 - , sono a Venezia gia' nel 960, oltre che importanti cariche per la Serenissima daranno anche 4 Dogi, Marino e' noto a noi in quanto nel 1289 assedia con l’esercito veneto Trieste, fuggira' poi all’arrivo dei rinforzi, sara' incarcerato e morira' in prigione a Venezia, sono comunque varie volte Podesta' a Trieste, anche in tempo di pace, saranno negozianti e vivranno in citta' fino al 1400, nel 1539 sono nuovamente qui, nel 1854 sono ancora membri nel Consiglio cittadino.
Martino nel 1586 appare come testimone ad un atto notarile, vivono nei villaggi del Carso ma nel '700 Francesco vive in città, Antonio muore nel 1855 e Maria nel 1864 a 81 anni, Gioseffa nel 1864 a soli 25 anni di colera, nel 1924 Benedetto è calzolaio, Francesca e Francesco, vendono legna, Giuseppe ha una rivendita di tabacchi e Giusto alimentari. Il cognome è ancora presente - nel 1929 alcuni vengono italianizzati in Mauri
1775 - Luca Mauro - di Bolugnez-anni 40-da 20 a TS-cattolico- facchino- sposato con una figlia-abita in casa sua [Tognana]
gia' presenti da prima del 1300, probabilmente veneti, Jacobo nel 1377 è un giudice cittadino ma per Venezia che occupa la città, nel 1500 non sono piu' citati, ma a Venezia sono conosciuti, nel 1700 ricompaiono come salinari, nella seconda meta' del 1800 sono commercianti, nel '900 sono molto presenti a Muggia, il cognome e' tutt’ora presente.
- nell'aprile del 1857 giunge a Trieste da Udine la contessa E. che soggiorna all'Aquila nera.
1588 - magistro Jacobo Mauser [V. 78]
1648 - Giacomo Mauser habitante in Trieste [perticazioni]
con variante : Mouser (1522) - Mauserer (1587)
chiaramente tedeschi, Tomasio nel 1522 prende in affitto casa in c. Reine, sono muratori, nel 1669 possiedono un bosco di roveri a Rozzol, il cognome e' tutt'ora presente
1359 - blasius de mavero [alfaDD2 - 6]
in origine era un vero e proprio nome (forma slava di Mauro), gia' presenti nel 1350 con Blasco, Zaccaria nel 1867 copre la carica di Procuratore di stato presso il tribunale provinciale, alla fine dell'800 sono presenti anche a Curzola poi spostatisi a Trieste, nel '900 presenti anche a Corgnale e Muggia, a tutt’oggi sono ancora presenti
anche Mezerich, Antonio viene condannato ad una multa nel 1588, nel 1620 tre della famiglia sono alunni del collegio dei gesuiti, con Girolamo che nel 1685 detta testamento, scompaiono dai documenti
con varianti : Mazarol (1514) - Mazzarolla (1648) - Mazzarolis (1773) - Mazzarolli (1826) - Mazzarol (1924)
1794 - Valentino Mazzarolis - cappellano ad Auber [Libro battesimi Avber]
Gli scrittori veneti li dicono originari di Trieste, patrizi di Venezia nel 1229, nei nostri documenti appaiono appena nel 1514, quando Matteo viene processato per percosse, Giuseppe nel 1773 e' il curato nel paese di s.ta Croce, Giorgio nel 1826 è il catechista della scuola elementare in Crosada morirà nel 1868 già in pensione, nel 1855 muore Teresa moglie del caffettiere Domenico, Giuseppe nel 1928 è funzionario della Pretura cittadina, il cognome e' tutt’ora presente.
1512 - paulo mediza [V. 51]
presenti gia' nel 1497 quando Antonio di Prosecco ammalato detta il suo testamento, presenti nel '500 a Rizmagne e viventi a Trieste, il cognome e' tutt’ora presente.
Mathia nel dicembre del 1602 è di guardia alla torre Beccheria, la mandriana Maria, nel 1778 vive a Rozzol, Michele nel 1799 è facchino alla dogana, Rudolf nel 1912 frequenta la scuola slovena di s. Giacomo mentre Marija quella dell'Acquedotto, il cognome è ancora presente
1647 - Giacomo Marcandel di Comen [perticazioni]
mercanti, giungono da Comeno, presenti gia' nel 1600, commercianti e contadini, imparentati con i Lischotin di Lubiana e i Perelli, il cognome e' tutt'ora presente
con varianti : Mercatellis (1428) - Marchatellis (1728)
Federico giunge da Padova, nel 1424 e' rettore degli scolari della citta', abita in Cavana, venne accreditato al comune da Marsilio de Carrara, saranno notai, Cancellieri del comune e Consiglieri, l'ultimo Antonio nel 1728 viene citato per un credito.
Menega che abita nella contrada di Riborgo, nel 1692 detta il suo testamento, lasciando erede il marito Paulo, Andrea nel 1696 è iscritto nel libro del comune come mal pagatore per non aver saldato una multa, la vedova Agnesa nel 1775 abita in città vecchia, il cognome non mi risulta sia più presente, pare in Friuli
1774 - Gregorio Merlak [Liber defunctorum Idria]
citato Andrea nel 1649, Jacobo nel 1771 e' suppano di Servola, vivono anche a Idria, il falegname Giacomo, muore a 40 anni nel novembre del 1861 in ospedale, altro Giacomo nel 1867 e' perito in vini per il tribunale, sono ancora presenti in tutte due le versioni
1399 - matei de merlin [alfaDD2 - 11]
il primo nel 1303 giunge da Cremona, numerosissimi nel 1400, dopo il 1510 non sono piu' citati, ma il cognome Merlin e' oggi presente, non saprei se sono gli stessi.
con varinte : Merzio (1746)
Lucia nel 1677 detta il suo testamento, Vincenzo nel 1698 è chirurgo, Gasparo e Jacobo nel 1699 frequentano il collegio dei gesuiti, il primo lo ritroviamo nel 1746 già primo chirurgo della citta mentre Giuseppe è il secondo. Credo che i Mersi e i Merzi di oggi, siano la stessa famiglia
1648 - Juan Mervez Duino [perticazioni]
già presenti agli inizi del 1300, nel 1546 Jvano di santa Croce, viene accusato di pastinazione, cosa proibita, Juan di Duino nel 1647 possiede terreni nei dintorni della città, dopo non si ritrovano nei documenti, pare si spostino nel territorio sottoposto a Duino
NB : nei primissimi anni del 1800, troviamo i Mervich trascritti anche come Merviz, potrebbe trattarsi degli stessi sopra, la forma Mervich è ancora presente
1326 - ser mathias mesaltus q. ser daynesy mesalti [vicedomini I]
con varianti : Mesaldo (1300) - Mesalto (1301) - Mesauti (1331) - Mesaldi (1437)
gia' presenti nel 1200, hanno spesso alte cariche comunali, Bergogna nel 1301 possiede casa in c. Mercato, Nicolo nel 1377 viene rimpatriato dopo essere stato messo a confino da Venezia che aveva occupato la citta', altro Nicolo viene impiccato durante la rivoluzione del 1468, Mesalto nel 1508 e' tra i triestini che sono a Venezia a chiedere la riduzione della taglia imposta alla citta' per evitare il sacco.Si imparentano con i Baseio, i Cadulo, i de Cipriani, i Belli, i Burlo, i de La Mota, i de Galvano, gli Argento, nel 1500 non vengono più citati
1700 - Gioanni Mesgez - Giorgio Mesgez [testamenti]
con varianti : Mesgerz (1775) - Mesgez (1775) - Mesgec (1909) - Mesgetz (1924) - Mesghetz (1924)
dal vocabolo tedesco che significa macellaio, citati già nel 1672 con Martin, numerosi nel '700 ma nessuno è un macellaio, nei primi del '900 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo, sono a tutt’oggi presenti.
- nobili
originari di Cormons, sono presenti dal 1701, quando il barone Giacomo diventa frate dei capuccini in questa citta' , nel 1721 muore Johanne Antonio che e' vescovo di Trieste, segue a ruota per elezione, suo fratello Luca Sartorio. Il conte Giorgio, dal 1803 ha la carica di Ciambellano di Corte, il conte Egidio nel 1914 abita a Medea.
1587 - Matthia Mettes [V. 78]
1648 - Martin Mettes de Rizmegna [perticazioni]
Nel 1526 abitano a Rizmagne, poco dopo alcuni si spostano a vivere in citta', in Sporcavilla, imparentati con i Mauser, Bonazza, Colombin, nel 1864 muore Maria moglie di Antonio.
1647 - Mathias Meula di Corgnial [perticazioni]
con variante : Mevla (1912)
gia' menzionati nel 1400, sono originari di Corgnale, la casalinga Maria nel novembre del 1878 muore a 78 anni, il cognome e' tutt'ora presente (la versione Meola e' attribuibile alla stessa famiglia, vd italianizzazioni)
nel 1400 e' usato come nome, chiaramente slavo, solo nel 1500 diventa un cognome, la vedova Maria muore nel 1864 a 95 anni, Michel nel 1870 viene menzionato come possidente, Maria dal 1927 è guardia carceraria a Trieste, il cognome e' ancora presente.
NB : Miclau-v e' la forma slava del nome Nicolo'
NB : il nome Miclau, si attesta come cognome già nel 1400, quando vivono ad Opicina, nel '700 ancora menzionati, inoltre derivano i cognomi Miklautschitsch (1847) - Miclaus (1870) - Miklaučič (1913)
Juri di Samatorza, nel 1476 possiede una vigna in contrada Moncolano, poi spariscono dai documenti, provabilmente in quanto conglobati nella contea di Gorizia, ma nel nel 1814 muore Gioseffa che era sposata con il maggiore di marina Francesco Perthold de Zähringher, 1858 muore Emilia moglie del sensale Bartolomeo, che la seguirà nel 1864, il cognome Mikolic è ancora presente
NB : da non confondere con i Micoli, presenti a metà del '700
1647 - Lorenzo Micula, Basuizza [perticazioni]
e' una localita' in Transilvania, ma e' anche il cognome di ebrei askenazi, noto dall'XI sec., quando per sfuggire alle persecuzioni, si spostarono in vari paesi dell'est Europa. Mathias nel 1334 possiede vigna, altro originario di Cherso, nel 1546 subisce un processo, Lorenzo di Basovizza nel 1647 possiede terreni nel territorio. Il cognome nella forma slava di Mikula, e' ancora presente
Demetrio nel 1834 è membro delle commissioni agrarie di Budua nel distr. di Cattaro
a cavallo tra 500 e '600 vivono a Gropada, Johanne nel 1606 viene processato a Duino come incendiario, Gioprgio nel 1631 detta il suo testamento, poi scompaiono dai nostri documenti, ma oggi il cognome è presente
NB : pare che non siano gli stessi Milcovich presenti nell'800
1648 - Marin Milich della villa de Sgonich [perticazioni]
con varianti : Millich (1525) - Milič (1912)
Il veneziano Marin Sanudo ci racconta di un certo Alia Milich che era un condottiero turco in Croazia nel 1499 - nel 1525 sono presenti a Sgonico e a Repen, nel '600 anche a Rizmagne, nel '700 in citta', Luca dal 1795 è suppano di Guardiella, Maria nel 1847 possiede casa il via barriera vecchia, Antonio in v. pescheria vecchia, Zvonimir nel 1912 frequenta la scuola slovena di s. Giacomo, Marija e Olga quella dell'Acquedotto, Ottavio vivente in Gretta nel 1929 viene italianizzato il cognome in Millo, il cognome originale e' tutt’ora presente.
- nobili
1754 - Agostino Miller [testamento fam Argento]
tedeschi - Giovan Francesco nel 1691 e' vescovo della citta' (vd p. vescovi), Vito Ignazio nel 1720 è già membro del Consiglio comunale, per tutto il 1700 hanno varie cariche imperiali, Gioseffa nel maggio del 1866 giunge da Vienna e alloggia in hotel Grande, il cognome e' tutt’ora presente. Durante il fatidico ventennio, anche a questa famiglia fu' italianizzato il cognome.
nel 1664 presenti ma citati come veneti, Lorenzo nel 1838 e' Consigliere di Governo e preside del magistrato di Trieste, Giacomo nel 1867 possiede la farmacia " arciducale " in v. Cavana, Rodolfo nel 1924 fabbrica pianoforti, il cognome e' tutt’ora presente.
Mi è stato fatto notare, che vi fù uno della famiglia, triestino, che possiamo annoverare tra i grandi eroi cittadini, Nicolo che si coprì di gloria nelle guerre sui fronti di tutta Europa, fù al fianco di Wellington a Waterloo e il generale più medagliato di Spagna, ringrazio la persona che me lo ha reso noto, autore di un video che racconta la sua avvincente storia, vi consiglio la visione.
abitano in contrada Mercato, Bertosio nel 1318 paga le solite decime al Capitolo tergestino, Stefano nel 1326 possiede una vigna in Monbelli, Vitale e Benvenuto, figli di Bertosio, nel 1345 hanno debito con Nicolò della Torre, ultimo Nicolò menzionato ancora nel 1405
Vitale figlio del fu Domenico, appare come testimonio ad atto notarile nel 1260, poi scomparsi
giungono da Bassano, presenti gia' nel 1503, abitano in Cavana, nel 1613 ancora citati, il cognome mi risulta sia ancora presente nel basso Friuli. E' possibile che in origine si chiamassero : de Nicheb o Micheb
probabile vero nome Mirisigna
1399 - ser galvanum de mirissa [alfaDD2-11]
1531 -nella cattedrale di s. Giusto, nella cappella civica, sono sepolti : Francesca moglie del fu Domenico de Mirissa e il presbitero Johanne de Mirissa canonico tergestino [V. 57]
1603 - autografo francesco mirisa [testamenti]
con varianti : Mirissigna (1300) - Mirixa (1323) - Merissa (1457) - Mirisia (1524) - Meriza (1656)
gia' presenti nel 1300, Domenico nel 1463 ha la carica di Capitano del castello di Mocco', saranno notai, giudici, oratori del comune, Johanne nel 1492 riceve Privilegio imperiale, poi ancora riconfermato, si imparentano con i de Azone, i Burlo, i Rubeis, i Coppa, gli Argento, i de Nedello, i Toffanio, i Petazzi, i Massari, i Trina, de Climpse, Studena, Giuliani, Francol, Bertolai, nel 1735 sono ancora presenti. (il giudice Baptista nel 1512 viene citato come Mirisi, che siano i Merisi?)
1395 - bertolo de mirez [alfaDD2 - 10]
con varianti : Miriço (1202) - Mireç (1327) - Miritis (1510) - Miritio (1521) - Mirizio (1539) - Mititys (1596) - Mirezh (1620) - Mirizzio (1646)
gia' presenti nel 1200, Domenico è tra i firmatari dedizione al Doge del 1202, nel ‘300 sono gia' membri del Consiglio, Caterina e Johanna, figlie del fu Francesco, nel giugno del 1484, ricevono nella chiesa di s. Silvestro, Privilegio imperiale, Baldassar nel 1509 e 10 dipinge sulla facciata del comune e sulle scale dello stesso, le insegne della città, dell'Austria ecc, nel '600 possiedono saline anche a Capodistria, nel 1696 Francesca cede a Gio. Andrea de Bonomo tutta una serie di affittanze dovutegli nella zona di Dolina. Nel 1700 non sono più citati
Erano imparentati con i de Rosis, Babich, Rizo, Leo, Teffanio, Pellegrini, Cergna, Goppo, Argento, Alber, Cella, Verigola (di Capod.), Francol, Pellizaroli, Indrigo, Spada, de Toppo, Ustia, del Bello (di Capod.), Stella, Studena e Demser
1647 - Juan Moccole della villa de Slevina [perticazioni]
vivono nel paese di Slivigna (Slavinje-in Slovenia), Stefano nel 1590 viene condannato ad una multa dal comune, a meta' del '600 sono negli elenchi dei proprietari di terreni nel Carso, Mocole Giuseppe, di professione bottaio, muore nel giugno del 1868 a 45 anni, potrebbero essere gli stessi Mocolle odierni
NB : da non confondere con i Mocolo, giunti da Napoli nel 1772 e ancora presenti
sembra provengano da Bresoviza (tra Herpelle e Materia), presenti dal 1514 quando Marina abita in c. Castelli, Paulo nel 1541 è servitore del vescovo triestino, ultimo nel 1591 Nicolo a cui viene comminata una multa
antica provincia della Croazia, fù un bene dei conti che poi assumono il nome di Frangipani o Frankopan alla slava, naturalmente trattasi di un elenco di persone senza un cognome proprio ma, solo la località da cui provengono, sono presenti alla fine del 1300, ma comunità corposa nel '400 e '500, hanno tutti lavori umili, pellicciai, ortolani, ultimo menzionato è Nicolo che nel 1606 appare come nipote di Margarita Scarlavai da cui riceve in regalo, una vigna nella c. di s. Maria Maddalena.
con varianti : Moyses (1500) - Moysevich (1508) - Moise (1648)
l'origine secondo gli storici è di Villaco (Austria), nel 1360 presenti a Udine, nel 1400 detengono per l'Austria il castello di Cosliaco (Kožljak-CRO) anche Wachsenstein, Giorgio viene menzionato nei doc. triestini già nel 1497, nel 1500 è Capitano di Pordenone per l'Austria, dal 1501 al '08 è Capitano di Trieste. A metà del '600 compaiono a Trieste dei Moise, forestieri, Pietro che nel '48 partecipa alle perticazioni del territorio e nel '70 è alunno del Collegio dei Gesuiti di Trieste, nel '73 al marinaio Michel, i veneti gli sottraggono la sua barca marciliana, l'anno dopo compra una casa in Cavana, Cristoforo nel 1716 viene proposto come capo dei bombardieri, nel 1739 Gioana detta il testamento, ma lo rifà nel '43. Nell'800 non sono più menzionati, ma un ramo è vivente a Cherso, oggi il cognome Moise è presente
1330 - viro Domino bonefacius de montagnana [V. 6]
da verificare ….
- nobili
1647 - Domenigo Montanello [perticazioni]
1730 - Pietro Montanelli vicedomo ...(firma originale) [4 AD testamenti]
dovrebbero giungere da Torino nel 1435, ma personalmente non trovo loro tracce sino al 1587, e sono citati come nobili appena nel 1650, si imparentano con le famiglie piu' facoltose della citta', nel 1700 sono membri del Consiglio, Giuseppe nel 1870 abita in v. dei Capitelli 5, il cognome e' tutt’ora presente
da non confondere con i Montanel, croati giunti nel 1755
- nobili
1417 - petro de montechis de sasolo judice malefici [Arenghi]
1493 - domenico de monticulis rettore degli scolari [testamenti]
il cognome non ha bisogno di commenti, sono quelli divenuti famosi per una celebre tragedia veronese, nel 1300 hanno alte cariche per il Patriarca di Aquileia, nel 1400 sono presenti a Trieste provenienti da Sassuolo, copriranno varie cariche cittadine, ma spesso sono Cancellieri, per cui lo adottano come nuovo cognome, noto Pietro che viene citato spesso con “il pericoloso” infatti nel 1500 viene cacciato per delitti, ci lascera' uno spezzone di cronostoria cittadina del tempo, molto nota e' la misteriosa architrave della loro casa con disegni in glagolitico, ancora conservata nel lapidario, dopo il 1512 scompaiono dalle carte. A loro e' dedicata una via cittadina.
forse veneziani (da non confondere con i de Monte o i Monti veneziani) - in lavorazione
personaggi originari della cittadina già presenti nel 1300 e sino al 1602 quando Francesco, è menzionato come milite di guardia alla torre della portiza di Riborgo, sono tutti senza cognome
Antonio nel 1626 appare come testimone delle confinazioni tra il comune di Trieste e i conti Petazzi, poi fino al 1912 quando Karel frequenta la prima classe della scuola slovena di s Giacomo, non li trovo menzionati, ma potevano vivere al di fuori del territorio tergestino, nel '24 Giovanni e Servolo sono calzolai, Riccardo ha una macelleria, il cognome oggi è presente
nobili con predicato de Daxenfeld (non tutti) - Sidonia nel febbraio del 1667 è la badessa del mn. di s Benedetto della Cella di Trieste, il nobile Francesco Giorgio (de Mordax) nel 1824 è l'ufficiale provinciale delle tasse, Giuseppe invece è impiegato nell'ufficio di speditura del Governo, Ermanno nel 1912 frequenta il primo anno al ginnasio superiore, Bruno nel '17 il primo anno al Nautico, il cognome verrà italianizzato in Mordase, ma oggi i Mordax sono ancora presenti
1647 Pietro Morona Trieste [perticazioni]
dal 1420 al 1765 sono presenti, imparentati con i Cragnez, i Fister, i Cermel, i Ruttar, mi risulta che il cognome sia oggi presente in Friuli
- NB : da non confondere con Moroni, svizzeri giunti nel 1773 e ancora presenti
- nobili
ebrei askenaziti - in origine, indicava la loro provenienza, dal 1600 banchieri a Trieste, nel 1700 ne giungono altri da Gorizia, nel 1800 vivono numerosissimi nel ghetto ebraico, a meta' secolo sono membri del Consiglio triestino e anche nobili dell'impero, Carlo Marco, banchiere di TS nel novembre del 1868 decorato all’Ordine Corona ferrea di terza classe, Irene figlia di Giuseppe (vice-presidente Consiglio città) nell'ottobre del 1867 si sposa a Parigi con conte Cahen d’Anversa, il padre di lei dona 500 fio per casa dei poveri, altri 200 dal padre dello sposo, Elio presidente del Lloyd, muore a Dyvonne (c/o Ginevra) a 72 anni nell'agosto del 1876, Anita nel luglio del 1916 risulta matura all’unanimità all'esame del liceo femm. comunale, il cav. Cesare, chimico e farmacista nel 1940 è anche vice console del Costarica, lo stesso anno il prefetto di Trieste Borri, sequestra ad Heim Vittorio la casa in v. Pietà e a Giorgio la casa in v. Beccaria, perchè considerati nemici. Il cognome e' ancora presente.
Giuseppe (1815/1898) elevato a barone, da Francesco 1° in visita a Trieste, la famiglia sara' tra le piu' rinomate della Trieste del 1800
NB : alcuni di questa famiglia aderirono al partito fascista
1588 - Michaele Moscheni [V. 78]
Michele nel 1575 fà da procuratore a Sebastiano Rotta, nel 1602 è di guardia alla torre dei Tiepol, Margherita nel 1604 detta il suo testamento, Giovan Antonio nel 1867 ha una fabbrica di carte da gioco, il dott. Alberto nel 1915 dona 100 corone per i poveri della città, Carlo nel '29 ha una casa editrice, il cognome è ancora presente
- da non confondere con i Morschene
con varianti : Mosetis (1606) - Mosettig (1703) - Mosettich (1730) - Mosetig (1828) - Mozetic (1909) - Mozetič (1912)
sono gia' menzionati alla fine del '500, Hermagora nel 1662 frequenta il collegio dei gesuiti, Tamaro nel 1730 abita in Rena, Giuseppe nel 1828 e' gia' Consigliere provinciale - vd. fondo pg. italianizzazioni
1328 - Andrea mosteglo [V. 3]
con varianti : Mostellis (1295) - Mostello (1310) - Mosteglo (1324) - Monstelli (1329)
gia' presenti nel 1200, Sardio nel 1295 e' procuratore del comune per la cessione del castello di Mocco' per 10 anni, fatta dal vescovo al comune stesso, alcuni saranno guardiani dei boschi, dopo il 1405 con la morte di Domenico, non sono piu' citati.
1541 - donna domenica de la mota [vicedomini 61]
ipotizzo trattasi di origine, ovvero del paese noto oggi come Motta di Livenza, presenti nel 1300, nel 1500 sono membri del Consiglio cittadino, Domenica nel 1590 abita in piazza vecchia ed ha una figlia sposata Argento poi scompaiono, ma nel 1847 , Anna Caterina, possiede casa in pozzo di Crosada, Giuseppe nel 1940 è macchinista navale
NB : della Motta, Gerardo - Sign di Collalto - 1365 presente ad Aquileja all'insediamento del Patriarca Marquardo [Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste-Mainati]
sono diversi i cognomi che assomigliano a questo, difficile dire se possano essere distorsioni o forse l'origine, così scritto appaiono alla metà del 1600, Giuseppe nel 1685 è sposato con Franceschina Favretto, Pietro che fà il pescatore è citato nel 1735. Mi sembra che il cognome sia ancora presente, anche in Friuli
1791- Catharina Mrak [Libro battesimi Lokve]
dal vocabolo slavo che indica il crepuscolo (imbrunire), Flabiano nel 1492 e' gia' cittadino di Trieste e prende in affitto una vigna a Terstenico, per tre secoli scompaiono dalle documentazioni comunali ma, nel 1855 muore il pasticcere Edoardo, Clemente nel 1890 e' membro del Consiglio cittadino, Carlo nel 1921 è già avvocato, il cognome, Vittorio nel 1924 vende fiori e Caterina dolci, nella forma Mrak e' tutt'ora presente anche in Slovenia
- Andrea 1846 è economo e vice direttore del Seminario centrale a GO
forse originari dell'isontino, Andrea (Mreulez) nel 1602 è il milite che fà la guardia alla torre dello Squero, Tommaso nel 1847 possiede case a s. Vito, Emil nel 1912 frequenta la terza classe della scuola slovena di s. Giacomo, Olga quella dell'Acquedotto, Giacomo nel 1929 ha un officina meccanica, il cognome è ancora presente
1588 - Helena moglie del q. Clementis mucha [testamenti]
gia' citati nel 1570 a causa di una multa a Clemen, forse di Grozzana, nel 1600 frequentano il collegio dei Gesuiti, Lucia nel 1794 era sposata con Mattio Terpsich, Antonio nel novembre del 1864 eletto deputato comunale a Sesana, il dr. Volfango nel 1866 è medico del VI distretto, 1870 e' medico dell'8° distretto in v della guardia, Luigi nel 1868 è cancellista pretorile, eletto segretario distrettuale c/o la Logotenenza di Trieste, Giuseppe nel 1924 è calzolaio nel rione di s. Giacomo, il cognome e' tutt'ora presente anche in Slovenia
1329 - volvez de mucho [Cancelleria 1]
tutti personaggi senza un cognome esplicito, nonostante la definizione d'origine, dobbiamo ricordare che tutta la valle Rosandra e i suoi paesi, erano considerati sottoposti al castello omonimo che si ergeva nei pressi del villaggio, tutta la zona era un bene del vescovo tergestino, castello compreso, che dava in affitto la proprietà al Signore di turno (vd. meglio pag. castelli). Esistono poi una serie di persone citate con la definizione : de sub Mucho, ovvero della valle sottostante.
Nel 1192 Volrico figlio di Rovino di Mocho, appare come testimonio, il Domino (uno dei signorotti citati sopra) Viliachino nel 1230 è un testimone alla conferma dei benefici ceduti dal vescovo Arlongo, Wernardo nel 1232 è in lite col vescovo, Hendrico nel 1276 possiede un mulino a Zaule, nel '300 altri personaggi, per finire con Michel che nel 1448 viene condannato ad una multa dal comune
In verità, i rapporti Trieste-Muggia non furono sempre ostili, al tempo in cui il villaggio era ancora di proprietà, prima del vescovo tergestino, poi del Patriarca di Aquileia (vd pg. Annales), i triestini possedevano case, terreni e saline senza problemi, i muggesani andavano e venivano pacificamente a Trieste, con l'ennesima dedizione di Muggia a Venezia, i rapporti si rompono ed è guerra aperta, ma bisogna precisare che non tutti i muggesani parteggiavano per la Repubblica, alcuni infatti si spostano a vivere a Trieste, altri aiutano le milizie tergestine nelle continue guerre.
Detemar nel 1300 paga le decime al Capitolo di s. Giusto, Lazaro muglisano nel 1332 nella chiesa di s. Silvestro a Trieste, stipula contratto di matrimonio con Antonia, figlia del maestro cerdon Michael, Nona moglie di Tribano, nel 1348 nella casa in c. Riborgo detta il suo testamento, Mateo e Paolo nel 1384 sono accusati di non esser intervenuti al Consiglio, Ganor e Jacobo nel 1468 plebei, vengono ammessi al Consiglio cittadino, ancora tra '500 e '600 si ritrovano i muglisan
1329 - domenico muleç [cancelleria 1]
con varianti : Muliça (1318) - Muleço (1322) - Mulich (1473) - Mullich (1647) - Mulec (1912)
gia' presenti nel 1200, nel '300 abitano in contrada castello, poi li troviamo sparsi per i paesi dell’altipiano triestino di allora, Simez nel 1496 e' Suppano di Contovello, il cognome nella forma Mulich e Mullich e' tutt’ora presente mentre i Mulec-Mulez-Muliz sono presenti in Slovenia
gia' presenti nel 1202, nel '300 sono presenti sia a Prosecco che a s. Odorico, poi scompaiono
NB : trattarsi della stessa fam. da Mulla poi molto rinomata a Venezia, ma che i loro storici indicano provenienti da Muggia
ser laurentius munari, ser montullus munari - 1329 [notai estimatori]
gia' citati nel 1294, famiglia numerosa, Almerico nel 1317 era anche detto “zuf de bech”, il notaio triestino Gaspare, nel 1334 è notaio della Cancelleria inferiore di Venezia, il canonico Simone nel 1352 viene assassinato con una lancia da un suo familiare, certo Amorosio, dopo il 1370 non sono piu' citati, al momento il cognome e' presente, ma non credo trattasi della stessa famiglia.
1397 - marcho muratori (Cancelleria 11)
nel 1300 sono presenti in massa e senza cognome, giungono da varie parti, dalla Francia il maestro Pietro qui abitante nel 1325, Domenico di Como nel 1384 fa da testimone ad un atto notarile, così Andrea di Milano nel 1520 e il maestro Giorgio di Dignano nel 1524, ultimo il maestro Melchior nel 1602. Da notare che gli stessi Francol, famiglia poi diventata nobilissima, in origine furono dei muratori.
certo H.(?) nel 1202 appare tra i firmatari dell'atto di dedizione al doge Dandolo, poi scompaiono (forse gli stessi Musina?)
Bartolomea nel 1684 detta il suo testamento, Lorenzo nel 1829 lavora alla pretura cittadina, Maria nel 1847 possiede casa in v. dei vitelli, Giacomo a Rozzol - verranno italianizzati in Mosetti
1588 - Lucham Musich [testamenti]
Janexo di Laibach (Lubiana), nel 1347 vanta un credito a Trieste, poi scompaiono per secoli dai doc., sino al 1847 quando Anna Maria (nata Gruden), possiede casa in v del Molin piccolo, altra Marija nel 1912 frequenta la scuola slovena di s Giacomo, Amalia nel '24 ha una rivendita di tabacchi, Matteo nel '40 è un marittimo, credo che il cognome originale non sia più presente
dal vocabolo sloveno che indica : musica, ma l'assonanza era in uso nel dialetto triestino ad indicare il viso, il muso
1648 - Jurio Musina de villa Gropada [perticazioni]
con varianti : Musina (1515) - Mosina (1525) - Možina (1912)
presenti di certo alla fine del '400, Andrea nel 1500 era abitante in città e saltario di Moncolano, nel 1510 compra casa in Sporcavilla, il calzolaio Giovanni, viene multato dal comune per vendita di olio nella sua casa in c. Mercato, alla metà del '500 vivono a Prosecco, nel '600 anche a Gropada e Trebiciano, poi anche a Tomaj, nel 1775 Bartolomeo possiede casa in città, Giorgio nel 1799 è il Suppano di Banne, mentre Michele che vive in c Riborgo, è agronomo e stimatore, nell'800 vivono in massa in città, Matteo nel giugno del 1861 è parroco di Vragna (Istria croata), Andrea nel 1870 è qualificato come possidente abitante in c Guardiella, così come la vedova Anna che abita in Chiarbola sup., nel 1912 Leopold, Franc, Josipina e Lucija frequentano le scuole slovene di s Giacomo e dell'Acquedotto. Il cognome nelle varie versioni è ancora presente
famiglie citate nei documenti comunali di Trieste ma di cui abbiamo poche notizie o singole citazioni sino al XVII° sec. - (tra parentesi l'anno o il periodo in cui vengono menzionate)
Maçcha (1308/1408) - de Maceris (1325/35) - de Machio (1599) - Macnich (1610) - Madich (1534) - de Madidol (1485) - de Madrisin (1498) - Macorsig (1616/68) - Magnani (1466) - Magno (1531) - Magola (1363) - Magon (1356) - Magro (1358) - Maii (1527) - de Malachino (1348/67) - Malacis (1494/7) - Malagigi (1584/99) - Malapont/Malapunta (1384/95) - Malapresa (1359) - Malarise (1501) - de Malino (1553) -de Malizia (1332/1447) - Malnevo (1329) - Malosj (1453) - Malpey (1319/46) - Malpuch (1353) - de Maluxjo (1345) - Malveço (1329) - Manbrin (1448) - de Mandoni (1510) - de Maner (1509) - de Manesis (1563) - Manfeo (1621) - de Mangarano (1328) - Manno (1353) - Manoneto (1547) - Mantocino (1550) - Manzi (1336) - de Mar (1586) - Marandino (1520) - de Maranell (1341) - Maranfiga (1403) - de Marauza (1481/95) - de Maraviza (1465) - Marazza (1676) - Marcaz (1457-1621) - de Marçella (1359/71) - Marchessani (1604) - Marchio (1541) - de Marchisino (1324/37) - Marcocho (1449) - de Marco (1313-1418) - Marek (1617) - Marendich (1526) - Marescho (1694) - Margar (1447) - de Marian (1435/44) - de Maricolla (1329) - Marmolia (1648) - de Marol (1300/20) - Marovambe (1602) - de Marquardo (1529) - de Marsilio (1316/25-1595) - Marsan (1531) - de Marsia (1471) - de Marsis (1502) - Martelli (1624/1700) - de Marticha (1334/59) - Maçamati (1328/1407) - Mazia (1367) - Mecost (1310) - Mele (1683) - Menegaia (1663) - Menetis (1500) - Meremia (1602) - Meren (1602) - Merlot (1601) - Mersich (1484/96) - Mezerich (1588/1685) - Micovile (1582/7) - Milco (1631) - Milecento (1522) - de Miliotis (1363/4) - Miliza (1485/1588) - de Mina (1300) - Minich (1324/53) - de Minça (1318/1405) - de la Mirandola (1374 e 1606) - de Mirisonda (1328/43) - Mirna (1470) - de Misigoi (1498) - Mista (1336/63) - Mistero (1585) - Mladiza (1475/7) -Mojal (1541) - Molich (1525/68) - Momich (1588) - de Monariis (1314) - Mondo (1560/4) - de Morasio-ssio (1300/35) - Moresio (1603) - Morosa (1525) - Moscatel (1424/1611) - Moscheniza (1575/1604) - de Mochoviza (1530/5) - Moxolo/Moxo (1383/1413) - de Mozo (1322/44) - de Muymas (1348/52) - Muiolo (1326) - de Mun (1326) - de Murgot (1334/95) - Murha (1621) - Murliach (1602) - Muscheno (1587) - Musnam (1506/24) - Mussi (1322) - Muzal (1531-1606) - Muzio (1311)
Matteo nel 1799 è il sigillatore della dogana, Augusto, Maria e Rodolfo, nel 1924 hanno panetteria, mentre Giovanni è di professione medico, i cognomi Macovez e Makovec oggi sono presenti
di origine veneta, il benestante Bartolomeo giunge a Trieste nel 1775, certo G. nel 1867 è maestro di violino, violoncello e pianoforte, Enrico nello stesso anno, costruisce strumenti musicali in v del Corso. Il cognome è ancora presente
1775 - Michel Maidek - foresto di Lubiana- 54 anni - da 30 a Trieste - cattolico - pistore - sposato con 3 figli
Ursula Maidek - foresta di Vipacco - 38 anni - da 20 a Trieste - cattolica- lavora in casa [Tognana]
giungono da Lubiana nel 1745, prima Michel, dieci anni dopo sua moglie Ursula accompagnata dal fratello di lui, Giovanni con la moglie Catarina, forse ancora presenti
1775 - Nicolò Mainati - di Trieste- anni 15- cattolico-garzone [Tognana]
i f.lli Nicolo e Giovanni, greci, nel 1735 vivono gia' a Trieste, cognome noto per Giovanni, canonico che scrisse sulla storia della citta', ma anche per aver spacciato per sue opere che non lo furono, viene sempre citato per il suo libretto sulla parlata ladina in uso, secondo lui a Trieste, ma che non ha nessun fondamento. Non sono piu' presenti
sono di Venezia, giungono a Trieste nel 1760 e sono negozianti, Antonio nel 1823 possiede una tipografia, il cognome è ancora presente
Noto a tutti Cesare, nato nel rione di Servola, allenatore calcistico di fama internazionale.
Bortolomeo giunge da Kamnik (Lubiana) e nel 1775 lavora come garzone dai Kupez, Michel arriva nel 1760, quindici anni dopo è già vedovo a soli 40 anni, il cognome è ancora presente
NB : da non confondere con i Malle (vd sopra)
Giuseppe ginge dalla Carinzia nel 1755, lavora come facchino, ha moglie Geltrude di Vipacco. Potrebbero essere gli stessi Mandolla odierni
ebrei, giungono da Spilimbergo, Sara di anni 60, nel 1765 abita già a Trieste, il cognome è ancora presente
giungono da Treviso attorno al 1750, il cognome e' tutt'ora presente
Teresia giunge da Trento nel 1769, 6 anni dopo la ritroviamo vedova e con 6 figli, Sebastiano e Giacomo nel 1818 sono tra i donatori per beneficenza, il militare Augusto nel 1928 viene spostato a Milano, il fante Manfredo invece, viene elevato al grado di Capitano, Pietro nel '40 è un impiegato del Lloyd e Mario è un marittimo, il cognome è ancora presente
Argiolo è di Duino, si stabilisce a Trieste nel 1755, è un calzolaio ed è sposato con la triestina Marianna macellaia sono cattolici.
Nell'800 appaiono gli omonimi ma ebrei, Moisè e i suoi figli nel 1847 possiedono varie case in v. del Lazzaretto vecchio, il cognome è ancora presente
Valentino giunge da Klagenfurt nel 1730, sarà marangone e cannoniere, sposa la triestina Marianna, Demetrio nel 1924 commercia in legname, Ilario ha una drogheria, il cognome è ancora presente
il marinaio Giacomo, giunge nel 1751 da Rovigno, sposato con Margherita di Chioggia, due anni dopo da Gorizia giunge Markolin Antonio sposato con Marianna anche lei di Gorizia, Anna vedova del parrucchiere Nazario, muore a soli 21 anni nel novembre del 1861. I Marcolin sono ancora presenti
Vincenzo, originario di Napoli, giunge nel 1766, è un chirutgo e dentista, Demostene nel 1924 è un medico, il cognome è ancora presente
la tessitrice Lucia giunge dalla Carnia nel 1735, Giovanni dalla Carnia arriva nel 1753 e sarà "stramazaio" (materassi), sposerà Ursula originaria di Gradisca, Osvalda vedova del facchino Martino, muore nel 1855, il cognome è ancora presente
don Gaetano è presente nell'elenco anagrafico del 1735, Chiara giunge dalla Valacchia nel 1775 ed è una nobile, il cognome pare sia ancora presente
NB : da non confonfondere con i Martiniz, presenti già nel 1600
friulani, giungono de Cormons nel 1755 con Andrea, il cognome è ancora presente
il marinaio Giov. Battista giunge nel 1728 da Gradisca, sposato con Elisabetta di Chioggia, sono provabilmente gli stessi Massarotto odierni
Josef è già residente con la famiglia nel 1735, Giovan Maria nel 1775 è un contadino sposato com Marina originaria di Tomaj, nella stessa data troviamo Simone che possiede una casa, nel 1799 Francesca lavora come levatrice, il cognome nella forma Matteusich è ancora presente
origini di Bergamo, Francesco nel 1701 possiede già una panetteria in contrada Malcanton, più noto Giovan Battista, scultore che realizza ben tre fontane a Trieste (Giovanin-Nettuno, 4 continenti), nell'800 arrivano anche da Udine, oggi il cognome è ancora presente
l'avvocato e notaio Valentino, giunge da Monfalcone nel 1770, Antonio calligrafo, nel 1847 possiede casa in Corso e una in v s. Giorgio, la casalinga Maria muore nel 1867 di tubercolosi, i Mazorana nel 1924 hanno un impresa di costruzioni, il cognome anche nella foma ottocentesca di Mazzorana, sono presenti
1786 - Laurentius Meden [Libro battesimi Divačia]
1775 - Adamo Medem-di Trieste-anni 20-cattolico-muratore-sposato [Tognana]
vivono a Divaccia, non saprei quando arrivano in citta', nel 1700 sono gia' menzionati come triestini, e sono citati in tutte e due le versioni, la seconda forma e' tutt'ora presente a Trieste
il primo è Giacomo che nel 1799 è assistente all'ufficio dei sali, Giovanni nel 1844 è vicedirettore della contabilità dell'Inendenza, Guglielmo nel 1870 è membro del Consiglio e abita in v. s. Nicolo. Molto probabiblmente sono gli stessi Mestroni presenti oggi
nel 1775 il sacerdote Giovan Battista, è già menzionato come triestino, Giorgio nel 1818 fà donazione in beneficenza, Giuseppe nel 1924 è un falegname, il cognome è ancora presente
NB : attenzione alle italianizzazioni, i Muller vennero italianizzati appunto in Michelli
Giorgio che era di Zara giunge nel 1766 ed e' soldato alla dogana, e' sposato con Jsabetta che era di Udine ma gia' in citta' dal 1750, Ferdinando (già Millossovich) nel 1857 dona 100 fio. per l’erezione chiesa e convento dei cappuccini, Bruno nel 1911 frequenta il primo anno del ginnasio sup., il cognome e' ora presente nella forma di Millossovich
forse già presenti alla fine del '600, Maria nel 1729 è l'erede di Marchesetta Apollonio che era nata Alber, Giovanni Ignazio nel 1799 è membro del Consiglio cittadino ed ha il predicato di Mildenhaus, nel 1928 ad Emilio, nato a Pola ma abitante a Trieste, viene italianizzato il cognome in "Della Grazia", ma Milost Adolfo abitante a Monfalcone, nel 1929 vende carbone e legna, il cognome originale è ancora presente
già presenti alla fine del '700, Giuseppe nel 1819 è il parroco della città vecchia, altro Giuseppe nel 1852 giura come avvocato, sarà poi direttore del monte civico e anche consigliere comunale, Carlo junior nel 1867 è un membro della commissione incendi, Francesco nel 1924 ha una panetteria, il cognome è ancora presente
Giuseppe nel 1799 è il cancellista dell'uff. di polizia, abita in p.zza s. Antonio, il cognome è ancora presente
Giovan Maria giunge nel 1763 da Capodistria, fà il facchino, sposato con Antonia, abitano in città vecchia. Sono quasi certo che tratti degli stessi odierni Minca
l'ebreo Giacomo, giunge da Ferrara nel 1735, nel 1837 viene data alle fiamme la raffineria di Jacob, nell'incendio muoiono 8 persone, il Cav. Caliman, vice-presidente Consiglio nel 1852 dona 15 fio. per gli abitanti di Bellavigna colpiti da alluvione, nel 1870 sono ancora citati come benestanti, grandi proprietari di case.
la nobile Anna, giunge da Gorizia nel 1769, suo figlio Pietro arriva da Lubiana nel '72 e lavora come praticante all'Intendenza, abita con la madre all'Osteria Grande, Valentino nel 1799 è consigliere di appellazione a Klagenfurt, il cognome è ancora presente
in costruzione
nel 1733 appare la marchesa Maria Agnes, titolo acquisito in quanto lei figlia del nobile Gio. Filippo Piechel, nel 1797 Mattia giunto da Ancona e padrone di barca, riceve la concessione a caricare merci, nel 1851 muore Elisabetta a soli 38 anni, Enrico già nel 1924 è orefice, il cognome è ancora presente
Marco giunge da Venezia nel 1767 con la carica di console della Repubblica veneta a Trieste, ha moglie Lucrezia e 3 figli, Francesco nel 1870 appare tra i consiglieri di Trieste, il cognome Monti è presente
e qui sorge un dubbio, le prime due giovani che appaiono nei doc. lavorano come serve in Casa Voinovich nel 1775, la loro provenienza è indicata come la "Barbaria-greca, e scusatemi ma non sò proprio dove posizionarla, nel 1867 Giacomo di soli 16 anni, abitante in Pondares, viene colpito dal colera, nel 1924 Cesare ha una macelleria, nel '40 Elidio e Guido hanno cartoleria, il cognome è ancora presente
Antonio giunge da Ajello nel 1770, è sposato con la triestina Maddalena, nel 1779 abitano in c Madonna del mare, Meneghina giunge invece da Venezia, nel 1794 presenta supplica al comune per poter aprire un osteria, Regina nel 1824 lavora come maestra di lavori femminili, Giuseppe nel 1829 è parroco di s Canziano (Monfalcone), Angelo nel 1924 dipinge stanze, l'ortopedico Ignazio nel 1940 abita in v Gatteri, il cognome è ancora presente
gia' presenti nel 1700, sono salinari, Pasquale nel 1838 chiede il permesso per costruire nell'alveo del torrente Klutsch, Francesco nel 1846 è un direttore delle Ass. Generali austro-italiche, muore nel gennaio del 1862, il cognome e' ancora presente.
NB : strano salto di condizione economica, darebbe adito a forse due famiglie omonime, ma ... tutto è possibile
svizzeri grigioni - il bottegaio Giovanni, di anni 55, arriva il 1772, con lui Giacomo di 17 anni suo garzone, Mattia nel 1847 commercia in legnami, nel '900 non li trovo ma il cognome è oggi presente
vetrai, giungono da Vienna nel 1750, Maria che lavora come servitù, muore nel giugno del 1858, la casalinga Orsola, nell'aprile del '68, il cognome e' tutt'ora presente. Cognome diffusissimo nel sud Tirol (Alto Adige)
alla fine del 1700 e inizio 1800, giungono in massa famiglie che ancora oggi sono rimaste nella memoria diffusa, ovvero tutte quelle che non trovate elencate qui, ma di cui troverete certamente libri, opuscoli, articoli, che vi racconteranno ampliamente le loro storie. L'allargamento dell'impero poi, verso la Lombardia e l'ex Istria veneta, alimentera' gli insediamenti, ma inizieranno anche i problemi.
presenti alla fine dell'800, Ermanno e la sua famiglia vengono italianizzati in Macchi cognome ora presente
nasce come nome, lo ritrovo attestato come cognome nell'800, Francesco nel 1867 è un capo-pompiere, Giuseppe ha una fabbrica di candele, Lodovica nel 1924 ha una tripperia, Lorenzo è un orefice, Giovanni nel '29 vende carbone e legna, il cognome è ancora presente
NB : da questo cognome nascono le varianti : Macorcich, Macorig, ecc .. ora non mi risultano presenti
presenti agli inizi del 1800, il macellaio Antonio, muore in ospedale nel 1851, Oscar nel 1924 è assicuratore, hanno una società che tratta compavendita di ferro, il cognome è ancora presente
Magris
presenti alla fine dell'800, Virgilio nel 1909 frequenta la terza classe della scuola reale sup., Emilio nel 1929 vende utensili di cucina mentre Giuseppe fabbrica scope e spazzole, Carlo nel '40 è un falegname. Personaggio noto ai più, è certamente lo scrittore Claudio vd >>
forse piemontesi - giungono a metà del 1800, Caterina moglie del pittore Francesco, muore nell'ottobre del 1861 a 51 anni, il triestino Ugo nel 1865 riceve l'attestato di prima classe dalla scuola reale, il pittore Francesco, noto per le sue nature morte (vd Wikipedia), nel 1867 è perito per il tribunale di Trieste in merito ai dipinti, nel '900 sono presenti in Friuli, oggi il cognome è presente
Malavasi
Marianna a soli 51 anni muore nel 1852, Maria moglie del caffettiere Angelo a soli 33 anni nel 1857, Alfonso nel 1872 sposa Angelica Del Senno, il cognome è ancora presente
il triestino Carlo nel 1865 riceve l'attestato di prima classe dalla scuola reale, Giuseppe nel 1924 è barbiere, Alessandro nel 1940 ha un deposito di carbone in porto franco, al molo V, il cognome è ancora presente
Malusà
sudditi veneti nel 700, trasportano merci da Rovigno a Trieste, Teresa moglie del trafficante Leonardo, muore nel 1855, Angelo nel 1894 frequenta il primo corso commerciale del Nautico, Domenico che abita a Pola, nel 1914 è uno degli elettori alla Dieta d' Istria, il cognome è ancora presente
Mamolo
Domenico nel 1847 possiede casa in v. Chiozza, Renato nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale sup., il cognome è ancora presente
Josip nel 1912 frequenta la IV classe della scuola slovena di s. Giacomo, Alfredo nel 1924 ha drogheria in v Settefontane, Egidio nel 1940 è perito navale, il cognome è ancora presente
Manzini
in costruzione
provabilmente veneti, giungono dal Friuli attorno alla metà dell'800, Augusto nel 1929 è un capo-mastro muratore, Giorgio vende e ripara biciclette, Guerrino vende legna e carbone, il cognome è ancora presente e noto il loro negozio di biciclette
Martinolich
giungono dopo la metà dell'800 dalla Dalmazia, Giovanni nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale sup., nel 1928 molti della famiglia vengono italianizzati in Martinoli, ma il cognome originale è ancora presente
NB : nell'800 sono presenti anche i Martinolli, che pare non siano gli stessi, anche questo cognome è presente
giungono agli inizi del 1800, Domenico nel '24 è il guardiano di Tabacchi e Bollo, Amedeo figlio del fù Giuseppe, già nel 1921 iscritto albo avv patrocinio corte di cassazione di Trieste, lo ritroviamo ancora avvocato nel 1940, il cognome è ancora presente
cognome della mia professoressa di italiano alla Bergamas
sono forse gli stessi Mattion
forse giunti dal Friuli - il trafficante Giuseppe, muore di vaiolo a 30 anni nel novembre 1864, Ida nel 1867 si sposa con Ermenegildo Urbanis, Guido nel 1909 frequenta il primo anno della scuola reale di Trieste, nel '24 Aurelio ha una drogheria, nel '40 Egone un bar, il cognome è ancora presente
negli anni '30 sono numerosi nella provincia di Udine
NB : Bartolomeo de Mazoli, di Marano, nel 1363 vanta un credito a Trieste
Mazzucato
Clara figlia del negoziante Angelo, muore a soli 12 anni nel 1855, nello stesso anno il marittimo Salvatore a 85 anni, il trafficante Nicolò muore nel 1864 di vaiolo, il cognome è ancora presente
di Isola (Istria) ma di chiare origini friulane - Domenico originario di Isola, nel 1525 abita a Trieste e prende in affitto un terreno con gli uliveti a Zaule, poi nei documenti cittadini non si trovano,sino al 1858 quando muore lo scalpellino Giuseppe, Rosa vedova del muratore Angelo muore a 80 anni nel febb. del 1862, Giacoma moglie del muratore Valentino, muore nel novembre del '64, nel 1909 Pietro frequenta la prima classe della scuola reale di Trieste, negli anni '20 e 30 ri-scompaiono, ma negli anni '40 sono nuovamente menzionati, oggi il cognome è presente, ma la gran parte sono istriani giunti alla fine degli anni '50
giungono nei primi anni del 1800, Antonio nel 1846 è già membro del Consiglio di Trieste, l'anno dopo possiede casa in v s Lazzaro, il dott. Ottorino nel 1915 dona 20 corone per i poveri della città, nel 1924 Elvira ha un albergo e Guido è medico, nel '40 sono ancora presenti, oggi pare di no
NB : a metà dell'800 troviamo i Merlo, che pare non siano gli stessi, negli anni '20 del '900 sono presenti anche a Postumia, il cognome oggi è ancora presente
Tomaso nel 1735 vive a Trieste con la moglie, la villica Caterina muore in ottobre del 1864 a soli 20 anni, il cognome è ancora presente
Mingotti
il facchino Giacomo, muore a 82 anni nel 1851, Antonia moglie dell'oste Pietro nel 1857, Emilia figlia del falegname Eugenio, a soli 6 anni di colera nel 1867, Luciano nel 1909 frequenta la seconda classe della scuola reale sup., il cognome è ancora presente
NB : nell'800 esiste anche la fam. Mengotti, è possibile sia la stessa, il cognome anche in questa versione è ancora presente
da Tramonti di mezzo (PN) - Giuseppe nel 1847 possiede casa in via dei Coppa, Giovan Battista, giunto appunto dall'alto Friuli, meccanico sposato, vivente a Trieste dove muore nel 1897 a soli 47 anni di tisi polmonare, Enrico nel 1924 lavora come installatore dell'acqua, il cognome è ancora presente
Mioni
la domestica Maria muore nel 1852 in ospedale, altra Maria, vedova del trafficante Giacomo, muore nel 1866, Ernesto nel 1929 è un fotografo, Ferdinando nel 1940 un macchinista navale, il cognome è ancora presente
Mittereger
giungono forse dalla Carinzia alla fine dell'800, Franc e Rudolf nel 1912 frequentano la scuola slovena di s. Giacomo, il cognome Mitteregger è ancora presente
antichissima famiglia lombarda(?) poi spostatasi in Veneto, tra le prime fondatrici di Venezia, darà 7 Dogi alla Serenissima. Il primo giunge qui appena nei primi anni dell'800, Girolamo infatti nel 1824 è il sorvegliante ai lavori, all'ufficio delle fabbriche civiche di Trieste, nel 1851 la vedova del sarto Carlo, Teresa, muore a 93 anni, Vittorio nel 1924 ha una macelleria, Anita nel 1940 vende guanti in v Roma, il cognome è ancora presente
anch'essi giunsero nei primi anni dell'800, il triestino Sergio, nel 1856 frequenta la seconda classe della scuola reale, Ruggero nel 1909 la quinta, Marcello nel 1924 commercia in ferramenta, Renato invece ha una sala da ballo dove insegna, hanno inoltre una società che commercia in carbone, Arrigo nel 1929 ha una compra-vendita di stabili, il dott. Gastone nel 1940 è uno specialista delle malattie del sangue e dell'apparato gastro-enterico, Paolo invece è un ufficiale telegrafista, il cognome è ancora presente
la loro casa è sita in v Galilei 5, con il particolare portone d'ingresso
Mondolfo
presenti già nei primi anni dell'800, David nel 1855 diventa membro del Consiglio cittadino, Vito nel 1864 frequenta la terza glasse del ginnasio sup. e viene premiato a fine anno, oggi il cognome non è più presente
il primo ad arrivare è il cavalier Nicola, che dopo esser stato console generale pontificio in Grecia a Corfù, nel 1855 lo è a Trieste per l'Austria, nel 1924 Carlo ha salumeria, Guglielmo sartoria, Umberto commercia in tappeti, negli anni '40 saranno ancora salumieri, il cognome è ancora presente
tedeschi - giungono agli inizi dell'800, Giovanni nel 1824 è un praticante di contabilità del Litorale, Ferdinand nel 1856 frequenta la quarta classe della scuola reale superiore, nel '67 Luigi sposa Emilia Penso, Federico commercia in metalli e Antonio in pellami, Egone e Bruno nel 1917 frequentano la prima classe del Nautico, nel '24 possiedono varie attività, il loro cognome verrà poi italianizzato in Molinari, ma oggi i Müller sono ancora presenti
Musizza
Giovanni nel 1847 posside varie case sparse per la città, un suo omonimo marinaio di guerra, nel 1864 è tra i feriti gravi che si trovavano a bordo della fregata Schwarzemberg nella battaglia contro i danesi, Bartolomeo nel 1940 abita in s. Maria Maddalena superiore. Il cognome Musizza è ancora presente
Mussafia-Musafia
ebrei serbo-croati - imparentati con i Luzzatto, presenti attorno al 1850, Maurizio che era di Spalato nel agosto del 1864 è nel elenco dei premiati della prima classe del ginnasio sup. com., Amedeo nel 1893 frequenta il quarto anno del Ginnasio comunale sup., nel 1921 è un avvocato, Vittorio nel 1924 è un agente di commercio, Valeria che nel 1935 insegna alla scuola Rismondo, viene arrestata e deportata nel '43, da dove non farà più ritorno, ugualmente Margherita e Carla
altri cognomi presenti nel '800 e ancora oggi :
Marchesa - Marchesi - Marchesini - Martingano - Masolin - Massa - Masutti - Matera - Matassich - Mattesich - Matulich - Mecchia - Medeot - Medeotti - Mengotti - Menin - Merlo - Merluzzi - Metlicovich - Mihailovich - Michelazzi - Micheluzzi - Mikol - Milcovich - Miletich - Milok/Milloch - Mini - Miot - Miraz - Misley/Mislei - Mitri - Mlach/Mlać - Moderz - Morassut - Mortera - Moscarda - Mose - Muratti - Muzzi
curiosità :
Malnatti : negoziante di MI, arriva con la famiglia nel 1858
Manzin - ebrei del Veneto orientale [Ebrei nel Veneto orientale: di Giovanni Tomasi, Silvia Tomasi-p 154]
Mussolini : nel 1814 muore il tenente della guardia civica Santo, nel 1847 gli eredi del fù Paolo, hanno casa in c. Chiozza
ITALIANIZZAZIONI
subito dopo l'occupazione militare, a Trieste nel novembre 1918, vengono immediatamente istituite delle commissioni per italianizzare i cognomi (e i nomi) delle numerose famiglie (la maggioranza), oltre Trieste e la sua provincia di allora, a Gorizia e dintorni, buona parte della Slovenia di oggi, in Istria, Fiume e a Trento, una prima forma di pulizia etnica. Ciò porterà alla cancellazione storica delle famiglie che ancora oggi portano un cognome diverso dal originale, in alcune zone rurali dell'Istria la propaganda nazionalista funzionò così bene che, ancora oggi, molti degli italianizzati, sono convinti che i loro cognomi originali, fossero stati nel tempo slavizzati.Come vedrete, l'italianizzazione in moltissimi casi, trasformò un cognome in un altro completamente diverso, altri diversi tra loro, vennero però modificati in uno stesso uguale per tutti, ciò induce a pensare che fù un lavoro buttato sù, fatto con leggerezza, ma daltronde imperava già il : chi se ne frega !
I colpevoli che si resero partecipi alla commissione di Trieste, che scandalosamente trasformarono i cognomi in italianismi vergognosi furono : cav. uff.le dott. Pizzagalli Aldo (Consigliere di Prefettura) - proff Borri Ferruccio Vittorio - cav. uff.le proff Cobol Nicolò - comm. dott Coceanig Bruno - cav De Franceschi Camillo - dott Fels Leone - cav dott Kabler Antonio - proff Pellis Ugo - cav avvocato Polacco Aurelio - cav uff.le proff Quarantotto Giovanni - proff Sticotti Pietro - proff Urbanaz Umberto - dott Ribechi Alberto Segretario di Prefettura - il Prefetto Fornaciari
nel 1928 erano state "italianizzate" 11.881 persone a Trieste, ma non era certo finita, si prevedeva che ben 50mila triestini dovevano ancora italianizzarsi
1919
Malabotich in Malabotti
Marinig in Marini
Martellanz in Martellani
Martinolich in Martinolli
Müller in Michelli
1920
Marchig in Marchi
Marensich in Marensi
Matitich in Matitti
Mayer in Chellini
Miletich in Dalma
Mosettig in Mosetti
1921
Maracich in Marassi
Marchesig in Marchesi
Marenzich in Marenzi
Marinich in Marini
Matteicich in Mattei
Maucich in Maucci
1922
Margetic in Marghetti
Marussig in Marusi
Marz in Paolini
Michekstädler in Micheletti
Milost in Millo
Millich in Millini
Mocibol in Bianchi
1923
Majcen in Maizeni
Marenzhizh in Marenzi
Martincich in Martini
Mellinz in Mellini
Milotich in Milotti
alcuni cognomi triestini italianizzati nel 1926-34 in epoca fascista : da Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia
tutti nativi e abitanti di Trieste, quelli con nota al lato ripotano loro origine di nascita del capofamiglia
NB : oltre ai cognomi, vennero italianizzati anche i nomi !
n = nato/a a ....
Macorsich - in Marcosini | Matteicich - in Mattei- n Trautenau Mattelich - in Mattelini Maucich - in Maucci - n Muggia Maurich - in Mauri Maurig - in Mauri Mavric -in Mauri - n villa Decani Medanich - in Medani Medved - in Orsi Meyerberger - in Montanari Melichen - in Melli - n Oltresonzia Merlak - in Merlini Mertschiak - in Merciari - n Voubre Merussig - in Marussi Messner -in Menneri Meula - in Meola Mevlja - in Meola - n Abbazzia Mezgec - in Mezzetti Michelich -in Micheli Michelich - in Michelini - n Ternova Michelzbizh - in Micheli Mihalich - in Michelini Mikelic -in Micheli Mikelizh - in Micheli Mikulic - in Nicoli Milavec -in Milani - n Postumia Miliavaz in Miliani - n TS - altro n Visinada Milich in Milli Millich in Milli - di TS e di Rovigno Millovaz - in Millo Miloch - in Millo - tutti origini da Muggia (ab Ronzano)- altro ab s. Bartolomeo Mirchovich - in Mirconi - n Lussinpiccolo Mirosich- in Mirossi Mismas - in Masi Mlach - in Milacci Mlatsch - in Milazzi Morak - in Moratti Moravc - in Morazzi Mosetig - in Mosetti Mosettig - in Mosetti Moze - in Mose' Mozetich - in Mosetti Muha - in Mosca Muslavich - in Murani - tutti n e ab Muggia |
AGGIUNTE | |
Macarol in Mazzarolli | Mach in Macchi |
Machich in Macchi | Machlich in Magli |
Macho in Macco | Machor in Maccari |
Macorig in Maccari | Macorin in Macarini |
Macovig in Maccari | Macuz in Marcuzzi |
Madric in Madriz | Magajna in Magagna |
Maganja in Magagna | Magassich in Magassi |
Maglica in Magli | Maglig-ch in Magli |
Mahlic in Magli | Mahorcich in Maccari |
Majcen-Maizen in Mazzeni | Makarovich in Maccari |
Makor in Maccari | Makoraz in Marcacci |
Makovec-z in Marchi | Makovich in Marchi |
Makuc in Marcuzzi | Malch in Malco |
Malnarcic in Molinari | Malnersic in Molinari |
Malling in Mellini | Malloyer in Malloia |
Mamek in Mani | Mamic in Mani |
Mamilovic-ch in Mameli | Mankos in Mancusi |
Maoraz in Marchi | Marassovich in Marassi |
Moderc-z in Modena | |
la lista continua su doc. originale visibile al link sotto, da pag. 145 |
in base alla legge del 1928, che impone l’italianizzazione dei nomi degli scolari, vengono cambiati i nomi :
Danilo in Giordano
Darko in Donato
Danica in Aurora
Dragomira in Carla
Ludmilla in Luciana
Milan in Emilio
Mirko in Federico
Miroslavo in Libero
Slava in Stefania
Milena in Elena
Slavko in Mario
Stanko in Costante
Svetka in Santina
Zora in Albina
già italianizzati :
Radovan in Ilario
Mitrovic in Demetrio
la gran parte dei cognomi triestini italianizzati sono trascritti su questo libro (pdf) QUI
Grazie ad una cortese persona, è visibile, ma anche scaricabile dal web, l'elenco dei cognomi triestini modificati dal fascismo sino al 1929, tratto dal libro : per l'italianità dei cognomi della provincia di Trieste - 1929 >>>
NB: sono elencate solamente le famiglie piu' rappresentative o quelle che hanno un un maggior riscontro nei documenti comunali antichi, va' ricordato che prima del 1300 la documentazione e' scarna ed e' in possesso del Capitolo, prima del 1200 non ci risulta esista documentazione.
- gli scudi araldici della fam.ia Malaspina e' ripreso da siti web, quelli dei Malatesta, Mazzaruoli, Moyse, Moro, dei Morosini, dei Mulla, sono rilevati da testi d'epoca veneziani, non e' certo che i rami viventi a Trieste, usassero gli stessi emblemi.
- gli emblemi araldici, piu' sono elaborati, piu' sono recenti, piu' semplici, piu' antichi
- alcuni scudi gentilizi sono scaricati da Google, se il fatto potesse dare fastidio ai legittimi proprietari, se me ne daranno avviso, verranno immediatamente levati, grazie.
famiglie residenti a Trieste per brevi periodi sono elencate nella pagina famiglie varie | |
cognomi dell'Istria e Dalmazia, italianizzati durante il fascismo | |
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pagina aggiornata settembre 2023